Tempo fa, vi raccontai di una zona di Oslo molto particolare: si tratta della parte di città lungo l’Akerselva, dove trovare creatività e futuro allo stesso tempo. In questa parte di città è stato recuperato un vecchio mercato coperto che ora è diventato uno dei punti di riferimento della gastronomia a Oslo. Il luogo si chiama Vulkan e il mercato si chiama semplicemente Mathallen (ovvero Food Hall, semplicmente). Per me è stato un gran posto dove mangiare nella capitale della Norvegia.
Dove si trova Mathallen a Vulkan
Per raggiungere Mathallen vi basterà cercare Vulkan sulla vostra mappa di Oslo. Vulkan è raggiungibile sia con i mezzi che a piedi. Nella zona ci sono molte fermate di autobus e quella del tram non è distantissima. Come vi raccontavo parlandovi della mia passeggiata lungo l’Akerselva, questa parte della città è stata ristrutturata e resa una delle zone più ecosostenibili di Oslo. Al di là del mercato, fate un giro nella zona e non ve ne pentirete. Tenete conto che Mathallen è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì. Nei giorni feriali dalle 11 alle 18. Di domenica dalle 10 alle 20. Questo per quanto riguarda i negozi e i ristoranti. Solitamente, le porte del mercato (e quindi l’accesso alle toilette, per esempio) sono aperte da molto prima fino a notte fonda.
La storia di Mathallen a Oslo
Mathallen è il primo e unico mercato coperto di Oslo. La costruzione risale ai primi del ‘900 e, ai quei tempi, l’edificio aveva ben altra destinazione d’uso: era una fonderia. Questa parte della città, infatti, era una zona industriale devota alle aziende siderurgiche, meccaniche e tessili. La produzione di acciaio e di ferro, in questa zona, è andata avanti fino agli anni ’50. E poi? Poi è iniziato l’oblio fino agli anni 2000, momento in cui è iniziata la riqualificazione di Vulkan. Il quartiere è davvero all’avanguardia oggi. Se n’è parlato anche in una puntata di Report di un po’ di tempo fa. Quando sarete lì, al di là di soffisfare la vostra fame, fate un giro e osservate per bene.
Mangiare e bere a Mathallen a Oslo
Cosa si può mangiare e bere a Mathallen a Oslo? Tante, tantissime cose. Di gusti e provenienza diversa. Questo è il bello di avere una food court dove, ad ogni angolo, si cambia tipo di gastronomia. Mangiare a Oslo, senza spendere un occhio della testa, è più che fattibile e per me non è stato di certo difficile. Bere, invece, è un po’ più ardua se si parla di bevande alcoliche. Io ho ovviato a questa cosa bevendo solo acqua: è buona e non fa male di certo. Nemmeno al portafogli. I paragrafi che seguito vi porteranno in viaggio tra le corsie di Mathallen, per decidere cosa preferite mangiare. Cosa ho scelto io?
La gastronomia norvegese: il pesce
La gastronomia norvegese è molto interessante ed è anche molto varia. Tante pietanza norvegesi hanno come base il pesce e Mathallen è il luogo giusto per trovare un sacco d’offerta, da questo punto di vista. Il pesce non è una scelta economica ma il prezzo è, senza dubbio, commisurato alla qualità del prodotto. E anche al modo in cui viene trattato e conservato. Provate.
La gastronomia norvegese: il formaggio
Il formaggio è un argomento forte in Norvegia e non potrei essere più felice. Io non potrei vivere senza formaggio e a Mathallen mi sono dedicata a qualche assaggio più che delizioso. I negozi presenti nella food court vendono sia formaggi locali che formaggi provenienti da mezza Europa. Personalmente, ho trovato la produzione norvegese davvero interessante. Per me resta un argomento da approfondire.
Cibo Etnico a Oslo
Il cibo etnico ha grande spazio, in generale, in quel di Oslo. La Norvegia è una nazione dalla profonda anima multietnica e non sorprende di trovare ristoranti e chioschi di ogni genere in giro per la città. Mathallen è, proprio come Oslo, una piccola grande isola felice dove trovare del gran cibo etnico. Quello che vedete qui sopra è il mio piatto di cibo cinese, gustato alla grande quel giorno in giro per Vulkan.
Quanto costa mangiare e bere a Mathallen a Oslo
Quanto cosa mangiare e bere a Mathallen? Parliamo di cose serie. Come vi dicevo, mangiare in Norvegia è qualcosa che si può affrontare senza problemi. Prendete i prezzi di Milano, aggiungente un euro o due e il gioco è fatto. Io non ho trovato, da quel punto di vista, troppo cara la capitale delle Norvegia. A Mathallen si può pensare di mangiare degnamente con 12/15€ circa, bere escluso. Chi, come me, ama la birra di ottima qualità, si renderà conto quanto essa costi cara in Norvegia. Per questo motivo, come vi dicevo, io ho scelto sempre di bere dell’acqua che, spesso e volentieri, portavo con me con la mia borraccia. Troverete moltissime fontanelle e postazioni per avere dell’acqua naturale gratuita. Se, invece, preferite una bibita, aggiungete circa 3€ al vostro budget. Ovviamente, sappiate che prodotti di alta gamma come salmone o crostacei costano cari anche in Norvegia.
Quel giorno a Mathallen, per me
Era un sabato mattina, un bellissimo sabato mattina d’autunno in quel di Oslo. Io avevo camminato dal Museo di Munch fino a Vulkan, scoprendo proprio la Oslo che avrei voluto vedere e conoscere profondamente. Arrivata lì, mi sono lasciata stregare dalla creatività dal quartiere e, dentro al mercato, mi sono lasciata abbracciare dalla easytudine dei norvegesi intenti a stare bene. Mathallen era piena di gente che non vedeva l’ora di chiacchierare, confrontarsi, incontrarsi e sorridere. Nonché mangiare e bere bene. I mercati, anche se ristrutturati e ripensati rispetto alla loro forma originaria o a quanto succedeva in quel luogo, sono sempre una grande cosa. Anche a Oslo. Sempre.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Una cosa che adoro in città è visitare i mercati. Oslo l’ho visitata da bambina e sicuramente non credo di aver fatto questa tappa Ma ricordo il mercato del pesce di Bergen e i suoi deliziosi panini con il salmone
Oslo è una città che mi è piaciuta tantissimo: tornaci!
In tanti pensano che mangiare in Norvegia (o in Svezia) costi caro, quando in realtà come dici tu non si spende di più di quanto si spenderebbe in altre grandi città. I mercati sono sempre un’ottima scelta poi, perché si può trovare davvero di tutto.
Se deciderai di approfondire la conoscenza con i formaggi norvegesi direttamente sul territorio fammi sapere perché sono stata a visitare un caseificio nei fiordi dove producono formaggio di capra e ti posso passare i contatti dell’associazione dei casari. Oltre a essere una realtà estrema, producono un formaggio caramellato davvero particolare.
Si spende sicuramente un po’ di più che da noi ma ci sono città, in Italia, molto care e non lo si pensa mai.