Visitare Orvieto è uno dei grandi classici per chi fa un viaggio in Umbria. Orvieto è, senza dubbio, una parte fondamentale di questa regione del centro Italia e ci sono davvero tante cose da vedere in città. Il Duomo di Orvieto la fa da padrona, come si suol dire. Il Duomo di Orvieto è un grande esempio di gotico italiano e, come tante grandi cattedrali, è una sorta di libro in pietra da leggere oltre che da ammirare. Cosa occorre sapere per visitare il Duomo di Orvieto? Ve ne parlo oggi.
Dove si trova il Duomo di Orvieto: come arrivare e dove parcheggiare
Il Duomo di Orvieto si trova nel pieno centro storico della città umbra. Ve ne parlavo già raccontandovi dove mangiare a Orvieto: la città è piena di parcheggi “ai piedi” del centro storico, che si trova in alto. Per evitare di farvi fare un sacco di salita (soprattutto d’estate e in pieno caldo), ci sono delle scale mobili e degli ascensori che vi porteranno dai parcheggi fino in centro. Io, solitamente, parcheggio al Campo Fiera, luogo segnalato molto bene e che si trova anche grazie ai navigatori satellitari. Non cercate di raggiungere la parte alta del centro storico in auto: non ne vale la pena. Consiglio: arrivando a piedi verso il duomo, imboccando proprio Via del Duomo, arriverete nel punto dove ho scattato questa foto e dove io mi fermo sempre. Perché mi fermo? Ve lo racconto alla fine del post.
La storia del Duomo di Orvieto
Le cattedrali – mi ripeto – sono davvero dei libri di pietra da leggere e il Duomo di Orvieto ha molto da raccontare. A livello artistico, è considerato uno dei migliori esempi di gotico italiano (del centro Italia, sarebbe opportuno dire) assieme al Duomo di Siena. Venne progettato alla fine del XIII Secolo e, qualche anno dopo, fu proprio un capomastro di Siena a iniziare i lavori. I lavori andarano avanti fino all’inizio del 1500. L’impiando del Duomo è rimasto gotico, così come molti elementi al suo interno. Personalmente, mi piacerebbe avere il Tardis o la macchina del tempo per tornare al momento della posa della prima pietra. Oppure quando hanno iniziato con i lavori della facciata: i rivievi presenti proprio sulla parte frontale del Duomo sono le prime pagine da leggere. Io sono rimasta lì piantata con la faccia in su per mezz’ora.
Visitare il Duomo di Orvieto: informazioni e cosa osservare
Un gigante che sovrasta l’umanità: non sembra questo il Duomo di Orvieto? Io dico di sì. Detto questo, ci sono alcune informazioni da considerare per visitare il Duomo di Orvieto.
- Il Duomo è aperto con orario continuato dalle 7.30 alle 17. Nei festivi apre alle 14.30 perché prima ci sono le Messe. Gli orari cambiano a seconda della stagione. Quelli che vi ho indicato sono quelli per l’autunno ma gli altri momenti dell’anno non si scostano più di tanto.
- Il biglietto per entrare costa 5€.
- Il biglietto si acquista nell’edificio che, nella foto qui sopra, vedete sulla destra del Duomo. Il biglietto vi consentirà anche di visitare il museo dell’Opera del Duomo.
- Trattandosi di una chiesa, evitate di entrare vestiti troppo scollati.
- In questi tempi di pandemia, il Duomo di Orvieto si visita con la mascherina e gli ingressi potrebbero essere contingentati. Oggi, giorno di uscita del post, il Duomo è chiuso perché l’Umbria è zona arancione ma prima o poi riaprirà, no?
Visitare il duomo di Orvieto: l’esterno
Faceva caldo, temevo di cadere a terra per il fatto di tenere lo sguardo immensamente e sempre in su eppure non mi sono mossa dallo stare piantata davanti alla facciata del Duomo di Orvieto. Avrei tanto voluto una scala per poter raggiungere le parti troppo in alto. Io sono stata rapita dai rilievi che raccontano le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento. Sulla facciata del Duomo di Orvieto sono presenti anche le statue in bronzo degli animali corrispondenti agli evengelisti. Indovinate la mia statua preferita?
Visitare il duomo di Orvieto: l’interno
L’interno del Duomo di Orvieto è davvero prezioso, sia per la struttura architettonica che per le opere presenti. La prima cosa che i vostri occhi coglieranno saranno le colonne che disegnano la navata: sono tipicamente da “gotico dell’Italia centrale“, in doppio colore grazie all’uso sia del basalto che del travertino. Ciò che spicca maggiormente a livello di materiali, all’interno del Duomo di Orvieto è l’uso dell’alabastro. Detto ciò, sto cercando di non spoilerare troppo. Entrate e prendetevi un po’ di tempo per ammirare tutto. Ne vale la pena.
Il Duomo di Orvieto, per me
Vi avevo già raccontato questa cosa: il Duomo di Orvieto mi ricorda mia madre e lo stupore che mi ha sempre comunicato nel raccontarmi della prima volta che vide “apparire” il Duomo dalla via che conduce proprio sulla piazza che lo ospita. Io non posso fare a meno di pensare a lei quando sono lì e mi capita ogni volta che percorro quella vita. Detto questo, il Duomo di Orvieto è diventato anche altro. Quando viaggio verso l’Umbria – e lo sapete, ormai, quanto capiti spesso – guido con attenzione, guardo la strada e canto tantissimo. Passo tre ore e mezza (facciamo anche quattro) a cantare come se non ci fosse un domani. Guido e guardo la strada e vado avanti quasi avessi il pilota automatico finché i miei occhi non scorgono, per l’appunto, Orvieto e il suo Duomo. Loro sono pronti a mostrarsi all’orizzonte e catturare l’attenzione dei miei occhi e della mia anima. Quello è il momento in cui dico “caspita, devo uscire“. Intendendo, ovviamente, dall’autostrada. Nel mio viaggio verso l’Umbria, è il secondo momento di felicità pura, pronto a seguire quello in cui vedo la scritta Toscana sbarrata vicino alla scritta Umbria. E allora sorrido. Orvieto è come se fosse il mio personale segnale stradale. Il Duomo di Orvieto è la sua parte più spettacolare.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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