
Dopo il post di ieri, immensamente personale, ho voglia di continuare a mettere tanto cuore in ciò che racconto. Mi è tornata in mente, recentemente, Berlino: una persona mi ha scritto per chiedermi dei consigli su come vivere al meglio la capitale tedesca. Io amo Berlino, soprattutto nelle zone in cui è Berlin a tutti gli effetti. La amo nelle zone turistiche ma la apprezzo ancora di più in quelle vie in cui è normale. Scorrendo i post del blog per rispondere a quella persona e darle dei link che possano esserle utile, mi sono accorta che non vi avevo mai raccontato – col cuore in mano – quello che amo di Berlino. Sicché, eccomi qui per rimediare.
Berlino: ci siete mai arrivati in treno?

Parto subito con un luogo “fuori lista” per raccontarvi quello che amo di Berlino: la Hauptbahnhof. Ovvero la stazione principale della capitale tedesca. Io la amo: è un dedalo di piani, ascensori, scale mobili e binari in posti inaspettati. Percorri i suoi corridoi in cerca del luogo da quale partire e ti chiedi se mai riuscirai a uscirne. La risposta è, ovviamente, sì. Il mio consiglio, giusto per cominciare a conoscere il cuore di Berlino, è arrivarci in treno. Almeno una volta va fatto. Dall’Italia non è poi così difficile. Da Verona Porta Nuova, per esempio, ci si può arrivare cambiando semplicemente a Monaco. Fidatevi: prendetevi una giornata e provate ad arrivare a Berlino in treno. E gustatevi la Hauptbahnhof.
Berlino: i miei luoghi

Dopo la parentesi sulla stazione, eccomi qui a raccontarvi quello che amo di Berlino. Una volta, un sacco d’anni fa, io e la mia amica Fra arrivammo a Berlino con una maglietta (stampata da noi appositamente) con scritto “Berlino val bene un viaggio“. L’intento era quello di parafrasare la famosa esclamazione di Enrico di Navarra nella sua entrata a Parigi (egli disse “Paris vaut bien une messe”, sottointendendo la sua conversione al cattolicesimo). I miei luoghi berlinesi sono un bel mix tra turismo e normalità. Perchè, davvero, Berlino vale più di un viaggio. Partiamo? Vi parlerò di:
- Un paio di quartieri che, per me, raccontano perfettamente Berlino Est.
- Nella mia lista ci sono un paio di piazze iper-conosciute ma dal significato totalemente personale.
- Ci sarà spazio per l’arte e i ricordi musicali.
Il Pergamonmuseum

Il Pergamonmuseum, sulla Musées Insel di Berlino, è per me un museo che vale il viaggio fino alla capitale della Germania. Fosse anche solo per vedere quello e ripartire. Questo luogo è stato chiuso per qualche anno ma ora è tornato all’antico splendore. L’altare di Pergamon, così come i reperti che arrivano dalla Persia, sono per me un qualcosa dal fascino indescrivibile.
Potsdamer Platz

Non riesco a decidermi su quale sia il quartiere che amo di più a Berlino ma posso dirvi con tutta certezza che Potsdamerplatz ha tanti, tantissimi punti. Quella è la zona che più riesce a parlare alla me storica e alla me stessa che strizza l’occhio alla bellezza della modernità. Potsdamerplatz era un luogo chiave per il tracciato del muro di Berlino e, ancora oggi, ci sono dei tratti del muro ben visibili e – ribadisco – davvero molto significativi. Un consiglio: fate un giro in quella zona anche di sera. La piazza, con il buio, si trasforma e diventa un luogo dove l’arte si mescola con l’urbanistica e l’architettura.
Mehringdamm

Mehringdamm è il nome di una fermata della metropolitana (linee U6 e U7) di Berlino. Per molti è il posto dove fermarsi per assaggiare uno dei migliori Curry Wurst della Capitale, così come il Kebab Vegano più conosciuto in tutta Berlino. Tra il kebabbaro e il curry wurst c’è anche una piccola birreria che merita la vostra attenzione. Tendenzialmente, sono sempre passata da Mehringdamm di sera, per cena. E dopo cena? Mehringdamm è anche sede di un locale storico berlinese chiamato The Clash. Mehringdamm è Kreuzberg al suo meglio. Parola mia.
Alexanderplatz

Alexanderplatz… aufwiedersehen. Ecco una canzone di Battiato che adoro e che non smetto mai di cantare quando sono a Berlino. Alexanderplatz – Alex per gli amici – è il luogo in cui vado a salutare Berlino per dirle che sono arrivata e per raccontarle che tornerò. Per me è un luogo mitico per il suo significato storico e perché sa mescolare i berlinesi con i turisti presenti in città. Tutto intorno alla piazza ci sono ottimi supermercati e chioschi di noodles asiatici, pronti a salvarvi dalla fame e dal bisogno di verdura.
Karl Marx Allée
La Karl Marx Allée è una via enorme che parte proprio da dietro Alexanderplatz. Era la via delle parate della DDR, quella in cui tutta la potenza del regime veniva mostrata ogni anno, nel giorno del “compleanno” della Repubblica Democratica Tedesca. Questa strada ben si vede nel film Goodbye Lenin. Vi consiglio di percorrerla prendendovi un po’ di tempo. La Karl Marx Allée è una sorta di campionario dei luoghi chiave della DDR e vale la pena dare grande attenzione a tutto.
Prenzlauer Berg

Prenzlauer Berg è un quartiere del Bezirk (zona della città) di Pankow e, fino alla caduta del muro, faceva parte di Berlino Est. Ora è un pezzo di città sotto gli occhi di molti per la sua bellezza e per ciò che propone. Lì si possono trovare un sacco di attività indipendenti, librerie, cinema, circoli culturali, mercatini e chi più ne ha più ne metta. Personalmente, amo molto l’atmosfera che si respira a “Berg“, come la chiamano i berlinesi. Per me, è il trionfo di quella sensazione “easy” che ci sta proprio a Berlino. Il tutto, mescolato a quel pizzico di ricordo della DDR che non fa mai male. Cosa tenere d’occhio a Prenzlauer Berg? I birrifici locali.
La Porta di Brandeburgo

Ok, questo è un luogo davvero classico per ogni viaggio a Berlino. Come per tutti i “must see“, ognuno ha i suoi motivi per trovarsi al cospetto di un posto che tutti consigliano di vedere. I miei? Beh, sono principalmente tre.
- La storia: avevo 11 anni nel 1989 e guardavo la tv con i miei genitori, osservando i diretta il museo cadere. Quando passo di lì, ripenso a quel momento e mi viene sempre la pelle d’oca.
- La storia e la musica: ricordo il concerto fatto da Roger Waters dei Pink Floyd proprio lì, una volta caduto il muro e la mia richiesta a mio fratello Davide “mi porti?“. Ovviamente, non andammo ma guardai il concerto trasmesso, in differita, in tv. Tempo fa cercai pezzi di quel concerto su YouTube e mi emozionai alla grande.
- La storia e la musica (2): David Bowie e il suo periodo berlinese.
Ovviamente, io non ero ancora al mondo quando il Duca Bianco scrisse la sua Heroes (ma ci mancava pochissimo). Quella canzone è Berlino fatta musica, la Berlino di quegli anni in cui non manca il riferimento al muro che passava proprio lì davanti.
I, I can remember (I remember)
Standing, by the wall (By the wall)
And the guns shot above our heads (Over our heads)
And we kissed, as though nothing could fall (Nothing could fall)
David Bowie – Heroes, 1977
La foto senza caption è © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
meraviglioso questo post con riferimenti personali e suggerimenti per visitare Berlino davvero con il cuore. Ci sono stata solo una volta a Berlino e per lavoro quindi non ho potuto conoscerla ma l’atmosfera mi è piaciuta tantissimo e dopo averti letto ho ancora più voglia di tornarci.
Tornaci, tornaci tutte le volte che puoi.
Sai che mi vergogno a dirlo ma non sono mai stata a Berlino? Mi dico sempre “quest’anno vado” e poi si mette in mezzo qualche altro viaggio. Comunque amo sempre molto il tuo modo di raccontare i luoghi!
Allora mi sembra proprio arrivato il momento di rimediare. Vai e innamorati di Berlino!
Quanto mi manca Berlino! E sai che mi hai dato un’idea? Ci tornerò senz’altro per il mio compleanno dei 40 anni (2021) e potrei arrivarci in treno. Mi piacerebbe tantissimo! Vediamo se sarà fattibile (considerando tempi e costi e ferie)!
Ti ci vedrei proprio ad arrivare in treno là. Berlino manca anche a me. Occorre mediare presto.
Non saprei scegliere da quale punto partire. Forse perderei proprio tempo scrutando all’interno della stazione. Berlino deve essere davvero incantevole, e arrivarci in treno mi sembra proprio la soluzione ottimale per noi, al momento. Come sempre articolo delizioso.
Berlino è una città pazzesca, culturalmente immensa e sempre pronta a regalare nuovi stimoli. Grazie per i complimenti sull’articolo.
tutto quello che racconti è davvero Berlino (che bello!). Io ci sono stata sette volte, la prima ancora prima della caduta del Muro. Alla caduta del Muro avevo 20 anni ma non ero così smart da prendere un treno e andare a vedere cosa succedeva. Ho recuperato negli anni successivi e per me – che amo le capitali – Berlino è una delle migliori. Avevo un’amica di penna a Berlino Est, che purtroppo non ho mai incontrato. E una “vera” conosciuta in una vacanza in Franca negli anni 90, che abitava a Pankow e che sono andata a trovare per un paio di giorni. La Berlino non turistica affascina moltissmo anche me. Mi è capitato di dormire in un appartamento a Wedding e in uno a Prenzlauer Berg (e in quello della mia amica a Pankow) e li ho amati moltissimo. Purtroppo non sono mai stata a Berlino più a lungo di una settimana. Tornerò, questo è certo. ciao!!!!!
Ci vorrebbe almeno un mese in città per capire davvero Berlino.
E quindi dopo averti letto non ci resta che andare a Berlino!
Del resto, Berlino vale sempre un viaggio.
Speravo di riuscire ad organizzare un viaggio a Berlino per la prossima primavera, ma alla fine ho optato per altre mete. Comunque resta nella mia wishlist e spero di visitala presto.
Per fortuna Berlino non si sposta e la sua bellezza resta sempre tale (se non in crescita).
Il Pergamon non ha pari al mondo: attraversare la Porta di Ishtar per entrare a Babilonia è un’emozione unica, che non scorderò mai
Sottoscrivo in pieno!
Berlino è davvero meravigliosa e tu l’hai raccontata molto bene, soprattutto indicando i luoghi di interesse da non perdere. Sinceramente ci vorrei proprio andare e prendo nota di quanto hai suggerito! Grazie😉
E se ci vai… innamoratene!