
La settimana scorsa, un post su Instagram di una persona che mi segue (e che seguo e che adoro) mi ha fatto tornare in mente ai tanti viaggi fatti in Germania da quando ero una bimba. Molti, anzi direi tutti, di quei viaggi hanno disegnato un momento felice nella mappa dei miei ricordi, a partire da quando – a 4 anni – mi sono messa a parlare con una signora all’Englischer Garten fino all’ultimo viaggio – di circa un anno fa – sulla Strada del Barocco dell’Alta Svevia. Ho pensato che ormai è settembre e che tra poco inizieranno tripudi di condivisioni sull’Oktober Fest di Monaco, seguita subito dopo dai mille mercatini di Natale (come quelli di Norimberga). Nulla di male in tutto questo ma la domanda sorge spontane: avete mai pensato a quanto ci sia da vedere in Germania oltre le solite località (bellissime, ma solite) e oltre alle tematiche più classiche? Proprio per dare risposta a questa domanda, ho pensato di scrivere di alcune città tedesche da visitare e poco considerate dai turisti. Soprattutto Italiani.
La Germania secondo il turismo italiano

Partiamo da un concetto chiave: gli stereotipi sono ovunque. Non a caso noi italiani siamo tutti voce alta, gesti inconsulti, pronti a fregare tutti e sempre pizza e mandolino. I tedeschi, nell’immaginario collettivo (non solo italiano) sono wurstel, crauti, lederhosen e boccali di birra. Poco importa se la Germania sia un paese lungo oltre mille chilometri. Da Rosenheim (estremo sud in Baviera) e Flensburg (praticamente Danimarca) ci sono 1019 km da fare per coprire il percorso in auto, giusto per fare un esempio. Praticamente poco meno di Bressanone-Lecce. Ogni volta che viaggiate e vi sembra di cadere nello stereotipo, pensate alle distanze e paragonatele a quelle nel nostro paese. Ve lo dicevo anche per il test per trovare la vostra Inghilterra. Arriverà anche il test per la Germania, fidatevi. Dicevamo… Un tempo lessi un articolo che confermava i miei pensieri sui viaggi che i turisti italiani fanno in Germania: esistono Monaco, la Romantische Strasse, Berlino e i mercatini un po’ ovunque. Ma il resto? Badate bene: non c’è nulla di male nelle località o zone che ho citato. Anzi, ben venga comunciare da lì proprio per rendersi conto che la Germania è, come tutte le nazioni, un territorio fatto di bellezze e differenze. A partire dalle sue città. Ora ve le racconto, con tanto di indicazione in stile “dovresti andare qui perché”.
Le città poco comuni da visitare in Germania

Voglio chiarire un altro concetto: ci sono città come Monaco o Berlino nelle quali non mi stancherò mai di andare, benché siano formente prese d’assalto da viaggiatori da ogni zona nel mondo. La ripetitività in viaggio per me è una buona cosa: tutto dipende dall’atteggiamento che abbiamo verso la città. Detto questo, sono pronta a raccontarvi di:
- Due città vicine, visitabili anche assieme, perfette per chi ama la lingua e la letteratura tedesca.
- Una città che è stata il centro della politica tedesca fino al 1990… E ora sembra dimenticata.
- Una città di mare, alla fine di un fiordo e tedesca dal 1864.
- Una città piccola ma importante. Perfetta se si ama la musica e la birra.
- Una città speciale per raccontare la gastronomia del nord e la storia della Ex DDR.
- Una città ancora oggi simbolo della meccanica… ma non solo.
Da dove inizio? Faccio questo viaggio da nord a sud. Partiamo?
Flensburg: il suo fiordo e il ricordo dei tempi danesi

La Germania e la Danimarca sono state in guerra nel XIX Secolo: si tratta della Guerra dello Schleswig-Holstein. Per dirla tutta, ci sono state più guerre in quel territorio. La cosa è finita con un trattato che ha concesso all’allora Prussia di Bismarck alcuni territori. Flensburg si trova all’interno di questi territori. Anni fa Millenni fa, scrissi un post che parlava del senso di serenità dato da Flensburg. Questa città che si trova proprio al confine con la Danimarca per me è perfetta per un viaggio di settembre, di quelli in cui ti metti il maglione perché l’aria è già autunnale. Lì c’è il mare, lì c’è un senso di libertà davvero speciale.
- Flensburg è perfetta se vi piacciono le città di mare, nel nord dell’Europa.
- Flensburg si raggiunge in treno da Amburgo. Sono circa un paio d’ore di viaggio.
Rostock, tra il Baltico e la DDR
Proprio come Flensburg, Rostock è una città che ha fatto parte della Lega Anseatica e ha ancora, in parte, quell’aspetto. Rostock è, per me, una delle città più belle della Ex DDR, una di quelle capaci di mostrarti la sua vita dal XV Secolo fino ai giorni nostri con una semplice passeggiata. Fare un viaggio a Rostock è un qualcosa da fare prima o poi se si vuole scoprire l’anima Baltica della Germania e unirla al gusto che questo pezzo di nazione può regalare. Qui e nella vicina Warnemünde avrete la possibilità di gustare i piatti di pesce cucinati, sia alla buona che con grande maestria, proprio lungo il fiume dove si trovano tante barche di pescatori o dove entrare nel giusto ristorante di pesce.
- Andate a Rostock se volete conoscere una città tedesca piena di storia, ma sempre poco comune
- Potete raggiungere Rostock in treno anche direttamente da Berlino. Sono circa due ore e mezza di viaggio.
Weimar, la Kulturstadt tedesca per eccellenza

Quando si arriva a Weimar, si nota subito un cartello che la definisce “Kulturstadt“, ovvero città della cultura. Questo epiteto è collegato al nome della città da tempo immemore ed è resisito a guerre, regimi di ogni tipo e modernizzazione. Fare un viaggio a Weimar era, per me, un piccolo grande sogno. La Turingia è un Land davvero molto sottovalutato in quanto a bellezza e a potenza della visita. A Weimar vissero Bach, Goethe, Schiller e lì la Duchessa Anna Amalia volle che venisse costruita una biblioteca molto importante come regalo di nozze. Weimar è la città in cui Martin Luther si rifugiò e, infatti, si trova proprio sulla Lutherweg. Ma non è finita lì. Se visitate Weimar non potrete che restare avvolti dalla bellezza della Germania più culturale che ci sia. Last but not least, Weimar è la città di nascita del Bauhaus, con tanto di museo dedicato.
- Weimar è una sorta di meta obbligata se amate la lingua tedesca.
- Weimar si raggiunge in treno, con un paio di cambi, da Monaco. Tenete conto che è molto vicina a Lipsia.
Jena, la “gemella culturale” di Weimar

Se non avete studiato tedesco al liceo o all’università, Jena vi dirà poco. Idem se non siete appassionati di ottiche, lenti e fotografia. Vi spiego subito: Jena è una città a pochi chilometri da Weimar ed è sede di una delle università tedesche più conosciute, soprattutto per le facoltà letterarie e per lo studio della linguistica. Quando avevo 18 anni, sognavo di studiare lì. Come se questo non bastasse, Jena è sede della Zeiss, già… Quella delle lenti. Al di là di questo, per me resta una città speciale da visitare perché racconta la perfetta immagine della città della Turingia: persa tra colli verdi e piccoli monti, raccolta e operosa. Jena, in alcuni quartieri, porta con sé l’immagine totalitaria della Ex Germania Est (come Rostock, per esempio) e ben racconta quel periodo della storia tedesca. Non manca, però, di edifici storici che sembrano usciti da una delle favole dei Grimm che, per la cronaca, ebbero dei forti legami con l’università di Jena. Se non amate la lingua tedesca, questa sarà un’informazione riduttiva e con poco senso ma se l’amate almeno un po’, vi batterà il cuore non appena sentirete il nome della città.
- Perché visitare Jena? Semplicemente per lasciare che il vostro cuore risuoni con accento tedesco.
O per comprare delle ottime ottiche per la vostra macchina fotografica. - Jena è raggiungibile con le stesse modalità di Weimar, magari unendola proprio a qualche giorno a Lipsia.
Bonn, la capitale dimenticata

Faccio parte di quella generazione che, alle elementari e nelle prime classi delle medie, era solita dire “La Capitale della Germania Federale è Bonn“. Avete mai pensato di visitare Bonn? Io mille volte e non l’ho ancora fatto. Ma ho studiato e ho cercato mille informazioni. In primis, Bonn è una delle città tedesche fondate dai Romani, dove i resti dell’Antica Roma sono ancora ben visibili. Secondo, Bonn si trova sul Reno. E io amo tutte le città lungo il Reno. Terzo, ma solo perché sto citando le cose in ordine: è stata la capitale. E poi? Nel 1998, tutto il comparto governativo presente a Bonn si è trasferito a Berlino: uffici, ministeri, delegazioni, ambasciate, consolati e chi più ne ha più ne metta. Che cosa è rimasto di quel periodo? Molto… E ci sono anche tour guidati di tutta la zona politica di Bonn. Non so voi, ma a me questo basta per pensare di visitarla.
- Bonn è la città da visitare se amate esplorare i labirinti della storia.
E immaginarvi la Germania degli anni ’80. - Bonn è molto vicina a Düsseldorf e Colonia: potete arrivare in aereo in una di queste due città e spostarvi in treno.
Bayreuth, tra Wagner e buona birra

Bayreuth è Wagner fa rima con Wagner ma anche con birra. Specialità che condivide fortemente con la vicina Bamberg (gran città, potete visitarle nello stesso viaggio). Bayreuth è una città perfetta da frequentare se siete amanti della birra e desiderate una Oktoberfest che non sia immensa e piena come quella di Monaco. Tutta la Baviera festeggia l’Oktoberfest, spesso in modo più contenuto e autentico rispetto alla capitale del Land. A Bayreuth c’è davvero una gran produzione birraria di alto livello e questo è solo uno dei motivi da considerare per visitarla. Io, per mio gusto, ci aggiungo Wagner che, in questa città, può essere compreso al di là del mito o delle false convinzioni sul suo nome. False o semplicemente attribuite in modo errato. La città è inoltre sede di importanti palazzi e di un teatro (facciamo due) più unico che raro. E si mangia alla grande. Parola mia.
- Perché visitare Bayreuth? Per conoscere una città diversa, sempre legata alla birra.
- Bayreuth si raggiunge in treno da Monaco, cambiando a Hof.
Friedrichshafen, il lago e il Conte Zeppelin
Friedrichshafen è una città tedesca, affacciata sul Lago di Costanza. Perché l’ho messa in questo elenco? Perché, solitamente, quando si fa un viaggio lungo le sponde del Bodensee, la si salta. Si passa direttamente da Lindau a Konstanz, in cerca di tracce del XVI Secolo, vecchie e bellissime case di mercanti e tanta storia. Beh, Friedrichshafen è stata praticamente rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale. Perché? Per via delle officine Zeppelin, dove è nato il dirigibile Hindenburg e dove sono stati creati alcuni dei più insuperabili motori nati sulla faccia del nostro pianeta. Friedrichshafen è davvero una città interessante, anche se si è delle capre in meccanica e fisica come la sottoscritta. Con rispetto parlando per le capre. Visitare il Museo Zeppelin è solo una delle cose da fare a Friedrichshafen. E il resto? Andateci e scopritelo… Lasciando un po’ di spazio in pancia perché la cucina di questo pezzo di Germania ha del gran buono da proporre.
- Si visita Friedrichshafen per godersi il Lago di Costanza e per capire che l’eccellenza, a volte, si mostra per gesti concreti e non per comune pubblicità.
- Friedrichshafen è facile da raggiungere dall’Italia, se si viaggia in auto. Ci vogliono circa 5 ore o giù di lì. Anche il treno è molto d’aiuto. Un’opzione di viaggio molto interessante in treno vi porta da Milano a Zurigo. Da lì a Romanshorn, sulla sponda svizzera del Bodensee. Una volta arrivati a Romanshorn, si prende il traghetto.
Le foto senza indicazione dell’autore sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Ciao Giovy, devo ammettere che quando penso ad un viaggio da fare la Germania difficilmente mi viene in mente. Alcune delle città da te proposte non le ho mai sentite.. sono stata a Berlino, Monaco (solo di passaggio) e Friedrichschafen (per lavoro, quindi a parte giretto sul lago non l’ho visitata come si deve) però effettivamente ci sono tanti luoghi che varrebbe la pena visitare… oltre alle città da te proposte mi vengono in mente Dresda e Norimberga ad esempio ma anche colonia… chissà prima o poi esplorerò anche quest’angolo di mondo 😉
Dresda e Norimberga sono due città speciali: piene di carattere, storia e ognuna molto diversa dall’altra. La Germania è una nazione che dice molto, al di là dei luoghi più frequentati. Dalle una possibilità.
Ciao Giovy, ho letto con particolare interesse questo tuo post sia per la curiosità di vedere quali fossero queste città, sia per il piacere di leggerti… Amo la Germania e l’ho girata parecchio, uno dei viaggi che più mi ha lasciato ricordi piacevolissimi è stato quello che mi ha portato dall’isola di Sylt, nel Mare del Nord, all’isola di Rugen, nel Mar Baltico, percorrendo e visitando tutto il nord della Germania e in due settimane non ho incontrato nessun turista italiano, peccato…
Uno dei miei sogni di viaggio in Germania è proprio quello!! Prima o poi lo farò! 🙂
Ho come idea che ci sarebbe pane per i tuoi denti.
Il nord della Germania è meraviglioso.
Speravo di poter dire “almeno una l’ho visitata”, ma non è così, mi hai dato tutti suggerimenti nuovi!
In compenso, data la nostra enormissima passione per il vino, il mio compagno e io abbiamo percorso la valle del Reno alla ricerca del Riesling. Non sono molte le cantine organizzate per ricevere visite, perché il turista medio cerca la birra, ma il personale che accoglie e racconta è molto accogliente e preparato!
A me piace molto il Riesling Renano. Sai che si coltiva anche nelle mie zone natali in Veneto? Lo portarono proprio i tedeschi.
Bonn ho voglia di vederla da sempre e sicuro la metterò in nota appena farò il famoso viaggio a Colonia.
Io amo tantissimo la Germania ed è un Paese molto interessante. Vorrei molto fare il viaggio che descrive qui sopra Antonella e arrivare a Sylt!
Come sai abbiamo già parlato di Rostock, quindi insomma, io qui mi appunto tutto e prima o poi…
Anch’io vorrei andare a Sylt!
Che articolo interessante ^_^ in effetti sono d’accordo con quello che dici, capita spesso che si pensi ad un paese vedendolo nei termini delle sue località più famose (che come ribadisci sono sempre bellissime e meritano comunque di essere visitate). Sarebbe invece magari inserire sempre accanto a qualche meta nota, qualche tappa più insolita. In modo da avere una visione più ampia del paese che si sta visitando 🙂
Credo che ogni tappa faccia bene al viaggio: qualcosa di insolito, almeno per me, regala un pizzico di bellezza in più.
Devo ammettere che a parte Bonn, non conoscevo neanche una di queste cittá tedesche e hanno tutte un motivo valido per essere visitate. Quelle che mi attraggono di piú sono sicuramente Jena (la Zeiss la conosco benissimo in quanto portatrice di occhiali!) e Weimar. Della Germania ho visto solo Colonia, ma un giorno vorrei esplorarla di piú! Grazie per questi spunti.
Jena e Weimar si trovano vicinissime e sono all’interno di una regione spettacolare anche dal punto di vista naturale.
La Germania è uno di quei pochi Paesi che mi ispira poco (il perché sinceramente non lo so neanche io). Non sono mai stata a Berlino o a Monaco, ma dopo aver letto questo tuo post sono incuriosita a scoprire questi gioielli poco conosciuti dal turismo di massa! Grazie per i consigli, li terrò sicuramente in considerazione 🙂
Vai e lasciati incuriosire anche dalla Germania: da quella comune e da quella più insolita.
Post davvero molto interessante! Hai ragione, pensiamo sempre alle solite quattro città tedesche e non prendiamo minimamente in considerazione le altre! Hai dato ottimi spunti!
Mi fa piacere: quale ti piacerebbe visitare?
La Germania la conosco pochissimo purtroppo perché tranne Berlino, Stoccarda e Norimberga non ho mai visitato altre città. Però di Jena ricordo il nome grazie alle lezioni di storia della Germania all’università… Mi ispira molto Rostock tra quelle di cui parli, forse perché il Baltico ha sempre un certo fascino (ma anche la DDR).
Bonn capitale della Germania Federale: lo avevo completamente rimosso!
Rostock è davvero una città significativa.
Conosco pochissimo la Germania, sono stata quest’anno a Berlino e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente colpita. mi inspira molto Flensburg, chissà, magari prima o poi
Flensburg è un luogo speciale per me: dona serenità.
Anche io sono dello schieramento piccole perle nascoste rather than capitali del mondo! Ci hai donato informazioni preziosissime! Segno tutto!
Io sono per entrambe: spesso, però, meglio i luoghi meno conosciuti. Io, ultimamente, odio stare in mezzo alla folla.