Eccomi di nuovo qui a parlarvi di un altro posto nel mondo che mi fa stare bene: casa mia, il luogo dove sono nata. Oggi vi porto a passeggiare lungo l’Anello Piccole Dolomiti, in una porzione di quel percorso che si trova proprio sopra Valdagno, per l’appunto il paese dove sono nata e cresciuta. Castelvecchio è una frazione di Valdagno che, un tempo era un comune a parte. Si trova a circa 800 metri d’altitudine e, per me, rappresenta un piccolo rifugio. Vi racconto perché.
Dove si trova Castelvecchio e come raggiungerlo
Per arrivare a Castelvecchio vi basterà raggiungere Valdagno, in provincia di Vicenza. L’uscita dell’autostrada A4 da tener presente è Montecchio Maggiore. Da lì a Valdagno impiegherete una ventina di minuti circa. Tra Valdagno e Castelvecchio ci sono 6 chilometri. Nel caso vi andasse di farla a piedi già da Valdagno, contattatemi che vi spiego dove parcheggiare e dove andare. Una volta arrivati a Castelvecchio, sappiate che la vostra pancia sarà ben felice di mangiare all’Albergo Alpestre. Potete parcheggiare lì oppure nella piazza della chiesa. Non potete sbagliarvi.
Una passeggiata a Castelvecchio: il mio posto
Inizio subito col mostrarvi uno dei miei posti, forse il primo posto che ho considerato veramente mio. Se non erro si tratta di un altura chiamata Monte Cherle. Su questa altura c’è uno spiazzo con un’area pic-nic. Troverete il sentiero che vi porta lì, in pochi passi, vicino alla chiesa di Castelvecchio. Questo giro parte da lì e termina lì, in quel luogo dove ho passato non so quante delle mie ore, in tutte le stagioni dell’anno. In estate, quando stavo preparando gli esami della sessione estiva, andavo lì a studiare perché trovavo la pace. In quel luogo ci ho fatto feste, ci ho passato serate intime, ci ho trascorso momenti di chiacchiere infinite. E anche tanti di silenzi con me stessa. Nei giorni belli, si vede tranquillamente la pianura che si apre dopo la fine della Valle dell’Agno. Di sera, poi, è uno scintillare di luci. Io amo quel luogo e lì spesso torno (anche solo con la mente) per stare bene. Una volta lì, tornate verso la chiesa. Arrivati nel piazzale della chiesa, camminate alla vostra sinistra finché non incontrerete il primo bivio.
La Baita dei tre scalini
Ci sono dei luoghi magici, che nascono dalla mente, dal cuore e dalle mani di gente altrettanto magica e straordinaria. Una volta arrivati al bivio che vi ho detto, camminate tenendo la destra. Passerete, lungo la strada, davanti ad alcune case e, dopo pochi passi, si aprirà alla vostra destra un sentiero che va in salita. Imboccatelo e arrivate fino alla sommità della salita. Vi troverete in mezzo ad un bosco con una strada davanti a voi e una, sulla sinistra, che scende verso un prato. Voi scendete. Vi troverete al cospetto della Baita dei Tre Scalini. Quel luogo è nato come posto di pausa per chi cammina in zona. Vicino alla baita c’è anche una fontanella con l’acqua. Fermatevi quanto volete e guardate attorno a voi la magia a cui ha dato vita il creatore della baita. Lì troverete anche delle panchine: per un momento, date le spalle alla baita e guardate davanti a voi.
Camminando con gli asini
Nella zona di Castelvecchio ha sede Ciuchinando, un’attività molto bella che propone spesso del trekking someggiato, ovvero in compagnia degli asini. Io quel giorno ho camminato in compagnia di Gina, un’asina davvero bella e dolce, ed è stato bellissimo. Ciuchinando organizza, soprattutto nella bella stagione, un sacco di attività in zona. Tornando al percorso, risalite dal sentiero dove siete arrivati e prendete il sentiero alla vostra sinistra. State molto attenti mentre camminate nel bosco: non dovrebbero esserci, ma spesso passano delle moto da cross che rovinano sia l’atmosfera che il percorso. Nel caso le vedeste, segnalatele perché non possono – per legge – passare di lì. Cercate di camminare tenendo sempre la vostra destra, a livello di direzione. In men che non si dica arriverete nella radura che guarda punta Marana, ovvero la montagna che vedere nella copertina del post. La foto è scattata proprio da quella radura. Da lì seguite il sentiero che risale la collina fino alla croce in legno che vedrete senza problemi. Una volta alla croce, seguite sempre il sentiero a destra e tornerete nella piazza della chiesa. Sappiate che potete trovare molte informazioni sulla zona consultando il sito ufficiale dell’Anello Piccole Dolomiti.
Castelvecchio, per me
La foto di una foto e una Giovy che più vintage non si può. Quella bimba avvolta in una mantella di tartan verde e rosso (ce l’ho ancora nell’armadio; la conservo come uno dei miei ricordi più cari) sono io. Avrò avuto circa 4 anni e, come spesso accadeva, me ne andavo a Castelvecchio col mio papà. Anche solo per vedere le montagne – già vicine – ancora più prossime alla sottoscritta. Castelvecchio è stato poi il luogo di tanti campi scout, delle feste di laurea e di compleanno, dei capodanni improvvisati, del “fa caldo, dove ‘ndemo“, del “vado a fare un giro” e poi finivo sempre lì. Anche ora, quando ci torno, mi sembra che il mio cuore sia più grande. Forse davvero succede una qualche magia da quelle parti, una di quelle magie rese imbattibili dal giusto livello di nostalgia. Non sapete quanto mi manchi non avere quel luogo a 10 minuti da casa. Da lassù, tutto è sempre più chiaro, più facile da comprendere.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori- riproduzione vietata.
Non ci crederai ma proprio questa settimana sono passata da quelle parti. Purtroppo ero in macchina e di fretta e non mi sono fermata, ma con tutto quel verde e quella natura rigogliosa, mi sono ripromessa di tornarci uno dei prossimi Ponti per scoprire una provincia che conosco davvero molto poco. Partirò da Vicenza, ma poi ho voglia di scoprire anche tutti i borghi e la natura di quelle zone.
Ma no… ma me lo devi dire! Così ti do qualche dritta in più.
Allora, partiamo dal presupposto che io amo follemente questo genere di posti, ma vogliamo parlare della baita? Troppo carina! Davvero un bel itinerario!
Quella zona d’Italia è davvero bella. Per me c’è solo un rammarico: vivere distante da lì, dopo aver passato una vita a crescere vicino a quei boschi.
Ma è bellissimo! Per me che amo fare escursioni in montagna, in mezzo al verde (e anche al silenzio) penso che sia un percorso che mi piacerebbe molto! In totale quanti chilometri sono?
L’attività di fare escursioni con gli asini penso sia davvero bella.. mi informerò a riguardo!
Ciao Martina, saranno 5 o 6 chilometri ma c’è la possibilità di allungare alla grande!
Ciao Giovy. Complimenti per la descrizione che fai dei bei luoghi attorno a Castelvecchio. Mi piacerebbe salire a piedi da Valdagno o da Maglio di sopra. Per favore puoi darmi qualche indicazione?…Grazie mille! Massimiliano
Ciao Massimiliano, grazie mille per i complimenti. Fanno sempre molto bene.
Se vuoi salire da Valdagno, hai due possibilità: o vai su dalla zona della Figigola o vai dalla zona del Castello.
Io solitamente salgo dalla Figigola e scendo dal Castello.
Dal Maglio, invece, devi raggiungere Campotamaso e da lì la zona del Castello. Raccolgo un po’ di info sui sentieri (non credo di aver mai fatto caso al numero o alle indicazioni. Per me quella strada è normalità assoluta) e poi ti scrivo.
Grazie di cuore, Giovy. Massimiliano
Nn conosco ancora molto bene la zona essendoci andato ieri per la mia prima volta.
Molto bello.
Ho una casa in quella zona, quindi ci tornero’ molto presto, e molto spesso.
Mi fa piacere che tu abbia scoperto quel pezzo di Veneto!