La Verna, luogo legato a (San) Francesco, è uno dei posti da vedere se si passa dalla Toscana e, soprattutto, dalla provincia di Arezzo. La Toscana è una regione spettacolare, con dei paesaggi che tutto il mondo ci invidia. La Toscana che piace a me è proprio quella della provincia di Arezzo, quella delle Foreste Casentinesi, quella in cui l’Appennino si fa sentire e poi, quasi per magia, lascia il posto alle colline che osservano come sentinelle il Lago Trasimeno e il confine con l’Umbria. Francesco è una figura che, come già vi raccontavo parlando di Assisi, trascende la religione. Visitare La Verna è un qualcosa da fare per rendersi conto ancora di più di chi lui fosse.
Dove si trova La Verna e come raggiungere il santuario
Ripeto: la Verna è un luogo religioso ma, per me, non ha nulla a che vedere con in culto in sé. Ovviamente, è visitato da molte persone che sentono l’esigenza di pregare e di raccogliersi nel silenzio. Quindi… state in silenzio o parlate piano. Zittite il telefonino e godetevi il posto. La Verna si trova nella zona delle Foreste Casentinesi, in quel pezzo di Toscana che si “appoggia” sulla Romagna. Per arrivare, io ho seguito la E45 da Cesena, uscendo a Pieve Santo Stefano (l’uscita è Santo Stefano Nord). La strada per arrivare è bellissima e offre un paesaggio a dir poco capace di conquistare.
Come organizzare la visita a La Verna, in Toscana
Cosa occorre sapere per organizzare la propria visita a La Verna durante un viaggio in Toscana? Ripeto ancora un concetto, a costo di diventare noiosa: non stiamo andando al Luna Park ma in un luogo che richiede una certa predisposizione d’animo. Poco distante dal santuario, troverete un parcheggio a pagamento molto grande: tenete pronte le monetine. Il parchimetro è dotato anche di lettore per bancomat e carte di credito ma, quando sono andata io, non funzionava. Detto questo, tenete conto di:
- Per entrare al santuario non si paga ma, se volete, potete lasciare un’offerta o, come me, fare acquisti all’erboristeria del convento.
- All’interno c’è una foresteria dove potete trovare un bar per rifocillarvi a un prezzo molto ragionevole. Solitamente, c’è anche il ristorante: quel giorno era chiuso, presumo per questioni legate alla prevenzione della trasmissione del Covid-19.
- Portate con voi la mascherina: va indossata sempre al chiuso.
- Gli animali, ovviamente, sono i benvenuti a La Verna ma ricordatevi di portare il guinzaglio.
- Nel perimetro del santuario ci sono delle fontane di acqua potabile.
- A La Verna c’è anche la possibilità di alloggiare, nel caso vogliate passare la notte lì.
Se arrivate col pranzo al sacco, avrete la possibilità ugualmente di usare delle stanze della foresteria per mangiare tranquilli e seduti. Dal parcheggio c’è un breve tratto a piedi da fare per raggiungere l’ingresso del santuario. È perfettamente adatto a tutti e percorribile anche con passeggini o sedie a rotelle.
Cosa si può vedere a La Verna
Cosa si può vedere a La Verna? La zona del santuario è davvero vasta e piena di cose. In primis, ovviamente, ci sono chiese e cappelle come se non ci fosse un domani. In molte di esse, sono disponibili molti frati per le confessioni. Nella chiesa principale, ci sono anche messe a ripetizione, se gradite la cosa. Io ho gironzolato per le zone aperte al pubblico per un bel po’. Ci sono anche delle zone riservate, ovviamente, ai frati francescani che vivono lì.
Il corridoio con la storia di Francesco
La Verna è il luogo in cui, secondo quanto viene tramandato storicamente, Francesco ricevette le stimmate. Era il 1224 quando Francesco si ritirò lì, tra monti e boschi, per fare esercizi di preghiera e di silenzio. Fu il Conte locale a fare a Francesco e ai suoi frati il territorio dove ora si trova il convento. La piccola cappella costruita sul luogo in cui Francesco ricevette le stimmate è visitabile sul fondo di questo lungo corridoio dove troverete anche degli affreschi di varie epoche, pronti a raccontarvi la storia di Francesco. Un bel ripasso che vale sempre la pena di fare. L’unica cosa che mi è davvero dispiaciuta è stato il casino che la gente faceva. Toglieva la giusta spirituralità a quel posto.
I boschi de La Verna in Toscana
Quella che vedete è la strada che unisce santuario e parcheggio. Già da lì vi renderete conto di ciò che di grandioso La Verna ha da offrire: i suoi boschi. Gli stessi boschi che avvolsero Francesco e che, per me, hanno una forza senza pari, quasi come se la sua chiesa fosse lì e non tra le mura erette dagli umani. Per me è così. Quando penso a Francesco è così. Considerate bene il tempo che vorrete passare a La Verna, durante il vostro viaggio in Toscana. Considerate la vostra capacità di camminare in montagna e mettete gli scarponi per seguire i sentieri. Una volta nei boschi, vi dimenticherete dell’intero mondo. Come è successo a me. Fatelo. Davvero.
Il panorama sulle Foreste Casentinesi
Dal santuario de La Verna si può ammirare un paesaggio spettacolare sulle Foreste Casentinesi e su quella parte della Toscana che vi raccontavo prima. L’Appennino, nell’Aretino, è ancora alto, spigoloso e roccioso. È montagna a tutti gli effetti, con tutti i suoi elementi. Dall’alto del santuario ve ne renderete conto. Un panorama così merita i vostri occhi, merita che vi fermiate a far volare lo sguardo fino a dove possa spingersi.
La Verna, per me
Scambio e comunione col mondo, con la natura, col bosco, con tutto. Da dentro a fuori. Da fuori a dentro. Sul fondo del corridoio con le storie di Francesco c’è questa finestra: mi sono fermata lì un bel po’ a pensare al fatto di essere a La Verna. Per me, un viaggio in Toscana dovrebbe sempre portare lì prima o poi. Dovrebbe sempre portare in un posto che ha assunto un valore universale che trascende il credo che si professa. O che trascende il fatto di credere in qualcosa. Io credo fermamente nella Natura, nella stessa Natura di cui parlava Francesco nel XIII Secolo. Non sono pazza ma io lo sento che gli alberi mi parlano, mi potreggono, mi guidano dove devo andare. Sui sentieri de La Verna, quel giorno, è stato così. Era uno di quei giorni di luglio in cui il caldo si faceva sentire anche lì. A un certo punto del mio cammino, mi sono seduta su un sasso e ho sentito il profumo del bosco attorno a me. Quasi come fosse un abbraccio. Anzi, era un abbraccio. Ed è lì che ti viene da lodare la Natura , per me creatrice di se stessa, per come mi avvolge anche quando non lo chiedo. La Verna, per me, è stato questo.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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