
La Gran Bretagna, nell’arco della sua millenaria storia, ha subito tre invasioni che hanno segnato fortemente tutto ciò che la riguarda. Sto parlando delle invasioni romana, vichinga e infine normanna. Queste invasioni non hanno portato solo scompiglio in Gran Bretagna e ci hanno lasciato dei magnifici spunti per creare degli itinerari per esplorare al meglio Inghilterra, Galles e Scozia nel nome della storia. I Romani hanno lasciato città e strade, i vichinghi hanno trasformato ciò che i Romani lasciarono (pensiamo a York, per esempio) e i Normanni? Arrivati nel 1066 d.C., sono stati tra i più grandi costruttori di cattedrali e castelli. Oggi vi racconto alcuni luoghi da visitare in Gran Bretagna per ritrovare i Normanni e tutto ciò che hanno portato con loro.
Chi erano i Normanni
Normanno, norreno, vichingho… sono tutti sinonimi? In parte sì, ma in parte no. A livello linguistico, la parola normanno delinea un uomo venuto dal nord (quindi ha un’accezione geografica). Il termine norreno, invece, si riferisce a chiunque parlasse una lingua nordica (quindi ha un’accezione linguistica). Il termine vichingo si riferisce a chi veniva dal nord ma da una zona di mare (quindi torniamo a un’accezione geografica, ma specifica). Nel corso dei secoli sono divenuti – erroneamente – sinonimi. Parlando di Normanni e Gran Bretagna, essi non venivano dal nord bensì da sud, perché si erano instaurati in Normandia. Questa regione francese divenne, infatti, un loro ducato nel X Secolo d.C., proprio quando un certo Rollo (e qui torniamo alla serie tv Vikings) ottenne quelle terre da Carlo I di Francia. I Normanni restarono in Francia tranquilli fino al XI Secolo quando tornarono a navigare. E cosa fecero? Cominciarono a mescolarsi alle case reali europee, conquistarono parde del sud dell’Italia e poi puntarono dritti all’Inghilterra, giusto oltre il Canale della Manica. In quel tempo, l’Inghilterra era diventata un regno in mano alle stirpi sassoni. Il re Edoardo il Confessore morì. Fatalità era imparentato con Guglielmo di Normandia, per gli amici Guglielmo il Conquistatore. Alla notizia della morte del Re, Gugliemo caricò le navi e salpò alla volta delle coste inglesi. Fece male i suoi conti: un parente di Edoardo, un uomo di stirpe vichinga chiamato Harald II, rivendicava il trono di Inghilterra. Nell’ottobre del 1066, Guglielmo e Harald si scontrarono per decidere chi avrebbe dominato l’Inghilterra. Vinse Guglielmo, dando inizio all’invasione normanna dell’Inghilterra. Sappiamo tutto questo da molte fonti storiche e da alcuni romanzi che vale la pena di tener presente.
- La fonte storica più spettacolare è l’arazzo di Bayeux, ricamato probabilmente nel ventennio successivo alla Battaglia di Hastings. È una vera propria cronostoria di quel periodo. Quell’arazzo è stato fondamentale nel capire molto sui normanni e sulle stirpi di origine vichinga. Le pettinature vichinghe della serie tv Vikings sono state studiate su quelle disegnate e ricamate in quell’arazzo.
- Un po’ più fantasioso ma sempre valevole, una grande base per comprendere la storia dei Normanni in Gran Bretagna è uno dei capolavori di Sir Walter Scott: Ivanhoe. Non pensatelo come un libro per bimbi e rileggetelo da adulti prima di un viaggio in Gran Bretagna. Sarà di ispirazione totale.
Piccola nota storica doverosa: Rollo, nella vita reale, non è mai stato fratello di Ragnar. Quest’ultimo, infatti, visse almeno un secolo prima di Rollo. Per quanto bella sia la serie tv di Michael Hirst, si è presa un po’ di “licenze storiche” in quanto a parentele.
Cosa hanno portato i Normanni in Gran Bretagna e cosa vedere?

Come accade per i Vichinghi e anche per le popolazioni barbariche che occuparono Ravenna, siamo abituati a pensare a queste popolazioni come portatrici di distruzione e oscurità. Invece non è così e i Normanni non fanno eccezione. Ai Goti dobbiamo i mosaici di Ravenna, ai Vichinghi la nave di Oseberg o le croci dell’Isola di Man. Ai Normanni dobbiamo le cattedrali del nord della Francia e – udite udite – alcuni dei monumenti più iconici della Gran Bretagna. Quali luoghi sto per raccontarvi?
- Il castello simbolo della Battaglia di Hastings, o ciò che resta.
- La torre che difese Cardiff
- La torre che difese York
- Una delle cattedrali più belle d’Inghilterra: quella di Durham
- La chiesa più antica di Scozia
- Castelli dalla storia millenaria: vi racconterò quello di Hedingham
- Una casa visibile ancora oggi, tra le più antiche di Gran Bretagna
- La Torre simbolo di Londra
Volete trasformare tutto questo in un itinerario di viaggio in Gran Bretagna? Bene, partite da Cardiff (volate su Bristol, da lì prendete il treno) e poi raggiungete Hastings. Da lì toccherà a Londra, poi Hendigham, Lincoln, York, Durham, Edimburgo. Potete prendere il vostro volo di ritorno dalla Scozia. Il viaggio è di circa 1200 chilometri e vi prenderà almeno un paio di settimane. I paragrafi successivi a questo terranno l’ordine giusto per l’itinerario.
La torre normanna di Cardiff

Il centro di Cardiff, la capitale del Galles, è facilmente riconoscibile da due elementi: il castello e lo stadio. Sono entrambi due elementi molto forti dell‘identità gallese. Cardiff Castle, così come si mostra oggi, è il risultato di una ristrutturazione di fine XIX Secolo ma c’è una cosa rimasta intatta in quasi mille anni: la torre centrale. Si tratta di una sorta di “castello-nel-castello” e la fortificazione che vedere risale proprio alla conquista normanna. Era tipico dei Normanni costruire dei torrioni su una “motte“, per dirla alla francese. Ovvero una sorta di collina artificiale contornata da un fossato. I Normanni utilizzarono la stessa zona un tempo usata dai Romani, per costruire un castrum a difesa di quelle terre. Vi ho consigliato di inziare da qui per motivi logistici: Cardiff è facilmente raggiungibile da Bristol con il treno e a Bristol arrivano molti voli dall’Italia. Tra le due città c’è circa un’ora di strada. Una volta vista Cardiff, mettetevi in viaggio per Hastings, passando da Londra. Ci vorranno circa 2 ore per arrivare a Londra e un’altra ora/ora e mezza per Hastings.
Hastings, il luogo della battaglia

Hastings è uno di quei luoghi capaci di conquistare il cuore di chi ama i castelli in rovina e la costa sferzata dal vento. Nel paragrafo precedente vi dicevo di passare per Londra. Potrebbe essere un’idea tenere la capitale come vostra base per tre giorni almeno, in modo da spostarvi a Hastings in giornata. Il treno parte da Charing Cross, solitamente e ci mette al massimo un’ora e mezza. Hastings è davvero piacevole in tutte le sue parti: dalle rovine del suo castello, ai segni della Battaglia tra Harald e Guglielmo il conquistatore. Malgrado resti poco di quel maniero, esso è davvero importante perché segna il primo punto della conquista dei Normanni.
La torre di Londra: mille anni di storia normanna in Gran Bretagna

La Torre di Londra, chiamata anche White Tower per la pietra chiara con cui è costruita, se ne sta lì sulle rive del Tamigi dal 1078. Fu una delle prime grandi opere “di potere” costruite dai Normanni a Londra. Dobbiamo ricordare che, al tempo, Londra non era la capitale che è ora e quella torre serviva per controllare i traffici sul Tamigi, nonché doveva essere utilizzata come prigione e luogo dove giustiziare i prigionieri. La torre vide poi un sacco di espansioni nel corso dei secoli ma il suo impianto centrale è proprio dovuto a Guglielmo il Conquistatore. Insomma, il simbolo del potere e della forza dei re inglesi è nato per mano di un invasore normanno. Volevo citare il numero di persone giustiziate lì dentro ma ho perso il conto. La più famosa, almeno per me, è Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII. Consiglio che mi viene dal cuore: acquistate online i vostri tower of london tickets e prima della vostra visita alla Torre. Una volta trascorsi alcuni giorni a Londra, viaggiate verso nord-est. Dovrete raggiungere Castle Hedingham, nell’Essex. Ci vorrà un’ora di treno fino a Witham e poi circa mezz’oretta di autobus.

Avete presente quei piccoli paesini di campagna dove ci sono poche case carine e poi c’è un castello immenso a dominare il tutto? Ecco che cos’è Castle Hedingham. Il paese stesso si chiama “castello“. In questo luogo così interessante, troverete uno dei castelli normanni meglio conservati di tutta la Gran Bretagna. Venne costruito alla fine dell’XI Secolo e servì spesso da rifugio nei vari spostamenti dei nobili normanni. La storia volle che qui morì la Regina Matilde. Chi era? Secondo i documenti storici, è la prima Regina dell’Inghilterra. Era normanna e visse un po’ in tutta Europa. Nel 1135 divenne Regina ma venne subito scalzata dal trono e costretta a fuggire. Dopo un periodo di guerra civile, tornò sul treno e abidcò in favore del figlio. Ebbe però un ruolo attivo nella guerra, salendo a cavallo e combattendo in prima persona. Lei è una di quelle figure storiche che vorrei conoscere di più. Vi interessa la sua storia? Guardate su Netflix un documentario dal titolo She-Wolves: racconta la storia delle regine britanniche di cui si sa pochissimo. Il Castello di Hendigham si può visitare. Una volta fatto, puntate dritti a Lincoln, città spettacolare. Il viaggio sarà lungo (circa 5 ore) ma attraverserete una parte di Inghilterra molto bella.
Lincoln e la Jew’s House, la casa normanna più antica

Lincoln è una città poco presa in considerazione negli itinerari di viaggio in Inghilterra, a torto secondo il mio modesto punto di vista. Vanta una delle cattedrali più spettacolari (e più alte) di tutto il Regno Unito ed è in un punto strategico dell’isola, dal quale poi si possono sviluppare un sacco di itinerari diversi. Il mio consiglio è quello di fermarvi almeno un paio di giorni. Nel visitare la città, noterete sicuramente la Jew’s House. Si tratta di una delle case normanne meglio conservate di tutta la Gran Bretagna. È stata, ovviamente, ristrutturata più volte ma il suo impianto originario è ancora visibile. Come dice il suo nome, era legata alla comunità ebraica medievale di Lincoln. È stata costruita nella seconda metà del 1200. Una volta vista Lincoln, salite sul treno in direzione York.
La Clifford Tower di York

Come tutte le città, anche York aveva i suoi simboli del potere ben visibili: da un lato, il York Minster, simbolo della religione; dall’altro lato della strada c’era la Clifford Tower, simbolo del potere normanno. Che cosa accadde? La faccio breve: York nacque come Eboracum, ovvero come accampamento romano. Poi divenne Jorvik, città vichinga e alla fine solo York quando arrivarono i Normanni. La conquista degli uomini di Gugliemo iniziò da sud e, quando arrivarono a nord, trovarono del gran caos e delle gran ribellioni. Occorreva costruire un luogo dove uno sceriffo, emissario del potere reale, poteva governare la città. La Clifford Tower assomiglia alla torre del Castello di Cardiff e ha mietuto vittime fino al XVII Secolo. Da lì si gode una delle più belle viste su York. Parola mia. Fermatevi a York qualche giorno e poi prendete il treno per il grande nord: direzione Durham. Ci vogliono solo 42 minuti di treno tra le due città.
Durham, la cattedrale del grande nord

Prima cosa: Durham si pronuncia Daram. Questa città del Northumberland è davvero un gioiello da conoscere. In primis per la sua cattedrale, che è una delle più stupefacenti di tutta la Gran Bretagna. A chi la dobbiamo? Ai Normanni, ovviamente. Quello che va detto è che la prima cattedrale di Durham risale al VII Secolo d.C. Quando i normanni arrivarono nel grande nord, decisero che la città avrebbe meritato una chiesa imponente. Nel 1135 sorse la cattedrale che vediamo ora. Furono proprio i Normanni a portare lo stile gotico in Gran Bretagna. Grazie Normanni! Dopo Durham, la nostra destinazione sarà Edimburgo. Bastano circa due ore di treno, passando da Newcastle.
La St.Margaret’s Chapel a Edimburgo

L’ultima tappa di questo viaggio in Gran Bretagna, dedicato ai Normanni, ci porta dritti dentro al Castello di Edimburgo. La fortificazione di Castle Hill è davvero antica, iniziata probabilmente nel neolitico. Il Castello di Edimburgo è spesso stato una caserma o una polveriera per tenere le armi ma ha avuto dei periodi in cui è stato residenza reali. In uno di questi periodi, la Regina Margherita – madre di Re Davide I, ovvero il primo Re di Scozia – costruì una cappella all’interno della fortificazione del Castello. Lei era particolarmente cattolica e devota. Morì all’età di circa 50 anni, dopo essersi adoperata molto per la cristianizzazione della Scozia. Visse nel XI Secolo e nel XIII Secolo venne dichiarata santa. La cappella di St.Margaret nel Castello di Edimburgo è l’edificio più vecchio di tutta la Scozia. Se passate di lì, entrate e fermatevi. L’itinerario sulle tracce dei Normanni finisce qui: potete tornare in Italia con un volo da Edimburgo o continuare il vostro viaggio in Scozia o nel nord dell’Inghilterra.
In Inghilterra ci sono stata innumerevoli volte da bambina perché andavamo a trovare i nonni ed i parenti. Ma mi rendo conto di quando la conosco poco. Da ‘grande’ a parte qualche weekend ci sono sono tornata pochissimo e mi riprometto sempre che quando avrò dei figli sarà la prima gita che farò e magari sarà l’occasione per conoscerla meglio.
Breve storia triste: sono stata a Bayeux in inverno; non si poteva visitare l’arazzo 🙁
Noooooo, povera. Mi dispiace tu non abbia visto l’Arazzo. Toccherà tornare quando torni nel Vecchio Continente.
Il giorno in cui riuscirò a fare un on the road in Inghilterra sarò in seria difficoltà: vorrei andare dappertutto! Ogni luogo mi affascina, i paesaggi bucolici, i castelli e le rocche, le vestigia del passato e le leggende. Segno anche questo itinerario!
Sono ormai 12 anni e passa che io esploro la Gran Bretagna tutti gli anni e più volte l’anno e non sono ancora sazia.
A me piacerebbe moltissimo visitare il Galles. Da un punto di vista prettamente naturalistico credo sia meraviglioso, ancora abbastanza incontaminato e selvaggio (correggimi se sbaglio…). Storicamente parlando mi hai dato altri spunti interessanti!
Il Galles è speciale per molte ragioni: è davvero ancora incontaminato in molti suoi punti.
mi hai fornito un sacco di spunti per il viaggio che spero di fare l’anno prossimo in Inghilterra. Lincoln non l’avevo presa in considerazione, ERRORE ERRORE! Grazie, preziosa come al solito!
Lincoln merita tantissimo! Vedrai…
Che meraviglia!! Il Galles mi manca e conto di andarci nel 2020. Questo articolo lo metto nei preferiti, perché se davvero ci riesco questo sarà uno dei primi posti che visiterò
Se hai bisogno di consigli sul Galles, con me sfondi una porta aperta!
che dire di questo articolo? Andrebbe letto a scuola Giovy! In poche righe hai schematizzato in modo semplice e piacevole parte della storia d’Inghilterra, mi piace sempre molto leggerti e rendermi conto della mia abissale ignoranza in storia. Stupendo il tuo itinerario con questo insolito fil rouge normanno!!
Grazie mille Antonella. Mi hai fatto un gran complimento. Anzi più di uno!
Quando trovo articoli del genere che mixano storia, castelli e Gran Bretagna potrei leggerli per ore. Grazie Giovy 💕
Il mio sogno più grande è partire con un biglietto di sola andata e girare tra Regno Unito ed Irlanda senza un itinerario preciso, attraverso città, villaggi, zone rurali e scogliere. Non sarebbe un sogno? 😍
Si pyò fare! Sogna il tuo viaggio in Gran Bretagna e realizzalo!
Ammetto che di tutte le cose elencate ho visto solo la Torre di Londra…Ma mi affascinano da morire le altre! Mi piacerebbe un viaggio alla scoperta dei posti meno battuti d’Inghilterra (o comunque meno battuti di Londra) ahah 🙂
Quelli che ti ho raccontato sono molto celebri, soprattutto tra i Britannici. I posti “meno battuti” sono tantissimi in Gran Bretagna.
Prova a dedicare qualche giorno a qualcosa che non sia Londra.