Il mio viaggio in Olanda di fine primavera è stato caratterizzato da una forte presenza (voluta dalla sottoscritta) di Johannes Vermeer, il pittore olandese attivo nel Secolo d’Oro, conosciuto soprattutto per La ragazza dall’orecchino di perla. Vermeer non ha dipito solo quel quadro, anzi. La sua non è una produzione immensa ed è tutta caratterizzata proprio dai Paesi Bassi di quegli anni. La sua pittura è intrisa della sua Delft, la città dove è nato, è vissuto, ha dipinto ed è morto. Ci sono artisti che si spostano da un luogo all’altro ma questo non è il caso di Johannes Vermeer. Oggi vi racconto i luoghi di Delft dove ritrovare questo grande artista, ammesso e concesso che tutta la città lo racconta a dovere.
Vermeer e la sua Delft
Johannes Vermeer nasce a Delft nel 1632, probabilmente in autunno, visto che è stato battezzato alla fine dell’autunno di quell’anno. Delft, in quel periodo, era una sorta di The place to be: la ceramica, la birra, la vendita di tessuti e ogni genere di commercio possibile portavano in città ricchezze di ogni tipo. Stiamo parlando dell’Olanda del Secolo d’Oro, quella in cui i Paesi Bassi erano una sorta di super-potenza, soprattutto per via del commercio del Tulipani. La famiglia di Vermeer era borghese e suo padre era un mercante di tessuti di un certo valore. Venne cresciuto come protestante ma sposò una cattolica (dalla madre molto ricca) e si convertì per lei. Tutto ciò che dipinse è racchiuso in circa 25 anni di attività. Johannes Vermeer muore nella sua Delft nel 1675. Si pensa che molti dei suoi dipinti siano andati perduti perché venduti dopo la sua morte. Ciò che ci resta è una produzione raccolta, ma emblematica. Il quadro che più amo, tra i suoi, è la Veduta di Delft che si trova alla Mauritshuis dell’Aia. Un quadro che mi ha fatto piangere per circa mezz’ora.
La Delft di Vermeer: i luoghi che ricordano la vita del pittore
Delft è una città olandese dove, in alcune parti, il tempo sembra proprio fermo al Secolo d’Oro. Tutto ciò aiuta a immaginarsela proprio come fosse ai tempi di Johannes Vermeer. I luoghi che vi sto per raccontare sono tutti raggiunbili camminando. Vi consiglio proprio di scoprire Delft passo dopo passo, osservando ogni singolo dettaglio. Vermeer è un pittore che racconta l’intimità e l’interno delle case ma, come vi dicevo, la sua città – nella sua esteriorità – ve lo ricorderà in ogni mattone, ogni luce riflessa nel canale, ogni contrasto tra cielo e nuvole.
Le Oude Kerk: iniziamo dalla fine della vita di Johannes Vermeer
La Oude Kerk è stato il primo luogo che ho visitato a Delft. Dormivo proprio lì di fronte e adoravo guardare il suo profilo reso quasi evanescente dalle finestre della mia stanza. Questa chiesa è la più antica di Delft e proprio lì Johannes Vermeer è sepolto. Lo troverete nella navata di sinistra, in una tomba a terra che riporta il suo nome, il fatto che fosse pittore (Schilder) e il fatto che appartenesse alla Gilda di San Luca, la corporazione di cui fece parte. Vi ho già raccontato come organizzarvi per visitare la Oude Kerk (e la Nieuwe Kerk). Fatelo non appena arrivate a Delft. Sarà contento di ricevere i vostri saluti.
Martk: la piazza del mercato
La piazza del mercato di Delft – Markt, per l’appunto – è uno spettacolo che va visto a prescindere dalla voglia di scoprire i luoghi di Vermeer in città. Questa piazza è magnifica: da un lato troverete il Municipio e, dal lato opposto, c’è l’immensa Nieuwe Kerk. Proprio dove la piazza si apre su di una piccola via chiamata Bonte Oosteeg, troverete un negozio di souvenir in quella che un tempo era la casa della famiglia Vermeer. Si ipotizza che Johannes fosse nato proprio lì. La piazza del mercato era sicuramente uno dei luoghi da lui più vissuti e osservati.
La Nieuwe Kerk
Dal lato opposto della piazza, come vi dicevo, troverete la grande Nieuwe Kerk, luogo in cui Johannes Vermeer venne battezzato. Ai tempi del Secolo d’Oro, si era soliti registrare i battesimi e non i giorni di nascita. Sono stati proprio i registri della chiesa a certificare la nascita di Vermeer come cittadino di Delft. Una volta ammirato (e visitato) questa chiesa, luogo di sepoltura ufficiale della Famiglia Reale dei Paesi Bassi, infilatevi lungo la via che vi ho detto prima: Bonte Oosteeg.
Il Vodelsgracht
Passata quella via, vi ritroverete dritti sul Vodelsgracht, la via che costeggia il canale (gracht, in Olandese) che le dà il nome. Questa via, stretta e slanciata verso quelle che un tempo erano le mura della città, è il vero e proprio centro della vita di Johannes Vermeer. Cosa si trova proprio lungo questa via?
- Qui c’era la Gilda di San Luca, la corporazione dei pittori, luogo che ora è il Vermeer Centrum
- Qui c’era il negozio di tessuti del padre di Vermeer
- Qui, con tutta probabilità, si trovava la casa che lui dipinse in “Stradina di Delft“.
Il Vermeer Centrum
Che cos’è il Vermeer Centrum di Delft? Lo si può sicuramente definire un museo ma non contiene opere originali di Johannes Vermeer. Si tratta di un vero e proprio “catalogo” dell’attività del pittore olandese. Vi sono contenute le riproduzioni (perfette e in scala 1:1) di tutte le sue opere. Ma non solo. La struttura è divisa in piani. Si inizia la visita dal piano che racconta tutte le opere: vi verrà data un’audioguida (disponibile anche in italiano). Ascoltate per bene tutte le spiegazioni perché vengono raccontate molte cose interessanti sui quadri. Essi sono posti in ordine cronologico e io ho trovato interessante anche questo. Da lì si inizia a conoscere Johannes Vermeer. Il piano successivo si occupa di aiutarci ad analizzare le opere: comprendere l’uso della luce, delle ombre, capire l’intimità ritratta, i modi e i costumi dell’epoca. È come se il genio di Vermeer, in quel piano, venisse smontato pezzo per pezzo per poterlo capire meglio. L’ultimo piano riguarda Delft ai tempi di Vermeer e tutto ciò che permette di entrare maggiormente in contatto con la città di quel secolo. Vale la pena di visitare il Vermeer Centrum di Delft, anche se non contiene opere originali? Certamente sì. Fatelo.
Il negozio del padre di Vermeer
Tenendo il Vermeer Centrum sulla sinistra, iniziate a camminare verso la fine di Vodelsgracht. Troverete, dopo pochi passi, un ristorante che ha come simbolo una volpe. Quel ristorante è ora nel luogo che, un tempo, fu il negozio di tessuti del padre di Johannes Vermeer. Perché questo negozio è importante per capire l’artista? Perché in quasi tutti i suoi quadri c’è la presenza di tessuti, tende tipiche del Secolo d’Oro: si tratta di un vero e proprio campionario ispirato dalle collezioni che vendeva il padre. Dopo essere stati lì, proseguite lungo il canale.
La Oostpoort: l’emblema de “La veduta di Delft”
La Veduta di Delft di Vermeer è un quadro datato attorno al 1660 ed è l’esatta fotografia di come fosse la città in quel periodo. La Delft che Vermeer aveva davanti agli occhi non è più la stessa, non tanto per effetto della modernizzazione, ma di un incendio che distrusse parte della città poco dopo che il pittore dipinse il quadro. Ci sono, però, delle cose che sono rimaste tali e una di essere è la Oostpoort, la porta dell’Est. Ora è l’unica porta rimasa della città. Vermeer, con tutta propabilità, era in piedi non distante da dove ora scorre una delle strade principali della città. Osservò la sua città e la ritrasse con un insieme inimmaginabile di dettagli. Mentre ero alla Mauritshuis per osservare il quadro originale, un signore di fianco a me mi prestò il suo binocolo per osservare i dettagli. Ciò ha reso ancora più bello il momento in cui ho cercato di trovare il punto in cui si mise il pittore e ho alzato gli occhi verso la città. Percorrendo il Vodelsgracht fino alla fine e seguendo poi verso destra la via chiamata Oosteinde, arriverete alla porta in 10 minuti di cammino.
Il quartiere cattolico: il luogo della maturità
Camminando per tornare in centro, passerete di sicuro vicino alla chiesa cattolica di Delft. Qui si trova una via di nome Burgwal, giusto per darvi un riferimento da trovare sulla cartina. Una volta lì vi troverete nel quartiere cattolico di Delft. Lì andò a vivere Johannes Vermeer dopo il matrimonio. Sua suocera possedeva una casa a ridosso proprio della chiesa. Già ai tempi del Secolo d’Oro, i Paesi Bassi erano già sinonimo di accoglienza e tolleranza. Vermeer si convertì al cristianesimo e continuò a lavorare in una città a prevalenza protestante. Con tutta probabilità, non furono di certo tempi semplicissimi ma il buon nome della sua famiglia (e la posizione sociale della sua suocera) ebbero la meglio.
Un ultimo consiglio: se state pianificando un viaggio in Olanda e amate Johannes Vermeer, vi consiglio la visione di un documentario (in 4 puntate se non erro) prodotto dalla Rai. Si chiama I silenzi di Vermeer e si trova su RaiPlay. Vi darà un sacco di spunti per il vostro viaggio in Olanda.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Che bello questo viaggio sulle orme di un grande artista come Vermeer! Mi è sembrato così strano che nel centro a lui dedicato non ci siano sue opere originali. Ma sicuramente è una cosa voluta. L’Olanda è uno dei paesi che più mi ha lasciato emozioni e probabilmente lo è anche per questi suoi artisti geniali.
I suoi quadri sono in musei molto importanti. Il centro è nato proprio per raccontarlo più dal punto di vista storico e tecnico.
Adoro Veermer (anche se il mio cuore batte per Van Gogh, ammetto). Ho tra i miei propositi da tempo scoprire l’Olanda al di fuori di Amsterdam che non credo riesca a far assaporare la vera essenza dell’Olanda. Sicuramente questo tuo racconto ha rafforzato la mia convinzione.
Io amo entrambi ma sono più #TeamVermeer. Delft è molto comoda da raggiungere da Amsterdam e ne vale proprio la pena.
Ammetto di conoscere poco Veermer a parte il ritratto della ragazza con l’orecchino, mi hai dato un ottimo spunto per visitare Delft
Spero che quella città sappia conquistare anche te.
ammetto di non conoscere questo Vermeer ma l’Olanda mi ha sempre molto affascinata, spero di poter visitare questi posti che hai citato quanto prima, mi sai consigliare anche dove poter mangiare qualcosa di tipico?
Ciao Silvia, ho scritto un posto su Dove Mangiare a Delft. C’è molto da gustare da quelle parti.
Eccolo qui: https://www.emotionrit.it/2019/04/viaggio-in-olanda-due-luoghi-dove-mangiare-a-delft.html
Mia sorella si è trasferita da pochissimo in Olanda e ne approfitterò per andarla a trovare e visitare un pò questa nazione che conosco poco. Che carina Delft!
Delft è meravigliosa!