
Sono giorni strani, giorni in cui non possiamo fare ciò che più amiamo. Viaggiare, amare, baciarsi sono atti rivoluzionari che, oggi come oggi, sarebbero anche un po’ stupidi. Quello che dobbiamo fare è stare a casa e pensare al bene di tutti. In questi strani giorni, io ascolto almeno 10 volte al giorno Just Breathe dei Pearl Jam: un testo che parla di due persone che sia amano e che, anzi, scoprono di amarsi in un momento che sembra molto strano. Questo è un momento strano. E lo è anche per pensare ai posti dove andare, ai viaggi da fare, alle cose che si vogliono mettere nel nostro futuro. Quello che vi voglio scrivere oggi è una sorta di elenco dei luoghi dove vorrei andare, per sedermi di fronte al mondo, ascoltare Just Breathe come se non ci fosse un domani e, finalmente, respirare.
Dentro i miei luoghi

Restiamo in tema canzoni, anche per il titolo di questo paragrafo. Ci sono alcuni post in cui leggete la definizione “mio luogo” qui sul blog. C’è Tenerife, ci sono alcuni pezzi di Galles, c’è Manchester. C’è casa mia, la mia Valdagno. I miei luoghi, ora come ora, sono quelli in cui sarei voluta fuggire prima della chiusura totale. Sarei fuggita solo se non avesse messo a repentaglio nessuno. Ma sarei fuggita. Come ben scrisse Manuel Agnelli “ma è un addestramento mentre attendo che io m’accorga che so respirare, che sei il mio sovversivo, mio sovversivo amore…“. Ecco, quindi i luoghi dove andrei ad accorgermi che so ancora respirare. I vostri quali sono? Chiudete gli occhi, ascoltate la canzone e chiedetevi dove andreste.
Callanish, Isle of Lewis, Ebridi Esterne
Due ore e mezza di aereo, quattro ore di treno, in corriera per un’altra ora e mezza, tre ore e qualcosa di traghetto e poi un’ultima mezz’ora di bus e un po’ di strada a piedi. Ecco cosa serve per arrivare a Callanish, sul’isola di Lewis. A tutto quel viaggione, unite qualche pernottamento quale e là e avrete tirato fuori un gran viaggio in Scozia e verso le Ebridi Esterne. Callanish è un luogo magico, uno dei cerchi di pieta più belli e significativi che io abbia mai visto. Sono rimasta lì ore, seduta a terra e appoggiata a una pietra. Chiudo gli occhi e torno lì.
La penisola di Quiberon, Bretagna, Francia
Quel giorno, in Bretagna, è stato un giorno di pieno respiro e non in un luogo a caso. La Penisola di Quiberon, nella zona del Morbihan, è il luogo di nascita della talassoterapia ed è un posto dove i polmoni raggiungono un altra dimensione anche solo con il primo respiro. Oltre a questo, c’è della gran bellezza da quelle parti. Io tornerei lì, ascolterei l’oceano un po’ e cercherei di trasformarmi mentalmente in un aquilone capace di volare via.
Il fiordo di Oslo
C’è stato un momento, mentre in ottobre ero sulla barca intenta a esplorare il fiordo di Oslo, in cui il silenzio si è preso tutto. In barca, solitamente, i rumori sono molti: si va dallo sciabordio dell’acqua, al motore della barca, al vento che non smette di parlare. Durante quel bellissimo giro in barca, proprio per farci compredere l’atmosfera dei luoghi fuori città, il capitano ha spento il motore e il silenzio si è preso tutto. Con la mente torno a quel momento. Ascolto la musica del silenzio e respiro.
Casa mia, le mie montagne
Casa mia. Casa, semplicemente casa. Non riesco a definire questo luogo con parole diverse da queste. Nella notte tra domenica e sabato scorso, quando la provincia emiliana dove vivo è diventata zona rossa, il mio primo pensiero è stato “non posso tornare a casa”. Vi sembrerò stronza e poco riconoscente verso la vita che ho e che ho avuto negli ultimi 12 anni della mia vita, ma dove vivo ora non è casa per me. Se la questa clausura doverosa e forzata mi avesse colta nella mia Valdagno, io non sarei così fuori di testa come ora. Dove vorrei essere? Nei dintorni di Castelvecchio, seduta in un prato a guardare Cima Marana.
Bamburgh Beach, Northumberland, Inghilterra
Bamburgh Beach è una di quelle spiagge nordiche che lasciano a bocca aperta. Si trova in Northumberland ed è un vero e proprio libro di storia a cielo aperto. Lì, nel 793 d.C., arrivarono i Vichinghi. Su Bamburgh Beach si trova Bamburgh Castle e mi chiedo quante non ne abbia visto quel castello. Sono stata lì anni fa, in un giorno di giugno, nel quale ero in sandali, bermuda e con la giacca a vento leggera. Su quella spiaggia il vento sembra essere una propulsore pazzesco, sia di movimento che di felicità. Camminare su Bamburgh Beach è una delle cose che vorrei ora, per me.
Tenerife, what else!?
Ovviamente… potrei mai immaginare il luogo giusto dove respirare senza menzionare Tenerife? Ammetto, molto candidamente, di aver già pensato al fatto di non poter andare lì a maggio. E mi si spezza il cuore al solo pensiero. Tenerife è, per me, respiro in ogni secondo. È tornata a esserlo dal Gennario del 2017, da quando io e lei ci siamo riscoperte, innamorate e sappiamo di voler star sempre vicine. Tenerife è il mio respiro e io non posso starle distante. Per ora sono lì con la mente, seduta in spiaggia a San Miguel de Tajao, con i Pearl Jam nelle orecchie.
In acqua, nel Burgenland, Austria
Le terme sono il sogno per molti. E questo non è il momento giusto per frequentarle fisicamente. Ma possiamo farlo col pensiero. Il Burgenland è una regione austriaca davvero particolare: le cime montuose delle Alpi lasciano spazio a dolci colline, vigne e frutteti di ogni genere. Ho passato qualche giorno, anni fa, in un luogo spettacolare. Ora vorrei volare lì, almeno col pensiero. Una infinity pool calda, un paesaggio che avvolge, il respiro più profondo. Portatemi lì, ora.
Il mio respiro, la mia felicità
Seattle, poteva mai mancare Seattle e il giorno in cui ho conquistato lo Space Needle? Da lassù, non si sentivano i rumori della città ma era tutto full of noise, come direbbe Shakespeare. Il rumore più grande? La mia felicità. Lo Space Needle è dotato di panchine dove sedersi per provare l’ebbrezza di quella altezza. Io mi sono seduta lì, ho tirato fuori le cuffie e le ho collegate al telefono per far partire proprio Just Breathe a volume così alto che ha cancellato tutto quello che c’era attorno a me. Eravamo solo io e quella città. Solo io e il mio respiro più felice di ogni tempo. Ecco, mi penso così e volo via.
Stay with me
Let’s just breathe
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Mi ero dimenticata di questa canzone. L’ho sparata a palla mentre leggevo dei tuoi luoghi nell’articolo. Respirare, bisogna solo respirare in questo momento e rispettare le regole affinché tutto passi presto e si ritorni alla normalità.
Quella è una canzone da non dimenticare mai!
In questi giorni difficili i miei luoghi sarebbero due. Il mare del mio Friuli, che non è paradisiaco ma… quando lo vedo mi sento subito meglio. E Bangkok. Avrei dovuto conoscerla per la prima volta in questi giorni. Una città che sento avrei amato come mia pur senza averla ancora vista, con il suo caos, il traffico, lo street food, i mercati.
Ci sono luoghi che in qualche modo sentiamo nostri a prescindere e che quando visitiamo sentiamo come un pezzo che ci appartiene.
Lontani o vicini che siano, speriamo di raggiungerli presto. Nel frattempo però possiamo sognarli da casa, magari scorrendo le foto o tra le pagine dei libri..
Torneremo a viaggiare. Torneremo tutti nelle vite che vogliamo.
Ciao Giovy che bello sarebbe ritornare nei posti che ci hanno lasciato il segno. Io però rimango con i piedi per terra credo che cambieranno il nostro modo di viaggiare e ci saranno anche delle imposizioni da parte dei singoli Stati. Ogni paese aprirà in tempi diversi le proprie frontiere e bisognerà comunque considerare che il virus senza un vaccino circolerà ancora.
Io voglio essere fiduciosa. Ho bisogno di essere fiduciosa.
Bellissimo e struggente il tuo post Giovy! Tieni botta come dicono dalle tue parti adottive….. mi raccomando.
Dove vorrei essere in questo tempo sospeso? Se dovessi scegliere tra i tuoi posti senza dubbio le Ebridi non fosse altro per quel lungo e tribolato viaggio per arrivarci. Se invee dovessi scegliere un mio posto, vorrei essere nel mio giardino della mia minicasa in Provenza ad ascoltare le cicale e perdermi nel cielo blu. Verrà il tempo per ritornare a vivere come e dove ci piacerebbe ma non sarà mai più lo stesso. Ti abbraccio Giovy!
Le Ebridi di darebbero respiro, cara Antonella!
Ciao Giovy, grazie per le belle parole e per le fotografie, che mi hanno portata lontano… Sai dove andrei? Sicuramente tra i fiordi… E poi mi incuriosisce troppo Tenerife, da quando ti ho letta la prima volta. Le Canarie non mi hanno mai ispirata, ma adesso le ho in mente da un po’. Buona quarantena…
Le Canarie sono speciali. Soprattutto Tenerife, almeno per me. Buona quarantena a te. Oggi è il 28° giorno.
Ma che foto da paura! Pensa che io dovevo andare a delle terme sciccosissime per tipo la mia prima volta… quando? Tra una settimana… Ovviamente spostate a data da definirsi.
Di mio andrei in Tasmania per tutta la vita. La “mia” isola. Ci sarebbero solo wallaby, vombati e pappagalli a farmi compagnia, e poi la quiete, quella che ormai non esiste più tranne che lì.
Cara la mia Lucy, un giorno verrò down under e andremo insieme in Tasmania.