
Un mese fa, circa, ero sul treno tra Manchester ed Edimburgo e, una volta arrivata in Scozia, camminando su Princes Street mi sono girata un secondo per guardare il castello, ripensare a una mitica battuta de La Parte degli Angeli di Ken Loach e scattare una foto come ricordo di quel viaggio in giornata dal nord dell’Inghilterra. Un viaggio in Scozia dovrebbe sempre passare per Edimburgo perché la capitale della nazione ha davvero tanto da dire. Qual è, per me, il meglio di Edimburgo? Forse ho gusti un po’ particolari e non ho paura di raccontarveli oggi.
Il meglio di Edimburgo, per me
Quando penso a Edimburgo, penso subito a Robert Louis Stevenson e alle sue famose “Tre passeggiate“, testo che ho raccontato sul blog di Guide Marco Polo. Quei tre vagabondaggi a Edimburgo sono stati per me una grande guida nello scoprire la città e, soprattutto, per imparare a conoscere uno dei miei pezzi preferiti della capitale scozzese. Edimburgo è una città che trasuda letteratura, da tutte le parti e di tutte le epoche. Da Stevenson, per l’appunto, a Irvine Welsh la passeggiata è piacevole e piena di sorprese. Trovare il meglio di Edimburgo, per me, non è stato facile perché avrei messo di tutto in questa lista. Vediamo un po’ di fare ordine:
- Vi racconterò del mio pezzo preferito di città: New Town
- Ci sarà spazio per una perla di New Town: il Dean Village
- Un vecchio cimitero non pò mancare, non trovate?
- Vi parlerò del mio pub preferito
- Vi svelerò qual è il museo (gratuito) dove tornerei mille volte. E perché.
Ovviamente lo sapete tutti che fare un viaggio in Scozia – in tempi in cui è possibile – è molto facile dato che i voli diretti tra l’Italia ed Edimburgo sono davvero tanti. Speriamo tornino presto i tempi in cui potremo volare e pianificare senza problemi, senza pensare “chissà se riuscirò a partire“.
Edimburgo e la sua New Town
Una delle famose tre passeggiate di Steveson mostra uno dei miei must di un viaggio in Scozia degno di tale nome: New Town. Edimburgo (come vi ho già raccontato parlandovi di come visitare la città in 48 ore) è divisa tendenzialmente in due parti: Old Town e New Town. Dove “new” si riferisce all’epoca georgiana e vittoriana. Viene considerata la città nuova proprio perché costruita tra il XVIII e il XIX Secolo. Venne progettata esclusivamente per gente abbiente e di un certo ceto sociale. Successivamente alla costruzione delle “case dei ricchi” arrivarono anche i quartieri popolari come il Dean Village e le Stockbridge Colonies. Circus Lane, via che vedete in questa foto, è uno dei pezzi più belli di New Town. Non dimenticate di fare un salto al Giardino Botanico.
Il Dean Village, da vedere al tramonto
Il Dean Village è una parte fondamentale di New Town e racconta molta della storia della città. Edimburgo è sempre stato un luogo in cui le classi sociali si sono sempre mischiate alla grande e il Dean Village rappresenta la volontà di dare un posto anche a lavoratori e operai, affinché potessero vivere tranquillamente fuori da Old Town che, a quel tempo, era sicuramente malsana e poco salutare. Faccio sempre riferimento a Stevenson: lui racconta davvero bene l’atmosfera di Old Town nella sua epoca. Il meglio del Dean Village? Osservarlo al tramonto. Fidatevi.
La National Portrait Gallery
La National Portrait Gallery of Scotland è un museo gratuito che si trova sempre a New Town (ve l’ho detto che è la mia parte preferita di città, vero?) e, per me, vale il viaggio in Scozia o, per lo meno, nella sua capitale. Si tratta di una vera e propria raccolta di Scozzesi che fecero la Scozia. Posso definirli tali. Al suo interno trovate davvero di tutto, compresi i ritratti della grande Mary Stuart o di Re Carlo I, che proprio non ebbe vita facile. Il fregio che vedete nella foto qui sopra è una sorta di carrellata sulla storia di Scozia. Il mio gioco preferito è sedermi lì davanti e passarlo in rassegna con gli occhi, cercando di trovare un aneddoto della storia di Scozia per ognuna delle persone e personaggi raffigurati li sopra. Ci sfidiamo?
Il mio cimitero preferito: Old Calton Cemetery
L’Old Calton Cemetery o Cimitero di Calton Road è il mio cimitero preferito a Edimburgo. Certo, un giro a Greyfriars lo faccio sempre quando sono lì, soprattutto perché voglio andare a salutare Tom Riddle. L’Old Calton Cemetery, però, mi dice molto e molto di più. Io l’ho visitato per caso e l’ho trovato a dir poco interessante, soprattutto per chi vi riposerà per l’eternità. Non vi anticipo troppo perché non vorrei peccare di spoiler. Andateci, basta questo.
Il mio pub preferito: the Conan Doyle
Il Conan Doyle è un pub molto interessante e, per me, un gran posto dove mangiare a Edimburgo. Si trova a York Place e, fin dal primo viaggio in Scozia, è stato per me un gran punto di riferimento. Un po’ come dire “dove ci troviamo per una birra? ” e sentirsi rispondere “facciamo al Conan Doyle“. Questo pub si trova in quella che un tempo era la casa della famiglia di Arthur Conan Doyle. Spesso si confonde l’autore col personaggio: si pensa a Sherlock come uno scozzese quando lo Scottish era il suo autore. E viveva proprio lì.
Edimburgo,per me
Potevo raccontarvi del Castello di Edimburgo, di Grass Market, delle colazioni in città. Potevo raccontarvi del museo degli scrittori, delle passeggiate sul Royal Mile o dei meravigliosi Afternoon Tea vissuti in viaggio in Scozia. Potevo raccontarvi tutto questo e l’avrei fatto ma non mi sarei fermata più. Edimburgo, nel corso degli anni, è passata da essere una città meravigliosa alla città di una delle mie persone. Vi ricordate il post In der Ferne, vero? Ecco. Quello che vi ho raccontato oggi non è solo ciò che, per me, va sempre visto a Edimburgo. Ma sono luoghi in cui tornare, tornare e tornare ancora. Sono combattuta sul film con cui chiudere questo post, come faccio sempre parlando de Il meglio per me. La mia anima è in bilico tra Trainspotting e La Parte degli Angeli ma credo vincerà Ken Loach.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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