
Vi siete mai chiesti cosa sia per voi un luogo spirituale o pieno di spiritualità? Secondo me non ci può essere argomento più personale, anche da affrontare in viaggio. C’è chi, per spiritualità, intende religione (qualsiasi essa sia). C’è chi intende meditazione e tempo per sé. A modo nostro, credo che tutti noi viviamo una certa dimensione spirituale. E questa affermazione è vera anche per i protagonisti di Amore e Pandemia, blog-opera arrivata ormai alla puntata nr.19. Torneremo a viaggiare e torneremo a cercare tanti luoghi spirituali.
Torneremo a viaggiare e cercheremo i nostri luoghi spirituali

Caro te, te che sei parte di me. Sempre più parte di me. Ci sei nel pensiero, nel corpo, nell’anima, nel cervello, nel cuore. Sei una presenza totale, in prossimità o in lontananza. Sei ciò che mi fa capire cosa vuol dire esserci. E mi viene da dire che tu sia in ogni dove, con qualche pezzo di te più o meno visibile, ma sempre percettibile. Amore mio, ogni tanto ci scappa di parlare di spiritualità e – lo abbiamo capito benissimo – la pensiamo davvero allo stesso modo. Essere spirituali non è un fatto di religione: è un fatto di umanità senziente. Ci sono dei luoghi che io sento come spirituali nei quali ti porterei di corsa. Perché è lì che, in un modo o nell’altro, mi sentirei di legarmi ancora più a te. Sono luoghi immensamente personali dove forse nessun altro che noi potrà vedere quel senso di spiritualità che li rende – lo posso dire – sacri.
Nel cerchio di pietre di Callanish, Ebridi Esterne
Le Isole Ebridi Esterne sono il mondo alla fine del mondo. E vorrei portare te, Vita mia, in mezzo al cerchio di pietre di Callanish, uno dei luoghi più belli e spiritualmente forti che io abbia mai visto o vissuto. Già, perché un posto così non si osserva solo, ma si vive nell’anima. La cosa bella di Callanish è il poter restare da soli con le pietre. Io, anni fa, mi sono seduta lì a guardare il piccolo fiordo davanti al cerchio di pietre. Te lo raccontavo tempo fa, Diavolo mio: l’ingresso a quel cerchio di pietre sembra quasi la navata di un edificio importate. Vorrei tenerti per mano e camminare lì con te. Nel silenzio, nei nostri sguardi.
Di fronte alle Piramidi, Egitto

Ecco un luogo che mi manca tanto e che mi dice ancora di più, Anima mia. Sono stata al cospetto delle Piramidi di Giza, in Egitto, tanti anni fa. Quasi fosse un’altra vita. Eppure, io mi sento ancora dentro quella vita. Mi sento di nuovo io. Tornerei lì con te per ammirare quella perfezione antica che punta verso il cielo e che, dal cielo, è ancora più perfetta. Ci sono cose così nel mondo: le guardi da sotto e ti sembrano magnifiche ma, avendo il potere di elevarsi e osservare tutto da un altro punto di vista, quella stessa cosa sembra diversa. Mi succede lo stesso quando ti guardo, quando ti osservo nei tuoi gesti quotidiani. Sono quei gesti che, in qualche modo, alimentano l’amore di sostanze importanti. Ho fame di quei gesti, ho fame di noi.
Llanddwyn Island, Galles

Occorre fare un sacco di strada, soprattutto se si viaggia con i mezzi pubblici, per arrivare a Llanddwyn Island in Galles. Amo quel luogo proprio per il suo essere remoto. Molti lo conoscono per la sua bellezza e io lo amo anche per la leggenda che lo racchiude. Questo posto, Amore mio, è il luogo dell’Amore per i gallesi, dato che St.Dwyen è la Santa che protegge l’amore in Galles. I Gallesi, infatti, non festeggiano San Valentino ma celebrano l’Amore il 25 gennaio, festa di St.Dwyen. Quell’isola (nell’isola, nell’isola: si trova su di un’isola tidale, legata all’Isola di Anglesey, che a sua volta è legata al Galles che, come sappiamo tutti, si trova su di un’isola) è un luogo perfetto per ammirare il tramonto. È un luogo perfetto per trovare una dimensione spirituale di qualsiasi forma di amore. E quindi anche del nostro.
Monte Alban, Messico

Monte Alban è uno di quei luoghi che mi hanno preso il cuore. E non solo per l’alto livello di spiritualità. Si trova in Messico, non distante dalla città di Oaxaca. Lo raggiunsi un millennio fa, su di un autobus che viaggiava su una strada davvero terribile. Una volta arrivati al sito archeologico zapoteco, c’era pochissima gente. Salii sulla piramide a gradoni e mi sedetti lì a guardare la bellezza davanti a me. Ci sono prospettive, nel mondo, che regalano quello che De André definì “il punto di vista di Dio“. Monte Alban è uno di quei luoghi. E ci andremo assieme, Amore mio.
Nei boschi, tra gli alberi, ovunque
Ci sono degli alberi che catturano il mio cuore, Amore mio. E tu, come loro, hai catturato il mio in un modo che non mi sarei mai immaginata. Ci sono degli alberi che, per me, significano tanto. A volte li incontro per un solo istante. In altri momenti, mi capita di viverli con quotidianità. E tu lo sai. C’è un albero che mi ha fatto compagnia e che ho imparato a conoscere. Sotto quell’albero, per me, alberga una certa spiritualità. Non te ne ho mai fatto mistero: parlando delle nostre intenzioni per noi, ti dissi che ti avrei portato, prima o poi, sotto un albero e ti avrei fatto le mie promesse. Non so dove sarà, quando sarà. Ma sarà. Ed è lì che, per come vivono il mio cuore e la mia anima, troverò la mia spiritualità da condividere con te.
Il cuore rallenta la testa cammina
In quel pozzo di piscio e cemento
A quel campo strappato dal vento
A forza di essere vento…
Fabrizio De André
Le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Io ho trovato una grande spiritualità su una panchina a Mobrier, fronte oceano. Saranno le panchine dedicate in UK, che mi fanno sempre pensare alle persone che una volta godevano di quel luogo.
Trovo sempre tanta spiritualità in Val Fiscalina e guardando le Tre Cime di Lavaredo (sono convinta che lo spirito di mio nonno sia là), forse perché di fronte alla grandezza della montagna ci si sente piccoli e si vedono le cose diversamente.
Non l’ho citata nel post ma c’è una panchina particolarmente spirituale anche per me in Inghilterra.
Ma alla fine gliela farà la promessa sotto quell’albero? Troverà il tempo e il modo?
E chi lo sa… 🙂
Ciao Giovy, per quanto riguarda l’isola di Llanddwyn l’anno scorso la bbc aveva trasmesso un bel programma intitolato ‘The 1900 island’: quattro famiglie lasciano la comodità della vita moderna e cercano di adattarsi alla dura ( ma molto poetica) vita sull’isoletta sperduta del Galles. Non so se si riescono a vedere gli episodi anche in Italia.
Che bello il tuo blog!! 😁
Ciao Stefania, grazie mille per essere passata di qui e grazie per i complimenti!
I tupi racconti sono sempre capaci si solleticare le corde dell’anima, ed è vero, ci sono alcuni luoghi che rimangono davvero impressi, forse dipende anche molto dal periodo in cui ci si trova oltre che dalla loro bellezza oggettiva
Il periodo incide molto, lo ammetto.
Ciao Giovy, ho letto il titolo di questo post e mi sono incuriosita…
Per me luoghi spirituali sono senza dubbio i luoghi di fede, quelli legati alla religione cattolica, luoghi che ti avvicinano a Dio. In questo periodo sta riaprendo un pò tutto e questo mi rende molto felice perchè posso tornare a viaggiare tra santuari e luoghi sacri! 🙂
Io, per esempio, mi sento più vicina a Dio (chiunque lui sia) quando sono nei boschi. Per me è quello il luogo sacro.