
Agatha Christie è una di quelle donne che nessuno scrittore sarebbe mai riuscito a inventare. Forse solo lei avrebbe potuto creare un personaggio che le assomigliasse e, a dire il vero, forse l’ha fatto davvero. La grande giallista inglese è ancora la scrittrice che ha venduto più libri al mondo e, se non erro, era già arrivata a questo record quando era ancora in vita. Agatha Christie se n’è andata da questo mondo in un modo pieno di mistero, quasi come volesse mettere in scena la sua dipartita. Un viaggio in Inghilterra nel nome di Agatha Christie potrebbe portarvi in molti posti: ce ne sono alcuni particolarmente degni di nota. Ve li racconto oggi.
Agatha Christie, nata Miller

Le foto più celebri di Agatha Christie la ritraggono anziana e molti se la immaginano come Miss Marple, quando lei era molto più simile – a livello di stile di vita – al suo mitico Hercule Poirot. Nacque da una famiglia benestante, per non dire nobile, nel 1890 e morì in circostanze misteriose nel 1976. Fatevi due conti: la sua vita ha visto tutto lo scorrere delle vicende britanniche dalla Regina Vittoria ai Sex Pistols. Mica pizza e fichi. Agatha è stata, epoca dopo epoca, testimone del suo tempo e della nazione che l’ha vista crescere e diventare la più famosa scrittrice al mondo. Se, ora come ora, mi chiedessero che cosa voglio fare da grande, la mia risposta sarebbe “Agatha Christie“. La nostra signora in giallo (e non me ne voglia la Jessica Fletcher) fece mille cose nella sua vita, compreso il fatto di scomparire nel nulla nel 1926, facendo preoccupare anche gente del calibro di Arthur Conan Doyle. Diciamo che non ha proprio vissuto nella noia. Quello che ci ha lasciato è una produzione lettararia senza pari, nella quale possiamo leggere molto dell’Inghilterra tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta. Cosa amo pazzamente dei suoi libri? Dieci piccoli indiani mi fa venire sempre i brividi, malgrado ormai sappia tutto della storia. Poirot è colui che amo di più ma sto iniziando a capire di più Miss Marple. Insomma, non smetterò mai di leggere ciò che ha scritto. E non smetterò di ammirare l’Inghilterra che l’ha vista protagonista.
I luoghi di Agatha Christie in Inghilterra

Quali sono i luoghi legati ad Agatha Christie in Inghilterra? Ce ne sono molti, come vi dicevo. In questo post mi concentro maggiormente sui luoghi della sua vita più che su quelli dei libri. Anche se alcuni sono indissolubilmente legati e consegnati all’eternità proprio dai suoi romanzi. La lista non è completa: ne ho scelti pochi da poter vedere in un itinerario di viaggio che potrebbe prendervi come minimo una settimana. Potete pensare di atterrare a Bristol e raggiungere la prima tappa. L’ultima tappa sarà Londra: da lì potete prendere il volo di ritorno. Vi racconterò di:
- Burgh Island: luogo di relax per Agatha e di investigazione per Poirot
- Greenway House: dove Agatha Christie passava le sue vacanze
- Torquay: la città dove è nata e cresciuta
- Mayfair, Londra: la zona nobile della capitale britannica
Tutte i luoghi, tranne Londra ovviamente, si trovano nel Devon, una contea davvero interessante sotto molti punti di vista. Visitare il Devon vi sarà di strada nel caso vogliate proseguire poi, per la Cornovaglia. In questo caso, vi consiglio di capovolgere partenza e arrivo. Ovvero: iniziate il vostro viaggio da Londra.
I Luoghi di Agatha Christie: Burgh Island

Burgh Island è un’isola di marea che si trova al largo della costa del South Devon. Si tratta di uno di quei luoghi da vedere prima o poi nella vita, soprattutto per rendersi conto di quanto lì sia ancora tutto come ai tempi di Agatha Christie. Quest’isola era molto famosa, tra gli Anni Venti e gli Anni Trenta, tra le persone abbienti perché, sul suo territorio, è presente un resort con tanto di Spa che veniva frequentato da chi poteva permetterselo. Agatha Christie era solita passare del tempo lì. Quel luogo, resort compreso, è protagonista di uno dei romanzi che più amo della scrittrice inglese: Evil under the sun (Corpi al sole, in italiano). Nella storia, Poirot si deve recare nel resort per seguire delle cure per stare meglio dopo un collasso. Il dottore intima all’investigatore di non lavorare ma il caro Poirot non potrà concedersi troppe ferie. Burgh Island è davvero un paradiso e si raggiunge, come ai tempi della Christie, con una sorta di carretto durante la bassa marea e con una barca con l’alta marea.
I Luoghi di Agatha Christie: Greenway House

Greenway House è una gran bella proprietà gestita dal National Trust. Per anni, fu la casa di vacanza della famiglia di Agatha Christie ed è stata lasciata così com’era negli anni Cinquanta. Agatha Christie ha scritto molto in quella proprietà ed io sono sempre sensibile al fascino delle case in cui gli scrittori creano. Sono convinta che ci sia il loro genio ancora sparso per la casa. A Greenway vengono organizzate molte iniziative interessanti. A fine maggio, solitamente, c’è un festival letterario al quale, prima o poi, vorrei partecipare. La proprietà ha un giardino davvero bello, anch’esso per me infuso del genio della grande Agatha. Per entrare a Greenway e nei suoi giardini si paga un biglietto di 13,60£. Li vale? Certo che sì.
I Luoghi di Agatha Christie: Torquay

Torquay è la città di Agatha Christie, quella che l’ha vista venire al mondo. Torquay è il luogo di Dieci Piccoli Indiani. A me basterebbe già questo per visitarla. Ovviamente Torquay è molto di più: è sicuramente una città costiera piacevole, dove il vento e il mare trovano giusta dimora. Sembra che ci sia davvero dell’ispirazione sparsa nell’aria di quella contea perché Dickens nacque una sessantina di chilometri più a sud-ovest. Ci sono dei luoghi che sono speciali proprio solo per la loro posizione. Non trovate? Gli inglesi chiamano questa zona della Gran Bretagna The English Riviera e, facendo un viaggio da quelle parti, capirete subito il perché. Questa parte di Gran Bretagna divenne una celebre località per le vacanze al mare in epoca vittoriana. Ogni tanto, ci si sente come se si tornasse indietro nel tempo.
I Luoghi di Agatha Christie: Mayfair, Londra

Mayfair è quella zona di Londra “appoggiata” da un lato su Hyde Park, da un altro su Green Park, da un altro lato su Bond Street e l’ultimo lato su Regent Street. Mayfair è un po’ il luogo che Agatha Christie amava frequentare a Londra e, soprattutto, è uno dei luoghi in cui lei visse, nel suo periodo nella capitale britannica. Il quartiere è ancora oggi simbolo di lusso e si una certa Londra dal sentore aristocratico. Lo so che ho detto che non avrei parlato delle location dei libri ma, se volete cercare il luogo in cui viveva Poirot, dovrete recarvi a Clerkenwell, a Florin Court. Lì si trova la fittizia Whitehaven Mansion dove viveva il caro Hercule. A ogni modo, non ho citato Poirot a caso: la Londra di Poirot era la Londra di Agatha Christie: ristoranti, bei locali, teatri, serate mondane e così via. A inizio del post vi dicevo che solo Agatha avrebbe potuto mettere se stessa all’interno di un romanzo e descriversi adeguatamente. Il suo alter-ego, infatti, si trova proprio nelle storie di Poirot: si tratta di Ariadne Oliver, la scrittrice di gialli (ma va!?) che aiuta Hercule Poirot in alcune indagini.
Agatha Christie, per me
Dieci piccoli indiani è stato il primo libro che letto di Agatha Christie: avrò avuto 12 anni. Poi sono passata ad Assassinio sul Nilo e Assassinio sull’Orient-Express e mi sono totalmente innamorata di come scriveva quella donna. Ovviamente, al tempo, non leggevo in inglese ma, al liceo, ne approfittai subito. Tornai sulla versione originale di Dieci Piccoli Indiani e non la dimenticai più. Solo due anni fa ho letto “Courtain Down”, l’ultimo romanzo con protagonista Poirot e mi sono detta che solo lei sarebbe stata capace di tanto. Lei disse che “il tempo è il miglior killer” ma il tempo l’ha consegnata a eterna gloria e memoria. A volte penso che Agatha stessa abbia voluto inscenare la sua morte misteriosa, quasi a voler lasciare la firma alla sua uscita di scena. Proprio come Poirot, personaggio che le assomigliava tanto. Io credo che non esisterà mai più una scrittrice come lei. Magari, un giorno potrei essere io (w la modestia): di per sé immagino sempre Agatha Christie come una sorta di obiettivo. Un giorno, Giovy, arriverai lì.
Penso che leggerei volentieri un tuo libro, Giovy. Se è scritto bene la metà di come scrivi i tuoi post, lo leggerei tutto d’un fiato. E chissà, magari avremo anche noi in Italia una nuova Agatha Christie. 😉
Ti ringrazio Raffi. Questo tuo commento mi riempie d’orgoglio!
Amo leggerti, in ogni tuo dettaglio.
Terrò a mente Greenway.
Grazie Giovy
Grazie Max. Greenway è proprio un luogo di pace e ispirazione. Non mi stupisce che lei scrivesse (anche) da lì.
Come te, ho amato Agatha Christie soprattutto in adolescenza. Dieci Piccoli Indiani resta il mio libro preferito dei suoi. Tra l’altro adesso che vedo le foto di Burgh Island, sembrerebbe proprio la location perfetta.
Rileggila da adulta: ti farà tutto un altro effetto.
Quindi leggeremo a breve un blog thriller? O magari dei brevi racconti articolati in puntate? Deve essere stato davvero un viaggio suggestivo oltre che rilassante visti i posti stupendi.
Non un blog. Mi auguro un libro, prima o poi.
Questa parte dell Inghilterra mi manca, ma credo sia davvero bella! Le tue foto e i racconti lo confermano.. 🙂 complimenti
Grazie Noemi!
Di Agatha Christie non dimentichero’ mai Dieci piccoli indiani. Ha scritto moltissimi libri e io stessa ne ho letti altri ma quello fu il suo primo libro che lessi e mi e’ decisamente rimasto impresso nella memoria. Un talento il suo che non andra’ mai dimenticato!
Io ho ancora i brividi quando leggo quel libro!
Agatha Christie è, anche per me, una tra le migliori scrittrici al mondo. Trovo che l’Inghilterra sia stata la culla di molti geni letterari (donna): Jane Austen, le sorelle Bronte, Mary Shelley, Virgina Wolf e appunto Agatha Christie. Possiedo tutti i suoi libri e li ho letti tutti, alcuni anche piu di una volta. È grazie a lei e alle altre splendide donne che ho citato sopra, se mi sono innamorata dell’ Inghilterra e dei suoi luoghi da favola.
P.S. Giovy ho una richiesta da farti…carica piu video, se puoi, sul tuo canale YouTube….soprattutto dei viaggi che hai fatto o che farai negli UK. Grazie😉
Ciao Elisa,
lo farò. Cercherò di fare qualche video in più. A volte mi è difficile concentrarmi per ricordarmi di fare tutto in viaggio: foto, video, stories… e godermi anche il viaggio. Ma lo farò!
Che meraviglia questo percorso letterario. Lo metto nell’infinita “to do list” di viaggi in UK.
E aspetto il tuo libro!
🙂
Io anni fai andai a Torquay “solo” perché era la città di Agatha Christie. Dieci Piccoli Indiani è stato anche per me il primo libro di Agatha Christie letto ai tempi delle medie, e a distanza di anni rimane tra i miei preferiti (si contende la pole position con The Pale Horse).
Ultimamente ho letto anche la serie di Poirot scritta da Sophie Hannah: li hai letti, e se sì cosa ne pensi? All’inizio ero un po’ scettica, però la voglia di continuare a leggere le avventure di Hercule è tanta, per cui ormai sono diventata una fan di questa serie della Hannah.
Sai che non conosco quei libri su Poirot? Andrò sicuramente a cercarli, grazie per la dritta.
Anche per Agatha Christie è una scrittrice incredibile. Penso al numero dei romanzi che ha scritto, tutti sempre di ottima qualità. Quando ho vissuto in Inghilterra ho percepito un po’ dei suoi libri nelle campagne inglesi, in parte ancora simili a quelle raccontate nei suoi libri. Non avevo mai pensato di ricercare i luoghi reali dei suoi libri, ma tu sei sempre troppo avanti!
Per me è un must ricercare i luoghi reali dei libri. I posti descritti da lei sono una via di mezzo: a volte esistono, a volte esistono ma con nomi diversi (tipo il posto dove abitava Poirot) e a volte sono pura invenzione (come il posto dove vive Miss Marple).
Non potevo non leggere questo post… Amo Agatha Christie e il caro ispettore Poirot. In effetti qualche tempo fa ho avuto modo di leggere la sua autobiografia e devo dire che la sua vita è stata avventurosa come i suoi romanzi. Non credo ci sarà mai una scrittrice di gialli come lei (aspetto il tuo romanzo😉)!
La sua vita è incredibile, compresa la sua morte.