Bristol in due giorni: cosa fare il secondo giorno in città per dare un tocco speciale a un viaggio in Inghilterra? Se l’itinerario per il primo giorno i giro per Bristol ci ha portati tra Temple Meads e Harbourside, il secondo giorno sarà dedicato a quanto Bristol possa essere poliedrica. Partiremo dall’eleganza tipicamente britannica di un quartiere come Clifton, per poi perderci tra i colori di un quartiere alternativo come Stokes Croft (casa di Banksy, giusto per citare uno dei suoi abitanti). Ma non solo: ci sarà un mercato e ci sara un afternoon tea così rilassante da poter essere paragonato a una spa. Partiamo?
Bristol in 48 ore: itinerario per il secondo giorno in città
Per l’itinerario del secondo giorno a Bristol, utilizzeremo un paio di autobus e un bel po’ le nostre gambe. Il punto di partenza è sempre Bristol Temple Meads. È proprio davanti alla stazione che si prende l’autobus per raggiungere il quartiere di Clifton, prima tappa del nostro itinerario per esplorare Bristol e conoscere le sue anime. L’autobus, andata e ritorno dal centro, vi costerà circa 4£. Potete fate il biglietto direttamente sul bus. Questo itinerario esplora sia l’anima tipicamente ed elegantemente inglese di Bristol così come la sua parte alternativa, quella parte che l’ha fatta diventare – negli Anni ’90 – uno dei centri musicali più importanti di sempre. Del resto, Massive Attack, Tricky e Portishead sono sempre di casa da quelle parti. Io amo molto la parte della città che vi ho fatto scoprire con l’itinerario del primo giorno ma un vero viaggio in Inghilterra dovrebbe passare obblitatoriamente per le tappe che vi racconterò oggi. Almeno per me.
Il Clifton Suspension Bridge
Il Clifton Suspension Bridge è il ponte che sovrasta la gola dell’Avon e che è stato progettato da quel genio di Isambard Kingdom Brunel. Questo è uno di quei ponti che vale il viaggio in Inghilterra. Molti viaggiatori pensano sia in pieno centro a Bristol ma, in realtà, ci vogliono ben 15/18 minuti di autobus per raggiungerlo dal centro città. Dalla stazione di Temple Meads, prendete l’autobus nr.8 e chiedete all’autista di scendere il più vicino possibile al ponte. La fermata è a pochissimi minuti a piedi: non potete sbagliarvi. Il ponte si può attraversare gratuitamente a piedi mentre i mezzi pagano un pedaggio. Una volta attraversato il ponte, troverete il centro visite dove si entra sempre gratuitamente e dove potrete scoprire la storia di questo progetto ingegneristico che ha visto impegnate alcune delle migliori menti della Gran Bretagna. Una volta fatto, restate per un po’ a Clifton.
Camminare in giro per Clifton
Vale la pena di fermarsi un po’ a Clifton? Certamente. Questo quartiere racconta molta dell’anima vittoriana (e anche un po’ bohemien, ve lo devo dire) di Bristol e regala ottime immagini, soprattutto in autunno. Clifton è anche sede del College che, durante la Seconda Guerra Mondiale, fece da sede per “dirigere” lo sbarco in Normadia. La sala operativa, infatti, era proprio dentro quel College. Bristol, in quel periodo, ebbe un ruolo davvero importante e, infatti, venne anche pesantemente bombardata dai Tedeschi. La fortuna è che non venne troppo rovinata come accadde ad altre città come Birmimghan e Manchester. Restate in giro per Clifton, poi prendere l’autobus e scendete dalle parti dell’Hippodrome, il teatro dove Cary Grant iniziò la sua carriera.
Un pranzo al St.Nicholas Market
Appena scesi dall’autobus di fronte al teatro, tenetevi l’Hippodrome alle spalle e attraversate la strada. Approderete nel centro di Bristol e, camminando dritti davanti a voi, raggiungerete il St.Nicholas Market, il mercato coperto della città. Questo è un ottimo luogo dove mangiare (al coperto) e dove rendersi conto di quanto conti la gastronomia nel Somerset. Bristol è, infatti, in una contea che potrebbe ipirare più di un viaggio in Inghilterra. Soprattutto se parliamo di viaggi gastronomici. Il St.Nics – come viene comunemente chiamato – è un mercato dove ognuno può trovare qualcosa da mangiare. Piccola curiosità: prima di entrare, osservate l’orologio in alto, sull’edificio del mercato. Non segna l’ora errata ma segna il Bristol Time. Bristol, geograficamente parlando, è più a ovest di Londra: l’orologio segna, infatti, qualche minuto in meno rispetto all’ora di Greenwich. Tornando al cibo, la mia scelta è caduta su Pie Minister. Per me, una vera e propria certezza.
Camminando fino a Stokes Croft, in cerca di street art
Tra il St. Nics Market e il quartiere di Stokes Croft ci sono circa 10-15 minuti da fare a piedi. Dal mercato, dirigetevi in direzione opposta al centro, camminando verso Nord. Se indicate “Stokes Croft” sul navigatore del telefonino, verrete portati giusti a destinazione. Se, invece, viaggiate con la mappa della città, cercate Jamaica Street. Stokes Croft è il quartiere-patria della street art made in Bristol. Banksy è solo il più famoso degli artisti che arrivano da questo quartiere (e dove troverete alcune sue opere): camminate per le varie strade della zona e tenete gli occhi bene aperti. Una passeggiata a Stokes Croft è un must di almeno un viaggio in Inghilterra all’anno. Almeno per me. Camminate, stupitevi, fotografate e godetevi uno di quartieri più urban e più alternativi di tutta la Gran Bretagna. Quando vi sarete riempiti gli occhi di street art, riprendete la strada del centro e raggiungete Harbourside. Vi aspetto vicino al Pero’s Bridge.
Un tea come si deve per finire la giornata
Il River Grille è un gran bel posto dove prendere un ottimo afternoon tea in quel di Bristol. Tendenzialmente, viene servito fino alle 16 circa. Informatevi sempre direttamente con il ristorante perché le cose potrebbero cambiare. Dopo un giorno in giro per Bristol, il vostro viaggio in Inghilterra non può che completarsi con un buon afternoon tea che sappia portarvi qualcosa di buono nella pancia e tanta serenità nell’anima. Io ho “usato” il mio afternoon tea a Bristol come momento di saluto tra me e la città. C’era poca gente, in quel momento, e io mi sono goduta il mio tea quasi come fosse un massaggio in Spa. Sicuramente si tratta di un modo perfetto per mettere un po’ di pace nell’anima e ripensare a Bristol e alla sua bellezza.
Bristol, per me
Uh… Bristol, per me. Faccio un bel respiro e cerco di cacciare la nostalgia per un viaggio in Inghilterra dall’anima e provo a guarire, in qualche modo la mia britannite acuta. Spesso c’è chi mi scrive e mi chiede, volendo conoscere la Gran Bretagna e soprattutto l’Inghilterra, da che città iniziare. Le mie risposte sono sempre due: Bristol e Manchester. Perché? In primis, per la loro misura. Londra è immensa e ti fagocita tanto di quel tempo che mezzo basta. Nel caso un viaggiatore avesse solo 48 ore e volesse uno “spaccato” britannico puro, quelle due città sono la miglior scelta. E, oso dire, ora come ora aggiungerei anche Birmingham. Bristol è davvero a misura d’uomo: si esplora facilmente e regalata tanto, tantissimo. Bristol, per me, è un piccolo grande paradiso in terra: ci trovo tutto ciò che amo, condito da tanta musica che adoro. Bristol è una città che si muove ancora con il sottofondo del trip-pop. E, lo dico senza ritegno, è un ritmo che le sta benissimo addosso. Io adoro camminare per le sue vie, a prescindere dal quartiere, ascoltando Hell is around the corner di Tricky, un brano che è una sorta di “summa” della musica made in Bristol. Ora come ora, invece di cacciare la nostalgia, sto davvero sentendo la britannite più forte che mai.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Devo dire che già quando hai nominato Banksy mi avevi già convinto che un viaggio in UK per andare a visitare Bristol è proprio da fare. 😉
Bristol è la sua città: merita già solo per questo. Poi c’è tutto il resto.