Un viaggio in Norvegia può essere abbastanza costoso: non si tratta di prezzi folli ma di costo della vita molto diverso da quello dell’Italia. Ci sono, però, dei modi per poter risparmiare, magari visitando proprio Oslo, la capitale. Ci sono città, sia in Europa che in tutto il mondo, che richiedono un budget più che discreto ma il risparmio è sempre possibile: a Copenhagen, per esempio, io sono riuscita a mangiare e bere con 30€ al giorno circa. La cosa risulterebbe difficile anche in una città italiana come Milano. La cosa più vera che si può fare in viaggio è sperimentare, essere attenti e informarsi. Come ho risparmiato io a Oslo? Ve lo racconto oggi.
Fare un viaggio a Oslo: quanti soldi devo mettere da parte?
Quanti soldi occorre accantonare per passare tre giorni circa in quel di Oslo? Non pensate subito a cifre astronomiche. In ogni caso, è fondamentale pensare che per viaggiare ci voglia sempre qualche soldino. Nessuno regala nulla a nessun altro e a tutto va dato il giusto prezzo. Detto questo, ribadisco il fatto che Oslo sia una città in cui – già di suo – lo stile di vita sia più costoso. Come tutta la Norvegia intera, del resto. Facciamo qualche conto:
- Ci sono degli hotel molto belli che offrono stanze tra gli 80€ e i 100€ a notte con la colazione.
Non è pochissimo, lo so, ma tenete sempre conto che siete in una capitale. Fatevi un giro sui vari comparatori di prezzi e noterete quanto Oslo sia perfettamente in linea con altre capitali europee o città grandi. - Per mangiare (dopo vi spiego come mi sono organizzata io), potete tener conto di 40€ a testa al giorno. Anche qualcosa di meno.
- Musei & Co: ve ne parlo tra poco. Tenete conto 82€, prezzo che include anche i mezzi pubblici.
- Volo aereo: su questo sì che si riesce a risparmiare bene. Io ho speso circa 80€ A/R.
Se fate i conti, risultano circa 450€. Non sono pochi, è vero, ma occorre andare un po’ oltre, a volte, il classico concetto di “vado via con 10€ e mangio scatolette tutti i giorni” (cosa che ho fatto mille volte e che farò tante altre). O no?
Risparmiare a Oslo: mangiare e fare acquisti in stazione
Le stazioni ferroviarie, nel Nord Europa, sono generalmente molto diverse dal concetto di stazione che abbiamo noi in Italia. Salvo eccezioni come le stazioni enormi di Milano e Roma. In Germania, per esempio, le stazioni odorano di pane e caffé al mattino. La stazione è un luogo di passaggio fonfamentale dove trovare tutto ciò che serve, anche ad orari in cui i negozi sono chiusi. Le stazioni – e la Sentralstasjon di Oslo ne è un esempio – sono anche un luogo d’incontro, dove i ristoranti a disposizione sono molti. Qual è la convenienza di fermarsi a fare acquisti o mangiare in stazione? A certi orari, tipo dalle 16 in poi, le panetterie delle stazioni in Norvegia mettono in offerta speciale un sacco di prodotti: panini e dolci soprattutto. Come mi organizzavo io? Spesso e volentieri, mangiavo fuori a pranzo, mentre ero in giro. Ritornando verso l’albergo nel tardo pomeriggio, mi fermavo in queste panetterie per comprarmi un panino e un dolce, il tutto in offerta speciale. Riuscivo a portarmi a casa la cena con circa 6€. Avendo mangiato fuori a pranzo, non avevo bisogno di una cena sostanziosa alla sera. Detto questo, si mangia alla grande (e anche con prezzi più che decenti) nel luogo chiamato Østbanehallen, ovvero l’ala est della stazione di Oslo trasformata in una food-court magnifica. Informazione più che doverosa: gli alcolici costano più del cibo. Questo è dovuto alle tasse che, solitamente in tutta la Scandinavia, vengono applicate agli alcolici. Io ho ordinato una sola birra in tre giorni (per curiosità da storyteller) e mi è costata più della cena. Una pinta di birra locale e buona costa sui 14€. Evitate se non volete spendere troppo. Io, inoltre, avevo con me una borraccia e ho sempre bevuto l’acqua pubblica: troverete molti punti di refill in giro per la città.
Risparmiare a Oslo: organizzare il viaggio nelle stagioni intermedie
L’ho già scritto ma mi ripeto: un tempo mi dissero quanto l’autunno fosse perfetto per visitare la Norvegia e avevano super ragione. Io sono stata a Oslo in ottobre e la città era bellissima, non troppo fredda e piena di colori da vendere. La bassa stagione è sempre favorevole per via dei prezzi. L’estate è un momento in cui Oslo prospera di eventi e cose da fare e i prezzi degli hotel potrebbero essere più alti. Il periodo natalizio, inoltre, potrebbe subire lo stesso trattamento. Io continuo a essere una fiera sostenitrice dell’autunno: non troppo freddo ma sufficientemente freschino per fare un po’ “Scandinavia“, luce ancora molto bella, colori eccelsi. What else!?
Risparmiare a Oslo: usare l’Oslo Pass

L’Oslo Pass è la “tessera sconto” per visitare la città di Oslo risparmiando. Come funziona? Si può acquistare direttamente sul sito ufficiale di VisitOslo e può essere utilizzato tramite una app gratuita da scaricare sul telefono. Acquistando il pass, si riceve un codice da attivare quando si arriva a Oslo. Cosa comprende l’Oslo Pass?
- Ingresso gratuito ai musei della città e a molte attrazioni
- Uso illimitato dei mezzi pubblici nell’area metropolitana di Oslo
- Un sacco di sconti per attività a pagamento o visite guidate
Come vi preannunciavo parlando di budget, l’Oslo Pass per 72 ore costa 82€. Per 48 ore, il prezzo è 65€. Nel caso dobbiate ragionare sulla convenienza, o meno, di questo pass, tenete conto di:
- Quanti musei volete vedere: gli ingressi si aggirano tutti sui 12€.
- Quando volete spostarvi in città: Oslo non è grandissima ma, per raggiungere alcuni musei, servono gli autobus o la metro. Un biglietto singolo per due zone della città (il minimo per girarla un po’) potrebbe costare anche 6€. Il giornaliero, per due zone, costa poco più di 18€.
A mio avviso, volendo passare almeno 48 ore in città (ho già parlato dell’itinerario per il primo giorno e per il secondo), io vi consiglio l’Oslo Pass.
Questi sono i miei consigli sperimentati sul campo. Il consiglio più grande che vi do (e che do sempre a me stessa) è di valutare bene il vostro viaggio ancora prima di partire: così com’è fondamentale conoscere i propri compagni di viaggio (nel caso ci fossero), allo stesso modo è necessario farsi le giuste domande e darsi le giuste risposte prima di partire per qualsiasi destinazione.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Questo post mi ha attratta come una calamita. Sono stata a Oslo ormai anni fa, ero poverella e ricordo di aver ringraziato il cielo di essermi beccata un virus intestinale che per tre giorni pieni mi ha costretta a saltare i pasti, altrimenti non avrei avuto di che comprarli 😂😂
La prima volta che andai a Oslo, cercai di vivere la città in “autogestione” e fu davvero difficile. L’anno scorso ho “trovato il dritto” per non dissanguarmi. E ne sono felice.
Sono stata a Oslo per poco tempo anni fa, e proprio qualche giorno fa stavo guardando i voli, sperando di trovare un diretto comodo da Torino o da Milano (non l’ho trovato). Sono stata però a Bergen lo scorso anno, e anche in quel caso spesso si sente dire che i prezzi siano proibitivi: sicuramente non costa poco, ma come anche a Olso i prezzi sono in linea con quelli di altre grandi città europee.
Ti posso chiedere in quale albergo hai dormito?
Ciao Silvia, io ho dormito qui: Thon Hotel Opera.