Uno dei colori ai quali maggiormente si associa il nome della città olandese di Delft è il blu, quel blu scuro che a contrasto col bianco dà una connotazione che non si può confondere con niente altro nel mondo. La porcellana bianca e blu di Delft prende vita dentro un’edificio di inizio Novecento che è anch’esso davvero bello. Nasce lì, da mani esperte che si tramandano segreti decenni dopo decenni. La fabbrica Royal Delft si può visitare. Anzi, si deve visitare se vi trovate in viaggio in Olanda e potete raggiungere questa città raccolta ma piena di bellezza.
Visitare la Royal Delft: consigli e informazioni
La fabbrica Royal Delft è visitabile 7 giorni su 7, tranne che per la vigilia di Natale, il 31 Dicembre e capodanno. Solitamente la si visita con un tour guidato e io ve lo consiglio di tutto cuore. Solo le guide sapranno raccontarvi debitamente come mai proprio a Delft si intensificò così tanto la produzione di suppellettili bianchi e blu e perché questa è l’unica fabbrica a produrre simili oggetti e potersi fregiare dell’appellativo “Royal”. La visita costa 14€ e li vale tutti. Dura circa un paio d’ore e vi porterà in giro per la fabbrica, anche nei reparti operativi. Se avete l’Holland Pass o il Rotterdam Pass è gratuita. Potete comprare i biglietti online e avere così lo sconto di 1€ sul biglietto. Fossi in voi io inizierei con la prima visita del mattino.
Dove si trova la Royal Delft e come raggiungerla
L’attuale fabbrica della Royal Delft si trova a circa 5 km dal centro della città. Come vi dicevo, lo stabilimento attuale è sorto ai tempi della Grande Guerra, anno più o anno meno, ed è uno dei pochi rimasti di quelli sorti nel XVII Secolo. Nel Secolo d’Oro, in Olanda si producevano non so quanti oggetti da poter usare a tavola o in casa. Per poter raggiungere la Royal Delft e fare la vostra visita, vi consiglio di usare il Delft City Shuttle. Si tratta di un vero e proprio hop on- hop off made in Delft. In città, per dovute misure delle strade, non possono circolare gli autobus… ma un’ape car modificata sì. Il biglietto giornaliero costa 5€ e ci sono corse ogni 20 minuti circa. Il percorso vi porterà in tutto il centro di Delft e arriverà anche alla Royal Delft. Io l’ho preso dal mio hotel (Oude Delft) e al ritorno dalla mia visita sono scesa nella piazza del mercato. Si tratta di un’ottima opzione economica per coprire la distanza tra il centro e l’azienda. Oltre che un modo simpatico e sempre molto utile per vedere Delft.
Il Blu di Delft: un po’ di storia
Storicamente è certo che, già prima del XVI Secolo, in Olanda si producesse della porcellana policroma da usare in cucina tutti i giorni. A Delft ci si mise a produrre porcellana grazie alla grande quantità di argilla presente nella terra dei canali. Perché ci si mise a dipingerla di blu? Perché, proprio nel XVII Secolo, i grandi scambi commerciali messi in atto dalla Compagnia delle Indie Orientali (società con sede nella bellissima città di Hoorn) avevano portato nelle città dei Paesi Bassi un gran numero di manufatti cinesi (bianchi e blu) e il colorante che veniva usato per realizzarli. Gli Olandesi non persero tempo e unirono la loro bravura nel produrre porcellane e ceramiche a quel colore che divenne un segni distintivo dell’Olanda. Domanda: qual è la differenza tra ceramica e porcellana? Di per sé, la porcellana è un tipo di ceramica. La differenza di base sta nel materiale di produzione e nella differenza di cottura. La porcellana di Delft è cotta due volte.
Visitare la Royal Delft: quel tocco di ‘900 così speciale
Come sempre, non vi racconterò per filo e per segno la mia visita: vi devo lasciare un po’ di sorpresa, altrimenti che gusto c’è!? Vi dirò alcune cose che mi hanno colpito del percorso che ho fatto con la guida all’interno della Royal Delft. In primis, vi posso dire che all’interno dell’azienda c’è davvero quel tocco di ‘900 davvero speciale che racconta l’architettura (d’interni ed esterni) che ci poteva vedere in Europa tra le due Guerre Mondiali. La scala monumentale della Royal Delft ne è l’esempio perfetto. Così come lo è l’esterno dell’azienda. Osservate, gente. Osservate.
Il giardino della Royal Delft
Il Giardino della Royal Delft è un qualcosa di speciale: è pieno di lavorazioni in ceramica e porcellana, provenienti dall’ultimo secolo di lavoro dell’azienda. Si tratta di un vero e proprio campionario all’aperto, sul quale si affaccia anche la Brasserie interna all’azienda, dove potrete mangiare o prendere qualcosa alla fine del vostro tour, non prima di essere passati a saccheggiare lo shop.
La sala di produzione
Le fasi produttive della Royal Delft sono affascinanti, o almeno lo sono state per me. La produzione degli oggetti bianchi e blu più famosi del mondo si divide in due linee predominanti: quella prettamente artigianale e quella prodotta in serie, da un disegno originale. La prima, come dice il nome, è un qualcosa di unico: qualcuno pò ordinare all’azienda un servizio di piatti con un disegno deciso assieme al “mastro decoratore” e ogni piatto sarà fatto a mano. La seconda tipologia di produzione segue dei processi industriali ma viene creata sempre dalla mano di un mastro decoratore. Inutile dirvi che la prima tipologia produttiva ha un costo decisamente consistente. Sapete perché la Royal Delft si può chiamare “Royal”? Perché, fin dalla sua fondazione, ha prodotto i servizi di piatti per la famiglia reale Olandese. Anche la Regina Maxima e il Re Wilhelm hanno commissionato il prioprio servizio di piatti ufficiale all’azienda. Piccolo spaccato storico: fu proprio la Royal Delft, durante il Secolo d’Oro, ha produrre i famosi vasi per i tulipani. Andarono a ruba in tutte le corti d’Europa.
La visita alla Royal Delft, per me
Sono una che, per colazione, si nutre di curiosità e tè Earl Grey. Non necessariamente in quest’ordine. Quando sono andata a Delft volevo proprio scoprire molto di ciò che quella città ha dato al mondo. E questo “molto” cadeva sotto il nome di Johannes Vermeer e del blu tipico della città. I quadri di Vermeer già mostrano molti dei suppellettili prodotti in città. Mi chiedevo come tutta quella bellezza fosse sopravvisuta ad alcune delle fasi più dure della Storia Europea e come fosse arrivata intatta a noi. Visitando l’azienda l’ho capito: c’è un orgoglio di fondo che è diventato capacità di difesa di ciò che Delft ha dato al mondo. Produrre porcellane non è solo un’attività commerciale per la Royal Delft e, con tutta probabilità, siamo arrivati ad avere ancora quei piatti blu e bianchi nel 2019 perché chi è orgoglioso del proprio operato lo difende come una madre fa con i propri figli. La città è intrisa delle sue porcellane. Le porcellane sono intrise della città. Come se fosse una storia d’amore. Ecco cosa mi ha insegnato quella visita all’azienda più famosa di Delft e, forse, d’Olanda.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
“Saccheggiare” è proprio il termine adatto. Credo che in questo shop avrei riempito un carrello del supermercato. Ora sono curiosa di scoprire quello che non hai detto sul tour nella fabbrica. Deve essere davvero un esperienza interessante. Ho visto diverse fabbriche di porcellane, ma mai così grandi e importanti.
Ciò che, solitamente, vieta il saccheggio sono – giustamente – i prezzi: tutto ciò che viene prodotto presso la Royal Delft ha un prezzo decisamente medio-alto, altamente supportato dalla qualità della produzione.
Quando ho letto il tuo articolo e visto le foto ho pensato UAUUU mamma mia che meraviglia. E’ un posto bellissimo, sicuramente da prendere qualcosa da portare a casa, quei piatti con l’aereo sono bellissimi
Sono piatti dedicati a vari battaglioni importanti per la storia d’Europa e Olanda.
Bellissime queste porcellane e, ignorante io, non sapevo di Delft e della sua storia. Credo sia davvero interessante visitare questo paesino e soprattutto è bello sapere che davanti alla modernità e alla tecnologia, c’è qualcuno che ancora porta avanti lavorazionji antiche. brava la Delft, immagino il costo di queste porcellane
Delft è una piccola città davvero densa di bellezza.
Addirittura lo Shop!! C’è l’imbarazzo della scelta degli oggetti da acquistare .
Ma anche solo il giardino merita una visita ,è veramente curatissimo.
Io mi sarei portata a casa tutto ma avrei dovuto fare un mutuo. Mi ero innamorata di alcuni piatti ed è meglio che non pensi a quanto mi sarebbero costati.
Posti fantastici da visitare e che dire delle foto : ceramiche veramente belle e la scalinata che fa rimanere a bocca aperta. Ho guardato i particolari costruttivi di quest’ultima e sono rimasto incantato. Figuriamoci se la vedo dal vivo. Da andare! Grazie per l’articolo
Poi fammi sapere se dal vivo ti fa lo stesso effetto.
Delft è una citta molto carina! Le sue casette alte e strette e le vetrine dei negozi in stile con le porcellane blu mi sono piaciute un sacco! La fabbrica non l’ho visitata ma ci tornerò presto!
Per me quel luogo ha significato davvero molto. Forse uno dei posti che più volevo vedere in Olanda.
La tua descrizione del luogo e du ciò che hai vissuto è davvero coinvolgente, vien voglia di immergersi nell’immediato. Si comprende che è stata un’esperienza significativa: mi piace la tua frase sul nutriti a colazione di curiosità e tè earl grey (non necessariamente in quest’ordine!). Sei troppo simpatica e ti seguo con interesse!
Grazie mille Evelina!
Davvero molto interessante, quando decidiamo di visitare un posto ci appassioniamo non solo alla bellezza, ma anche alla storia che fa di un posto la meraviglia che abbiamo oggi.
Blery&Ily
https://thesprintsisters.com
Io senza storia non vivrei.
Davvero ricchissimo di informazioni! Sto pensando di andare a Delft ad ottobre quando sarò in Olanda e sicuramente queste informazioni sono utilissime.
A ottobre secondo me sarà bellissima!
C’è qualcosa di davvero particolare nelle porcellane. Non sapevo che a Delft ci fosse una fabbrica così importante da essere definita Royal. Sempre ottime scoperte con te Giovy!
Delft è la porcellana made in Holland!
una fabbrica di porcellana?! non ne uscirei più io amo conservare e collezionare le porcellane dei luoghi dove vado le conservo con molta cura.