Lo sappiamo tutti ormai: viaggiare in Italia sarà un must per molti. Le frontiere europee si stanno riaprendo e, in ogni caso, questa situazione difficile vissuta nella prima parte del 2020 ci sta portando ad alcune nuove opportunirà: viaggiare in Italia è una di esse. Almeno, lo è per me: sto riscoprendo, anche dentro la mia testa, tante cose importanti del nostro paese e sto comprendendo – forse più di altri momenti – quante cose da fare ci aspettano nella prossima estate. Al bando l’incertezza: organizziamoci e andiamo a scoprire, per esempio, la Val di Cembra in Trentino.
Dove si trova la Val di Cembra e come raggiungerla
Dove si trova la Val di Cembra e come raggiungerla? Viaggiando in auto, è davvero molto facile. Se arrivate in autostrada, dovete prendere la A22 e uscire a Trento Nord. Da lì ci sono le indicazioni belle e chiare: passerete prima per Lavis e da lì prendere la statale che percorre le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa che, nel caso non lo sappiate, sono sorelle e figlie dello stesso fiume: l’Avisio. Nello scendere dalla Marmolada, questo fiume ha scavato queste tre valli, dando a ognuna di loro delle connotazioni differenti e tutte molto interessanti. Arrivando da Trento, la prima valle che si incontra è proprio la Val di Cembra. Se arrivate con i mezzi pubblici, scendete dal treno a Trento. Poi c’è la corriera.
Le esperienze da fare in Val di Cembra: cosa scegliere?
Quali esperienze scegliere di fare in Val di Cembra? Molto, ovviamente, dipende da voi, da quanto tempo avete e da quello che amate fare. Viaggiare in Italia è speciale per quello: il nostro paese è una sorta di caleidoscopio di cose tra cui scegliere. E tutte sempre belle. Per quel che mi riguarda, posso consigliarvi di passare almeno una settimana – se riuscite – in Val di Cembra. In questo modo avrete il tempo necessario per fare un po’ tutto e riuscire anche a godervi il bello che la montagna regala. Vi parlerò di:
- Cose buone: cibo e degustazioni come se non ci fosse un domani
- Natura e storia: lo sapevate che la Val di Cembra è stata immortalata nei quadri di un famoso pittore?
- Territorio e persone: perché sono le persone a fare la differenza.
Partiamo?
Le degustazioni nella Cantine della Val di Cembra con i CembraniDOC
Che la Val di Cembra sia patria di grandi vini vi sarà fin da subito chiaro. Non appena la strada lascia Lavis, dopo un paio di tornanti al massimo sarete proiettati dentro uno dei paesaggi disegnati dall’uomo più bello che ci sia. La Val di Cembra conta, infatti, oltre 700 km di muretti utilizzati per terrazzare la valle e piantare le vigne. Non crederete ai vostri occhi dalla bellezza di quel paesaggio. Detto questo, da quelle vigne nascono vini eccellenti e grappe spettacolari. Lo sanno bene i Cembrani DOC. Chi sono? Per me sono i veri propri custodi e storyteller della bellezza della Valle. Si tratta di produttori di vino e di grappa locali che, una volta consorziati, stanno facendo grandi cose per la Val di Cembra. Dato che viaggiare in Italia sarà sempre di più un must, i Cembrani hanno pensato bene di proporre visite e degustazioni come se non ci fosse un domani. Trovate tutte le indicazioni e la possibilità di prenotare online direttamente su Visit CembraniDOC, la nuova piattaforma del consorzio dove sono indicate tutte le esperienze seguite da loro da fare in Val di Cembra.
I salumi locali, immersi in un panorama incredibile
Una delle esperienze proposte dai CembraniDoc si chiama “AperiGreen” e si svolge al Green Grill, un luogo spettacolare fortemente voluto per essere un punto di incontro e di racconto della Val di Cembra. Una delle cose belle del Green Grill? La sua terrazza con il panorama sulla valle. Un’altra cosa bella? Il fatto che si tratti di un punto di ristoro dove assaggiare le bontà locali, con la possibilità di acquistarle. Sia che scegliate l’esperienza targata Cembrani Doc che no, fermatevi al Green Grill. Ne vale la pena.
Una passeggiata al Lago Santo
Ho visto il Lago Santo della Val di Cembra in tutte le stagioni. E non so decidermi quale sia quella che mi piace di più. Forse l’autunno incendia il cuore ma l’estate fa capire quanto bello sia passare la bella stagione in montagna. Fare un giro al Lago Santo è una cosa da fare in Val di Cembra, assolutamente. Nei pressi del lago si trova un rifugio molto interessante, sia per dormire che dal punto di vista gastronomico. Parola mia.
La Val di Cembra tra arte e storia
La Val di Cembra ha rappresentato, nel suo passato, un interessante crocevia tra la cultura germanica e quella trentina più legata all’Italia. Il confine con l’Alto Adige – e quindi con quella che un tempo era l’Austria – passa proprio dietro la valle e l’influenza più austriaca e teutonica è perfettamente presente anche in alcune chiese che sono delle vere e proprie opere d’arte e non solo espressione religiosa del territorio. Due, soprattutto, sono particolarmente “wow”: San Pietro a Cembra e San Leonardo a Lesignana.
La gente, il lavoro, la montagna
Il sentiero dei vecchi mestieri, a nord di Cembra, è una di quelle cose da non perdere in Valle. Si tratta di un tratto di valle riqualificato e rimesso in piedi affinché si possa camminare imparando qualcosa sul fondamentale rapporto tra uomo e montagna. La montagna, con i suoi boschi, è da sempre il sostentamento di chi vive in contatto con essa e il sentiero dei vecchi mestieri è sicuramente il luogo giusto per rendersene conto.
La Val di Cembra, per me
Un bicchiere di bianco, il campo da curling, risate, persone, tante cose che ispirano amore. Per me la Val di Cembra è un luogo che ispira amore. Almeno a me. Amo tutto di quel luogo: dai suoi profili che scendono a V verso il corso dell’Avisio, per arrivare a tutti i sorrisi dei Cembrani e delle persone che hanno a che fare con loro. Praticamente tutta la Val di Cembra ha a che fare con loro. Io amo la genuinità di quella gente, la capacità di creare e dare vita all’innovazione che guarda la tradizione (proprio come dicevo parlando di un altro gran Cembrano, Loris Largher). Io amo la Val di Cembra e trovo sia uno dei luoghi più belli in cui viaggiare in Italia. Fa bene al cuore, parola mia.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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