L’isola de El Hierro è stata messa nei Best in Travel 2021 di Lonely Planet e posso dirvi che le ragioni possono essere moltissime. La categoria in cui è stata nominata è “diversità” e El Hierro è proprio un’isola campionessa di diversità in molti ambiti. El Hierro è un’isola dove il territorio è sia fatto di contrasti che di armonia totale. A livello energetico, El Hierro “vive” solo su fonti rinnovabili. Uno dei migliori modi per conoscere le Canarie è fare un viaggio on the road attraverso il territorio delle diverse isole. Oggi vi racconto il mio viaggio in auto alla scoperta della zona de El Golfo, uno dei luoghi più significativi de El Hierro.
Dove si trova El Golfo e quale strada seguire per scoprirlo
El Golfo è quella parte di costa dell’isola de El Hierro che ho segnato con la freccia. A vederla così, disegnata sulla mappa, non molto chiara la sua particolarità. Si tratta, infatti, di una vasta zona di depressione che, a tutti gli effetti, è implosa durante un’antica eruzione vulcanica. In poche parole, è quel pezzo di isola in cui si vede meglio quanto i rilievi montuosi (in questo caso vulcani) si tuffino letteralmente in mare. L’itinerario che sto per raccontarvi percorre tutta la linea costiera de El Golfo, seguendo prima la HI-5 e prendendo poi la HI-550 finché non finisce la strada. Io ho segnato il mio percorso, giusto per darvi la direzione, con la linea verde. Il mio viaggio è iniziato dal punto della costa di fronte quelle piccole isolette che vedete sulla destra della mappa e sono arrivata alla fine della costa, sulla sinistra della mappa. La strada è tutta altamente percorribile, benché la parte finale sia sterrata (io avevo una 500 e non ho avuto problemi).
Cosa si può trovare lungo la costa de El Golfo sull’isola de El Hierro
La struttura fisica de El Golfo, sull’isola de El Hierro alla Canarie, si vede un po’ meglio da questa foto. Vi consiglio, prima di raggiungere la zona del Golfo stessa, di recarvi al Mirador de la Peña e osservare tutto dall’alto. Una volta scesi, come vi dicevo, percorrete la HI-550. Che poi diventa HI-500. Quella strada vi farà ammirare tutta la costa di questa parte di isola. La destinazione finale è quella punta di terra che si vede nella parte alta della foto. Nel corso del mio viaggio, in io mi sono fermata a:
- Puntagrande
- Pozo de la Salud
- Bivio per il Mirador del Lomo Negro
Lungo la strada – ve lo dico affinché siate preparati – ci sono un paio di charcos (pozze d’acqua formatesi naturalmente) dove poter fare il bagno. Portatevi delle scarpe un po’ sicure, con le quali potete camminare su scalinate e discese per poterle raggiungere. Per quanto riguarda i posti dove poter mangiare, a La Frontera trovate un supermercato che vi farà dei panini speciali. Lungo la HI-550 sono indicati anche un paio di ristoranti ma io li trovati chiusi, probabilmente per questione di lockdown.
Puntagrande e La Frontera
La Frontera è il primo comune che si incontra una volta raggiunto El Golfo. Il suo nome – La Frontera – arriva direttamente dai tempi in cui Plinio il Vecchio scrisse proprio dell’isola de El Hierro. Questa parte di isola veniva considerata – per l’appunto – la frontiera del mondo conosciuto e il nome deriva proprio da lì. La fermata che vi consiglio di fare a La Frontera è quella che vi porterà a Puntalarga, un gran posto da cui iniziare a lasciarsi avvolgere dalla bellezza della Canarie e, più precisamente, de El Hierro. Io ho visto questo posto un paio di volte mentre ero lì. Ho approfittato per fermarmi lì a leggere: ci sono, infatti, delle poltrone da esterni davvero comode che hanno come panorama ciò che vedete qui sopra. Spettacolare restare lì con un libro di Lovecraft tra le mani!
El Pozo de la Salud
El Pozo de la Salud è un luogo molto particolare che si trova lungo la HI-500. Si tratta di un vero e proprio “pozzo della salute“, ovvero un luogo dove fare il bagno e trarne dei veri e propri benefici. In corrispondenza al posto dove si può scendere verso l’acqua, c’è un hotel (era chiuso quando ero lì) dove la gente può fermarsi per una vera e propria cura per la propria salute. Come mai proprio lì? Tutto dipende dalla mineralità dell’isola. Io stessa, in un certo modo, l’ho percepita quando ero lì. El Hierro ha un’energia del tutto particolare: saranno i minerali “partoriti” dai vulcani, sarà l’Oceano, saranno mille altri elementi o suggestioni… insomma, su quell’isola la potenza della Natura ti entra dentro e ti rimette a posto. Al Pozo de la Salud, non so come mai, io avevo le vertigini.
La strada verso la fine del mondo e il bivio per il Mirador
Poco dopo El Pozo de la Salud, la strada continua a seguire la costa e diventa sterrata. Si entra nel territorio della spiaggia di Arenas Blancas e di tutto ciò che ne consegue. Ho scattato un sacco di foto da quelle parti ma non le ho volute mettere qui di proposito. Vi toglierei la sorpresa di viaggiare attraverso una parte di Canarie che sembra, nuovamente, un altro pianeta. L’attività vulcanica da quelle parti è più che lampante: la terra cambia colore ogni metro ed è tutto un mescolarsi di giallo ocra, rosso ferro, nero lava e sabbia. Io ho viaggiato in totale solitudine e, in quel punto dell’isola c’ero solo io. Aspettatevi cose grandiose. Nel bivio che vedete qui sopra, è indicato anche il Faro dell’Orchilla. Effettivamente da lì parte una strada per raggiungerlo ma non so dirvi come sia a livello di larghezza e carattere impervio.
El Hierro: El Golfo on the road, per me
Vertigine, la pelle d’oca, le lacrime arrivate agli occhi. E poi un tremore. Queste sono state le mie sensazioni mentre percorrevo El Golfo e, spesso e volentieri, scendevo dalla macchina. Non era semplice stupure: quell’isola, assieme a Tenerife, mi stava letteralmente curando l’anima. E quello era l’effetto della medicina, come quando si prende la tachipirina e poi si inizia a sudare. A tutte le persone che mi chiedono de El Hierro, che mi domandano come fosse, io rispondo parlando dell’energia di quell’isola e consigliando di andarci. Perché l’effetto che ha fatto a me è stato impagabile. E quel giorno on the road alla scoperta de El Golfo è stato senza dubbio uno dei più belli di tutti i miei viaggi alle Canarie.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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