La birra artigianale è un qualcosa che mi piace sempre molto. Il panorama della produzione italiana, negli anni, è cresciuto tanto, impreziosendosi di alcuni birrifici davvero degni di nota. Era uno stranamente freddo venerdì sera di settembre di qualche anno fa quando ho incontrato, in quel di Moena, la birra Bionoc’. Mi è piaciuta subito e, per questo motivo, ho pensato bene di contattare Fabio, uno dei fondatori del birrificio Bionoc’, per farci raccontare un po’ la sua birra artigianale che arriva direttamente dalle Dolomiti.
Ciao Fabio, com’è nato Bionoc’?
il birrificio Bionoc’ è nato dall’unione di due persone che siamo io (Fabio) e Nicola (Noc’). Abbiamo storie molto differenti tra di noi ma siamo uniti dalla passione per la birra. Ci siamo conosciuti nella mia Birroteca Sangrillà nel 2003 e abbiamo cominciato a fare la birra nel suo garage nel 2006. Il birrificio vero e proprio lo abbiamo aperto nel 2012.
Qual è il significato di Bionoc’ e come mai avete scelto questo nome?
Bionoc’ significa 3 cose:
- Lupoli biologici
- Birrificio eco-sostenibile
- È l’unione dei due nomi Fa(Bio) e Noc’ (soprannome di Nicola)
Ovviamente BioNoc’ era il nome perfetto per identificare tutto quello che abbiamo detto.
Quali sono le caratteristiche che differenziano la vostra birra rispetto ad altre artigianali?
BioNoc’ viene riconosciuto come un birrificio particolarmente legato al territorio capace di produrre molti stili diversi di birra. Fra il birrificio artigianale BioNoc’ e l’azienda agricola Birre della Terra, che è sempre di nostra proprietà, produciamo ben 41 stili di birra diverse molte delle quali a km zero. Siamo molto famosi per avere delle birre estremamente gastronomiche, noi stessi studiamo e sviluppiamo quotidianamente abbinamenti sempre più stravaganti. Negli ultimi tre anni abbiamo vinto 31 premi, anche a livello internazionale, che hanno fatto parlare di noi.
La vostra birra arriva dalle Dolomiti e questo è un blog letto da molti appassionati di viaggi. Mi raccontate un paio di luoghi che vi sentireste di consigliare ai miei lettori?
Le Dolomiti sono tutte quante molto belle e uniche quindi facciamo fatica a dirvi esattamente dove andare però siamo sicuri che se veniste nella nostra Valle del Primiero San Martino di Castrozza (TN) vi trovereste particolarmente a vostro agio. Ovviamente prima di venire avvisateci che vi facciamo visitare la nostra realtà.
Stiamo vivendo tempi un po’ di difficili ma nulla vieta di fare piani per il futuro. Come vedete il futuro di Bionoc’?
Noi fino a ieri avevamo talmente tanti sogni, qualcuno di questi lo stavamo anche sviluppando, che semplicemente basterebbe che andassimo avanti con la “nostra” normalità. Noi siamo molto ottimisti e questo ci porta a pensare che il nostro birrificio potrà strutturarsi ancora meglio nel nostro territorio e sicuramente apriremo qualche locale anche in giro per l’Italia.
Due vostre birre e due abbinamenti: cosa possiamo mettere assieme per gustare al meglio la vostra birra.
Da provare assolutamente la Staion abbinata ai tagliolini ai porcini. Un altro ottimo abbinamento è la Miss Likén con la Tosela (formaggio cotto locale), capriolo in salmì e polenta.
[Riprendo la parola io, la Giovy]
Come saprete già bene, visto che leggete questo blog, a me piacciono le storie di chi si impegna e ci crede alla grande. Spesso, e fin troppo poco volentieri, leggiamo sul web titoloni del tipo “ho mollato tutto e ho cambiato vita” ma per cambiare vita – signori miei – ci vogliono le palle grandi come l’universo. Ci vogliono quelle e ci vuole anche quel passaggio magico in cui una passione si nutre di costanza e competenza e diventa un lavoro. La birra artigianale Bionoc’ è sicuramente figlia di un passaggio così. Ci vuole passione, ci vuole amore e ci vuole compentenza per trasformare un sogno in una realtà e Fabio e Nicola ci sono riusciti bene. Almeno secondo me, a giudicare dalla bontà della loro birra artigianale, capace di regalare davvero un gusto perfetto e quel pizzico di bellezza dolomitica che non guasta mai.
Tutte le foto sono © Bionoc’ – riproduzione vietata.
Che bella idea quella di “inventare” le birre studiando nuovi ed inediti abbinamenti. La voglia e l’energia a questi ragazzi non mancano, il territorio dove operano è uno dei più belli d’Italia e il concetto di biologico ed ecosostenibile, se applicato con sincerità è quello giusto per affrontare il futuro. Non mi resta che fare a loro e a tutti i giovani imprenditori coraggiosi e appassionati come loro, un grandissimo in bocca al lupo!
Se ti capita di passare dalle loro parti, vai a trovarli!
Confesso che non amo molto la birra e non mi posso considerare un’esperta; ma le rare volte che la bevo preferisco scegliere una birra artigianale. La prossima volta proverò proprio questa!
La birra artigianale è sempre una grande scelta.