Giorni fa pensavo al viaggio fatto sull’Isola di Anglesey, in Galles, e ho capito quanto quel posto mi manchi. La Gran Bretagna è un contenitore che racchiude uno scrigno chiamato Galles che, a sua volta, contiene tanti piccoli (grandi) gioielli: due di quelli che porto appuntati sul cuore sono la Llyn Peninsula e l’Isola di Anglesey, quest’ultima conosciuta come Y Môm Cymru, ovvero la madre del Galles. Un viaggio in Galles che vi porti a seguire un itinerario per conoscere l’isola di Anglesey vi prenderà almeno una settimana e vi può essere fatto tranquillamente usando i mezzi pubblici.
Dove si trova l’isola di Anglesey in Galles e come raggiungerla
Ma davvero è un’isola? Dall’immagine sembra una penisola. Vi conosco e so che la state pensando proprio così. L’isola di Anglesey è divisa dal Galles (e quindi dalla Gran Bretagna) dal Menai Strait, un braccio di mare che sembra quasi un fiume ma che, in realtà è mare. Tra l’altro, mare con delle correnti fortissime. L’isola di Anglesey si raggiunge proprio passando il Menai Strait, opera di ingegneria vittoriana davvero degna di nota. Come ci si arriva? Atterate a Manchester o Liverpool, prendere il treno verso Chester. Lì cambiate treno e raggiungete Bangor che, se non l’avete mai vista, merita proprio un po’ di vostra attenzione. Da Bangor vi consiglio l’autobus per Beaumaris. Quest’ultima è una piccola market town che può essere utilizzata come base per esplorare l’isola. Perché? Offre buoni alloggi a prezzi ragionevoli, è piacevole, ben servita dagli autobus che girano l’isola ed piena di negozi che possono aiutarvi nel comprare il vostro sandwich da portare in giro durante il giorno.
Viaggioin Galles: Un itinerario per scoprire l’isola di Anglesey

Ve l’ho scritto un miliardo di anni fa: Anglesey è un nome che sa di vichingo. Probabilmente deriva dalle parole Ongulls key e la pronuncia corretta del nome attuale è Angolsi. E il nome Galles? Y Môm Cymru si legge ei mam camri. L’isola è fieramente gallese e troverete moltissime persone che parlano la loro lingua ancestrale. Il gallese è tutto tranne che una lingua morta: si insegna a scuola, tanto per dire. L’itinerario che ho pensato di raccontarvi si avvicina tantissimo a quello che ho seguito io. Come vi dicevo, io mi sono mossa con i mezzi pubblici e ve lo consiglio altamente: l’isola di Anglesey si merita i vostri passi. Camminate, non ve ne pentirete. Quali sono le tappe di questo itinerario?
- Beaumaris, la città il suo castello
- Penmon Priory, un tuffo nella natura e nel passato
- Red Wharf Bay, un piccolo grande paradiso
- Moelfre, una spiaggia per conoscere la costa est
- South Stack, uno dei fari più belli di Gran Bretagna
- Rhosneigr, una spiaggia per conoscere la costa ovest
- Llanddwyin Island, l’isola del “San Valentino” gallese. Che poi è una donna.
- Black Point, la giusta conclusione prima di lasciare l’isola.
Lo so che vi ho detto che 7 giorni possono bastare per avere un’idea dell’Isola di Anglesey e che quanto vi ho appena indicato rappresenta ben 8 destinazioni ma sappiate che si possono fare delle combo spettacolari. La prima è quella tra Beaumaris, Penmon Priory e Black Point… che possono occuparvi un giorno intero. La seconda è South Stack e Rosnheigr: i mezzi publici le collegano senza problemi. La terza è quella tra Moelfre e Red Wharf Bay, per dedicare un giorno al mare del Galles. Piccola grande informazione per i camminatori: tutto il contorno dell’isola di Anglesey è percorribile a piedi e in bici. L’Anglesey Coastal Path fa parte del Wales Coast Path. Il Galles è una delle poche nazioni al mondo la cui linea costiera è percorribile camminando. Partiamo?
Beaumaris: un castello, storia e tanto panorama

Beaumaris è bella, da qualsiasi parte si guardi. Davanti a sé ha il Menai Strait, con i monti della Snowdonia sullo sfondo. Dall’altro lato, verso l’entroterra, ha uno dei castelli più iconici del Galles. Ultimo ad essere costruito per volere di Edoardo I Plantageneto (prima di mettersi a fare la guerra alla Scozia) il castello di Beaumaris fa parte a pieno titolo dell’Iron Ring, il percorso che unisce i castelli che questo re così belligerante costruì durante la sua conquista della nazione gallese. Il castello di Beaumaris è Patrimonio Unesco ed ebbe un ruolo fondamentale anche durante il periodo della Guerra Civile (XVII Secolo). Ovviamente è l’attrazione che concentra le maggiori attenzioni in quel di Beaumaris ma io vi invito a camminare curiosi lungo Castle Street. Lì troverere un sacco di “placche blu“, ovvero le insegne che raccontano la storia della Gran Bretagna e connotano dei luoghi importanti.
Penmon Priory, la storia in un luogo bucolico

Bucolico non è un aggettivo che uso spesso: mi piace il suo suono e ancora di più il suo significato. Soprattutto perché rimanda a Virgilio. Penmon Priory è un luogo che può essere raggiunto con un breve giro in autobus da Beaumaris e poi con una bellissima passeggiata a piedi adatta a tutti e davvero breve. Raggiungere Penmon Priory a piedi è un regalo che tutti dovrebbero farsi prima o poi. L’autobus da tener presente è il nr.58 che passa proprio da Castle Street a Beaumaris. Penmon Priory è un luogo che, un tempo e come dice il nome, era un priorato legato a un monastero. Si stima che i monaci arrivarono lì intorno al 600 d.C ma il monastero prosperò solo dal XII Secolo. Questo luogo ora custodisce le rovine della Priory medievale ed è una meraviglia di rara bellezza. Tutto intorno (ecco perché vi dicevo di arrivare a piedi) sembra una cartolina. Credete a me.
Red Wharf Bay, il piccolo grande paradiso
Red Wharf Bay è uno di quei pochi luoghi al mondo che io abbino alle parole scritte da William Blake nel poema chiamato Auguries of Innocence. Per me è un piccolo grande paradiso fatto di tranquillità e tutto il meglio che la natura può dare. Che cosa si può vedere a Red Wharf Bay? Praticamente si può ammirare una delle baie più belle del Galles e, perché no, bere una birra in un magnifico pub chiamato Ship Inn. Potete raggiungere Red Wharf Bay da Beaumaris utilizzando l’autobus nr. 50 sempre da Castle Street. Chiedete all’autista di scendere il più vicino possibile alla baia. Dalla fermata, vi basteranno 5 minuti di passeggiata per arrivare a Red Wharf Bay. La strada che l’autobus seguirà passerà per un paese chiamato Llanddona. Piccola curiosità su questo paese: la leggenda vuole che a Llanddona vissero 3 streghe, in un tempo davvero lontano dal nostro. Sembra che Shakespeare, nell’immaginare le tre streghe di Macbeth, si ispirò proprio alla leggenda gallese.
Moelfre, la spiaggia e il respiro del mare
L’isola di Anglesey è un posto che racconta la vocazione balneare e “da spiaggia” del Galles. Una dei piccoli paesi costieri che ben racconta questa vocazione è Molfre, dove troverete moltissime seconde case e tanta gente con la voglia di godersi il mare. Vi racconto una cosa: quel giorno io sottovalutai la forza del sole estivo gallese e mi sono scottata faccia e braccia come se non ci fosse un domani. Se visitate l’isola di Anglesey in estate, portatevi sempre la crema SPF50: non sottovalutate la sensazione fresca che il vento gallese regalerà al vostro volto. Moelfre è un luogo che, per me, è perfettamente incantevole per ritrovare respiro e rilassarsi in riva al mare. Ah, per la cronaca, il nome si pronuncia Moilvre, con v. Moelfre si raggiunge, sempre da Castle Street a Beaumaris, con l’autobus nr.50 fino a Bellech. Lì si cambia e si prende il 62. Chiedete sempre per la fermata: in Galles ho trovato le persone più gentili del mondo, in quanto a indicazioni stradali.
South Stack, il faro e… la vista dell’Irlanda

Eh beh… cosa dire di South Stack?! Si tratta di un faro a dir poco sorprendente, soprattutto per la sua posizione. L’isola di Anglesey è l’avanposto più occidentale del nord del Galles e da Holyhead, altra piccola città sull’isola, partono i traghetti per l’Irlanda. Ci mettono dalle due alle cinque ore, a seconda della linea e del tipo di nave. L’Irlanda è così vicina che la si può vedere. Ecco perché vi consiglio, nuovamente, di raggiungere South Stack sempre camminando. Dovete raggiungere Holyhead, probabilmente il punto più distante da Beaumaris. Da lì, prendete l’autobus 22A, chiedendo all’autista di farvi scendere nel punto più vicino al faro. La camminata per arrivare a South Stack vi prenderà una mezz’ora o poco più e ne vale assolutamente la pena. E poi vedrete l’Irlanda da distante… ed è un gran bel vedere. Credetemi.
Rhosneigr, la costa ovest di Anglesey

Ogni luogo ha una sua West Coast: sia geografica che idelogica. La West Coast dell’isola di Anglesey è ben rappresentata da un posto chiamato Rhosneigr, famoso per essere uno dei surf hub in Galles e perché è anche sede della base della RAF dove era di stanza il Principe William. Rhosneigr è uno di quei luoghi capaci di insegnare la potenza del vento: qui, oltre al surf tradizionale, si pratica anche del gran kite surf, con tanto di scuole e corsi tenuti da campioni famosi. Per arrivare a Rhosneigr è bene prendere il treno: la linea è quella che copre la distanza tra Bangor e Holyhead. Non vi sarà difficile intercettarla sulla costa ovest dell’isola, anche perché passa per la famosa stazione di Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, che i Gallesi chiamano solo Llanfair PG (chlanfair… con la ch aspirata come in tedesco). Piccolo grande warning su quel luogo: fermatevi, solo se passate di lì per andare da qualche altra parte. Il nome di quel paese è totalmente inventato: doveva servire per attirare turisti verso il centro commerciale che si trova vicino alla stazione. Il nome del paese è solo Llanfair e così è sempre stato.
Lladdwyn Island, un luogo che celebra l’amore

La parola gallese Llan significa parrocchia/chiesa e la trovate spesso a formare i nomi dei paesi del Galles perché, proprio come in molte parti del mondo, si identificava amministrativamente un territorio con ciò che lo accomunava: la chiesa. Quanti paesi in Italia si chiamano San questo o San quell’altro? È la stessa cosa. Llanddwyn vuol dire la Chiesa di San Dwyen. Di che posto sto parlando? All’inizio del post parlavo di un’isola (Anglesey) nell’isola (la Gran Bretagna). Ora parliamo di un’isola, nell’isola, nell’isola. Llandwyn Island è un’isola tidale (formata dalla marea) che si trova nel sud-ovest di Anglesey. Si tratta di un territorio a dir poco magico, legato indissolubilmente alla festa dell’amore per i Gallesi. Già, perché in Galles San Valentino si festeggia il 25 Gennaio, giorno in cui – secondo scritti e leggende – morì Dwyen, una donna vissuta nel V Secolo d.C e che si ritirò sull’isola, dedicandosi alla religione, per guarire il suo mal d’amore. L’uomo di cui era innamorata (e che aspettò alla grande) morì prima di sposarla. Raggiungere Llandwyn Island vi prenderà un giorno intero perché l’autobus vi accompagnerà fino a Niwbwrch (si legge Niuburk): da lì si va solo a piedi. Prendetevi un giorno intero perché si cammina alla grande. Niwbwrch si raggiunge in autobus da Beaumaris, prendendo prima il 56 fino al Menai Bridge. Da lì si prende il 42 fino a Niwbwrch.
Black Point, la degna conclusione

Black Point o Penmon Point si trova non distante dalla Penmon Priory, luogo che vi ho raccontato a inizio articolo. Da Penmon Priory, se avete voglia, potete raggiungerlo anche a piedi e ne vale la pena. Se, invece, volete fare qualcosa di diverso, fate come me nel mio ultimo giorno sull’isola di Anglesey. Dal porto di Beaumaris partono delle piccole barche (prendete i biglietti in anticipo in estate) che vi porteranno a conoscere l’isola di Anglesey dall’acqua. Uno dei punti toccati da questa uscita in barca è il punto sud-occidentale dell’isola. Chiamato, per l’appunto, Black Point. Se la stagione è quella giusta, non mancherete di osservare un sacco di foche e tante pulcinelle di mare. Io, quel giorno, mi sono sentita come una bimba in gita e non potevo avere il cuore più pieno di gioia. Ecco perché vi consiglio di tenerlo come fase finale di un viaggio alla scoperta dell’isola di Anglesey.
Il Galles è ricco di quei paesaggi che amo tanto! Mi piacerebbe davvero poterlo visitare.
Il Galles, per me, è il pezzo più bello di tutta la Gran Bretagna.
Ho girato l’Inghilterra al centro, al nord e al sud ma le estremità laterali mi mancano. Il Galles mi dà l’idea di una terra selvaggia e bellissima, i tuoi racconti e le tue foto ne sono la testimonianza. Mi piacerebbe conoscerlo meglio e spero il prossimo anno di averne l’opportunità!
Volevi dire “Gran Bretagna” al posto di Inghilterra, vero? Il Galles è davvero selvaggio e meraviglioso.
Non conoscevo questa isola e a dire la verità non ho mai preso in considerazione il Galles per una vacanza, mi sa che mi devo ricredere!
Fuori dalla Gran Bretagna, pochi conoscono Anglesey. Prendi in considerazione il Galles, non te ne pentirai!
South Stack, non aggiungo altro alle tue parole. Mi ha colpita e rapita immediatamente sia per il faro che la vista sull’Irlanda e poi una mezz’ora a piedi per uno spettacolo del genere non è proprio nulla!
South Stack è un luogo incredibile e scoprirlo a piedi è la cosa migliore.
Il mio viaggio in Galles si allontana sempre di più per colpa di nuovi impegni ma spero di metterci piede anche per pochi giorni, l’anno prossimo ❤️ Quest’isola è bellissima! Davvero interessante!
Per fortuna, il Galles è sempre là e non si sposta.
Mi piace sempre leggere i tuoi articoli su luoghi meno conosciuti, ma altrettanto spettacolari… delle vere e proprie chicche!
Grazie mille Dani!
Buongiorno Giovy
Diolch am ysgrifennu am yr ynys sy’n gartref i mi. Hoffwn roi ychydig mwy o wybodaeth i chi amdani a chywiro ambell i beth bach?
(Thank you for writing about the island which is my home. I would like to offer a little more information about it and correct a few small things?)
I will continue in English, but Welsh (Cymraeg) is my first language.
The real name of my home is Ynys Môn (the island of Môn), known as Mona to the Romans who invaded in AD 60 because it was the last stronghold of the Druids. The capital of the Welsh Princes of Gwynedd was at Aberffraw on the west coast for many centuries until it moved to the mainland of Wales in the twelfth century.
The name Anglesey, as you say, is derived from the Viking Ongull’s eye and so is 800-900 years younger than Môn. In the age of the princes (before conquest by the English in 1282) it was the most fruitful arable land in Gwynedd so in his travels through Wales to preach a crusade, Giraldus Cambrensis told how she (Môn) was known as Môn, Mam Cymru – Môn, Mother of Wales.
Wales became officially Christian at the same time as the rest of the Roman Empire and stayed Christian after the Romans withdrew. The Cathedrals at Bangor (the town on the mainland side of the Menai Strait which divides Môn from the mainland ) and at Llandaf in Cardiff were both founded before Canterbury which the English think marks the reintroduction of Christianity to Britain by St Augustine, but only England, invaded by pagans, had lost the Faith. Llan, as you say means ‘the church of’ and applies to settlements founded in the Age of Saints in Wales (from 410 to about 700 AD). The name of our patron saint of love is Dwynwen (not Dwyen) and the beach and island are remarkably beautiful.
In terms of pronunciation, The ‘ll’ in Welsh is not the German ‘ch’ – it is a sound found in a few other languages, like Icelandic. It is best to pronounce it as ‘l’ until someone teaches you. However ‘ch’ in Welsh is the same as ‘ch’ in German, ‘ff’ is like f in Italian, but ‘f’ in Welsh is pronounced like ‘v’ in Italian. In the Welsh ‘dd’, the sound is like the ‘th’ in English ‘the’. and ‘th’ is the same sound as in English ‘thunder’ or ‘myth’. The vowels a, e, i, o are all clear, like Italian, and ‘r’ is the same as Italian also. The letters c an g are always hard sounds like in English ‘can’ and ‘get’. Welsh has 7 vowels, a,e,i,o,u,w and y. The stress in Welsh is on the last syllable but one of words.
The island off Penmon (literally the ‘pen’ (here meaning the farthest point) of Môn, off the south-east coast is called in English ‘Puffin Island’ after a bird colony. In Welsh it is Ynys Seiriol, St Seiriol’s island, a saint from the 6th century. Every day he walked to a spring in the middle of Anglesey to meet with St Cybi who walked there from Caergybi (its English name is Holyhead) in the north-west. Because he always had his back to the sun, Seiriol was known as Seirion Wyn’ (the White) and Cybi always faced the sun on his journey so he was known as Cybi Felyn (yellow – or suntanned – Cybi). Cybi’s town is called Caer (Fort) Cybi because his church was founded inside an abandoned Roman 3rd century fort.
Off the North Coast of Anglesey there are 3 small islands – the middle one is called Middle Mouse by the English but in Welsh it is Ynys Padrig – St Patrick’s Island because he was shipwrecked there on a journey to Ireland and founded the church on the cliff on the nearest cost on Anglesey in thanks.
Thanks you for enjoying my home and also for pointing out that Cymru is not in England. Lloegr – our name for it – means the lost lands. Welsh is what the English called us and means ‘foreigners’! Our own name for ourselves in Cymry (companions).
Dymuniadau gorau
Siân Eleri
Diolch Sian!
Your comment makes me so happy!