
William Blake è per me un mito senza tempo. Si tratta di uno di quegli uomini che nascono una volta ogni miliardo d’anni, un essere umano capace di trascendere il tempo. William Blake è stato poeta, incisore, pittore. Ogni sua opera, di qualsiasi genere, influenza ancora oggi ogni tipo di produzione o comunicazione. Un esempio? A Manchester, in luglio, ho visto un murales dedicato a una delle sue opere più famose. Un altro? Avete presente il telefilm The Mentalist? Bene: la stessa poesia ritratta a Manchester ha avuto un ruolo fondamentale nelle prime due stagioni di quella serie. William Blake è una di quelle persone capaci di appartenere al mondo e di governarlo allo stesso tempo. In realtà, il suo mondo era Londra. Oggi vi porto alla scoperta di un piccolo pezzo di Londra nel nome di William Blake.
Chi era William Blake
Solitamente in questo punto del post metto una foto dell’autore di cui sto parlando ma, questa volta, ho deciso di fare diversamente. Camminavo per il Northern Quarter di Manchester in un normale mercoledì mattina quando ho visto questo murales con un’enorme faccia di tigre. Poi i miei occhi si sono spostati in basso, per leggere il famoso “Tiger, Tiger burning bright, in the forest of the night...” scritto da Blake. Si tratta di una poesia di Songs of Experience, un capolavoro attuale anche oggi. William Blake è questi versi, è la forza di quel “simmetry” (da leggere simmetri) alla fine di tre righe in rima. William Blake nacque nel 1757 e morì nel 1827. Visse tutta la sua vita a Londra ma, con la sua mente, viaggiò in mondi ancora sconosciuti. Lavorò alla Royal Academy, illustrò Dante, scrisse alcuni dei migliori versi della storia. La sua vita e le sue opere sono ancora oggi di ispirazione. A casa ho un libro con le sue opere complete: potrei dormirci sopra da quanto è grande. Non è mai esistita nessuna persona come lui. Come lui nessuno mai.
I luoghi di William Blake a Londra
Quali sono i luoghi da vedere a Londra se si ama William Blake? Principalmente la sua vita si concentrò in alcune zone: Mayfair, Soho, Westminster, Leicester Square e Lambeth. William Blake, fatta eccezione per Lamberth (luogo che io adoro) era un West-End Boy, per dirla in maniera molto anni ’80. I luoghi di cui vi parlerò sono:
- Dov’è nato
- La chiesa in cui venne battezzato
- Dove divenne abile nell’arte dell’incisione
- Dove visse: vi racconterò di due luoghi in particolare
- Dove è sepolto: non si sa mai che vogliate rendergli omaggio
Alla fine del post vi racconterò di un appuntamento da non perdere, nel caso abbiate in mente un viaggio a Londra. Per correttezza vi dico che avevo in mente di rintracciare i luoghi legati alla vita di William Blake da un po’ e, in mio aiuto, è arrivato il sito della Tate Britain, che li aveva già debitamente raccolti. Date un’occhiata all’itinerario completo. Ne vale la pena.
I luoghi di William Blake: dov’è nato

Vi confesso un segreto: quel giorno le foto mi sono venute male. Ecco perché ne ho prese alcune dal sito della Tate Britain. Perdonatemi. Il nostro viaggio inizia dove la vita di William Blake è iniziata: siamo a Soho, al 28 di Broad Street, in un posto che ora non esiste più. Anni e anni di riqualificazioni urbanistiche hanno fatto sì che la casa del poeta (o meglio, dei suoi genitori) sparisse. Resta però una grande scritta in stile “guarda cosa abbiamo buttato giù“. Ma voglio bene ai britannici e quindi li perdono. Forse.
La St. James’ Church: dove è stato battezzato

La St.James’ Church di cui sto parlando è quella vicina a Piccadilly, a pochi passi da quella reggia di shopping estremo chiamata Fortnum & Masons. Questa chiesa è un piccolo grande gioiello storico di Londra. Venne costruita alla fine del XVII Secolo, proprio nel pieno della Guerra Civile. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne pesantemente danneggiata ma ha ritrovato il vecchio splendore. Qui William Blake venne battezzato.
Westminster: dove imparò a incidere

Westminster è la parte di Londra che vide William Blake diventare grande. In particolare, l’Abbazia di Westminster fu la sua scuola di incisione. Blake fu un grande incisore e molte delle sue opere sono alla Tate Britain. Si dice che furono proprio le atmosfere gotiche dell’abbazia a renderlo un grande amante del gotico e delle sue atmosfere. Sicuramente, come vi dicevo, la sua mente vedeva cose che la nostra non riesce a cogliere nemmeno ora a più di 200 anni di distanza. Chissà quanta ispirazione ha trovato là dentro. Nell’Abbazia, oggi, c’è il Poets’ Corner. Lì potrete trovare un monumento al suo genio.
I luoghi di William Blake: la casa in Leicester Square
Chissà com’era Leicester Square ai tempi di William Blake! I teatri c’erano già e la vita serale di Londra già faceva bella mostra di sé. William Blake si sposò nel 1782 e andò a vivere in Green street, una delle vie attigue alla grande piazza londinese. Qui il gran genio di Blake visse per qualche anno con la moglie: al tempo, la zona era molto frequentata da artisti di ogni genere. Ora è sicuramente tra i luoghi più vissuti di Londra. Se passate di lì, pensate un po’ a Blake.
I luoghi di William Blake: gli Hercules Building a Lambeth

Uno dei luoghi in cui William Blake produsse di più in tutta la sua vita ora non esiste più. Si tratta degli Hercules Buildings di Lambeth, un complesso di case signorili costruite appena al di là del Tamigi. William Blake viveva al nr.13 di Hercules Road, dove ora c’è una targa per ricordare il tutto. Tra me e Lambeth c’è sempre stato un feeling particolare e in parte – mi piace crederlo – è dovuto allo spirito di Blake che, per me, è ancora lì. La prossima volta che fate un viaggio a Londra, passate un po’ di tempo a Lambeth, anche per andare a vedere The Vaults. E per salutare lo spirito di William Blake, per esempio.
La tomba di William Blake

William Blake è stato sepolto nel cimitero di Bunhill Fields. Come dicevo prima, dentro l’Abbazia di Westminster c’è un monumento al suo genio ma i suoi resti riposano in questo cimitero che si trova non distante dalla fermata di Old Street, sulla Northern Line. Tempo fa, da quano ho letto, sono stati raccolti i fondi per impreziosire la sua tomba con un’epigrafe commemorativa. Io non sono ancora andata a trovarlo lì ma spero di poterlo fare con il prossimo viaggio a Londra, prima o poi. Di sicuro gli porterò i fiori e resterò lì un po’ con lui.
William Blake: la mostra alla Tate Britain

Se amate Blake e capitate a Londra dal prossimo 11 settembre fino al 20 Febbraio 2020, sappiate che alla Tate Britain c’è una gran bella mostra proprio dedicata a Blake. Io sono stata fortunata: quando sono andata a Londra a Luglio mi sono fermata a lungo nella stanza già esistente dedicata al grande Blake e non ne sarei più uscita. In Settembre aprirà i battenti William Blake at Tate Britain e io spero di riuscire ad andarla a vedere. La Tate Britain è la casa dell’arte britannica dal 1500 e lì dentro potrete trovare dei capolavori di Constable e di Turner, giusto per citarne due. Mi raccomando, non confondetela con la Tate Modern, ok? Anche la Tate Britain è gratuita ma la mostra su Blake si pagherà, perché parte di un programma speciale di esposizioni. La prima mostra di Blake è stata fatta nel 1806 e questa segnerà un altro passo importante per la comprensione del’opera del grande genio. Io fossi in voi prenoterei i biglietti, leggerei tanto di ciò che Blake ha scritto e poi andrei a Londra a rendergli omaggio.
William Blake, per me
Oggi farò una cosa che non faccio spesso ma sento che è giusto procere. Prima vi dicevo quanto terrificante fosse quel “simmetry” alla fine della prima parte della poesia sulla tigre. Ho scoperto il genio di William Blake grazie alla mia prof di Inglese del Liceo, la Roberta. Ero in quinta e lei spiegò Blake in un modo così bello e appassionato da colpirmi. Sono sempre stata una che amava studiare e la scuola per me è stata un gran piacere, in ogni sua parte. Quel giorno, in quinta liceo, ho scoperto l’esistenza delle menti superiori. O forse ho compreso l’esistenza di menti superiori. La prof spiegò di come la conoscenza umana resti dentro certi limiti: al di sotto di quel limite c’è la mancata comprensione. Al di sopra del limite si può arrivare alla pazzia. Ci sono state persone nella storia del mondo talmente avanti da non sembrare umani: Aristotele, Leonardo e sicuramente William Blake. Io l’ho capito quel giorno grazie alla mia prof, persona che non smetterò mai di ringraziare per ciò che mi ha dato quando ero un’alunna. Ora ci chiamiamo Roby e Giovy, lei mi smessaggia mentre è in viaggio a Londra con la sua famiglia e commenta i miei post su Facebook. Ci ho messo del mio in quel che sono ma forse lei non si è mai resa conto di ciò che mi ha dato in tanti anni sui banchi. Lei ha seminato, io ho fatto crescere. A lei devo l’amore che ho per Blake e penso che gli insegnanti dovrebbero sempre essere così: dei gran coltivatori delle nostre anime, pronti a zappare per far sì che la terra respiri. Quel giorno, con quel simmetry che spezzava le rime, lei mi ha regalato un’ispirazione. Che porto tra anima e cervello anche oggi. Non so se lei se lo ricorda ma, prima che la scuola finisse, mi ha dato un’altra perla che porto nel cuore. Si tratta sempre di Blake e di un poema chiamato Auguries of Innocence. Consegnò quelle parole alla classe come fossero un qualcosa da tener presente sempre. Sono passati 22 anni da quel momento ma io sento ancora l’eco di quelle parole. Ve le lascio per farvi innamorare di William Blake.
To see the world in a grain of sand
and heaven in a wild flower,
Hold infinity in the palm of your hand
and eternity in a hour.William Blake – Auguries of Innocence
1803
Le foto senza credit sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Ho conosciuto William Blake tramite gli X-Men, ci credi? Lui è stato spesso citato nel fumetto, e da lì sono andata a farmi qualche ricerca (sì, perché io sono uno di quei casi umani che non ha mai studiato inglese a scuola, ho sempre fatto solo francese… e ho dovuto recuperare un sacco di cose da sola). Vorrei tanto approfondirlo. Mi dispiace troppo non poter vedere quella mostra a Londra :((
Ecco una citazione di Blake che mi era sfuggita. Che dicono di lui? Approfondisci e leggi. Poi passa alle sue opere d’arte: la sua mente è un labirinto ed è un qualcosa di speciale.
Sai che io non mi sono mai appassionata veramente a William Blake? Ma, a volte, ci vuole tempo per amare un artista. Mi è piaciuto moltissimo rivisitare la sua vita attraverso il tuo viaggio nei suoi quartieri. Chissà che non riprenda in mano un suo libro!
Blake è un genio e spesso è difficile accostare la sua produzione. Io lo consiglio sempre a tutti ma mi rendo conto che può non piacere.
Ti ringrazio per questo articolo che non solo è ricco di spunti interessanti ma che ha svegliato in me la curiosità di conoscere William Blake (autore che, ad essere onesta , conosco pochissimo). Sei stata fortunata ad avere una professoressa che è riuscita a trasmetterti la sua passione, non è una cosa così frequente! Comunque mi sono segnata le date dell’esibizione alla Tate; avendo la fortuna di vivere a Londra, sono fiduciosa di riuscire a farci un salto. 😊
Spero per te che tu riesca. Le opere di Blake sono bellissime.
Ho fatto il liceo ma mai nessuna prof si è interessata ad un elemento strano come me, troppo tempo da perdere per loro! Nessuna buona guida mi ha mai indicato una buona strada da seguire, però W. B. e una mano o occhio immortale ha forgiato la mia agghicciante simmetria.
Grazie perché sento che sei una persona speciale, ma anche fortunata nel mondo allo stesso tempo, quello che non sono io! Troppo tardi nella mia vita ho capito cosa fare dei semi della conoscenza che da sola mi sono trovata a gestire. Leggevo leggevo cercavo sfogliavo sognavo sognavo sognavo ma sempre sola, e indifesa adolescente mi sono rovinata per paura che il mio parlare di tyger burning in the night fosse da deviati.
Grazie cara, non sono gelosa ma felice e orgogliosa di non aver ceduto ad altre lusinghe, che’ ci sono persone proprio come immaginavo io, non mi sbagliavo !non mi illudevo! “Qualsiasi cosa sia possibile immaginare è simulacro di verità. “
Secondo me non è mai tardi per far sì che qualcosa sbocci in noi, che sia merito di Blake o di chissà chi. Tiger Tiger ha in sé una forza devastante che può anche fare male. Ricodardati che non è mai tardi. Nei libri si nasconde, anche non troppo celato, ciò che ci permette di vivere meglio.
Grazie, sei una persona molto gentile e a modo. Davvero mi piace seguire le tue avventure.
E io sono felice che tu lo faccia.
Se ti serve un’altra citazione di Blake la trovi nella serie The Frankenstein Chronicles, l’ho visto di recente ed hanno inserito anche lui in piccola parte oltre a Dickens nel suo periodo “Boz”.
Anche l’ultimo poema che hai citato, sono sicura di averlo sentito in un film ma non ricordo quale. Adesso ci penserò finché non mi verrà in mente! Colpa tua Giovy! 😂
Devo recuperare qualche luogo a Londra, tipo dov’è sepolto non ci sono mai stata 😊
Ho ben presente quella serie ma si sono inventati tantissimo su Blake in quel telefilm, purtroppo.
Resta comunque una serie da vedere.
A me non è piaciuta anche per come trattano l’opera Frankenstein. La seconda stagione non l’ho vista e non credo la vedrò. Quando ricamano troppo sulla sceneggiatura non rimango soddisfatta 🙁
A me è piaciuta la serie in sé ma tutto ciò che si sono inventati proprio no.
William Blake rimane uno degli autori che ho studiato a scuola, non mi ero mai appassionata a lui come hai fatto tu. Forse per la troppa superficilitá di andare avanti con il programma o forse l#insegnante che non ci metteva passione. Eppure grazie a te lo devo sicuramente rivalutare. E dire che io adoravo sedermi ai giardini della St. James Church e non sapevo che Blake ci fosse stato battezzato. Se riesco andró anche alla mostra.
Post interessante: Adoro Blake e adoro la Gran Bretagna.
Mi segno la mostra e spero di riuscire a vederla, come quella sulle muse dei Preraffaelliti.
Grazie
Chiara
Grazie mille a Te.
Ciao!
A Londra zona lambeth ( vicino al sito della casa di blake) c”è una bellissima galleria all’aperto (disseminata lungo un trio di archi ferroviari) di mosaici ognuno dedicato a un’opera di William Blake ( un totale di 70 opere).
Da non perdere!
Davvero? Grazie mille per la dritta!