Giorni fa stavo ripensando a Seattle: raccontavo, di nuovo, di quanto quel viaggio abbia avuto significato per me. Una persona mi ha chiesto proprio dei miei giorni tra Canada e Stati Uniti e, nel rispondere, mi sono sofferamata su cosa visitare a Seattle, soprattutto se si ama la storia. La città di Seattle è relativamente giovane. O almeno lo è la Seattle che tutti conosciamo: ci sono prove di insediamenti umani da quelle parti fin dal neolitico ma la storia di Seattle inizia, per dirla tutta, nel 1851. Il 13 novembre, per la precisione. Quel giorno nacque il quartiere di Belltown e, tre anni dopo, Pioneer Square vide la luce. Perché visitarla e cosa vedere in quella parte di città?
Dove si trova Pioneer Square a Seattle
Pioneer Square è un quartiere del Downton di Seattle. Si trova a ridosso del waterfront della città, in quella fetta di Seattle che va dal mare a Chinatown. Non vi sarà difficile trovarla perché, proprio come Chinatown, il quartiere di Pioneer Square è molto vicino alla stazione dove arrivano sia treni che autobus da ogni parte d’America e da Vancouver. Pioneer Square è una perfetta sineddoche geografica: il quartiere prende il nome da una sua parte che va poi a definire tutta la zona. Questa parte di Seattle è fortemente caratterizzata dalla storia della città e dal rapporto tra i coloni e i nativi americani.
La storia di Pioneer Square
Cosa sapete della storia di Seattle, o meglio degli anni in cui la città nacque? Seattle, come vi dicevo, nacque nel 1851. Un gruppo di coloni provenienti dall’Illinois si spinse fino all’estremo ovest per dare vita a una città nel punto dove la famosa ferrovia finiva. Le città americane lungo la ferrovia nacquero o si svilupparono tutte in quel periodo. Le città californiane esistevano già come missioni messicane e si ingrandirono con la corsa all’oro (1848) e con la costruzione della ferrovia. Portland, in Oregon, e Seattle, nello Stato di Washington arrivarono subito dopo. Seattle prese vita prima sulle isole della Elliot Bay e poi sui terreni che presero il nome di Belltown (per intenderci, dove ora c’è lo Space Needle. Lì nelle vicinanze). Nel 1853, due anni dopo l’arrivo dei coloni, l’insediamento iniziò a spostarsi verso quello che è l’attuale downtown. Ciò avvenne perché si scese a patti con un capo indiano Suwamish. Qual era il suo nome? Sealth, dal quale deriva il nome Seattle. Pioneer Square divenne presto il centro nevralgico di una città che diventò, nell’arco di pochissimi anni, il punto di riferimento per la seconda corsa all’oro: quella del Klondike. Pioneer Square è ora un luogo di forte identità e di grande bellezza.
Cosa vedere nel quartiere di Pioneer Square di Seattle
Cosa si può vedere nella zona di Pioneer Square? Quello che state per leggere è la mia mattina trascorsa a Pioneer Square. Sono arrivata lì molto presto, come spesso mi accade quando visito le città grandi. Amo vederle vuote e amo poterle vivere con calma. La cosa migliore da fare a Pioneer Square è passeggiare e scoprire le sue strade guardandosi bene attorno. Vi racconterò di:
- Una caffetteria dove iniziare bene la giornata
- L’omaggio al capo indiano Sealth
- Gli edifici che hanno fatto la storia di Seattle
- La bellezza di Occidental Square
- UPS Waterfall Garden Park
- Un museo gratuito da non perdere
- I graffiti che raccontano la Seattle di oggi
Partiamo?
Un caffé alla Cherry Street Coffee House
Seattle è una città dove il caffé ha una forte presenta in tutti i quartieri. Non vi dico di certo qualcosa di nuovo sottolineando il fatto che Seattle sia la città di nascita di Starbucks. Quest’ultima non è l’unica caffetteria storica di Seattle. Cherry Street Coffee House è un altro nome da tener d’occhio: secondo il mio personale gusto, il caffé è più buono e anche i dolcetti al cioccolato non sono niente male. C’è un gran bel wifi e i prezzi, sempre secondo la mia opinione, sono perfetti.
L’omaggio al Capo Sealth
Il Capo Seattle sta di guardia in quel di Pioneer Square. Come vi dicevo, questa zona di Seattle prende il nome dalla sua piazza principale, che si trova proprio di fronte la caffetteria che vi raccontavo prima. In questa piazza ci sono alcuni simboli molto importanti per la storia di Seattle. Il busto del capo indiano che ha regalato il nome alla città è un qualcosa di molto importante, così come lo sono i totem presenti sull’altro lato della piazza. Non solo. Proprio qui troverete un simbolo della ricostruzione di Seattle. Ricostruzione dovuta a cosa? La città venne colpita da un bruttissimo incendio nel 1889. La zona di Pioneer Square venne distrutta e ricostruita successivamente. Alla piazza venne aggiunta una passerella coperta, perfettamente art-déco, nella fase di ricostruzione. La troverete lì, proprio vicino al Capo Seattle. Ah, dimenticavo: qui troverete un totem indiano davvero pieno di significato. Fermatevi a osservarlo e comprenderlo.
Gli edifici che raccontano la storia di Seattle
La storia di Pioneer Square e di Seattle stessa si può letteralmente leggere sulle pareti degli edifici che si trovano nei suoi dintorni. Come vi dicevo, Seattle ha avuto un forte sviluppo nella seconda metà del XIX Secolo. In quel periodo, l’area a ridosso del porto divenne un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto. In città arrivavano gruppi numerosi di uomini e donne da ogni dove pronti a salpare per l’Alaska in cerca di oro. Fu così che la zona si riempì di negozi, locande, ristoranti e di mille altre attività utili a chi doveva partire. Gli edifici di Pioneer Square raccontano proprio questa storia. Compresi quelli ricostruiti dopo il grande incendio. Camminate, osservate e fatevi delle domande su ciò che vedete.
La bellezza di Occidental Square
A pochi passi da Pioneer Square – e sempre parte integrante del quartiere – c’è un piccolo gioiello made in Seattle. Sto parlando di Occidental Square, un luogo che sa incantare al primo sguardo. Si tratta di una piazza completamente coperta dagli alberi. Io sono andata lì a maggio e la piazza era un trionfo di verde. Non oso immaginarla in pieno autunno, con le foglie di tutti i colori. Occidental Square è una piazza piena di locali di ogni tipo, ma non solo. Mostra il rispetto della città verso la cultura nativa: in uno dei suoi lati, infatti, ci sono dei totem in legno davvero belli.
UPS Waterfall Garden Park
Avete presente la UPS? Sì, il corriere espresso. La società nacque proprio in Pioneer Square poco più di 40 anni fa. Nell’edificio dove tutto ebbe origine, c’è un bellissimo giardino con tanto di cascata – Waterfall Garden, per l’appunto – disegnato da un architetto giapponese. Il giardino è una vera e propria oasi di pace: quel mattino pioveva un po’ ed ero completamente avvolta dall’acqua. Ho immaginato quel luogo in un giorno di piena estate: dev’essere magnifico. Fermatevi lì un po’: ritroverete la calma ascoltando l’acqua.
Il Klondike Gold Rush National Historical Park
Nella zona di Pioneer Square si trova il Parco Nazionale più piccolo di tutti gli Stati Uniti. Si tratta di un museo gratuito, designato come parco nazionale, che racconta la storia della corsa all’oro verso l’Alaska, lo Yukon e il Klondike. Lo sviluppo di Seattle è fortemente legato a quel periodo e questo parco racconta molto della storia della zona. Il mio consiglio è quello di arrivare in Pioneer Square, fare un primo giro a piedi, visitare il Klondike Gold Rush National Historical Park e poi tornare a camminare nel quartiere. Vi racconterò questo museo nel dettaglio ma, per ora, vi basti sapere che la prima fase della visita di questo museo/parco nazionale è la visione di un filmato che racconta proprio la storia della città e del suo legame con la corsa all’oro. Per me è stata una grande visita.
I graffiti e la Seattle di oggi
Seattle è una città dove l’espressione artistica ha davvero ancora tanto spazio. La forza rivoluzionaria che qui è nata negli Anni ’90 è un qualcosa che ancora oggi spinge destini e coscienze di ogni genere. Seattle è cambiata da quegli anni ma solo perché ha assorbito forza e creatività da chi, proprio negli Anni ’90, ha messo questa città sulla bocca di tutti. I graffiti che troverete tra la 2nd Avenue e South Main Street vi riporteranno di prepotenza nella città dei giorni nostri, senza però farvi scordare tutto ciò che avete visto nella zona di Pioneer Square.
La zona di Pioneer Square di Seattle, per me
Ho iniziato il mio ultimo giorno pieno a Seattle proprio da Pioneer Square. Avevo visto molto già in città e mi ero nutrita della zona dello Space Needle (io dormivo in quel quartiere) e della sua modernità. Non ero ancora arrivata ad aggiungere al mio viaggio quel pizzico di storia che tanto mi piace e che tanto fa “giovy in viaggio”. Non appena ho messo piede a Pioneer Square ho capito di essere arrivata nel punto giusto della città. Seattle è una città “multi-level”, sia geograficamente che a livello di storia. Duecento e passa anni di storia sembrano pochi e, allo stesso tempo, sono molti. Li si vede tutti guardando lo skyline di Seattle, soprattutto da terra. Seattle è piena di salite e, osservando downton dalla stazione dei treni, per esempio, si nota tutto questo multilivello negli edifici, nelle strade, nei destini delle persone che lì vivono o lavorano tutti i giorni. Non mi sarei mai perdonata di aver conosciuto quella parte di Seattle. Davvero.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Si tocca con mano la tua passione per Seattle. Sarei davvero curiosa di vedere Occidental Square in pieno foliage. Io sono un amante dell’autunno e delle stagioni fredde in generale, e credo che l’adorerei anche coperta di neve.
Avevo delle aspettative immense su quelle città e la realtà ha superato di gran lunga ciò che avevo nella mia mente.
Davvero una meta interessante e suggestiva! Spero di poter tornare presto negli Usa, che mi hanno affascinato moltissimo durante i miei viaggi (seattle manca!).
Io mi sono innamorata di città americane poco “comuni”. Proprio come Seattle e Portland.
Una giornata così piena, interessante e viva a 360°. Come si fa a non amare queste città americane così immense: dove vai vai, rimani a bocca aperta ad ogni angolo.
A Seattle particolarmente…
Visitare Seattle è stata per me un’esperienza indimenticabile. Ripercorrere la strada della musica grunge, salire in cima allo space needle, camminare nel mercato cittadino .. è stato meraviglioso.
Potessi, ci tornerei domani.
Lo stesso vale per me
Confesso che amo Seattle per Gray’s Anatomy! Però … uau, nel tuo racconto è stupenda
Pensa che io dormivo vicino al luogo che usano come uscita dell’ospedale.
Lo confesso: Seattle è la città dove è girato uno dei miei telefilm preferiti che, ovviamente mi terrò per me su quale esso sia. Grazie alla visione delle sue lunghe puntate ho avuto modo di conoscere seppure in maniera fittizia una parte di città e farmela amare. Non conoscevo assolutamente la presenza di caffetterie e dell’aroma di caffè ma buono a sapersi. Un motivo in più per visitarla.
Il caffé a Seattle è un must!
Conosco Seattle solo per la serie televisiva più famosa degli ultimi anni e ne avevo la giusta curiosità… con il tuo racconto mi hai proprio fatto venire voglia di andarci!!!
Per me Seattle è sinonimo di Twin Peaks.
Non sono mai stata a Seattle, ma quando ci andrò sicuramente seguirò i tuoi consigli per visitare questo bel quartiere.
Io di sicuro ci tornerò. Non so come o quando, ma ci tornerò.
A Seattle abita una carissima amica, conosciuta alle elementari, che non vedo l’ora di andare a trovare! Metto questi consigli in saccoccia, grazie!
Fai bene ad andarla a trovare.
Quando leggo di Seattle il cuore fa sempre un piccolo sussulto perché da adolescente, per ovvi motivi musicali, ci volevo troppo andare. Ho amato leggere il tuo post perché ho scoperto cose che non sapevo, come la forte connessione con i Nativi.
Quello è lo stesso motivo che mi ha portata là. Intanto…
Seattle è una meta che sin dall’adolescenza ha influenzato il nostro immaginario. Leggendo di questa parte di città, emerge sotto una “luce” (sappiamo quanto sia piovosa) a cui di solito non pensiamo, cioè quella storica. Ciò aggiunge ulteriori motivi per andare a visitarla, specie per questi legami con la corsa all’oro.
Io ho trovato delle giornate pazzesche in quella città.
La corsa all’ora e i moderni graffiti, edifici storici e caffetterie, palazzi e giardini nascosti: un tripudio di contrasti in questa città che effettivamente non molto spesso viene inclusa come tappa principale di un tour americano. Grazie per gli ottimi spunti!
Seattle è un po’ “fuori mano” rispetto agli itinerari classici sulla West Coast ma merita la deviazione (magari in accoppiata con Portland o Vancouver).
Nel mio immaginario Seattle è moderna e piena di grattacieli. Anzi, ti dirò di più: Seattle è la città di Grey’s Anatomy e me la immagino sempre e solo così. Grazie di aver aperto i confini della mia conoscenza sulle curiosità e sulla parte storica. Appena andrò in visita in questa città (e ci andrò, lo so) andrò a camminare per questa piazza e mi spingerò fino alla zona dei graffiti.
Io non sono una super fan di Grey’s Anatomy ma amo vedere, nel telefilm, le immagini in cui fanno vedere il paesaggio della città. La parte storica dialoga in modo molto intenso con la Seattle dei grattacieli.
Fino a qualche anno fa Seattle non era nella mia lista dei desideri, poi cinema e tv ce l’hanno mostrata in tutta la sua bellezza e piano piano si è fatta largo nella mia mente. Mi piacerebbe fare un nuovo viaggio on the road negli Stati Uniti e, chissà, magari riuscirò a inserire anche Seattle!
Seattle come parte finale: arrivi lì e guardi il Pacifico.