Birmingham possiede molti angoli interessanti e non è di certo una di quelle città dalla bellezza scontata. È, per me, uno di quei posti dalla bellezza che affascina perché va scoperta pezzo per pezzo. Un buon punto di partenza sono i canali della città e il giusto proseguo – pur cambiando completamente ambito – è il Birmingham Museum & Art Gallery , uno di quei musei gratuiti che valgono il viaggio in Inghilterra. Ve lo racconto oggi.
Informazioni per visitare il Birmingham Museum & Art Gallery
Il Birmingham Museum & Art Gallery si trova nel pieno centro della città, non distante dalla biblioteca e dal bacino dei canali di Gas Street. La zona è molto interessante perché tutta progettata secondo un perfetto stile classico, tanto in voga in epoca vittoriana. Cosa occorre sapere per visitare il Birmingham Musem & Art Gallery?
- La struttura è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17. Solo il venerdì apre mezz’ora dopo.
- Si tratta di un museo gratuito ma ci potrebbero essere delle esposizioni particolari a pagamento
- Ci sono dei giorni di chiusura dovuti a festività. Consultate il sito ufficiale del museo.
- Il museo è adatto anche alle visite con bimbi e ci sono molti pannelli informativi studiati appositamente per i visitatori più piccoli.
- Il museo, benché in un palazzo storico, è perfetto anche per la visita dei disabili o di chi ha mobilità ridotta.
- All’ingresso vi verrà chiesto di lasciare lo zaino in un armadietto: tenete pronta 1£.
Per quanto riguarda il tempo di visita, molto dipende dai vostri gusti in fatto di arte, ma io considererei almeno un paio d’ore piene.
Cosa si può ammirare al Birmingham Museum & Art Gallery
Cosa si può vedere nel Birmingham Museum & Art Gallery? Le cose sono davvero molte: il museo rappresenta una collezione davvero preziosa e, ve lo dico sinceramente, aiuta molto a comprendere cosa sia Bham ora (Birmingham viene spesso chiamata Bham o Brum dai suoi abitanti che, per l’appunto, si chiamano Brummies) e cosa sia stata in passato. Il Birmingham Museum & Art Gallery è uno dei punti di riferimento britannici (ma non solo) per ammirare l’arte dei preraffaeliti che, proprio in Birmingham, ebbero un centro di produzione davvero eccellente. Ma non solo: il museo contiene anche dell’arte italiana davvero importante e, non ultima, una collezione di gioielli del periodo sassone che sono più unici che rari.
L’arte preraffaelita a Birmingham
Quando si parla di Preraffaeliti, molti pensano subito a Dante Gabriele Rossetti e non c’è nulla di male. Per raccontare al meglio l’arte di quel periodo, occorre pensare anche e soprattutto a Edward Burne-Jones, artista originario di Birmingham e che lì ha realizzato grandi cose. I Preraffaeliti sono proprio l’espressione artistica dell’Inghilterra di un certo periodo. Una curiosità: all’interno del museo troverete le “prove” delle vetrate della cattedrale di Birmimgham. Questa è l’unica cattedrale al mondo con le vetrate progettate dai Preraffaeliti. Il museo vanta inoltre quadri spettacolari.
La Industrial Gallery
Birmingham è indissolubilmente legata al progresso dell’industria, soprattutto meccanica e siderurgica, nonché estrattiva. Una parte del Birmingham Art Museum è occupata da una struttura di epoca vittoriana chiamata Industrial Gallery. Per me è bellissima, proprio dal punto di vista della struttura. Ma non solo: racchiude una collezione di oggetti di uso comune che hanno visto la luce – nel loro uso moderno – a Birmingham, oltre una serie di piatti dei primi del ‘900. Se amate il design, vi consiglio di fare un giro lì dentro.
Quando Canaletto passò di lì
Oggi si parla molto della vita di chi gira il mondo grazie ai social o al lavoro sul web. Io sono una di loro, a modo mio, senza considerarmi influencer. Il fatto di girare il mondo, scrivere qualcosa o ritrarre qualcosa per pagarsi il proprio viaggio e avere di che vivere non è una novità targata terzo millennio. Un tempo ci sono stati uomini come William Turner o l’italiano Canaletto a farsi portatori di un tale modo di vivere. Canaletto viaggiò un sacco in Inghilterra e in quasi tutta la Gran Bretagna. Passò anche nelle zone delle West Midlands e a lui dobbiamo, per fortuna, le uniche immagini arrivate fino a noi del Castello di Warwick. Proprio come è successo con i quadri che sono stati utilizzati per ricostruire Varsavia o Dresda dopo i bombardamenti (lo sapete, vero, che sono stati i suoi quadri a dare l’idea di come ricostruire la città!?), Canaletto ha permesso agli studiosi di capire l’antico aspetto di quel castello. I quadri sul Castello di Warwick sono proprio al Birmingham Museum & Art Gallery.
Il tesoro dei Sassoni
Una delle esibizioni temporanee che ho trovato io al Birmigham Museum riguardava un tesoro sassone – il più importante mai ritrovato – rinvenuto proprio nel territorio delle West Midlands. Non sono riuscita a trovare notizie sul fatto che venga esposto permanentemente ma spero possiate vederlo. Il periodo sassone, per la storia dell’Inghilterra e di tutta la Gran Bretagna, si inserisce tra l’invasione vichinga e l’arrivo dei Normanni con Guglielmo il Conquistatore. Parliamo del profondo Alto Medioevo. In cosa consiste questa collezione? Si tratta di un corredo funeriario con un sacco di oggetti, molti dei quali d’oro e spettacolari dal punto di vista dell’estetica e dei decori. Un’altra evidenza che ci dice quanto il Medioevo fosse un momento di grande bellezza.
Il Birmingham Art Museum, per me
Mi è piaciuto visitare il Birmingham Museum & Art Gallery ? Moltissimo. In Inghilterra amo un sacco i musei per il loro essere gratuiti. In primis. Mi piace il concetto che sta sotto la diffusione libera della cultura e il continuo stimolo a cibarsi di cultura. Il Birmingham Museum & Art Gallery è uno di quei musei che mi ha insegnato molto e soprattutto ha sottolineato il valore di non avere mai dei pregiudizi su un luogo, una città, un qualcosa da vedere in viaggio. Credo lo frequenterei molto, se abitassi a Birmingham. Mi gusterei si suoi capolavori nello stesso modo e con lo stesso piacere con cui mi troverei con qualche vecchio amico al quale voglio molto bene.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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