Nel mio ultimo viaggio alle Canarie [rullo di tamburi] ho tradito Tenerife. Ebbene sì. Doveva succedere prima o poi. Era da tempo che avevo in mente di visitare El Hierro, la più piccola delle isole Canarie (se non contiamo la Graciosa) e, sicuramente, la più selvaggia. Sull’isola vivono circa 5000 persone, essere umano più o essere umano meno, quasi tutte concentrate a Valverde, il capoluogo. Quando sono partita da Tenerife per raggiungere El Hierro non avevo aspettative. Avevo evitato, salvo pochissime eccezioni, di cercare troppe immagini in rete perché volevo lasciarmi sorprendere. E così è stato.
Dove si trova El Hierro e come raggiungere l’isola
L’isola de El Hierro è la più occidentale delle Canarie. Si trova a circa 2 ore e mezza di traghetto da Tenerife. A volte quasi 3 ore, considerando anche il tempo di sbarco. Fin dai tempi di Plinio Il Vecchio, El Hierro era la fine del mondo. Era l’ultimo territorio considerato dopo le colonne d’Ercole e, in effetti, tra questa isola delle Canarie e il Sud America non c’è davvero nulla se non tanta, tantissima acqua. El Hierro si raggiunge in due modi, da Tenerife:
- In aereo dall’aeroporto di Tenerife Nord (solitamente con Binter)
- In traghetto da Los Cristianos (solitamente con Armas)
Io sono andata in traghetto perché ho portato con me l’auto che avevo noleggiato a Tenerife. Valutate bene, al momento del noleggio, se potete portare con voi il vostro mezzo su di un’altra isola. I biglietti dei traghetti e degli aerei, per i turisti, sono un po’ più cari che per i residenti canari. Io ho speso 100€ per un biglietto andata-ritorno da Tenerife a El Hierro, compreso di passeggero e auto. Ho prenotato via internet pochi giorni prima del mio viaggio. Anche a El Hierro valgono le stesse regole anti-Covid 19 previste per Tenerife. Sul traghetto va sempre tenuta la mascherina.
Canarie: ciò che ho trovato sull’isola de El Hierro
Come vi dicevo, volevo che El Hierro mi sorprendesse e che mi regalasse un altro pezzo di Canarie di cui sentirmi quasi innamorata. Dico “quasi” perché l’amore che ho per Tenerife è grande. Grandissimo. Quando ho visto l’isola avvicinarsi, mentre il traghetto viaggiava, mi è sembrata un grande scoglio scuro in mezzo al mare. Mi ha sorpreso il poco spazio tra il porto e l’inizio delle montagne, così come il fatto che El Hierro sia l’unica isola dell’arcipelago a non avere il capoluogo affacciato sul mare. Nei miei giorni là, mi sono lasciata avvolgere da tanta di quella bellezza da non riuscire a capire dove metterla. Ora provo a fare un po’ di ordine.
Le strade solitarie
Una delle cose belle delle Canarie è che le isole sono tutte diverse tra loro. Una persona de El Hierro mi ha detto che, secondo lei, pur essendo la più piccola, El Hierro mostra tutta la tipologia di paesaggio che si può trovare nell’arcipelago. Una delle prime cose che mi ha colpito sono state le strade solitarie. Io, solitamente, sono abituata a guidare a Tenerife, isola su cui si trova sia la solitudine che la moltitudine di gente. A El Hierro mi sono ritrovata a guidare da sola quasi per ore e ore e la cosa mi ha fatto impazzire. In senso positivo, ovviamente.
La wilderness canaria
Wilderness (pronunciato rigorosamente wilderness con la i) è uno di quegli elementi capaci di rapirmi il cuore. Ovunque io sia. Questa è stata una delle prime foto scattate nel mio primo giorno di esplorazione de El Hierro e ben si abbina a questa isola delle Canarie. La montagna che piomba dritta nell’oceano. Quel colore forte dovuto alla superficie vulcanica e quell’acqua dal colore indefinibile. Alla fine del mio viaggio, ho detto che l’acqua era color Chtulhu (avete presente Lovecraft, vero?). Sono ancora di questa opinione.
Il paesaggio de El Hierro
Il paesaggio, in generale, de El Hierro è qualcosa che tiene sempre l’occhio attento, curioso e in totale allenamento da esplorazione. Io non so quante volte mi sono fermata per strada solo per scattare una foto. Non so quante volte sono rimasta a bocca aperta davanti a quello che vedevo. Ora che ci penso, El Hierro è stato il primo posto nuovo visto nel 2020. Fatta eccezione per la bellissima Umbria. Ecco, El Hierro mi fatto quasi lo stesso effetto dell’Umbria: stupore a profusione. E che bello sentirsi colmare da una sensazione così.
I vulcani de El Hierro
Come tutte le Canarie, anche El Hierro è un’isola di origine vulcanica. Tenerife è praticamente “tutta il Teide“, con un sacco di crateri e bocche laterali ma quello che ho visto a El Hierro mi ha lasciata stupita e con mille domande in testa. Avrei voluto un geologo in viaggio con me per farmi spiegare molte cose. Sull’isola non so quanti coni vulcanici io abbia visto. A ogni curva saltava fuori un cratere… e poi un altro… e poi un altro. E così via. Ad libitum. Parlando con la signora dalla quale ho affittato la casa utilizzata nei miei giorni lì, le ho detto di percepire una sorta di energia potente su quell’isola. E, probabilmente, non era solo un’impressione. La mineralità della terra di quel posto è una cosa incredibile. Il magnetismo è palpabile. L’energia è totale.
I posti dove fare il bagno a El Hierro
El Hierro ha spiagge, piscine naturali e charcos per tutti i gusti. Ne parlerò meglio e in dettaglio in post più specifici. Cosa mi è piaciuto dei posti dove ho fatto il bagno? Il fatto di aver trovato luoghi diametralmente opposti ma sempre fedeli alla wilderness dell’isola. Lì, infatti, non ci sono spiagge attrezzate come quelle che potete trovare a Tenerife. Ci sono spiagge la fruizione della quale è stata resa possibile ma l’antropizzazione è minina. E grazie al cielo!
La sorpresa de El Hierro: il suo formaggio
Eccola lì una delle tante sorprese canarie made in El Hierro: il formaggio. A Tenerife si mangia del buon formaggio. A La Gomera c’è l’Almogrote. A El Hierro c’è un formaggio di latte vaccino perché – udite, udite – su quell’isola ci sono pascoli e mucche. Il formaggio Herreño è, essenzialmente, di tre tipi: fresco, affumicato e leggermente stagionato. Vi parlerò nel dettaglio di questa delizia delle Canarie. Intanto gustatelo con gli occhi: nel piatto che vedete qui sopra c’è del formaggio fresco con del miele di palma. Solo a pensarci, mi viene l’acquolina in bocca.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Bellissimo!! Avrei voglia di partire ora!
E io di tornare là!