
Nei giorni scorsi, in Olanda, ho avuto modo di pensare un po’ ad alcune modalità di viaggio alternative. Alternative almeno per gli italiani. Fare un viaggio o una vacanza in Houseboat è una cosa a cui pensiamo poco, secondo me per via del fatto che, in Italia, i corsi d’acqua navigabili sono davvero pochi. Rispetto al resto d’Europa, ovviamente. Anche nel nostro paese ci sono dei luoghi da scoprire tranquillamente dall’acqua ed ecco perché oggi sono qui a parlarvi di alcuni posti in Europa (tra i quali metto anche l’Italia) da considerare per una vacanza in Houseboat.
Viaggiare in Houseboat: qualche informazione

Una delle cose che, a mio avviso, manca quando si parla di Houseboat su cui viaggiare è una corretta informazione a riguardo. Io, per esempio, non sapevo si potesse portare un mezzo simile senza la patente nautica… Eppure è così. La Houseboat cambia a seconda del modello e ce ne sono alcune che sono addirittura più confortevoli di un monolocale al mare durante la settimana di ferragosto. Ecco qualche informazione di cui tenere conto, a costo di ripetermi.
- La Houseboat (informatevi bene sui modelli) si possono portare anche senza patente nautica
- Le Houseboat possono accomodare anche 8 persone al loro interno
- Dentro la Houseboat si può cucinare
- Dentro la Houseboat ci si lava e si va in bagno.
- Dentro la Houseboat ci sono anche le prese per ricaricare cellulari o macchine fotografiche.
In alcuni paesi, come l’Olanda, la Danimarca o anche la California, sono nate alcune zone cittadine completamente popolate da Houseboat che sono diventati stanziali. Ci sono altre zone (mi viene da pensare all’Inghilterra) dove si può vivere tranquillamente in Houseboat e spostarsi di posto in posto.
Le zone d’Europa da esplorare con una Houseboat

Diciamo subito che le zone d’Europa da esplorare con una Houseboat potrebbero essere almeno il triplo di quelle che sto per elencarvi. Ho scelto di parlarvi di queste perché le conosco molto bene. Le ho sempre esplorate a piedi e con i mezzi pubblici ma non disdegnerei di trascorrere delle giornate lente lungo canali e corsi d’acqua. Dovrebbe essere sicuramente una sensazione positiva, ricaricante e piena di capacità di rilassare allo stesso tempo. In un’epoca in tutti corriamo alla velocità della luce, ritornare ad apprezzare la lentezza (soprattutto in viaggio) è una scelta da considerare ormai più che consigliata. I posti a cui ho pensato sono:
- L’Inghilterra del Kennet-Avon Canal
- Il Canal du Midi in Francia, soprattutto verso Tolosa
- L’Olanda in tutta la sua superficie
- Il Reno, dall’Alsazia in poi, nel territorio della Germania
- La Riviera del Brenta in Veneto
Il Kennet-Avon Canal in Inghilterra

Il Kennet-Avon Canal è una vera e propria autostrada d’acqua del sud dell’Inghilterra. Questo canale che unisce concettualmente tutto il sud dell’Inghilterra. Potreste iniziare a viaggiare dalla foce del Tamigi a est e arrivare fino alla foce dell’Avon a ovest. Il suo tratto è di 140km ma mette in comunicazione i due fiumi principali del sud della Gran Bretagna. Lungo il suo percorso potreste trovarvi nella splendida Bradford-on-Avon oppure nella campagna tra il Wiltshire e il Somerset.
Il Canal du Midi, l’essenza del sud della Francia

Un giorno, anni fa, ero a Tolosa. L’albergo in cui dormivo era proprio di fronte al tratto cittadino del Canal du Midi. Appena di là dal canale c’era (e c’è ancora) la Gare de Matabiau. Vicino al canale c’erano delle panchine e mi sono seduta lì per cercare di non essere triste del fatto che stessi per salutare quella città che amo molto. C’era una houseboat vicino a me e mi misi a parlare con la famiglia sulla barca. Erano francesi e si erano presi un anno sabbatico per poter percorrere le vie d’acqua della Francia. Salii sulla loro Houseboat e mi mostrarono l’itinerario: restai allibita dai chilometri che potevano percorere. Praticamente potevano andare dal Mediterraneo alla Bretagna senza mai lasciare un corso d’acqua. Il Canal du Midi aveva un grande ruolo in questo itinerario e io, ancora oggi, penso che potrebbe essere la mia prima scelta per un viaggio in Houseboat.
L’Olanda, in generale

Un proverbio olandese dice che Dio creò la terra, ma gli Olandesi hanno fatto l’Olanda. Atterrando ad Amsterdam e osservando il mondo sotto l’aereo, si rende conto di quanto questo possa essere vero. Io mi impressiono sempre quando vedo i Polder e, ancora di più, quando comprendo quanto bello sia avere una rete di canali da utilizzare al posto delle strade. Olanda fa rima con Houseboat, fa rima con la possibilità di godersi un viaggio lento, dove solo la bellezza sia di casa.
Il Reno oltre l’Alsazia

Il Reno, da un certo punto in poi del suo corso, diventa forse la più grande autostrada (non solo d’acqua: non credo esista una strada con una portata simile) d’Europa. Dopo l’Alsazia, all’incirca, diventa vasto, potente, pieno d’acqua e largo come pochi altri fiumi nel nostro vecchio continente. Prima dell’Alsazia ha ancora il carattere impetuoso di un ragazzo che non ha ancora capito come diventare adulto. Ci sono dei punti in cui il Reno è solcato da traghetti e navi porta-container… ma non solo da loro: ci sono anche le Houseboat che navigano felici verso la rupe della Lorelai. Ecco la mia seconda scelta per un viaggio in Houseboat in Europa: renderei omaggio a modo mio a Heinrich Heine.
La Riviera del Brenta

Il Veneto che mi ha formata è quello delle montagne, della gente ruspia, della parlata cimbra e a volte un po’ tedesca. Il mio Veneto è distante, concettualmente, da quello della Riviera del Brenta ma ciò non vuol dire che io non ami quel pezzo della mia regione natale. Anzi, l’ho sempre ammirato perché mi ha sempre ispirato mille storie. Fin da quando, alle medie, ascoltai la mia prof d’Arte raccontare la leggenda della Villa Malcontenta, una delle creazioni di Andrea Palladio. L’anno scorso, quando ho visitato Villa Barbarigo a Valsanzibio, sui colli Euganei, mi sono proprio chiesta come doveva essere arrivare via acqua direttamente da Venezia. Quella è una sensazione che prima o poi vorrei provare.
[Aggiornamento del 23 Aprile 2019]
I commenti sono stati molti, così ho deciso di interpellare un esperto di Houseboat e del loro noleggio. Ho scritto a Carlo Moretti di Houseboat.it che mi ha spiegato perché è possibile guidere le houseboat senza patente nautica. Vi lascio la sua risposta.
Tutte le barche in Italia si possono guidare senza patente nautica. Il motivo è per via del fatto che i motori sono di dimensione piccola. Inoltre, alle barche non è consentita la navigazione in mare aperto e non è possibile navigare di notte. Le aree di navigazione sono limitate a quelle consentite dalla compagnia di navigazione. Questi aspetti rendono le barche semplici da portare anche per i non esperti e che sono in linea con le normative italiane che prevedono l’assenza di patente nautica.
A ogni equipaggio al momento della partenza viene fatto un briefing introduttivo. La prima parte della briefing è una istruzione e sulle carte nautiche in merito all’itinerario. L’addetto quindi intervista i clienti in relazione a quello che loro vogliono fare e suggerisce loro l’itinerario migliore per essere più contenti. Subito dopo l’equipaggio si sposta in barca dove un altro addetto li aiuta ad imparare a guidare la barca. In relazione alla praticità dell’equipaggio questo briefing può durare da un minimo di un’ora ad un massimo di tre ore. Durante la prova pratica l’equipaggio guida la barca seguendo le istruzioni dell’addetto. Vengono svolte tutte le manovre la partenza e il ritorno le curve andare dritto fermarsi tornare indietro. Tutto quello che serve sapere per condurre la barca in sicurezza.
Ne parlavo proprio ieri delle Houseboat, in un discorso sulle crociere internazionali. Serve solo la patente normale e in tanti non lo sanno! Sembra una cosa cosi’ improbabile ma non dovrebbe… Pensavo proprio a quanto debba essere bello farsi pezzi del Reno o il Sud della Francia. Pare che su alcune di queste barche si possa anche avere il cuoco o la cameriera a bordo, se proprio uno vuole sentirsi un signore! 😀
Te lo confermo: ho fatto delle ricerche ieri e ci sono anche delle possibilità di avere cuoco e personale a bordo. Mi piacerebbe un sacco.
Sono rimasta colpita anch’io dal fatto che non serva la patente nautica… Perciò potrei guidare una houseboat anche io, che non so nemmeno parcheggiare l’auto? 😬 Sarebbe proprio una bella avventura!
Ti verrebbero date delle indicazioni e proveresti prima con un istruttore. Sarebbe sicuramente una bella avventura.
Che figata Giovy non sapevo assolutamente ne che non servisse la patente nautica e ne avevo mai considerato questo tipo di vacanza!
Eh già. In molti non conoscono questa cosa e per questo rinunciano a un viaggio in houseboat.
Un modo davvero bello e alternativo per fare un viaggio. Mi piacerebbe davvero provare!
Anch’io vorrei!
La trovo un’idea bellissima! Quando siamo stati ad Amsterdam ho pensato di pernottare in una house boat ma alla fine andando in auto è stato difficoltoso 🙂
Amsterdam con un’auto è sempre difficoltosa. Anche molte altre città.
Che meraviglia ! Piacerebbe molto anche a me fare un’esperienza simile proprio in Olanda , un paese che amo !! Peccato che qui in Italia non sia molto gettonata questa cosa !
Non è tanto che non sia gettonata, è che in Italia i corsi d’acqua navigabili sono davvero pochi.
Un viaggio diverso e originale. Non ci avevo mai pensato, ma deve essere davvero un’esperienza indimenticabile!
Grazie Dani!
E’ una piacevole scoperta questa delle houseboat, ne avevo sentito parlare ma non avevo capito bene cosa fossero. E’ un’idea che mi piace moltissimo! Per me poi che già vivo in camper nemmeno il piccolo spazio sarebbe un ostacolo. Credo proprio che sia un’esperienza da provare
Sono come un camper sull’acqua!
Ho un paio di amici che nella vita hanno scelto di fare i marinai e il loro scopo è quello di dare risalto alla navigazione di questa tipologia di barche. Questo tuo articolo non fa altro che aumentare in me la voglia di scoprire e di condividere con loro queste sensazionali mezzi di trasporto perchè come giustamente hai fatto notare, le informazioni in merito sono pochissime.
Io ho mio fratello più grande che è in marina e solitamente porta barche diverse ma non disdegnerebbe un giro in Houseboat.
Che bello questo articolo sulle Houseboat, mi hai riportata a quindici anni fa, in Thailandia. Ho osservato Ayutthaya di sera lungo il fiume Chao Praya. Eravamo in una Houseboat dove ci hanno servito una cena tipica. È stato bellissimo e sì, anch’io consiglio, almeno una volta nella vita, di salire su una Houseboat.
Chissà che meraviglia!
Ho sempre amato questi alloggi e sistemazioni un po’ alternative. L’idea poi di soggiornare viaggiando e navigando la trovo particolarmente interessante, Cercherò senz’altro qualche proposta adatta da vivere anche in famiglia.
Qualche commento più su trovi un link interessante!
Soprattutto da fare con i bambini, la trovo un’idea fantastica ed in particolare mi attira la possibilità di poterne affittare una in Olanda. Il tuo Blog è sempre fonte di ispirazione, grazie!
Da fare in ogni età, direi. Ti ringrazio per il complimento sul blog Daniela!
Un articolo bellissimo: mi hai davvero affascinata e dato una splendida idea di viaggio!!! Ma sai se si possono anche noleggiare per caso?? Grazie mille!!!
Certo che si possono noleggiare.
Prova a leggere qui: https://www.houseboat.it/home
Abbiamo tentato di trovare un alloggio in houseboat per il nostro prossimo viaggio in Olanda ma niente da fare, purtroppo. Ci sarebbe piaciuto. Però non avevo idea che uno potesse noleggiarne una per navigarci sopra. Bellissimo!
Immagino siano molto gettonate.
Mai salita su queste barche che seguono i corsi dei fiumi tranne i traghetti.Notevole l’esperienza che si può fare navigando e vivnedo su queste houseboat, grande comodità e paesaggi intercambiabili, ciao
A me piacerebbe portarmi dietro l’alloggio mentre navigo sull’acqua.
Non sapevo neanche io che si potessero portare senza patente nautica. Questo rende una vacanza in houseboat più accessibile. A me piacerebbe provare l’itinerario sul Reno. Sembra molto affascinante.
In molti non lo sapevano. Tra pochi giorni al massimo pubblico un aggiornamento molto interessante a tal proposito.
Meravigliosa esperienza da fare al più presto! Come te opterei ad occhi chiusi per il Canal du Midi. Sono filofrancese da diversi anni. Un ottima alternativa di viaggio, una volta arrivati in loco. A noi bene lasciare la macchina per un po’!
Anch’io sceglierei a occhi chiusi il Canal du Midi!
Peccato tante persone non sappiano di questa possibilità o del fatto non servano patenti particolari! Si tratta di un’esperienza assolutamente da consigliare, magari da condividere con una manciata di amici per festeggiare una ricorrenza particolare. Grazie per il suggerimento! 😉
Grazie a te per essere passata di qui!
Un anno fa ho regalato ai miei un’esperienza in houseboat in Danimarca, perchè era un’esperienza che mio papà voleva fare. Gli è piaciuta molto, e penso che quest’anno replicheranno in Olanda! A me piacerebbe molto prendermi un anno sabbatico come quei francesi che hai conosciuto tu. Girare così sarebbe un modo molto originale, e un tipo di turismo “più lento”, no?
Che spettacolo! Hai fatto davvero un bel regalo a tuo padre.
È una vita che mi ripropongo di fare il canal du midi in houseboat. Purtroppo a frenarmi sono i costi davvero elevatissimi per l’affitto del mezzo! Ma sulla riviera del brenta voglio assolutamente provarla!
Io mi sono innamorata di quel canale in molte sue parti, anche se non vi ho mai navigato. Per me è di una bellezza senza pari!
Dev’essere molto bello viaggiare in questo modo, così lento e romantico. Ad aprile, a proposito, visiteremo le ville del Brenta, ma, essendo troppo costosa la crociera sul fiume, opteremo per l’auto. Grazie degli spunti.
Vedrai che meraviglia quei posti!
Ho scoperto questo modo di viaggiare proprio in Inghilterra perché vicino a dove vivevo c’era un’intera rete di canali navigabili!
In Inghilterra ci sono delle Houseboat speciali e dei canali di tutto rispetto.
Una volta ho provato a informarmi (una decina di anni fa), volevo fare il giro dei canali olandesi, ma il costo era davvero proibitivo. Peccato perchè sarebbe stata una bellissima avventura
Credo che ora i costi siano un po’ cambiati, come in molte cose legate ai viaggi. Prova a farci di nuovo un pensierino.
In pratica è un po’ come una vacanza in roulotte o in camper dove ci sono tutte le cose di cui uno può avere bisogno in vacanza, però in più c’è il fascino della navigazione (e del viaggio lento). Non sapevo per esempio che si potesse guidare senza patente nautica e questa è un’ottima cosa!
Se ce la faccio, nei prossimi giorni aggiorno il post con molte indicazioni proprio sul fatto della patente.