
Oggi è la Vigilia di Natale e, da sempre, è il mio giorno preferito tra quello delle festivtà legate al Natale tradizionale. Ho ripensato alle mie vigilie da piccola e ho capito una cosa di me: l’indipendenza è sempre aleggiata nell’aria nelle donne della mia famiglia e, per me, viaggiare da sola è davvero una cosa naturale. Perché viaggiare è tempo per me e tempo anche per chi si lascia a casa. Viaggiare è un modo per vivere, quasi allo stesso tempo, la propria pars distruens e la part construens. Viaggiare da sola è un qualcosa che, per me, ogni donna dovrebbe fare prima o poi. Non esistono posti perfetti e destinazione imperfette. La cosa importante è che la nostra anima sia pronta ma ci sono dei luoghi che, per loro intensità, io consiglierei a chi vuole intraprendere un viaggio in solitaria. In questo post parlo al femminile ma, ve lo dico subito, ogni consiglio è perfettamente asessuato.
Perché viaggiare da sole o da soli?

Mi è capitato, più di una volta, di chiacchierare via web con qualcuno di voi lettori o lettrici. Spesso e volentieri, si parla di viaggi in Gran Bretagna o di viaggi da fare se si amano storia e libri… e io ne sono splendidamente felice. Spesso, e un po’ meno volentieri, escono frasi del tipo “non viaggio per sono da sola o da solo” e questo mi rattrista un po’. Come vi dicevo, io sono stata cresciuta a pane e indipendenza e non mi è mai sembrato strano pensa a un viaggio che coinvolgesse solo me. Poi, magari, si aggiungeva qualcuno me “essere in più di uno” non è mai stato una conditio sine qua non. Viaggiare da soli aiuta a capirsi, aiuta a osservare meglio la propria strada, aiuta ad ascoltare il proprio respiro e ci aiuta a scandagliare i nostri limiti. Non bisognerebbe mai avere paura di questo e, molto di sovente, è proprio la paura di stare con noi che ci limita in questo. Più che la paura di osservare il mondo da soli.
Gli svantaggi di viaggiare da soli

Come spesso mi capita di fare quando mi incasino il pensiero, prendo un foglio (in questo caso, virtuale, qui sul blog) e faccio una lista dei pro e dei contro di qualcosa. Viaggiare da soli è bello ma, occorre dirlo, ci sono alcuni svantaggi soprattutto pratici. Per quel che mi riguarda, sono tutti superabili senza problemi, anche se qualche scazzo – passatemi la parola – resta sempre. Ecco quali sono, secondo me, gli svantaggi di viaggiare da soli o da sole.
- Quando devi andare in bagno in aeroporto o in treno, non c’è nessuno a guardarti le borse e la valigia.
Tocca sempre portarsi dietro tutto. A meno che non si abbia una gran voglia di socializzare e si rompa il ghiaccio con chi è seduto vicino a noi mentre si aspetta di partire. Va detto, inoltre, che ci sono aerporti e stazioni con dei bagni pronti ad accogliere anche zaini e valige. Altri, invece, proprio no. - Se sei in fila al gate e vuoi andare a fare la pipì dell’ultimo minuto, nessuno ti tiene il posto e ti tocca tornare all’ultimo posto della fila.
- Viaggiando da soli, non si sa mai chi sarà il proprio vicino di sedile. Si incrocia le dita e si spera vada alla grande.
- Ti tocca sempre pagare il supplemento per la camera singola… ma spesso, in alcune parti del mondo, non viene applicato.
- Quando sei al ristorante per mangiare, tutti ti guardano più o meno male. Ma basta fregarsene.
I vantaggi del viaggiare da soli
Gli svantaggi sono pochi, almeno per me, e tutti di natura organizzativa. Ahimé, me ne faccio una ragione e cerco di passarci sopra senza nessun problema e con tanta tolleranza per chi, in viaggio, si siederà vicino a me. I vantaggi, per contro, sono innumerevoli. Almeno sempre il mio personale modo di vedere le cose. Eccone alcuni.
- Viaggiare da soli dà la possibilità di vivere un viaggio secondo i propri tempi.
- Nessun compromesso su cosa fare o cosa vedere.
- Non si disturba nessuno: in viaggio, io lavoro spesso e mi alzo a orari improbabili per scrivere o seguire i miei clienti. Essendo in camera da sola, non disturbo mai nessuno.
Per viaggiare da soli occorre abituarsi a un certo silenzio formale e, per me che parlo molto, può sembrare strano ma non è mai stato un problema. Al silenzio formale verso l’esterno si contrappone un dialogo interiore che è il vero fulcro di un viaggio in solitaria.
I posti adatti a chi viaggia da solo

Per quanto riguarda i luoghi, viaggiare da soli impone le stesse identiche regole di quando si viaggia in coppia o in gruppo. Magari con un pizzico di criterio e consapevolezza in più. Nel dialetto veneto c’è una parola che mi piace molto: creansa. Creansa vuol dire criterio, capacità critica, voglia di essere presenti e ragionare. Quando vi viaggia in giro per il mondo, non importa con chi, ci vuole sempre creansa. Essere in vacanza o nel pieno di un periodo libero non ci autorizza a essere dei deficienti e fare ciò che in una normale città vicina a noi non faremmo mai. Se si viaggia con creansa (pur lasciando spazio al divertimento), non c’è posto al mondo che non sia adatto a chi ama viaggiare da solo o da sola. Per quel che mi riguarda, vi consiglio alcuni luoghi che, a me, hanno fatto bene. Partiamo, però, dal presupposto che io sono una che in viaggio cerca spesso la perditudine. Be aware of this!
Manchester, Inghilterra: urban vibes e saldi!
Manchester è una delle mie città preferite al mondo e, di viaggio in viaggio, io e lei ci innamoriamo sempre di più. Manchester è adatta a chi viaggia da solo? Certamente… E per molti motivi. Parto col dire che Manchester è davvero una grande città: si tratta della terza città per grandezza di tutto il Regno Unito (la prima è Londra, la seconda è Birmingham) e regala quel non so che di urban vibes che fanno sempre bene. Come se questo non bastasse (e se siete dei grandi shopaholic) Manchester è il posto giusto dove trovarsi quando iniziano i saldi. Portate con voi una borsa di riserva.
Aberdaron, Galles: perditudine, vento e silenzio

Vi ho parlato spesso di Aberdaron e, per me, rappresenta più un luogo interiore che un posto da visitare. Anche se resta sempre un gran luogo e un pezzo bellissimo di Galles del Nord. Aberdaron è una delle “stanze” della mia casa interiore, dove mi rifugio quando ho bisogno di sfuggire dal dolore fisico e mentale. E vi assicuro che negli ultimi mesi sono stata lì tutte le notti perché il dolore ha sempre bussato alla mia porta. Ma vinco io, ve lo prometto.
Andeer, Svizzera: per volersi bene. Tanto bene

Non c’è viaggio da fare da soli o da sole che non abbia dentro un pizzico di bisogno di benessere. Le terme di Andeer, nel Canton Grigioni, in Svizzera, sono state uno dei primi luoghi in cui io ho riscoperto il piacere di stare da sola. Certo, ho vissuto quel posto anche in compagnia di amici e in coppia e, ogni volta, Andeer mi ha regalato qualcosa ma, quando ci sono stata da sola, mi ha regalato di più. Provate. E fidatemi di me.
Cogne: la montagna in solitaria
Non c’è nulla di più difficile come camminare in montagna in compagnia. Fare del trekking da soli è, spesso, uno dei migliori modi per misurarci con se stessi. Badate bene: non sto dicendo ce dobbiate arrivare in cima al Monte Bianco. A volte basta un percorso per misurare i propri passi, anche con poco dislivello per poi passare, quando lo si sente nel fisico e nell’anima, a qualcosa di più forte. Da questo punto di vista, Cogne è un luogo spettacolare: il paese si trova già in altitudine (1500 metri circa) e offre dei percorsi facili già partendo dal centro o direttamente dalla porta del proprio hotel. Per chi è più allenato, c’è l’imbarazzo della scelta. I sentieri intorno a Cogne sono molti e non c’è nulla come la montagna per capire che viaggiare da soli non è essere soli abbandonati.
Nessuna paura: ecco cosa vorrei regalarvi

Al di là dei consigli, quello che vorrei dire con questo post e quello che vorrei mettere sotto l’albero di tutti voi è che pensare in solitaria, anche se si vive in famiglia o in coppia, non è una mancanza verso l’altro. Non si sarebbe “altro” se non ci fosse “io” e questo è un qualcosa che si dimentica man mano che la vita ci porta avanti. Non dimenticatevi mai di voi, dei vostri sogni e di quella che è la vostra pura essenza. Non abbiate paura di viaggiare da sole o da soli. Mai. Potreste capire che fa per voi, così come l’esatto contrario. Potreste capire che siete splendidi da soli, così come qualcosa di totalmente diverso. Non abbiate mai paura di voi, del mondo dentro di voi. Pensare sempre a quel che scrisse Nietzsche (guardate qui sotto). E Buon Natale.
Ich sage euch: man muß noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können. Ich sage euch: ihr habt noch Chaos in euch.
Friedrich Nietzsche – Così parlò Zarathustra, 1883
Vi dico questo, occorre avere il caos dentro, per dare vita a una stella che danza. Ve lo dico: voi avete ancora il caos dentro.
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Buon Natale anche a te, e alla tua bellissima essenza che porti con garbo e curiosità in giro per il mondo 💓 @mo16anni
Buon Natale anche a Te, Monica! Che bello che tu sia passata anche qui.
Mi piace molto il fatto che viaggiando da soli si stabilisce un dialogo interiore e quanto ne abbiamo bisogno di conoscere noi stessi! Buon Natale cara Giovy!!!
Buon Natale a Te, Antonella!
Viaggiando da soli ci si sintonizza solo con sé stessi e a volte è qualcosa di essenziale, soprattutto in periodi particolari della vita. Il tuo articolo sicuramente incoraggia i più timorosi da non farsi spaventare da questa esperienza.
Non bisogna proprio avere paura di fare le cose da soli: aiuta e serve.
Viaggiare da soli è un regalo che ogni tanto mi faccio quando ho bisogno di ritrovare il mio io. Non tutti sanno cosa vuol dire girare da sole una città sconosciuta!
Il vantaggio più grande x me è scattare le foto negli orari migliori. Potrei aspettare anche ore per avere la luce perfetta. Quando sono in compagnia nn mi è sempre possibile.
Buon Natale a te Giovy!
Buon Natale a te Moira!
Grazie Giovy per il tuo splendido post.
Farò il mio primo viaggio da sola a maggio. Una settimana a Edimburgo. Sono davvero eccitata e spaventata. Ma le tue parole mi danno un sacco di carica. Un abbraccio e buone feste. Ivy
Non devi essere spaventata. Devi solo essere felice. Un abbraccio grande e buone feste a te.
Viaggiare da sola? Il mio sogno nel cassetto non vi sono mai riuscita ancora mi prima o poi lo faccio e penso opterò per in luogo naturale e silenzioso
Pensaci seriamente e organizzati. Ne vale proprio la pena.
Ho viaggiato da sola in Australia e mi hai fatto troppo ridere: fare la pipì da sole in un bagno microscopico con lo zaino da viaggio..semplicemente un delirio!
Quello è spesso un delirio ma io non rinuncerei mai a viaggiare da sola.
Ho fatto il mio primo viaggio da sola in Irlanda 3 anni fa, un po’ grandicella ma ha rivoluzionato il mio modo di viaggiare. Da quella volta, appena posso, mi concedo un bel viaggio in solitaria almeno una volta all’anno…mi ricarica e rimette in pace con l’universo ❤️
Non credo ci sia un’età giusta per viaggiare da soli: hai fatto benissimo. Ripeti l’avventura!
Ho avuto la fortuna di viaggiare spesso da sola, e devo dire che se le prime due o tre volte ero un po’ a disagio durante i pasti, poi ho imparato a “divertirmi solo con me stessa”, al punto che se ero a Londra due giorni per lavoro, me ne prendevo un paio di ferie per godermi la città per conto mio. L’ho fatto in Europa e negli Stati Uniti e non mi sono mai pentita per un singolo minuto, tranne quando viaggiavo ancora con il trolley e capitavo in alberghi senza ascensore e non c’era nessuno ad aiutarmi 😉
Proprio questa mattina pensavo a Manchester, per cui sto iniziando a pensare che questo sia un chiaro segno: devo prenotare un volo!
Auguri Giovy.
Grande Silvia, fammi sapere se prenoti!
Ciao Giovy sei stata una piacevole scoperta. Tra gli svantaggi del viaggiare da sola forse metterei quella voglia di condividere. Quando siamo davanti a uno spettacolo naturale quando proviamo forti emozioni, ecco in quei momenti mi sarebbe piaciuto condividere.
Ma forse per questo che i grandi viaggiatori scrivono scrivono, il foglio diventa il compagno con cui condividere
Grazie
Luisa
Ciao Luisa,
grazie mille per il tuo commento. Sicuramente la condivisione è una parte importante in un viaggio. Hai ragione: forse è per questo che molti scrivono.