Mentre preparo questo post mi trovo in una stanza dal profumo di legno. Fuori dalla finestra c’è l’Altopiano di Asiago e io respiro quasi volessi fare scorta di aria. Sono in un luogo che, per me, è magia pura per la forza che mi regala e non a caso sono felice di introdurre questa intervista proprio da qui. Oggi lascio la parola a Giulia e Marco del blog IntraMundi. Giulia e io ci siamo conosciute per lavoro e c’è stato subito un bel feeling personale e professionale tra di noi. Lei e Marco sono marito e moglie e, da un po’ di tempo, hanno aperto il loro blog per raccontare il mondo come lo vedono loro: percependolo nel loro intimo, lungo i canali dell’energia che ci può donare. Credo che il bello di viaggiare sia trovare il nostro stesso modo di capire il mondo. Giulia e Marco hanno trovato la loro strada e vale la pena di conoscerla.
Giulia e Marco: come nasce IntraMundi e perché si chiama così?
IntraMundi nasce per caso, se pensi che il caso possa esistere. Abbiamo avuto tre nascite. Una privata e più esclusiva e due pubbliche.
Nascita privata
Era il 2018, maggio. Viaggio di nozze in Trentino poi Norvegia e Islanda. Per tenere aggiornati amici e parenti sui nostri spostamenti facevamo mille instagram stories, alcune anche molto sciocche. Marco è molto bravo a reinterpretare Piero Angelo e si era inventato un personaggio che ahinoi ora è andato perso: lo Sfluencer super fighetto. Conoscevamo instagram ma era un gioco tra di noi e tra la nostra cerchia di amici.
La prima nascita pubblica
Luglio 2018 circa. Giulia senza chiedere niente a Marco ha aperto il profilo IG in 2 minuti chiamandolo Giriingirowithlove. Dopo il viaggio di nozze e vedendoci andare sempre in giro per i monti i nostri amici hanno iniziato a chiederci di venire con noi o semplici suggerimenti per gite fuori porta. Dopo pochi mesi ci siamo resi conto che avevamo qualcosa di più da comunicare. Che non ci interessava solo parlare di viaggi “normali”, il viaggio più bello è la vita stessa e cerchiamo di darci gli strumenti per viverla al meglio secondo le nostre inclinazioni personali senza clichè e omologazioni.
Così siamo rinati per la terza, e definitiva, volta
Eravamo in cucina e ad un tratto il nome si è materializzato nelle nostri menti. Non sapevamo neanche bene cosa e se significasse qualcosa ma sentivamo che era il nome giusto. Abbiamo contattato la prof di latino delle superiori della Giulia e…IntraMundi fu! Eravamo noi. Era nostro. Corrispondeva alla nostra missione personale. Entrambi ne abbiamo una, diversa per ciascuno che trovano radici e possibilità di esprimersi proprio con IntraMundi. IntraMundi significa letteralmente “un posto non precisato nel mondo”. Però ha anche significati più sottili: IntraMundi è un viaggio nei mondi visibili ma soprattutto in quelli invisibili. Noi siamo tutti siamo composti da costellazioni di mondi ed è bello scoprirne sempre dei nuovi. ntraMundi è ritorno alla Natura. Ci siamo conosciuti passeggiando in collina. Passeggiavamo per ore e ci tenevamo per mano. E parlavamo tra alberi, cieli e erba. Abbiamo visto le stagioni cambiare mentre il nostro amore maturava. La Natura ci ha sempre accompagnato. Non per niente il viaggio più bello è stato quello in Islanda. IntraMundi è ricerca. Ci piace condividere le leggende e i racconti anche esoterici dei luoghi che visitiamo. Spesso la verità affonda in radici molto profonde. IntraMundi è dimensione onirica. Crediamo molto nella simbologia. Il nostro simbolo è il cerchio. L’abbiamo scelto per il matrimonio. Un cerchio dorato che abbiamo trasformato in due cerchi colorati per IntraMundi. Il Cerchio è emblema di ciò che non ha inizio e non ha fine. Si ricongiunge alle sue estremità. Delimita e protegge, abbraccia e circonda. Racchiude mondi diversi che si sfiorano ma che si riconosco per energia e magia: dna di tutte le cose.
Voi date molta importanza al rapporto tra uomo e natura: come si viaggia tenendo in considerazione questo importante e fragile equilibrio?
Si cerca di fare la differenza. Piccoli gesti, forse banali, che se fossero fatti da tutti cambierebbero il mondo. Raccogliamo la spazzatura spesso (plastica, sigarette, lattine). Quando dormiamo negli hotel mettiamo da lavare gli asciugamani quando proprio è necessario, come fossimo a casa. Giriamo tanto a piedi o in biciletta, anche quando la meta l’abbiamo raggiunta in macchina. Scegliamo hotel “green” quando possibile, evitiamo assolutamente di mangiare o acquistare prodotti nelle grandi catena prediligendo prodotti locali. Usiamo le borracce per non utilizzare inutili bottiglie di plastica e, in modo categorico, non visitiamo o pratichiamo nessuna attrazione che preveda l’utilizzo di animali selvatici in cattività.
Le vostre vacanze estive vi hanno visto con lo zaino in spalla e pronti a camminare sull’Appennino: che esperienza è stata?
Unica, intima e indimenticabile. Ci ha lasciati senza fiato e non pensavamo potesse trasformarsi in un’avventura così bella. Improvvisamente ci siamo trasformati in un branco efficiente (c’era anche la Freyja ovviamente). Gli archetipi di femminile e maschile hanno preso le loro sembianze originarie con naturalezza e amore. La Natura non è un luogo che puoi vistare per poi tornatene a casa e far vedere l’album di foto agli amici. È una sensazione, un modo di vivere e di comprendere la realtà. Da questo tipo di vacanze si torna cambiati, qualcosa scatta nella mente e ti fa capire che quella è la strada, la via per la felicità. Almeno questo vale per noi.
Ci sono dei luoghi che avete sentito più vostri? Per che motivo?
I campi di Annibale. C’eravamo già stati ma ogni volta che ci passiamo è sempre un emozione. Si trova tra il Passo della Boccaia e Colle Bruciata, prima di salire sul Monte Giovo. Un paesaggio mitologico, il nome deriva proprio dalla leggenda secondo cui il distaccamento dei grossi massi che si incontrano sul cammino sarebbero avvenuto a causa del passaggio di Annibale e dei suoi elefanti. È qui che abbiamo trascorso la nostra prima notte in tenda: tra mirtilli, luna e un forte vento. In tanto ci chiedono come abbiamo fatto a lavarci. Sveliamo il mistero. Vicino alla tenda scorreva un piccolo ruscello, l’acqua era gelata ma dopo una giornata di caldo e sole era proprio quello che ci voleva. Il segreto è capire che noi veniamo da “quella roba li”. Quelle sono le nostre antiche radici, quello è stato il primo modo di abitare la terra. In armonia con essa e godendo di quello che ti viene donato.
Un altro luogo che ci ha affascinato molto è Bosco Lungo, sopra all’Abetone. E’ un tratto di sentiero che come si evince dal nome, attraversa un bosco magnifico e facile da percorrere. Gli alberi si trasformano in cattedrali, il sole che filtra regala chiaro scuri molto intimi. Somigliano all’umore delle donne, grazia e presenza. Luminosità, riso e pianto nello stesso luogo. Qualcosa di miracoloso.
Last but not the least: nei pressi del Gran Mogol, in un bosco che avevamo già frequentato abbiamo visto uno gnometto e una donna albero. Non sappiamo dirti se è stata la fatica o la nostra immaginazione, quello su cui saremmo pronti a scommettere è che i boschi sono abitati dai Grandi Spiriti e non c’è miglior luogo dove poter meditare o pregare.

Provate a consigliare 3 viaggi in “IntraMundi style”: dove potremmo andare?
Uno su tutti è l’Islanda. Visitatela in bassa stagione. Noleggiate una macchia, prendete 15 giorni e godetevela con calma. L’Islanda ti lascia senza fiato. Cambia di aspetto nel raggio di pochi kilometri. Una bellezza sfrontata, prorompente. Ghiacciai e vulcani, oceano e montagne. Sabbia nere e cavalloni dalla schiuma bianca accarezzano le baie abitate dalle foche. Terra di leggende antiche e selvaggia di una selvaggitudine autentica e senza fine. Potreste piangere di fronte alla potenza della natura che vi si presenta davanti ai vostri occhi con tale forza da rimane per sempre ancorata al vostro cuore.
Seconda meta: Irlanda. Sorella meno selvaggia ma ricca anch’essa di leggende e di terre da scoprire. Più popolosa e meno scenografica secondo noi dell’Islanda ma vale assolutamente il viaggio. Come visitarla? On the road! Noleggiate la macchina e prendetevi 15 giorni buoni se volete visitare anche le Aran e Skelling Micheal.
Terza meta: giochiamo in casa. Italia. Suggeriamo un po’ di mare all’Isola del Giglio. Andate a maggio o settembre. Noleggiate una bici elettrica e godetevi la vista, oltre il mare. Ubriacatevi di salsedine e vino locale. Passate le serate al porto che è il luogo dove tutto accade. Fate amicizia con i locali e vivetela come foste abitanti non semplici passanti. La bellezza spesso è dietro casa.
Perché non vi abbiamo detto Madagascar o Kenya o Bali o Thailandia o Cammino di Santiago o Marrakech? Tutti luoghi che abbiamo visto prima che diventassero famosi e blasonati…perché sono stati per noi momenti meno introspettivi. Cerchiamo luoghi da poter visitare senza guida. Vogliamo perderci, stare da soli con i nostri pensieri e sentirci liberi di abbracciare il vento anche con -10 senza una carovana di persone al seguito. La Natura è silenziosa, dovremmo imparare molto da lei.
[Riprendo la parola io, la Giovy]
Mi piace la gente che mette la personalità nelle cose che fa: viaggiare in coppia è una cosa che si fa dalla notte dei tempi e Giulia e Marco non saranno né i primi né di certo gli ultimi a vivere il mondo in due (con cani al seguito). Quello che apprezzo molto di loro e del loro progetto è tutta quella dose di loro personalità e di loro passione che ci mettono dentro. Per me sono bravi e auguro loro di fare tanta strada, qualsiasi strada scelgano di percorrere.
Tutte le foto sono © Intramundi – riproduzione vietata.
Conosco bene Giulia e Marco (abitiamo a 2 km di distanza) e li seguo su Ig da quando appunto la loro pagina si chiamava “giriingirowithlove”. Sono contenta dei successi che stanno ottenendo… sono davvero bravi 🙂
Quindi anche io e te siamo vicine!