A metà tra un museo e un giardino nel quale passeggiare. Tra tanta meraviglia, ovviamente. Ecco che cos’è il Chihuly Garden and Glass a Seattle, proprio a poca distanza dallo Space Needle. Così vicino che il biglietto d’entrata viene venduto “in combo” proprio con quello dell’Ufo che sovrasta Seattle dal 1963. Visitare il Chihuly Garden and Glass è una delle cose da fare a Seattle, soprattutto se amate lasciarvi sorprendere da forme d’arte diverse e siete, come me, molto suscettibili al fascino della bellezza.
Dove si trova il Chihuly Garden and Glass e come visitarlo
Il Chihuly Garden and Glass è, come vi dicevo, un parco che si trova proprio sotto lo Space Needle di Seattle. L’ingresso è praticamente davanti alle casse dello Space Needle. Il biglietto, per il solo Garden and Glass, costa intorno ai 15$ (o almeno era così prima della pandemia). Se volete risparmiare e, allo stesso tempo, salire sullo Space Needle, potete comprare il biglietto combinato per 49$. Sempre salvo cambiamenti. Attualmente, come tutti possiamo immaginare, il Chihuly Garden and Glass è chiuso e non ci sono notizie certe su quando riaprirà. Quello che vi consiglio di fare è di consultare sempre il sito ufficiale di questo museo-giardino così particolare.
Cosa aspettarsi dalla visita al Chihuly Garden and Glass di Seattle
Cosa aspettarsi dalla visita a un luogo del genere? In primis, immaginate un museo di arte contemporanea, dove ogni forma d’arte è realizzata in vetro. Vetro soffiato. Sapete chi sia Dale Chihuly? Si tratta di uno scultore della zona di Seattle, capace di realizzare davvero di tutto col vetro soffiato. Egli ha cominciato a realizzare sculture di vetro soffiato negli Anni ’60. Le sue sculture sono state le più belle che io abbia mai visto fuori dai laboratori di Murano e della Laguna Veneta. All’interno del museo all’ombra dello Space Needle a Seattle, sono in mostra anche dei particolari lavori accostati ad artigianato della cultura nativa locale. Aspettatevi tanto colore e tanta magia.
Le opere d’arte in vetro soffiato
La foto qui sopra ben ritrae la meraviglia dei lavori che potete vedere al Chihuly Garden and Glass di Seattle. La ritrae ma non la racconta del tutto. Ciò che, infatti, possono fare gli occhi non lo può fare di certo una foto. O le mie parole. Il museo espone moltissimi lavori di Dale Chihuly e le sale sono studiate a dovere: fatta eccezione per i corridoi di passaggio, la prima parte del museo è allestita in sale scure, capaci di far rendere al meglio le sculture in vetro soffiato.
La storia dei Nativi e le opere in vetro
Nei giorni in cui, nel 2019, ero a Seattle, in città di stava celebrando la cultura nativa. E non potevo chiedere di meglio. Proprio nello spazio antistante il Chihuly Garden and Glass, c’era una vera e propria festa della cultura dei Nativi. All’interno del museo, erano messi a confronto l’artigianato nativo con le opere create da Chihuly. Venivano accostati, per esempio, i disegni tipici dei tessuti delle tribù native dello Stato di Washington. Oltre a ciò, erano esposte molte foto d’epoca. Io le ho trovate meravigliose.
La Glasshouse
La Glasshouse è una vera e propria serra in vetro, facente parte del Chihyly Garden and Glass. La struttura è solitamente visitabile, salvo quando viene prenotata per eventi o cose simili. Al suo interno, dal soffitto al pavimento, ci sono molte opere di Chihuly, alcune delle quali sembrano arrivare direttamente da un sogno. Se, per caso, la serra fosse in preparazione per un evento, chiedete solo di poterla guardare. Ne vale la pena.
Il giardino esterno e i fiori di vetro
Una delle cose più belle di questo spazio espositivo dedicato a Dale Chihuly è il giardino. I fiori in vetro soffiato sembrano un qualcosa di creato dalle fate, anziché dagli uomini. Io ho amato particolarmente l’accostamento delle grandi sfere di vetro colorato con i fiori veri e quelli realizzati in vetro. In alcuni sguardi, mi sembrava impossibile stabilire al primo istante quali fossero i fiori veri e quali quelli di vetro.
Il Chihuly Garden and Glass, per me
Eccomi qui: riflessa in un’opera di Dale Chihuly, con tanto di Space Needle sullo sfondo. La mia rotondità, nella rotondità. Cosa sapevo di Dale Chihuly prima di andare a Seattle? Conoscevo il suo nome e il fatto che fosse un artista. Avevo mai visto una sua opera? No di certo. E nemmeno sapevo nemmeno dell’esistenza di quel museo-giardino in quel di Seattle. Il bello del viaggio, a volte, è anche questo: lasciarsi sorprendere da luoghi che non ci sarebbe mai aspettato di visitare.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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