A Novembre, mentre ero in viaggio in Scozia, sono andata a fare un giro a un’ora e mezza da Edimburgo, nella città di Dundee, per vedere il V&A Museum. Una volta uscita da lì, sono stata colta da pioggia e vento. Nulla di più regolare, dato che era pieno autunno e mi trovavo sulle rive di un fiordo pronto a colmarsi di umidità. Cosa fare quando pioggia e vento ti colgono quasi all’improvviso? Entare in un pub e, se è ora di pranzo, godersi anche un piatto caldo. Cosa e dove mangiare se capiterete a Dundee, durante un viaggio in Scozia?
Un pub dove mangiare a Dundee: The Bank Bar
Tra il V&A di Dundee il cimitero chiamato The Howff c’è una via chiamata Union Street. The Bank Bar si trova lì. Se vi tenete il museo alle spalle e iniziate a camminare in direzione della Cattedrale di Dundee, troverete questo pub sulla vostra sinistra, quasi in cima alla strada. Si tratta proprio di camminare meno di 5 minuti dal museo. The Bank Bar è a tutti gli effetti un pub, con tutte le regole tipiche da pub: apre alle 12, come accade per tutti i pub. Serve cibo preparato bene, come vi racconterò, e – cosa più importante, almeno per me – serve Reale Ale. Non ho trovato indicazioni sul fatto che ammetta la presenza di minori. Solitamente, i pub, a meno che non siano family friendly, non lo fanno.
Mangiare e bere al The Bank Bar di Dundee
Cosa aspettarsi dal fatto di mangiare e bere al The Bank di Dundee? Personalmente, io amo molto il cibo da pub e non riesco proprio a trovarmici male. Un tempo (leggete: fino all’inizio del 2000 circa), mangiare al pub era considerato una cosa proprio sgrausa. Poi ci fu l’avvento della CAMRA, ovvero la Campaign for the Real Ale, un movimento nato per salvare i pub indipendenti e per fare in modo che non cadessero nelle mani delle multinazionali della birra. L’idea di portare una birra di maggior qualità nei pub di tutta la Gran Bretagna si è portata dietro un “effetto collaterale“: quello di portare anche il cibo di maggior qualità. Ai pasti già preparati si sono sostituiti quelli fatti in casa, con ingredienti locali, scelta nata proprio supportare l’economia della zona in cui si trova il pub. Quindi… mangiate al pub. Ora vi racconto cosa ho mangiato io a Dundee quel giorno.
La mia birra: la Headstock IPA
Quale birra ho scelto per accompagnare il mio pranzo a Dundee? Ultimamente subisco molto il fascino delle IPA. La birra denominata come India Pale Ale è nata nel XIX Secolo, intorno al 1835 circa. Le birre inglese – le Ale, per l’appunto – erano tutte troppo consistenti dal punto di vista alcolico per gli ufficiali che si trovavano nelle colonie. In India, così come a Singapore o chissà dove, il clima richiedeva una birra più leggera e così nacque la IPA. La India Pale Ale che ho scelto io si chiama Headstock e viene prodotta a circa una mezz’ora a nord di Dundee. Mi piace prediligere la birra locale, quando posso. Il birrificio si chiama Redcastle Brewery. Ottima IPA, perfetta a livello di amarezza e molto utile per accompagnare il piatto che sto per raccontarvi.
Un grande classico dei menù britannici: Mash & Bangers
Mash & Bangers, ovvero salsicce e purè, con tanto, tantissimo gravy. Cosa chiedere di più in una giornata in cui fuori c’è così tanto vento da portarti via? Solitamente, il mio classico da pub è il fish&chips ma, quel giorno, ero attirata da qualcosa che fosse davvero rovente. Mash & Bangers, per dirla tutta, è il mio secondo piatto britannico preferito. La proposta del The Bank di Dundee era davvero ottima: salsiccia locale, purè che sembrava infinito e del gravy davvero degno di quel nome. Per la cronaca, il piatto era davvero sostazioso. Il mio pranzo è costato in tutto 9£, un prezzo davvero più che degno.
Quel giorno al The Bank Bar di Dundee, per me
Pioggia, vento, Scozia: ero a posto quel giorno, stavo bene avvolta dalla mia giacca e dalla mia sciarpa. Il pub era caldo e accogliente ed era quello che cercavo proprio. Dietro al bancone c’era un ragazzo che più scozzese di così non poteva esserci. O meglio, quasi vichingo. Gentile come pochi altri publican io abbia incontrato. Mi sono seduta al mio tavolo, con la mia birra e il mio pranzo e ho gustato tutto con calma. Poi sono rimasta lì ancora un po’, col mio libro e la voglia di tirare il fiato. Non so se anche a voi capiti mai, ma io in viaggio sono proprio così: amo avere le giornate piene ma ho bisogno delle mie pause, ogni tanto. Le pause nei pub – propro come successe al Conan Doyle di Edimburgo – sono un perfetto momento per me. Un momento che amo vivere così. Col mio vagare in solitaria per il mondo.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Pioggia, vento, Scozia: hai riassunto benissimo il mio ideale di situazione perfetta. Poi con il pranzo al pub e una pinta di real ale è proprio il massimo. Per me la CAMRA è un punto di riferimento per la scelta dei pub in cui bere e mangiare: hanno fatto e stanno facendo un lavoro incredibile che ha un impatto anche a livello sociale.
Secondo me stanno facendo davvero la storia: salvano un sacco di aziende locali e i pub si stanno guadagnando una nuova reputazione.