
Viaggiare in compagnia di un libro è una delle cose che più amo fare. Luoghi e Libri sono due entità indissolubilmente legate: spesso, per me, un grande classico della letteratura è più guida di viaggio di chissà quale elenco di consigli scritti da chiunque voi vogliate. Ci sono davvero delle “perle” dentro i libri, anche dove meno ce lo aspettiamo. Per parlare di questo argomento, ho pensato bene di intervistare Mariangela Traficante, professionista che apprezzo molto e che ha scritto un libro dal titolo “Luoghi e Libri. Spunti letterari per viaggiare in Italia e in Europa“, edito da Morellini Editore.
Ciao Mariangela, raccontaci in poche parole chi sei.
Ciao a tutti! Sono una giornalista pugliese adottata ormai da Milano, dove vivo da molti anni. Mi sono sempre occupata soprattutto di viaggi e turismo, e molto probabilmente non è un caso, perché per me viaggiare è essenziale nella vita! Così com’è essenziale leggere. Non riuscirei a rinunciare a nessuno di questi che considero due tesori. E infatti qualche anno fa li ho uniti in un blog, www.chelibromiporto.com, per raccontare libri in viaggio e di viaggio e turismo letterario.
Come nasce il tuo libro Luoghi e Libri
Il libro nasce proprio da qui, dalle due passioni – viaggi e letteratura – che ho sempre inseguito e portato con me, nella vita quotidiana, nel lavoro, nella voglia di scoperta. Dai libri scovati in biblioteca ai “souvenir letterari” portati a casa da un viaggio, dalla curiosità di sbirciare le librerie ovunque vada ai consigli tra amici, dagli articoli ai post sul blog. Il libro finalmente è un grande sogno nel cassetto diventato realtà, dove ho raccolto ispirazioni storie, incontri, per farvi viaggiare, sul serio o anche solo con la fantasia. E ho scoperto anche tante belle storie virtuose legate ai libri che andavano condivise, specialmente in tempi come questi in cui purtroppo assistiamo a continue chiusure di librerie. Il libro è dedicato a tutti coloro che come me hanno questa grande passione, ma non solo! Inseguire libri, scrittori e storie vi farà scoprire anche tanto altro. Da giardini bellissimi nelle dimore delle scrittrici inglesi ai saloni liberty o cubisti nei caffè letterari d’Europa, dalle passeggiate tra natura e poesia dedicate a Eugenio Montale alle Cinque Terre ai b&b letterari in Sicilia. E poi borghi medievali, villaggi di campagna, scoperte inaspettate. Immaginate di leggere le pagine di un libro di Kafka a Praga nel Vicolo d’oro dove scrisse i racconti de Il medico di campagn … Oppure dormire a Greenway, la casa delle vacanze di Agatha Christie, o ancora bere una birra a Oxford nel pub dove era di casa J.R.R.Tolkien.
Troverete anche dritte per godersi al meglio città e regioni. Per esempio, sapevate che la Sardegna è piena zeppa di festival letterari tra cui uno dedicato allo scrittore britannico D. H. Lawrence? O che a Trieste si può visitare gratuitamente un piccolo museo dedicato a Italo Svevo e James Joyce? O ancora si può viaggiare in Portogallo, dove un piccolo villaggio chiamato Obidos è diventato una city of Literature Unesco. Ed esiste una rete di città che sostengono e danno protezione agli scrittori rifugiati”.
Se fossi costretta a scegliere solo tre luoghi (e tre libri corrispondenti) di quelli che hai raccontato, quali sceglieresti e perché?
Il primo pensiero va senza dubbio a Berlino, una delle mie città del cuore! Da attraversare e scoprire sentendo la Storia scorrervi intorno, anche nei libri. Tra i tanti, scelgo Addio a Berlino di Christopher Isherwood. “Io sono come una macchina fotografica con l’obiettivo aperto”, scriveva l’autore. E quello che il suo alter ego nel romanzo “inquadrava” era il quartiere di Schöneberg nei ruggenti Anni Venti, pochi anni prima del buio nazista. E sapete che David Bowie si ispirò proprio a Isherwood quando scelse di stabilirsi in quel quartiere nei suoi anni berlinesi?
Da Berlino arrivo a Parigi: posso scegliere due libri? Il primo è in realtà una “saga familiare”, quella di Benjamin Malaussène scritta dall’amato Daniel Pennac. Grazie a lui sono andata, tanti anni fa, in esplorazione del quartiere di Belleville, che altrimenti non avrei conosciuto, e lì a poca distanza si trova una delle mecche letterarie – e non solo – della Ville Lumiere, il cimitero di Père Lachaise. Con “La vita moderna” invece mi sono tuffata sognante nella Parigi degli impressionisti, “vivendo” al fianco di Pierre-Auguste Renoir mentre dipinge i suoi amici ne La colazione dei canottieri.
Chiudo tornando a “casa” con L’ora di tutti di Maria Corti. Letto per la prima volta a scuola, mi ha fatto allargare lo sguardo su un luogo, Otranto, che è mio da sempre perché sono nata a pochi km da lì e dal suo mare, dove torno ogni anno.

Ci saranno sicuramente dei libri che hai letto su luoghi in cui non sei ancora andata: dove ti piacerebbe fare un viaggio letterario?
Certamente! Ce ne sono tantissimi e sarei sempre pronta a partire. Potrei cominciare da Istanbul, per passeggiare dal vivo tra le sue strade, lungo il Bosforo e nelle sue piazze così come mi ha accompagnato Ohran Pamuk nel suo Il museo dell’innocenza. E poi andrei proprio lì, perché il romanzo è diventato un museo vero e proprio!
Mi piacerebbe anche viaggiare in Irlanda del Nord, anche se oggi le atmosfere sono per fortuna molto diverse da quelle della Belfast degli anni Novanta letta in Eureka Street di Robert McLiam Wilson, in pieni Troubles. Racconta di due amici, uno cattolico e l’altro protestante, e attraverso le loro vicende si rivive la tormentata storia di quegli anni.
E se potessi sognare? Andrei in Colombia nella Macondo di Gabriel Garcia Marquez e Cent’anni di solitudine! Per scoprire che magari esiste, facendo sicuramente rotta sulla sua Cartagena. Per poi tornare nel Vecchio Continente, e puntare verso est viaggiando come il grande Paolo Rumiz in TransEuropa Express.
[Riprendo la parola io, la Giovy]
Lo sapete già: mi piace intervistare gente che stimo e Mariangela è sicuramente parte del gruppo. Io e le ci siamo incontrate non so quanti anni fa, forse a un TTG o a qualche incontro per la stampa in quel di Milano. Leggevo già cio che scriveva Mariangela e la consideravo già una persona molto compentente e appassionata del suo lavoro. Incontrandola di persona, ho avuto la conferma dei miei pensieri. Ora che ha scritto questo libro, la apprezzo ancora di più. Mi piacciono le persone che mettono la cultura nella propria vita. Qualiasi cosa la parola “cultura” possa significare.
Tutte le foto senza caption sono © Mariangela Traficante – riproduzione vietata.
Mi è capitato di programmare delle partenze dopo aver letto un libro che parlava di una certa destinazione, e molto spesso aggiungo alla mia lista dei desideri una meta alla quale non avevo mai pensato e che mi è entrata in testa grazie a un libro. Così da due anni tengo d’occhio i voli per Sarajevo senza aver ancora trovato un prezzo decente, ma trovo che comunque sia un modo bellissimo per farsi ispirare.
Non conoscevo Mariangela ma ho salvato il nome del libro e oggi pomeriggio vado a ordinarlo in libreria perché sicuramente troverò delle cose utili per i prossimi viaggi.
Mi fa molto piacere che il libro ti interessi, Silvia!
Non conoscevo questa giornalista scrittrice ma ora che ne ho letto l intervista mi ha incuriosito molto il suo libro e andrò anche sul suo sito per scoprire di più
Mi fa molto piacere!
Mi sono autoregalata questo libro a Natale perchè la lettura e il viaggio sono due elementi imprescindibili della mia vita. Il fatto di poter scoprire alcune città dal punto di vista letterario mi ispirava moltissimo e il libro ha rispettato pienamente le mie aspettative. Sono molto contenta di aver conosciuto meglio l’autrice grazie a questa intervista 🙂
Mi fa molto piacere che tu abbia acquistato il libro di Mariangela!