Sapete quella cosa di andare ogni anno in un posto dove non si è mai stati? Bene, lo sottoscrivo in pieno. Ogni tanto, però, fa bene tornare dove si è già stati. Magari un luogo dove siamo stati tantissimi anni fa. Per quel che mi riguarda, è successo con la cascata delle Marmore, in Umbria. Ci sono tornata a fine agosto, come dico sempre, per “vedere l’effetto che fa“. Visitare la Cascata delle Marmore vi sembra una cosa un po’ vintage? Io direi di no: è semplicemente molto bello.
Dove si trova la Cascata delle Marmore e come raggiungerla
La Cascata delle Marmore si trova in Umbria, in provincia di Terni. Si trova lungo la Valnerina e, probabilmente, è uno dei luoghi più conosciuti dell’Umbria. E lo era anche un sacco di anni fa quando i Romani “costrinsero” il fiume Velino a fare il salto che vediamo ancora oggi. La Cascata delle Marmore è il salto d’acqua più alto d’Europa e non se la cava male nemmeno a livello di portata. Per arrivare alla Cascata delle Marmore dovete raggiungere la zona di Terni e da lì seguire per la Valnerina. Non vi indico nessuna uscita dell’autostrada perché tutto dipende da dove provenite.
Consigli e informazioni per organizzare la visita alla Cascata delle Marmore in Umbria
Ci sono alcune cose da tener presente per organizare al meglio la propria visita alla Cascata delle Marmore in Umbria. La prima cosa che vi sentirete dire, se chiedete informazioni, è che la cascata si vede benissimo anche da fuori e che quindi… cosa si paga a fare il biglietto? È verissimo: si vede bene anche dalla strada ma, su quella strada, non si parcheggia e non ci si potrebbe nemmeno fermare. Le multe arrivano, fidatevi. La cosa che vi consiglio io è di non infrangere la legge. Quindi:
- Consultate il sito ufficiale della Cascata delle Marmore per vedere quando il flusso d’acqua è aperto. La cascata, infatti funziona come una sorta di rubinetto d’acqua immenso. Ci sono dei momenti in cui l’acqua non è così copiosa.
- Comprate il biglietto online. Vi risparmierà un sacco di fila. Non occorre che lo stampiate: tenete il pdf sul telefono. Basterà
- Portatevi da mangiare. Ci sono posti dove sedersi.
- Il parcheggio costa 5€: se quello ufficiale è pieno, proseguite lungo la strada. Ne viene predisposto un altro.
- Fate la pipì prima di entrare a vedere la cascata.
Da dove osservare la Cascata delle Marmore: Belvedere inferiore o superiore?
Di norma, ci sono due punti di osservazione della Cascata delle Marmore. Due punti di osservazione ufficiali. Si tratta del belvedere inferiore e di quello superiore. Entrambi possono darvi una bella vista su questa meraviglia dell’Umbria ma, a mio personale avviso, vale di più la pena di concentrarsi sul belvedere inferiore e restare a passeggiare sui percorsi che partono da lì. Io amo guardare il mondo da punti di osservazione alti ma per la Cascata delle Marmore ho preferito guardare la potenza dell’acqua come se mi venisse addosso. Sappiate che, se parcheggiate nella zona del belvedere basso, c’è la navetta per raggiungere quello superiore.
I poeti e la Cascata delle Marmore: Lord Byron in Umbria
Lord Byron, nel 1816, lasciò l’Inghilterra per il suo esilio volontario e pensò bene di passare per l’Italia. Aveva conoscenze sparse per tutta la penisola e arrivo in Umbria nella primavera del 1817. Ci sono dei suoi documenti dove afferma di essere a Foligno in quel periodo. Byron però volle continuare il suo viaggio verso Roma per poi ritornare a nord: da Venezia avrebbe preso la nave per la Grecia. Fu proprio nel “Grand Tour” di ritorno che si fermò alla Cascata delle Marmore. Ora, una parte del belvedere inferiore è dedicata proprio a lui. Childe Harold’s Pilgrimage è il poema che Byron scrisse proprio tra il 1812 e il 1818. Racconta la storia di due viaggiatori che cercano una nuova vita chissà dove. Tralasciando l’analisi tematica e linguistica (altrimenti sto qui fino al 2021), ecco i versi che Byron dedica alla Cascata delle Marmore:
The roar of waters! – from the headlong height
Velino cleaves the wave-worn precipice;
The fall of waters! rapid as the light
The flashing mass foams shaking the abyss;
The Hell of Waters! where they howl and hiss,
And boil in endless torture; while the sweat
Of their great agony, wrung out from this
Their Phlegethon, curls round the rocks of jet
That gird the gulf around, in pitiless horror set, […]
Io ho osservato a lungo la Cascata delle Marmore pensando a questi versi. Ma cosa ve lo dico a fare?
La Cascata delle Marmore, per me
Pensavo a Byron, è vero. Ma pensavo anche tanto a me. A me e a come stavo. Guardavo l’acqua, mi lasciavo bagnare. La guardavo cadere nel vuoto con forza, senza paura, assumendo nuove forme e diventando qualcosa di bellissimo. Lo dico sempre “vorrei imparare dal vento a respirare e dalla pioggia cadere“. Dalle cascate vorrei imparare proprio la capacità di lasciarsi cadere e diventare energia. Perché la Cascata delle Marmore, potenza dell’Umbria, è energia pura. E io avevo proprio bisogno di lei. Tanto.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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