È successo una settimana fa e ancora non riesco a crederci. C’era una cosa, tra le molte, che volevo fare prima o poi: andare al Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese e passare del tempo a stretto contatto con gli asini. In questa struttura, che ospita oltre un centinaio di animali tra asini, muli e bardotti, si tiene un evento particolare ogni ultima domenica del mese: il grooming day. Durante questa giornata si può stare con gli asini, spazzolarli e godere della loro compagnia. Io non sono mai riuscita a organizzarmi per trascorrere quella domenica in Piemonte. Che cosa ho fatto, allora? Il Rifugio ha recentemente messo su Airbnb la possibilità di prenotare un’esperienza con gli asini. Oggi vi racconto com’è andata e perché, secondo me, sia una cosa da fare almeno una volta nella vita.
Dove si trova il Rifugio degli Asinelli e come raggiungerlo
Come vi dicevo, il Rifugio degli Asinelli si trova a Sala Biellese, sulla strada per Zubiena. A livello geografico è molto più vicino a Ivrea che a Biella. Io e Gian ci siamo arrivati uscendo dall’autostrada ad Albiano e percorrendo, poi, la strada che sale sul Monte Serra. La strada è bella e d’estate potreste incontrare qualche moto, data la celebrità di questa zona proprio tra gli amanti delle due ruote. Il Rifugio degli Asinelli è una Onlus che ha recentemente compiuto 10 anni. Si tratta del ramo italiano di una Onlus britannica che si chiama Donkey Sanctuary e che ha molte sedi nel mondo. Il Rifugio degli Asinelli si può visitare tutti i giorni (tranne Natale e Capodanno) dalle 10 alle 18. Si visita gratuitamente. La visita normale prevede che si possa passeggiare nel territorio del rifugio, avvicinandosi agli asini dagli steccati: si può entrare solo nelle zone con i cancelli aperti.
Perché è importate il Rifugio degli Asinelli
Premessa doverosa: ognuno è libero di sostenere le cause e i progetti in cui crede. Io, per via del mio lavoro e del fatto che vivo in un appartamento, non me la sento di tenere un animale con me. Il cielo solo sa quando vorrei poter accudire un cane in questo momento della mia vita ma davvero non me lo posso permettere. Tempo fa, prima del mio viaggio a Belfast, cercavo il luogo dove viveva l’Asino Mike. Si tratta di un asino che divenne famoso perché salvato da un torrente in fase di alluvione in Irlanda. Ho trovato così il Donkey Sanctuary e da lì ho scoperto l’esistenza del Rifugio degli Asinelli. Il Rifugio, così come i suoi colleghi in giro per l’Europa e il mondo, salva equini che non hanno avuto una gran bella esistenza. L’uomo e gli asini, giusto per fare un esempio, vivono fianco a fianco da più di 2000 anni e l’asino è sempre stato un animale molto sfruttato. C’è modo e modo di lavorare con gli equini: ci sono zone del mondo dove è impensabile che questi animali siano una compagnia piacevole anziché un collaboratore professionale ma c’è modo e modo di esserlo. Tutti gli animali presenti al Rifugio hanno una storia di maltrattamenti alle spalle. Io ho scelto in piena coscienza di sostenerli perché me lo sento nel cuore. Nella mia vita ho fatto un sacco di volontariato a sostegno degli esseri umani. Ora ho voglia di pensare agli animali. Il Rifugio salva, rieduca, cura, protegge asini che, altrimenti, non avrebbero proprio vita. Ecco perché è importante.
L’esperienza con gli asini e il sostegno al Rifugio
IncontrAsino, se non erro, è il nome dell’esperienza che io e Gian abbiamo vissuto e che abbiamo prenotato direttamente su Airbnb. Si tratta di uno dei vari modi per sostenere il Rifugio degli Asinelli e aiutare questa Onlus nella cura degli animali che custodisce con tanto amore. Come fare per aiutarli?
- C’è la possibilità di fare una donazione volontaia su Paypal.
- Si può adottare a distanza un asino. Gli “adottabili” sono 8 e io sono “madrina” da due anni di Clementina.
L’adozione condivisa a distanza costa 25€ l’anno, minimo. Si può decidere di versare anche di più. - Si può adottare un asino in esclusiva: il costo è sicuramente oneroso ma, per fortuna, c’è chi può permetterselo.
- Si può aderire al un gruppo di Teaming: avete presente cosa sia il Teaming? Si tratta di un gruppo che fa microdonazioni singole. L’unione fa la forza e, in questo caso, fa anche l’importo. Io ne faccio parte e ogni mese verso 1€ al Rifugio. Un po’ come se mi prendessi un caffé con loro.
- Si può versare il 5×1000 con la dichiarazione dei redditi.
Questi sono solo alcuni dei modi per sostenere il Rifugio degli Asinelli. Visitate il loro sito ufficiale per saperne di più.
Quello che vi posso dire io è che sono stata là un paio di volte e ho subito notato la trasparenza e la correttezza dell’associazione. Mi hanno ispirato fiducia e per questo continuo a sostenerli.
L’esperienza con gli asini: quanto costa e come funziona
Come funziona l’esperienza con gli asini? Facile. Iniziate con il prenotare direttamente su Airbnb, selenzionando la data e l’ora che vi aggrada di più. L’esperienza dura 3 ore e ci sono due turni: mattina e pomeriggio. Noi abbiamo scelto il pomeriggio per comodità di viaggio. Sulla pagina dell’esperienza vi verrà spiegato bene cosa portare con voi e come vestirvi. Tenete conto che sarete a contatto con gli asini quindi potreste sporcarvi un po’. Ma è bellissimo, ve lo dico in tutta sincerità. Durante la vostra esperienza:
- Farete colazione o merenda con Laura, psicologa che fa parte dello staff del Rifugio e che sarà la vostra guida.
- Farete un vero e proprio tour di tutte le stalle del Rifugio.
- Vi verrà spiegato tutto sulla nascita, crescita e vita attuale del Rifugio.
- Potrete andare a spazzolare gli asini Nonni e i Terapeuti.
Il costo dell’esperienza è di 34€ a persona che vanno interamente al Rifugio degli Asinelli per sostenere le loro attività e la vita degli asini.
La merenda di benvenuto
Laura ci ha accolti con una buonissima merenda con prodotti locali: c’era un ottimo succo di mele e dei biscotti che avevo già assaggiato nella zona di Biella. Lì sanno davvero come fare bene i biscotti… Ve lo dico io. La merenda è il primo passo per famigliarizzare con il mondo del Rifugio degli Asinelli ed entrare in contatto con il lavoro dei professionisti e dei volontari che si prendono cura degli asini. Gian e io non eravamo a digiuno di quanto viene fatto là: seguiamo con passione i canali social del Rifugio e ormai conosciamo le vite dei loro asini meglio di quelle di un vip in vacanza a Formentera.
Il contatto con gli asini
Quello che vedete è Gian con Gegia, se non erro. Il contatto con gli asini è una parte molto importante dell’esperienza organizzata dal Rifugio degli Asinelli. Io, personalmente non aspettavo altro. Sono due i gruppi di asini con i quali ci si mescola, letteralmente: i Nonni e i Terapeuti.
- I Nonni sono, come ben si intende, asini anziani: un asino può vivere (in condizioni ottimali) anche 35 anni. I Nonni del Rifugio sono asini con 25 anni di età, anno più o anno meno. Gli asini anziani sono dolci e molto affettuosi, anche se ogni tanto sono simpaticamente scorbutici... Come tutti i vecchietti di ogni specie.
- I Terapeuti sono gli asini dottori. O così li chiamo io. Si tratta di animali più giovani e tutti belli vispi, molto adatti al contatto con gli esseri umani. Il loro lavoro è proprio quello di stare con la gente di ogni tipo. Tutti possiamo trarre benefici dalla presenza di un asino e dal fatto di entrare in contatto con loro.
Sia dai Nonni che dai Terapeuti si può utilizzare delle spazzole apposite per “pettinare” gli asini e strigliarli come piace a loro. Loro amano la strigliata energica sul dorso e anche stare vicino, praticamente appoggiati, a chi si sta prendendo cura di loro. Alcuni asini si rilassano così tanto durante questa attività, quasi da dormire.
L’esperienza al Rifugio degli Asinelli, per me
Questa sono io, con Nonna Freckles, asina della quale sono perdutamente innamorata. Nonna Freckles, giusto per farvi un esempio, arriva da Corfù, dove veniva utilizzata come taxi per i turisti. Ora se ne sta tranquilla al Rifugio, nella speranza che abbia dimenticato la fatica assurda a cui veniva sottoposta. Quando Gian e io siamo arrivati al Rifugio degli Asinelli, avevamo la nostra lista di super-star da incotrare: Nonna Freckles e Nonno Tudor (che ho anche pettinato alla grande. Amo immensamente anche lui), Costel il terapeuta, la mia Clementina che non si fa mai vedere ma che corre felice sul prato, Amilcare l’asino bianco e le tue nonne gigantesse Comtesse e Coquette. Potrei starei qui ore a citarvi i loro nomi e lo loro storie: quello che volevo più di altro è dare loro un po’ di quell’affetto che anche solo una loro foto sui social mi dà. Loro per me sono delle creature meravigliose e non so spiegarmi in modo razionale che cosa ci sia di tanto speciale in un animale come un asino. Quello che posso dirvi col cuore in mano, e col cervello nell’altra mano, è che mentre stavo lì io ero in pace col mondo. Non c’era scazzo, problema di lavoro, non c’era il dolore alla mia mano e il formicolio che sento ai piedi. Non c’era la stanchezza di un anno di lavoro o l’attesa spasmodica delle ferie che prima o poi arriveranno. Non c’erano tasse da pagare, conti da fare, responsabilità da avere giorno per giorno. C’era solo la bellezza di stare accanto a un animale splendido e capace di dire tantissimo, anche solo con lo sguardo o col venirti vicino per grattarsi addosso a te. Il viaggio non è quanti chilometri fai o quanti aerei prendi: è l’intensità di un’esperienza. E questa è un’esperienza coi fiocchi. La rifarei, anche ora, se potessi.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Ho letto con molta curiosità, non sapevo esistesse, Grazie di aver condiviso l’esperienza.
Grazie mille a te per il tuo commento. Vai a trovare gli asinelli (e tutti coloro che lavorano al Rifugio): fa proprio bene all’anima.
Che bello il lavoro di questa associazione! Io amo gli animali e sono contraria al loro sfruttamento, mi piacerebbe visitare questo posto e contribuire! Intanto penso all’adozione a distanza 😊 Grazie per il consiglio
Mi fa piacere che tu voglia contribuire!
Immagino tu sappia del mio amore per gli animali, che va di pari passo, in questo periodo della mia vita, con la mia incapacità sociale. Anch’io sto in appartamento e non posso tenere animali, però ne ho adottati alcuni a distanza come te 🙂 Ho letto questo post urlando interiormente per il piacere che mi dà sapere che esista un posto così in Italia.
Dalle mie parti ce ne sono di simili, anche se per animali diversi. E’ sempre bello. Poi quando nel passato delle bestie ci sono i maltrattamenti, è ancora meglio.
Tra l’altro una mia cara amica di Ivrea poco tempo fa mi mandò foto del figlio con tanti asinelli, probabilmente veniva da lì allora 🙂
Sicuramente veniva da lì, data la vicinanzia. Io lì mi sono riempita il cuore di amore. Stavo benissimo e quegli animali mi hanno dato tantissimo.
Non conoscevo questo rifugio e le possibilità che offre. Mi sono salvata il tuo articolo: mi piacerebbe organizzare presto una gita con i miei figli per fare un’esperienza come la tua. Bellissimo!
L’esperienza è speciale sia per adulti che per bimbi. Ne vale proprio la pena.
vidi un rifugio simile sull’isola El Hierro alle Canarie e mi piacque tantissimo grazie per il suggerimento se riusciremo andremo a visitarlo
Ti ricordi come si chiamava? Io sono spesso alle Canarie e andrei volentieri.
Ma quanto sono carini gli asinelli? Proprio una bella esperienza con questi simpatici animali. Nonnsapevo si potessero adottare a distanza!
Oh sì. Si possono adottare con poco e quei 25€ circa aiutano tantissimo.
Dolcissima esperienza! Mi piacerebbe molto farla e sarebbe molto bello anche per la mia bimba!
Sicuramente è perfetta per tutti.
Amo moltissimo gli animali, anche io la penso come te, tenere un cane in casa lo sacrifica molto. Però è una compagnia e ti dà amore. I miei hanno avuto un gatto per 3 volte, ma dopo l’ultimo non hanno voluto più, io ero bambina. Il tuo racconto mi è piaciuto, però sinceramente non sono attratta dagli asini, non mi suscitano la stessa tenerezza dei gatti, dei cani e dei felini (pantere, leoni)
Io ho avuto un gatto e un cane mentre vivevo con i miei e sono sempre stati molto bene anche in appartamento. Ora proprio non riuscirei per via degli impegni di lavoro: parto troppo spesso e lo lascerei da solo mille volte.
Giovy grazie! Questa scoperta è per me eccezionale, e non vedo l’ora di andare. Condivido ogni parola, dall’importanza di donare e aiutare, all’amore incondizionato che nutro per gli animali in questa fase della mia vita (prima ero più distaccata dall’argomento emotivamente parlando, ora ci sono dentro con tutta me stessa)…
E amo gli asinelli in modo speciale!
Articolo importantissimo e bellissimo.
Cara la mia Simo, è bellissimo averti qui sul blog in un commento. Secondo me il Rifugio ti piacerà alla grande. Facciamo così: ci andiamo assieme?
Che tenerezza le tue descrizioni e le tue foto con gli asinelli. Purtroppo gli asini sono spesso bistrattati (dare dell’asino a qualcuno non è un complimento) e sfruttati all’inversosimile (in ogni isola greca sono costretti a portare il peso di turisti pigri). A me stanno simpatici, così come i muli – quelli degli alpini in particolare – e mi ha fatto piacere leggere di questa iniziativa. Inoltre il contatto con gli animali è terapeutico e tu stessa lo hai sperimentato: sono in grado di dare amore gratuito ed è la cosa più bella del mondo
Nonna Freckles, l’asina che si è fatta il selfie con me, serviva proprio a quello. Una crudeltà assoluta per me.
Non conoscevo questa realtà, credo sia una di quelle esperienze che ti accresce umanamente. Grazie della condivisione 😀
Mi fa piacere che tu l’abbia conosciuta. Vai a trovare gli asini: ne saranno felici.
Mi hai fatto un bel regalo oggi Giovy. Devi sapere che io adoro gli asini e in più sono biellese, ma non sapevo di questo centro. Adesso vivo nelle Marche, ma spero, la prossima volta che tornerò in Piemonte per trovare la nonna e gli zii, di poter fare un salto in questa struttura. Grazie!
La prossima volta vai a conoscerli.
Questa si che è una esperienza interessante da fare. A contatto con la natura e con gli animali e per sostenere una buona causa. Interesse anche l’iniziativa di Teaming, che sarebbe utile estendere sicuramente anche ad altre realtà che ne gioverebbero.
Sul sito ufficiale del Teaming ci sono un sacco di cause da supportare. Vai a vedere.
Un articolo molto molto bello per il messaggio che manda. Ho adottato alberi e ulivi in giro per l’Italia, ma non ho mai pensato che si potesse adottare un asinello a distanza, come tu hai fatto con Clementina.
Nemmeno io posso tenere animali in casa, visto che vivo anch’io in appartamento, ma adesso che ho appreso di questa possibilità proverò ad informarmi meglio su cosa ho la possibilità di fare.
P.s. Non conoscevo nemmeno il teaming, è molto interessante come dinamica, e soprattutto non grava economicamente sulle tasche dei singoli. Bello !
Il teaming è una soluzione grandiosa: donare un euro al mese è una cosa che non ha un grande impatto per noi ma, mettendo assieme tutti quelli del gruppo, loro ricevono ogni mese una somma non immensa ma nemmeno indifferente.
Lo avevo visto in alcune delle tue storie su Instagram e mi avevi subito incuriosita. Il mio fidanzato e’ originario di quelle parti, la prossima volta che torniamo a Biella non manchero’ di fare una visitina in questo posto, e’ bello sapere di supportare iniziative del genere!
Vai e goditi gli asinelli.
Un esperienza che arricchisce sicuramente, su piú livelli. Non sapevo esistesse un posto simile e che si potessero fare donazioni e credo sia importante aiutare queste strutture che salvano gli animali e cercano di fargli vivere il resto della loro vita nella maniera piú decente ed umana possibile.
Ci sono molto più post meravigliosi di quelli che ci aspettiamo.
Io ci sono stata qualche anno fa con una mia amica di Biella. Amo gli animali e gli asini mi piacciono particolarmente. È davvero bello che esistano posti com questo dove gli animali vengono trattati con dignità ed amore.
Un posto così fa bene al cuore.
FAccio la volontaria in un rifugio di gatti abbandonati, maltrattati e orfani e vivo questa tua esperienza tutte le settimane più o meno. Ho sempre pensato che lo faccio per me stessa soprattutto, prima che per loro. Dono il mio tempo e in cambio mi regalano serenità, spensieratezza, peli e tante fusa
Fai un’attività di volontariato bellissima!
Noi siamo sempre alla ricerca di posti come questi, dove nostra figlia possa continuare ad apprezzare il mondo degli animali, giovarne psicologicamente, e impararne a rispettare i tempi. Io sostengo un gattile da tempo, sono sempre stata grattara ( da generazioni) e ho appena ripreso una cane in casa, salvato dal canile. L’amore che riescono a dare gli animali, non credo sia prerogativa degli uomini. Si danno completamente, anima e corpo, senza nemmeno aspettarsi un rientro in pari termini. Non c’è cosa più bella che imparare ad amare da loro.
Davvero, non c’è cosa più bella che imparare ad amare da loro.