Circa un mese fa, ero in Umbria e ho girato un po’ come una matta. Amo molto quella regione e sono felice di iniziare a conoscerla meglio. In una delle mie giornate on the road, ho ben pensato di raggiungere Orvieto e sono arrivata proprio per ora di pranzo. Quale migliore occasione per rivedere una città così bella e anche gustosa? Il posto che ho scelto per mangiare a Orvieto si chiama Trattoria La Palomba e, come spesso mi capita, l’ho scelto quasi a caso. Credo molto nel karma dei parcheggi, della musica e dei posti scelti a caso per mangiare e bere. Com’è andato il mio pranzo orvietano?
Dove si trova la Trattoria La Palomba a Orvieto
Avete presente come raggiungere Orvieto, vero? Il centro storico è arrocato su di una rupe di tufo. Molte città in Umbria sono un po’ impervie in quanto a centri storici. Come dicevo in una story di Instagram, l’Umbria è quel luogo in cui quando finisce una salita, c’è sempre un altro pezzo di salita. Il modo migliore per arrivarci è parcheggiare in quello che viene definito il parcheggio con percorso meccanizzato. Di cosa si tratta? In poche parole, è un parcheggio multipiano (si chiama Parcheggio Campo Fiera, se lo cercate col navigatore satellitare). La sua particolarità è l’essere collegato col centro storico di Orvieto tramite un percorso meccanizzato fatto sia da scale mobili che da un ascensore. Il percorso meccanizzato è aperto dalle primissime ore del mattino fino a sera inoltrata. Per me è il modo più comodo per raggiungere il centro di Orvieto. Una volta arrivati “in alto” seguite le indicazioni per il centro. Dopo circa 200 metri, sulla vostra destra, troverete anche l’indicazione per la Trattoria La Palomba. Il suo indirizzo è Via Cipriano Manente, 16.
Cosa aspettarsi da un pranzo alla Trattoria la Palomba a Orvieto
Cosa aspettarsi da un pranzo in Umbria alla Trattoria La Palomba di Orvieto? Quello che dovete immaginarvi è una bella trattoria non troppo grande, con i tavoli ben distanziati e ben disposti per affrontare le direttive anti-Covid 19. Ci sono anche dei posti esterni che, però, in estate sono al sole durante l’ora di pranzo. Saranno sicuramente più piacevoli per la cena. Quello che dovete aspettarvi, come dico spesso, è un luogo dove la semplicità fa rima con bontà. I luoghi semplici, almeno per me, sono i migliori perché mi sento come a casa ma con qualche coccola in più.
Cosa si mangia alla Trattoria La Palomba di Orvieto: l’antipasto
Il mio pranzo a Orvieto è stato composto solo da antipasto, primo e caffé. Faceva caldo, volevo girare un sacco e non ce l’avrei fatta a reggere altro. Ed è andato benissimo così. Amo molto la cucina dell’Umbria e la ritengo molto carnivora. Il mio antipasto è stato composto da un ottimo pane e della salsiccia cruda. Lo so: non si dovrebbe mangiare la carne di maiale cruda ma per qualcosa di simile al salume si può fare un’eccezione? Io, per esempio, ne vado matta. La salsiccia che mi è stata servita – inoltre – aveva l’aglio e ha mandato letteralmente in estasi le mie papille gustative.
Cosa si mangia alla Trattoria La Palomba di Orvieto: la pasta col tartufo
Vuoi fare un viaggio in Umbria senza mangiare mai la pasta col tartufo? Sia mai. Io mi sono tolta questa voglia proprio a Orvieto, mangiando alla Trattoria La Palomba. La pasta era fatta in casa ed era a dir poco divina. Il condimento era semplicemente fatto di ottimo olio d’oliva e tartufo locale. La porzione era generosa ma non eccessiva. Piatto altamente consigliato.
Il pranzo alla Trattoria La Palomba, per me
Sto iniziando a ragionare sul concetto di “un tavolo per uno, grazie“, ovvero quella frase che spiazza sempre un po’ camerieri e ristoratori in ogni dove. Non ho mai avuto paura di mangiare da sola e l’ho fatto in tutta tranquillità anche quel giorno a Orvieto. La Trattoria La Palomba è apparsa sulla mia strada come la migliore delle indicazioni del destino e così doveva essere. Ambiente tranquillo e accogliente, ottimo rapporto qualità prezzo. Proprio quello che ci vuole durante un viaggio in Umbria: un’altra magnifica occasione per sentirsi a casa. Almeno per me.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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