Rimettere a posto le proprie foto è, spesso, come viaggiare con la mente. Qualche giorno fa ho fatto un viaggio in Veneto semplicemente guardando immagini scattate nel corso degli ultimi due anni. Io sono nata e cresciuta in Veneto e casa mia si chiama Valdagno. Il mio Veneto – alemeno quello che ho dentro al cuore – è fatto di contrade, colline, montagne e cose buone da mangiare. Il Veneto delle Ville Palladiane è sempre stato, per me, una parte di regione da ammirare, quasi come una turista. Ecco perché oggi vi porto in viaggio in Veneto per visitare quattro ville palladiane che, per me, meritano alla grande.
Palladio, le ville, quel Veneto che sa di Serenissima
Andrea Palladio era un architetto nato e cresciuto a Padova, vissuto tra l’inizio del 1500 e il 1580. Visse tantissimo per gli standard dell’epoca e diede una forte impronta alla campagna veneta e alle città della regione. Un viaggio in Veneto, soprattutto in alcune province, vi porterà senza troppa fatica a passare davanti a qualcuna delle sue opere. Io sono cresciuta con la vista dell’opere del Palladio: Vicenza, quando ero piccola, mi sembrava una meta quasi esotica ma, ai tempi del liceo, divenne la mia quotidianità. Passavo di fianco a qualche opera palladiana ogni mattina e, molto probabilmente, è lì che iniziai a percepirne davvero la bellezza. Andrea Palladio fu un genio e, non a caso, le sue ville sono di ispirazione in tutto il mondo come “villa italiana“. Le ville originali, ovviamente, sono un capolavoro anche nei loro interni. I “decoratori“, se così possiamo chiamarli, portano il nome di Tiepolo e Veronese… e non sono di certo secondi all’architetto. Volete sapere una cosa ironica? Palladio non è per nulla celebrato. A mio avviso, è stato dato per scontato dal momento della sua morte.
Viaggio in Veneto: le ville da vedere, secondo me
La premessa fondamentale di questo post che vi guiderà in viaggio in Veneto è che le ville che sto per raccontarvi sono quelle che piacciono di più a me. Palladio ne ha progettate davvero molte e sono tutte degne di nota, così come sono degni di nota altri edifici da lui pensati e fatti costruire: il teatro Olimpico di Vicenza, Palazzo Chiericati sempre a Vicenza e monumenti civili come la Basilica (sempre a Vicenza) o San Giorgio a Venezia sono opere immense e spettacolari. Io mi concentro, per praticità, su quattro ville che possono essere “messe in fila” in un itinerario che parte da Vicenza per approdare in provincia di Treviso, passando da quella di Padova e di Venezia. Si tratta di poco meno di 160 km che possono essere percorsi in tre giorni, per un viaggo in Veneto davvero ricco di bellezza. Vi parlerò di:
- Villa Valmarana ai nani, Vicenza
- Villa Barbarigo a Valsanzibio (PD)
- Villa Foscari, detta la Malcontenta, a Mira (VE)
- Villa Barbaro a Maser (TV)
Villa Valmarana ai nani, Vicenza
Villa Valmarana ai Nani si trova a Vicenza, non distante da un’altra villa spettacolare: la Rotonda, ovvero Villa Capra. I due edifici sono veramente vicini e, tra di loro, ci sono due differenze sostanziali: Villa Valmarana è di ispirazione palladiana. Venne costruita nel 1670 circa e, ovviamente, si ispira a disegni palladiani. La seconda differenza sostanziale (e proprio non a caso) è che Villa Valmarana ai nani, benché privata come La Rotonda, è perfettamente visitabile tutto l’anno. Villa Valmarana ai nani è stata affrescata dai due Tiepolo: Gian Battista e Gian Domenico, ovvero padre e figlio. Villa, foresteria e affreschi meritano alla grande ma c’è una grande guest sta da considerare durante il vostro viaggio in Veneto: il paesaggio. Lasciatevi conquistare. Fidatevi.
Villa Barbarigo, Valsanzibio
Villa Barbarigo a Valsanzibio, in provincia di Padova, si trova in mezzo a quella meraviglia preistorica e vulcanica che sono i Colli Euganei. Non è distante da gioielli come Arquà Petrarca, luogo che potete considerare come aggiunta a questo viaggio in Veneto pieno di bellezza, storia e arte. Villa Barbarigo è un’altra villa di ispirazione palladiana, non progettata direttamente dal grande architetto. Perché tutte queste ispirazioni? È presto detto. Palladio visse nel XVI Secolo, momento in cui la Serenissima era in piena espansione ma non dominava pacificamente già tutto il Veneto. La vera e propria egemonia di Venezia – e quindi delle famiglie abbienti sparse in tutto il terriorio della regione – si evve con il XVII Secolo, quando Andrea Palladio era già morto. Molti, però, furono i suoi allievi e la moda dell’epoca imponeva di mostrare la propria ricchezza con una casa in città (se eri ricchissimo, a Venezia. Se eri abbiente, nelle altre città come Vicenza, Padova o Treviso) e una dimora sfarzosa in campagna. Villa Valsanzibio sorse per questo motivo: dare un luogo di relax, divertimento e piacere ai proprietari che, guarda caso, arrivavano in barca direttamente da Venezia. Un elemento degno di nota di questa villa è il suo labirinto, vecchio di ben 400 anni. Provare per credere… io ci ho messo 45 minuti per uscirne.
Villa Foscari detta “La Malcontenta”, Mira (VE)

Villa Foscari, detta La Malcontenta, è una vera e propria villa progettata da Andrea Palladio intorno al 1559. Si trova a Mira, lungo la Riviera del Brenta, un altro dei “the place to be” della nobiltà veneta di quei tempi. La Riviera del Brenta era il buen retiro delle famiglie veneziane super-ricche e, non a caso, tante ville palladiane si trovano proprio in quella zona. Perché questa villa si chiama La Malcontenta? Le storie sono due (in realtà ce ne sarebbe anche una terza… ma io ve ne racconto due). La prima parla di un’amante del Signor Foscari, proprietario della villa. Il caro Signor Foscari costruì alla sua amante una villa e la confinò lì. All’amante parve di essere diventata una principessa ma, piano piano, si accorse di essere solo nascosta dal mondo e reclusa. Diventando, così, la “Malcontenta”. La seconda storia – più storicamente plausibile – vi porta a un qualcosa che incontrete spesso in viaggio in Veneto, esplorando ville e storie pazzesche. Si dice che la Malcontenta venne commissionata a Palladio per essere la dimora, fuori Venezia, di una figlia della famiglia Foscari. La sua “colpa“? Non essere fisicamente perfetta: c’è chi dice che fosse nana, chi disabile. La casa doveva essere il paradiso felice per quella bimba, divenuta poi ragazza e donna. Le mura della Malcontenta sono molto alte e si dice che questa fosse una precisa richiesta del Signor Foscari, affinché nessuno vedesse sua figlia. E come non lasciare sola la ragazza? Semplice: la villa ospitava dei nani. E la cosa non era poi così strana.
La strana storia dei Nani e delle Ville Venete
Facendo un viaggio in Veneto non vi sarà difficile notare tante statue di nani e nanetti, soprattutto in corrispondenza di palazzi e ville varie. Perché mai? Nella mia Valdagno, per esempio, c’è un palazzo molto bello, risalente proprio al XVI Secolo, una parte del quale è sovrasta da statue di nani. Villa Valmarana, di cui vi parlavo prima, si chiama “Villa Valmarana ai nani” proprio per via delle statue (foto qui sopra) che ci sono lungo il muro di recinzione. Storicamente parlando, nel XVII e XVII Secolo, le persone nane erano spesso utilizzate come compagnia per chi viveva in ville e palazzi nobiliari. Ovviamente, per me, si tratta di un qualcosa di totalmente obrobrioso, a pensarci oggi, ma al tempo era molto di moda. In mancanza di nani veri, si adornavano le ville con le loro statue. Di cattivo gusto, lo so, ma al tempo era fighissimo. Ecco perché ne troverete davvero molti.
Villa Barbaro, Maser (TV)
Villa Barbaro a Maser, in provincia di Treviso, è un altro dei capolavori del Palladio che meritano di essere viste in un viaggio in Veneto. Si tratta di un’altra villa privata che può essere visitata pagando un biglietto: l’accesso è garantito in alcune parti della villa. Uno dei pregi di Villa Barbaro a Maser? Gli affreschi di Paolo Veronese nel corpo centrale. Quegli affreschi sono pieni di “giochi” prospettici spettacolari e Veronese ha dipinto una bimba nella quale io mi sono sempre vista. Lo ammetto: è un po’ pretenzioso da parte mia ma mi è sempre piaciuto pensarla così. Villa Barbaro si trova lungo la strada che da Marostica o Bassano va verso Treviso. Già solo quella strada sarebbe perfetta come itinerario di viaggio in Veneto. Fateci un pensierino.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Negli ultimi anni delle superiori ci hanno portati in gita in Veneto a vedere proprio le ville venete, davvero belle! Mi ricordo di averle visitate tutte queste che hai citato tranne la Malcontenta 🤔
La Malcontenta è meravigliosa, secondo me. Ma tutte meritano.
L’anno scorso, per il nostro anniversario, abbiamo organizzato un weekend nel Veneto proprio alla scoperta di alcune ville venete. Mi sono piaciute molto. Sai che non sapevo il motivo per cui usassero i nani? Si impara sempre qualcosa leggendo i tuoi post!
La storia dei nani è molto curiosa.