
Una delle cose che ho imparato da questo 2020 – e ve ne parlerò – è quanto sia necessario cambiare prospettiva. O essere capaci di adattare il proprio punto di osservazione di tutto ciò che ci circonda. Pensavo a questo anche mentre, la settimana scorsa, spiegavo parte del mio lavoro a un corso. Mi sono resa conto che spesso, quando viaggiamo, osserviamo un post solo dalla prospettiva più classica: camminando, dal basso, come se una città fosse una stanza in cui entrare e noi fossimo eternamente legati al pavimento dalla forza di gravità. Il punto è questo: e se esplorassimo un luogo già conosciuto da un’altra prospettiva? Ecco una piccola lista di luoghi da vedere in Italia, utilizzando un punto di vista diverso.
Fuori dagli schemi
Quante volte sentiamo dire “voglio fare qualcosa dagli schemi“. E qui la domanda sorge spontenea. Chi determina gli schemi? E, nuovamente, quali sono gli schemi? Spesso e volentieri siamo noi stessi a limitarci, a imporci dei percorsi da seguire. Siamo sempre noi – almeno secondo il mio personale punto di vista – a dover rompere quegli schemi, scegliendo altro. La discussione filosofica potrebbe andare avanti per ore ma non è questo il luogo per continuare. Quello che mi preme dire è che il mondo è il posto perfetto per imparare a cambiare prospettiva. Oggi, come vi dicevo, vi racconterò dei luoghi da vedere diversamente in Italia. Scelti da me, ovviamente. Non disdegno di scrivere dei post simili sull’Europa e sul Mondo. Vediamo cosa ne esce. Per oggi vi racconterò di:
- Una città lombarda di pianura, vista dall’acqua
- Un piccolo pezzo di Val d’Aosta, visto per l’archeologia e non per la montagna
- Un’abbazia di campagna, più importante di quella di città
- Una grande città, vista dalla sua dimensione più popolare anziché “da bere“
Partiamo?
Mantova, vista dall’acqua

Mantova è una città che mi piace molto. Benché io, come vi raccontavo parlandovi dei posti che mi hanno cambiato la vita, non sia proprio un’amante dei luoghi in pianura. Ci sono stata non so quante volte, e non solo da quando vivo in Emilia. Mantova è sempre stata abbastanza vicina a tutta la mia vita, a livello di distanza geografica. Ammetto di apprezzare particolarmente il suo centro storico ma credo di averla compresa davvero quando sono riuscita a vederla, per la prima volta, dall’acqua. Se c’è un consiglio di viaggio che do spesso è quello di ammirare le città dall’acqua o dall’alto. Con Mantova questa affermazione è doppiamente vera. Per una volta, non camminate ma osservate dall’acqua.
La Val d’Aosta Romana: il Pont d’Aël
Avete mai sentito parlare del Pont d’Aël? Si tratta di un ponte con 2000 anni di età che si trova all’inizio della valle che porta a Cogne, in Val d’Aosta. Quando lo vidi, anni fa, rimasi sorpresa. Conoscevo la storia romana di Aosta e il fatto che sorse in età augustea ma non ero pronta a una meraviglia assoluta come il Pont d’Aël. Ed è stato lì che ho iniziato a vedere Cogne e la sua valle da una prospettiva diversa. Non più un posto dove stare bene in montagna ma anche un base per scoprire la storia di un pezzo d’Italia davvero straordinario. Quel ponte ha dello straordinario, soprattutto perché venne fatto costruire da un privato che “fiutò” il business legato alla costruizione della città di Aosta e pensò bene di costruire un passaggio sicuro e di far pagare il pedaggio.
Nonantola (era) più importante di Modena
Parlando di Emilia-Romagna, molti conoscono la bellezza del Duomo di Modena, capolavoro del Medioevo italiano. In molti visitano il Duomo di Modena ma non tutti conoscono la bellezza, ma soprattutto l’importanza storica, dell’Abbazia di Nonantola. Proprio negli anni in cui venne eretto il Duomo di Modena, l’Abbazia di Nonantola spadroneggiava in quel della pianura. Attenzione: con questo non voglio togliere nulla al duomo di Modena bensì spingere a farvi cambiare prospettiva e dare il giusto lustro all’Abbazia di Nonantola. Ogni volta che visitare una città e vi dedicate a un’attrazione “classica” di quel luogo… provate ad allargare il punto di vista e chiedetevi se, magari a poca distanza, ci sia qualcosa che merita il vostro tempo. Di sicuro troverete delle piccole grandi perle.
La Milano più autentica

Concludo questo post richiamando a quanto scritto da Elena qualche settimana fa sulla sua Milano. La Milano più autentica e popolare, così speciale eppure così diversa da quella Milano da bere che tante volte ci immaginiamo. Quando ho visto la zona dell’Ortica, per esempio, mi sono chiesta che cosa sapessi io davvero di Milano e quanto avessi ancora da imparare. Cambiare prospettiva deve servirci proprio a questo. Il web, soprattutto, è pieno di post pieni di informazioni che meritano la vostra attenzione. Solo dentro questo blog ce ne sono quasi 2000. Già, quasi 2000. Di tutte le informazioni che potete leggere e di tutti i viaggi che potete sognare, programmare e vivere… sarete voi a decidere il punto di vista. Una volta stabilito, fermatevi. E allargate la visuale. Sempre
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