
È da tanto che non scrivo di Cuba e il caldo ansioso (sì, per me è ansioso e ansiogeno) di questi giorni mi ha riportata con la mente proprio là, sull’Isla Grande, quel luogo dove ho sperimentato – un bel po’ di anni fa – cosa vuol dire stare a circa 36°, col 90% di umidità, dentro la bibilioteca Nacional de La Havana a cercare materiale per la tesi. Cuba per me significa molto e mi manca da matti. Cuba per me è un insieme avvolgente di emozioni e sentimento, un qualcosa che spesso si traduce in musica. Non c’è nessun viaggio a Cuba senza musica e, oggi come oggi, proverò a fare un parallelo tra le sensazioni che quell’isola scatena e la musica di un grande gruppo che unisce passato e presente di Cuba: gli Orishas.
Chi sono gli Orishas

Devo ringraziare un post su Facebook che ha colto la mia attenzione un paio di giorni fa. Si parlava proprio dell’esibizione degli Orishas al Festival Latino Americano di Milano. Mentre vivevo in Svizzera, frequentavo un sacco quel festival e mi sono resa conto di quanta qualità ci sia in tanta musica latina. Non tutta, ma tanta. Il primo album degli Orishas esce nel 2000 e subito fa si che questa band entri nel mio cuore per il mix di tradizione cubana purissima e tanta voglia di innovare facendo tesoro della tradizione, senza scimmiottarla ma rispettandola. Questo gruppo era inizialmente formato da 4 elementi ma uno di loro non c’è più. I tre rimasti stanno portando avanti un qualcosa di sempre più speciale, un qualcosa che può diventare la giusta fiamma che accende la voglia di Cuba. Quando si pensa alla musica cubana, salta alla mente il Buena Vista Social Club, Compay Segundo e anche – a tratti – Gloria Estefan. Io aggiungo a questi gli Orishas e la Charanga Habanera, altro grande gruppo che va letto nella sua profondità. Gli Orishas, come vi dicevo, raccontano l’essenza pura di Cuba. Lasciate che accompagnino la preparazione al vostro viaggio. E poi il viaggio stesso. Ecco le 4 canzoni imperibili e l’emozione corrispondente a mettere nello zaino.
La vitalità di Cuba: A lo Cubano
A lo Cubano è stato il biglietto di presentazione degli Orishas al mondo… E anche quel video che è stato capace di raccontare una Cuba diversa da quella della salsa di Celia Cruz. La musica a Cuba è cultura piena, anche quando è moderna e un singolo è stato pubblicato due giorni prima. Quale sensazione rappresenta A lo Cubano in un viaggio a Cuba? Per me è pura vitalità, è voglia di ballare, voglia di stare bene. Il testo è piuttosto pungente a tratti ma rappresenta davvero la Cuba di quegli anni, quella che voleva rivalsa dopo il Periodo Especial. Il disco, infatti, è del 2000. Il Periodo Especial è quell’insieme di anni che vanno dal Crollo del Muro di Berlino fino al 1999/2000: Cuba se l’è vista brutta in quegli anni ma ne è uscita a testa alta.
No hay quien me pare
Aquí mira voy a seguir
Yo represento ron, mulata, cuba hasta el fin
Mi orishas como un imperio voy a construir
Yo te dejo mi tema como mi emblema cest fini
No no te vayas
Mi gente orishas, el mundo pa la valla
De oriente hasta occidente gritamos a la batalla
Mi gente en talla
Y todo el yack se te desmaya
Y te me callas
Il luogo da vedere per ascoltare alla grande questa canzone? Sicuramente le Playas de l’Este, appena fuori La Habana. Se avete voglia di qualcosa di più impressionante, dirigetevi verso Cayo Santa Lucia. Non sbaglierete di certo.
La nostalgia di Cuba: 537 Cuba
53 è il prefisso internazionale di Cuba. 7 è quello de La Habana. 537 Cuba altro non è che un inno alla nostalgia che si può avere di quell’isola. Anche dopo un solo viaggio. Questa canzone è un chiaro omaggio a Compay Segundo e alla sua Chan Chan, canzone che – anche da sola – può farvi da guida di viaggio nel sud dell’isola. Parola mia. Che cosa hanno fatto gli Orishas con questa canzone? Hanno scritto, per me, una vera e propria dichiarazione d’amore con un pizzico di rabbia, quella rabbia che è data non da qualcosa di cattivo ma da quella stretta la cuore che solo la nolstalgia dà. Nel testo si legge (e si ascolta):
Cayo Hueso, San Leopordo
Vuena Vista, Miramar
Alamar, La Victoria
Habana Vieja, Barrio Nuevo
Bejucal
Dónde estás tú mí Rampa?
El sol que canta, La Catedral
El Capitolio se levanta
En el oido de éstas voces
23 y 12, Vedado, Paseo del Prado
Tus leones lado a lado
Forman parte de mis tradiciones
Mis emociones
Eres tú mí Cuba
Como tú ninguna
Che cosa stanno cantando gli Orishas? Semplicemente fanno un elenco di tutti i quartieri principali de La Habana e dichiarano il loro amore a Cuba: Le mie emozioni sei tu Cuba, come te nessuna. Queste parole sono stata la prima dichiarazione d’amore che ho sentito perfettamente mia. Quale posto visitare per ascoltare questa canzone? Sicuramente il Paseo del Prado a La Habana, in un pomeriggio pieno di sole, mentre si cerca l’ombra sotto i suoi alberi.
La tradizione di Cuba: Represent
Non esiste musica cubana contemporanea che non attinga alla tradizione, a quel ritmo infinito e sempre coinvolgente che la musica cubana di un tempo ha dato al mondo. La canzone che, secondo la mia opinione, meglio si addice a raccontare questa voglia di tradizione è Represent, uno di quei pezzi degli Orishas che è stato rimaneggiato e campionato da un sacco di gente. Il verso chiave per me è questo, indissolubilmente legato al sottofondo spettacolare che questa canzone sembra disegnate.
Latino Americano de la Habana
Te lo mando con sabor mejor
Aprenderás que en la rumba esta la esencia
Que mi guaguancó es sabroso y tiene buena mezcla
¿Tu Ves? A mi vieja y linda Habana
Sentimiento de manana todo eso representas, Cuba!
Se ascoltate bene, c’è della gran parentela tra questa canzone e A Lo Cubano. Il posto giusto dove ascoltare questa canzone? Sicuramente camminando lungo il Malécon de La Habana, pensando a ciò che quel lungomare rappresenta e ha sempre rappresentato nella storia. A Cuba tutto ha più di un significato. Tenetelo a mente.
Il ritmo e (è) la vita di Cuba: Cuba Isla Bella
A differenza delle canzoni che vi ho citato finora (tutte della prima parte della vita artistica degli Orishas), Cuba Isla Bella arriva dopo e racconta la reunion degli Orishas. Per circa 6 anni i nostri cari amici cubani hanno seguito strate diverse ma non si sono mai dimenticati. Questa canzone è un ritorno denso di amore e di ritmo… perché il ritmo è Cuba. Ribadisco una cosa detta qualche paragrafo più su: Cuba è la salsa, questo è vero. Ma non è solo salsa. E la salsa che vedete qui in Europa non è quasi mai quella di Cuba. La salsa cubana, come tutta la musica cubana, si nutre dell’Africa che c’è in Cuba ed è molto, ma molto, di più. Nella canzone “Represent” si dice che “la rumba esta la esencia” e questa è la grande verità. Cuba Isla Bella è la canzone giusta da questo punto di vista.
He vuelto al refugio que calma el dolor
Y vuelvo a el recuerdo del primero amor
Lo que fui, lo que soy y seré, por mi isla bella
Dove ascoltarla? Pranticamente ovunque in giro per l’Isola. Se non l’avete già fatto, aggiungente al vostro itinerario di viaggio a Cuba qualche giorno nel sud dell’isola. La Cuba campesiña è quella più autentica e vera. Almeno per me. Fermatevi ad ascoltare Cuba Isla Bella viaggiando tra Houlguin e Moron, prima di raggiungere il mare dei Cayos.
Cuba, quello che ho scritto e quello che è per me

Piccolo, spazio, pubblicità… come canterebbe qualcuno di molto famoso dalle nostre parti. Questo post su Cuba mi è uscito dalla mente e dal cuore e mi ha ricordato che, un anno fa circa, ho fatto una cosa bella e che mi ha riempita di orgoglio: ho scritto una guida di viaggio su Cuba, pubblicata da Viaggiautori. La mia guida di Cuba è ancora in vendita e potete acquistarla sia singolarmente che all’interno di un multipack promozionale. Ma non volevo dirvi solo questo. Volevo dirvi che, anche se da molto non parlavo di quest’isola, il mio amore per Cuba è sempre grande ed eternamente pronto a far capolino e prendersi la mia anima. Come fosse un diavoletto. Ascoltare musica cubana è il mio miglior modo, ora come ora, per ritornare là, almeno con la mente.
Che bella questa visione di Cuba suon di musica,non conoscevo questo gruppo. Appena partono queste musiche latine viene improvvisamente voglia di ballare.
E con gli Orishas viene anche tanta voglia di pensare.
Lo ammetto: arrivata alla fine dell’intro ho cercato gli Orishas online perché non conoscevo la loro musica… o almeno così credevo, fino a che non ho sentito A lo Cubano. Anche nel mio immaginario Cuba è legata a doppia mandata con la musica.
Lo è proprio!
Ma che bella l’idea di raccontare Cuba attraverso la musica! A parte Buena Vista Social Club non conosco nessuno, me li vado subito ad ascoltare 🙂
Qui siamo in pieno omaggio al Buena Vista!
Non sono mai stata a Cuba e per me che amo i ritmi latina, sarebbe un must.. mi hai fatto pensare a un possibile itinerario basato proprio su un’esperienza musicale, qualcosa che solo pochi Paesi permettono di fare!
La musica può essere un perfetto compagno di viaggio a Cuba. Perfetto e molto piacevole.