L’estate scorsa, più di altri momenti in viaggio, mi sono resa conto quanto Manchester sia una città fatta di persone, fatta di destini. Manchester è, effettivamente, una città in cui la componente umana è davvero molto forte. Dalla Rivoluzione Industriale in poi, proprio lì l’umanità è cambiata per tipologia di vita, modalità di vivere i rapporti e così via. Una cosa da fare a Manchester – e anche gratuitamente – è visitare il People’s History Museum, il luogo giusto per rendersi conto di quanto il destino di una città sia indissolubilmente legato a quello dell’umanità che la abita.
Dove si trova il People’s History Museum a Manchester
Il People’s History Museum si trova nella zona di Spinningfields, uno dei quartieri della parte centrale di Manchester, a ridosso del fiume Irwell, confine naturale che, un tempo, segnava la spartizione territoriale tra Cheshire e Lancashire. La zona è stata altamente riqualificata ed è la parte di Manchester dedicata, in generale, alla giustizia e ai diritti civili. Proprio in questo quartiere, infatti c’è una parte del tribunale e alcune istituzioni volte proprio a garantire il rispetto dei diritti civili. Un luogo come il People’s History Museum non poteva che sorgere qui. L’indirizzo esatto è Left Bank, Spinningfields.
Consigli e informazioni per visitare il People’s History Museum di Manchester
Cosa occorre sapere per organizzare la propria visita al People’s History Museum? In primis, si tratta di un museo davvero vivibile, attrezzato per essere visitato da tutti. Il museo, come vi dicevo, è gratuito. C’è un box per le donazioni che vi consiglio altamente di riempire, fosse anche solo con 1£. Ecco le informazioni generali per visitare il People’s History Museum di Manchester.
- Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17
- Ci sono dei giorni di chiusura (solitamente festivi) indicati sul sito ufficiale
- Il museo è accessibile ai disabili e/o a eventuali passeggini e carrozzine
- Nel museo ci sono esposizioni fisse e alcune temporanee
- Nel People’s History Museum c’è una caffetteria dove mangiare e bere.
Per quanto riguarda il tempo di visita, tenete conto di almeno un’ora per una visita “base” e oltre le due ore e mezza per una approfondita. Secondo voi io quando sono rimasta lì dentro?
Cosa aspettarsi dalla visita al People’s History Museum di Manchester
Cosa si può vedere all’interno del People’s History Museum di Manchester? Questo luogo racconta lo sviluppo della democrazia – e temi correlati – in Gran Bretagna. È nato a Manchester perchè, come vi dicevo, la città è da sempre fortemente legata alle persone che lottano: movimenti operai, femministe, suffragette, gruppi a sostegno dei diritti civili, uomini simbolo di sopprusi che ora sono totale racconto di libertà. Dentro al museo troverete questo e molto di più. C’è sicuramente un pizzico di politica e un bel po’ di cultura di sinistra britannica all’interno del People’s History Museum. C’è un sacco di storia di Manchester. Preparatevi a leggere più didascalie possibili. Quello che sto per raccontarvi, come sempre, è solo un pezzo di ciò che potrete vedere.
Manchester e il massacro di Peterloo
Peterloo è un nome inventato: deriva da Peter (che, a sua volta, sta per St.Peter Field) e Waterloo. Che cosa va a delineare? Altro non è che il nome del massacro più grande della storia mancuniana. Uno di quegli eventi che segnano il prima e il dopo qualcosa. Era l’agosto del 1819 quando tantissime persone si radurarono, vestite a festa visto che era domenica, in quella che ora è St.Peter’s Square a Manchester. L’intento del raduno era parlare di diritti civili. C’era di tutto tra la folla: contadini, operai, madri, padri e figli. C’erano i borghesi impegnati in politica chi della politica proprio non voleva saperne nulla. Si parlò di suffraggio e diritti civili, finchè la polizia non caricò o poi ci fu un vero e proprio massacro. Io, ovviamente, l’ho fatta breve: una delle sale principali del People’s History Museum vi racconterà tutto su Peterloo e sul significato che ha avuto e ha anche oggi per la città di Manchester.
La storia del Femminismo
Manchester è, da tempo immemore, una città chiave per quel che riguarda le tematiche femministe: non è un segreto che proprio lì sia nato il movimento delle Suffragette, grazie all’attività di una grande donna come Emmeline Punkharst. Non è un segreto che, in città, ci fossero personalità come Marx e Engels a parlare dei diritti inalienabili delle lavoratrici. Non è poco noto che una grande donna come Mary Wollstonecraft, madre di Mary Shelley e pioniera del femminismo, passasse del tempo a Manchester. Una sala del People’s History Museum racconta proprio quanto sia stato fatto per le donne in quel di Manchester.
Le cooperative e le Union
La città dove nacque la Rivoluzione Industriale – quasi per ragionamento logico – è anche la città dove sono nate le cooperative, le union e i sindacati dei lavoratori. O meglio: dove sono nate queste cose, nel senso contemporaneo del termine. Parte del People’s History Museum di Manchester è dedicato alla comprensione dello sviluppo di questi elementi e allo studio del loro impatto sulla vita politica e sociale di Manchester. Il tutto viene raccontato in modo cronologico, partendo per l’appunto dalla Rivoluzione Industriale per arrivare ai giorni nostri. Piccola nota: io ho particolarmente indugiato sul periodo del Governo Tatcher. C’è davvero molto da scoprire.
Il People’s History Museum di Manchester, per me
Su uno dei lati del People’s History Museum di Manchester c’è il fiume. E c’è l’immagine della città moderna, così com’è ora. C’è un murales che guarda il fiume, commissionato proprio dal museo per commemorare tutti i Peterloo che il mondo è stato costretto a vivere. È praticamente commovente. Così come commovente è vedere un museo come quello: un luogo capace di porre l’uomo al centro esatto della storia. Perché, se è pur vero che ci sono le grandi battaglie, le guerre, le epidemie a segnare i tratti della storia, è pur sempre autentico che non c’è storia senza uomo. E uomo senza storia. Quel museo insegna molto. In primis che tutto ciò che accade intorno a noi ci segnerà per sempre. In tempi di Corona Virus, come questo giorno in cui sto scrivendo questo post, ciò che dico è ancora più vero.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
una tappa da fare sicuramente in quel di Manchester. Speriamo di riprenderci presto da questa pandemia per poterci dedicare ai nostri viaggi. Aspettando di leggere nei libri dei nostri figli adolescenti la triste parte di storia che stiamo vivendo noi in questo periodo, tra virus, incendi devastanti, guerre terribili, tuffiamoci in quella storia che è stata “fatta” prima del nostro arrivo.
Passerà: io me lo auguro tutti i giorni.
Manchester l’avevo vista abbastanza di corsa e mi era bastato per adorarla, ma non sospettavo ci fosse così tanto da vedere perché i British che ero andata a trovare non avevano neanche accennato ai musei!!! Un altro motivo per tornare 😉
Manchester è così densa di bellezza e cose da vedere… che non basterebbe una settimana. Io ho ancora musei su musei da raccontare!
Sono tutte zone che non conosco ma che leggendo i tuoi articoli mi stai facendo piacevolmente scoprire. Una volta che tutta questa situazione sarà tornata alla normalità avrò un elenco così lungo di nuovi luoghi che vorrei visitare, da non sapere da dove iniziare.
Mi fa molto piacere, Helene!
Non mi sono mai soffermata seriamente sulle offerte sui voli per Manchester perché in effetti non ne ho mai sentito parlare molto da un punto di vista turistico e temevo non ci fosse molto da vedere. Invece mi hai fatto scoprire un aspetto interessante, non bisogna mai partire con dei preconcetti!
Manchester è una città pazzesca. Vacci!
E pensare che Manchester non mi attirava molto come città, rispetto alle altre inglesi! E invece meriterebbe già solo per questo museo super interessante. Appena possibile tornerò a guardare i voli low cost per questa destinazione!
Manchester è una città incredibile per quanto sa offrire e per la sua bellezza.
Adoro i musei, mi piacerebbe visitare anche questo! E con la speranza di poter ripartire presto, mi godo questo tour virtuale attraverso il tuo racconto!
Speramo di poter ripartire tutti presto.