I tempi, probabilmente, non sono ancora maturi per pensare a un viaggio in Belgio ma, almento per come la penso io, è sempre il momento giusto per cercare e trovare ispirazione per una nuova avventura da qualche parte. Se quello che sogniate è un viaggio on the road che sappia di Europa, la Vallonia potrebbe davvero essere la destinazione giusta. Non a caso, il Belgio è chiamato “le carrefour d’Europe“,ovvero l’incrocio d’Europa. Il Belgio è, infatti, la zona geografica in cui radici latine e radici germaniche si incrociano. Quale itinerario seguire per passare una settimana in Vallonia?
Viaggio in Belgio: itinerario per una settimana in Vallonia
Come spesso mi accade, faccio una premessa più che necessaria: gli itinerari di viaggio in Belgio possono essere tantissimi, così come lo possono essere quelli in Vallonia. La regione francofona del Belgio non è di certo grande ma è piena di spunti interessanti. Quello che sto per raccontarvi è un itinerario di viaggio classico, che transiti in alcuni punti chiave della Vallonia. L’itinerario tiene conto di alcune città come base. Per le tempistiche, tenete conto di quanto segue:
- Potete fermarvi a Waterloo una notte
- Arrivati a Namur, restare in città due notti
- Passare un’altra notte a Dinant
- Tenevi due notti per Liegi
- Concludete il tutto con una notte a La Hulpe o in quella zona
Ribadisco: gli itinerari sarebbero tantissimi e questo racconta un po’ i grandi classici di un viaggio in Belgio che abbia la Vallonia come suo centro. Partiamo?
Waterloo, cuore pulsante europeo
Waterloo è uno di quei posti di cui non ne avrei mai abbastanza. Waterloo è per me uno dei tanti cuori della storia d’Europa perché lì, nel 1815, avvenne una di quelle cose che ridisegnò la mappa politica del vecchio continente. A volte siamo portati a pensare alle vicende di 200 anni fa come lontane nel tempo ma Napoleone e le sue gesta sono più vicine che mai. Waterloo è uno di quei luoghi che meritano un viaggio anche se non si ama la storia. Lì, davanti alla Butte du Lion, non si può restare indifferenti così come non lo si può restare visitando il Memoriale del 1815, ovvero il museo che racconta quei grandiosi giorni del giugno 1815. Waterloo è molto comoda per essere considerata come prima tappa di un viaggio in Belgio alla scoperta della Vallonia: è molto vicina a Bruxelles. Nel caso arrivaste in aereo, noleggiate l’auto direttamente dall’aeroporto della capitale.
Waterloo, non solo storia: la birra della città
Restando una notte a Waterloo, vi suggerirei di andare a fare un giro anche alla Ferme de Mont-Saint-Jean, un luogo che già esisteva ai tempi di Napoleone e dove ora si trova un birrificio davvero degno di nota. Esistono delle visite guidate al micro-birrificio con tanto di degustazione. Piccola nota doverosa: cercate di non bere se guidate. La birra in Vallonia è praticamente sempre ad alta fermentazione e la gradazione è importante. Il mio consiglio è quello di trovare una stanza non distante dalla ferme, in modo da poter utilizzare un taxi per spostarsi. Non andate via, però, senza aver assaggiato la birra del luogo. Da Waterloo a Namur, la prossima tappa, la distanza è poco più di 60 km.
Namur, la capitale della Vallonia
Namur è la capitale della Vallonia. La geografia politica del Belgio è un po’ complicata: Namur è capitale della Vallonia mentre Bruxelles è, allo stesso tempo, capitale delle Fiandre, capitale del Belgio e una sorta di dipartimento amministrativo a parte. Detto questo, Namur è un’altra città insospettabile (vi ricordate, ve lo dicevo di Oslo). Non si sa, comunumente, molto di Namur eppure è pronta a conquistare. La città si trova lungo la Mosa e si mostra in tutta la sua bellezza quando la si guarda dall’alto della Cittadella. Namur ha, però, un passato molto antico e ci sono tante cose da fare e da vedere. Il mio consiglio è quello di trascorrere un giorno interno a Namur per passare il secondo – tenendo come base la città – a esplorare una meraviglia piena di fiori e natura: i giardini del Castello di Annevoie. Quando lascerete Namur, guidate per circa 40 km fino a quel gioiello chiamato Dinant.
Dinant, la figlia della Mosa
La Mosa è una presenza costante, o quasi, in Vallonia. Seguire la Mosa potrebbe essere un ottimo spunto per un itinerario di Viaggio in Belgio. E, se fossi in voi, io lo farei con un libro di Simenon dentro lo zaino. Maigret chez les Flamands non parla di certo, direttamente, della Mosa ma la ricorda immensamente. Provare per credere. Detto questo, Dinant potrebbe essere la vostra tappa per un giorno e una notte, magari da passare a mangiare Moules et Frites e, perché no, osservando lo scorrere lento della Mosa sorseggiando un’ottima Leffe, birra che proprio a Dinant ha trovato la sua casa. Dinant rilassa l’anima e fa tanto bene. Quado ripartirete da qui, viaggiate verso poco più di 80 km verso nord-est e troverete Liegi. O, come si dice da quelle parti, Liuk.
Liegi, la città ardente. La città speciale
Ci sono tante cose che amo in Liegi e passare uno o due giorni da quelle parti è davvero un regalo da farsi prima o poi. Liegi ha tanto da raccontare e tanto da mostrare. Cosa non mi perderei?
- Un giro nell’Oltre Mosa, la zona in cui visse George Simenon
- Una cena spettacolare da L’Industrie, per gustare moules et frites
- Una cena gourmet al Bistrot d’en Face
- Una degustazione di birra alla Brasserie C
Liegi è una città dove passeggiare è all’ordine del giorno. Le distanze non sono tante ma la città è densa di cose da vedere. Prendetevi il vostro tempo e restate almeno due giorni da quelle parti. Avete un bel po’ di tempo e amate la storia? Inserite Liegi in un itinerario di viaggio storico sulle tracce del grande Carlo Magno. Per me, ogni viaggio in Belgio dovrebbe passare da Liegi. Una volta lasciata la città artedente – come viene chiamata per il suo fervore rivoluzionario – guidate per un centinaio di chilometri verso nord-ovest e troverere La Hulpe. Perché fermarsi lì? Ve lo spiego subito.
La Hulpe e la Fondation Folon
La Hulpe è un luogo che, geograficamente parlando, si trova a poca distanza da Waterloo e da Bruxelles. Considerandolo come ultima tappa del vostro viaggio in Belgio alla scoperta della Vallonia, chiudete una sorta di cerchio e vi riavvicinate all’aeroporto per poter riconsegnare la vostra auto a noleggio. Personalmente, amo inserire sempre un luogo calmo e riflessivo come ultima tappa di un viaggio on the road. Io ho bisogno di un luogo che mi permetta ri riavvolgere nella mia testa tutte le emozioni di un viaggio vissuto e, perché, no sappiano stimolare anche la mia mente. Il parco de La Hulpe è bellissimo (qui lo vedete in autunno) e racchiude – è proprio il caso di dirlo – un luogo che coccola l’anima e il cervello. Sto parlando della Fondation Folon, ovvero il museo dedicato all’artista Jean-Michel Folon. Una piccola grande meraviglia targata Vallonia. Da qui potrete raggiungere facilmente l’aeroporto di Bruxelles e salutare la Vallonia. Magari con un pizzico di maliconia per un viaggio finito ma con una grande voglia di ripartire e di, magari, tornare in Vallonia.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
♥️ l’Europa è piena di possibilità! Torneremo a viaggiare ⭐
Io sono una fiera sostenitrice del vecchio continente. Adoro l’Europa!