Non so da quanto tempo volevo fare un viaggio a Delft: di tutti i posti belli da vedere in Olanda, Delft è sempre stata quella città (dovrei dire piccola città) che ha sempre solleticato la mia mente per il suo legame con Johannes Vermeer. Delft è stata la mia seconda tappa del viaggio appena fatto in Olanda e, non appena ho messo piede nel suo centro storico, il desiderio è stato uno solo: visitare la Oude e la Nieuwe Kerk. Perché? Proprio per il loro legame con Vermeer e per il fatto di essere due libri in pietra pronti a raccontare la storia dell’Olanda. O dovrei dire dei Paesi Bassi.
Visitare la Oude e la Nieuwe Kerk di Delft: informazioni varie
La mia faccia, il vento, i campanili delle chiese di Delft: quei giorni olandesi sono stati caratterizzati da questi elementi. Cosa occorre sapere per visitare le chiese storiche di Delft? Ecco qui qualche informazione a riguardo:
- Si può pagare un solo biglietto di 5,50€ per entrare in entrambe le chiese. Lo fate nella prima che vedete e lo conservate per la seconda. Le chiese sono solitamente aperte dalle 10 alle 17, tutti i giorni Sono dei normali luoghi di culto quindi quando c’è messa non si può entrare per fare i turisti. Giustamente. Controllate gli orari di apertura e/o gli eventuali avvisi sul sito ufficiale delle due chiese.
- Il biglietto di entrata alle chiese vi regalerà anche un buon caffé in alcuni luoghi della città: la persona alla cassa vi darà un voucher con tanto di cartina. Conservatelo e sfruttatelo. Io l’ho usato per sfuggire dal vento.
- Esistono anche dei tour guidati che possono essere prenotati e richiesti direttamente dal sito ufficiale.
- Non è stato il mio caso, dato il meteo, ma evitate di entrare in chiesa poco vestiti. Questo vale anche per le chiese protestanti.
- Non è necessario che visitiate le chiese nello stesso giorno: potete utilizzare il biglietto anche in giorni successivi.
Le Oude Kerk di Delft
Piccola premessa sulla storia di Delft, necessaria anche per comprendere la presenza delle due chiese. Nel Medioevo, Delft era un operoso villaggio dove c’erano molti conventi cattolici (ovviamente, data l’epoca) e dove c’erano moltissimi birrifici. La zona era fortemente un centro religioso di tutti rispetto. La Oude Kerk, ovvero la Chiesa Vecchia, sorge sul canale denominato Oude Delft, il più antico della città e quello che venne costruito per mettere in comunicazione Delft con il porto e con le città più grandi. Le fondamenta della chiesa poggiano, per così dire, sull’anno 1000. Il primo edificio documentato è di quel periodo mentre quello che vediamo ora è di un paio di secoli dopo. La chiesa è alta e maestosa e si rifà ai modelli tipici delle zone fiamminghe. Fu per molto tempo l’edificio più importante di tutta Delft. La Oude Kerk è storicamente legata all’atto di nascita di Delft come città, sancito per volere del conte Guglielmo II nel 1246. Noterete subito il suo campanile imponente e… perfettamente storto.
L’interno della Oude Kerk di Delft
Bianca, alta, praticamente pura… o purificata. Questo è stato il mio primo pensiero quel giorno. Quando si entra nelle chiese di molti paesi nordici, occorre fare un piccolo sforzo con l’immaginazione per ricreare nella mente l’aspetto della chiesa prima della Controriforma. Delft fu una città dove la libertà religiosa fu sempre un principio saldo ma le sue due chiese principali subirono gli effetti della lotta all’iconoclastia, tipica dei paesi protestanti. La chiesa è bianca ora, così come venne imbiancata al tempo. Si faceva questo per coprire eventuali dipinti o affresci raffiguranti scene bibliche o la vita dei santi. Sono rimaste le grandi vetrate colorate, opere che però hanno subito rimageggiamenti nei secoli. L’interno risulta comunque maestoso ed è capace di catturare.
La Oude Kerke e la tomba di Johannes Vermeer
Tutto il pavimento della Oude Kerk di Delft è costellato da pietre tombali di ogni genere. Fin dalla sua fondazione, questa chiesa fu il luogo di sepoltura di molte persone illustri di Delft. Lo è stato anche nel 1675 quando, in pieno Secolo d’Oro, morì uno dei protagonisti del secolo che più ha dato conoscenza dei Paesi Bassi nel mondo. Sto parlando del pittore Johannes Vermeer, che nacque e visse a Delft per tutta la sua vita e che tanto ha messo della sua città nei dipinti. In primis, la luce di quel luogo che – ve ne accorgerete – è davvero particolare anche in un giorno di pioggia. Portare i miei saluti a Johannes Vermeer erano uno degli scopi della mia visita alla Oude Kerk . L’ho fatto e – ve lo dico – mi sono anche commossa ad essere lì davanti a lui.
La Nieuwe Kerk di Delft
La Nieuwe Kerk di Delft sorge su quella che viene definita Markt, ovvero la piazza del mercato. Il mercato si tiene ancora lì ogni giovedì. La posizione di questo luogo di culto è tipica di molte città europee: la chiesa è posta di fronte al luogo del potere civile, ovvero il comune. I due edifici si guardano quasi volessero controllarsi l’un l’altro. La Nieuwe Kerk venne fatta costruire nel XIV Secolo, sembra per “colpa” di qualcuno che ebbe una visione mistica proprio in quel luogo. La chiesa nacque come cattolica e divenne protestante con la Controriforma. Il suo campanile è il secondo più alto d’Olanda (dopo quello di Utrecht) e, dal 1580 è il luogo di sepoltura della Famiglia Reale dei Paesi Bassi. Il primo a essere sepolto lì è stato Gugliemo D’Orange-Nassau nel 1580, per l’appunto. Gugliemo d’Orange è stato uno dei protagonisti assoluti della storia del XVI Secolo e, grazie a lui, si unirono le sette province dei Paesi Bassi, dando vita a uno stato nazionale chiamato Repubblica delle Province Unite. Il termine giusto da usare per la nazione, infatti, sarebbe Paesi Bassi e non Olanda. Dato che l’Olanda è solo una delle province. I Paesi Bassi sono un luogo davvero piccolo geograficamente ma la loro storia dal XV al XVIII Secolo è molto complicata. Visitare la Nieuwe Kerk di Delft aiuta a comprenderla un po’ di più. Se a questa visita aggiungete il Prinsenhof (di cui vi parlerò presto), il gioco è fatto.
L’interno della Nieuwe Kerk di Delft
Ecco un’altra chiesa bianca, chiara, pura e purificata. Costruita alla fine del 1300, la Nieuwe Kerk originale aveva sicuramente un aspetto diverso e, sicuramente, erano presenti quadri e statue. Ora è diventata la Chiesa Ufficiale della Monarchia dei Paesi Bassi e, al suo interno, è presente la cripta (non visitabile perché di proprietà dei Reali) dove sono sepolti tutti i sovrani dei Paesi Bassi e relativi parenti e consorti. Il tutto a partire da Guglielmo I d’Orange che riposa al centro dell’abside. La cosa strada è proprio questa. O meglio, strana a chi è abituato alle chiese cattoliche: nella Nieuwe Kerk non c’è nessun altare dove saremmo pronti ad aspettarcelo. Come in molte chiese rivoluzionate dopo la Controriforma, l’attenzione è volta pulpito e a quello che sarà il sermone. Il protestantesimo ha messo e mette al centro la Parola e non la celebrazione come siamo abituati a intenderla nei paesi cattolici. Dalla foto qui sopra non lo notate, ma i banchi che si trovano alla sinistra delle foto, dopo le colonne, sono rivolti al pulpito e non al fondo della chiesa. Ho trovato tutto questo molto interessante. Ultima notizia sulla chiesa: Vermeer è stato battezzato qui.
Le tombe degli Orange-Nassau nella Nieuwe Kerk di Delft
Come vi dicevo prima, entrambe le chiese sono come due enormi libri di storia dove leggere di tutto su ciò che riguarda la storia d’Olanda e dei Paesi Bassi. La Nieuwe Kerk, diventata il luogo di sepoltura degli Orange, guida i visitatori in un vero e proprio percorso connotato dall’arancione (capito perché l’Arancio è il colore nazionale olandese, pur non essendo presente nella bandiera? È proprio perché la famiglia reale è Orange-Nassau). Si parte dalla tompa di Guglielmo I d’Orange (detto il Taciturno, sovrano assassinato proprio a Delft) e si va avanti fino ai giorni nostri. Ci sono delle sepolture monumentali poste al di fuori della cripta e altre interne (le più recenti). Tra quelle esterne, vi segnalo quella della Regina Wilhelmina, sovrana che regnò nel difficile periodo delle due Guerre Mondiali. Vicino al “percorso reale” interno alla Nieuwe Kerk di Delft troverete un sacco di pannelli informativi e anche un grande schermo dove vengono proiettate le immagini di alcune cerimonie che si sono tenute dentro la chiesa. Ve lo ripeto: la storia dei Paesi Bassi è davvero immensa, anche se non si direbbe. È complessa e piena di intrecci: visitare la Nieuwe Kerk aiuta a fare chiarezza. Io, nel dubbio, ho preso appunti cercando di ridisegnare la discendenza degli Orange-Nassau. Non mi sopporto quando mi manca in testa qualche pezzo storico dei paesi che visito.
Le due chiese di Delft, per me
La Oude e la Nieuwe Kerk di Delft erano la mia prima destinazione dentro la mia testa. Mi ero detta “arrivo a Delft e mi ci butto dentro“. Detto, fatto. Sono entrata nella Oude Kerk 10 minuti dopo aver fatto il check-in in hotel, visto che dormivo proprio lì davanti. Non avrei potuto sperare di meglio, in quando a vicinanza. Ascoltavo i rintocchi delle sue campane anche di notte. Non mi disturbavano ma sembrava mi parlassero. Per quanto riguarda la Nieuwe Kerk, ero seduta su di una panchina nella piazza del mercato e cercavo di resistere al vento di quel giorno. In quel momento è partito il carillon del campanile e sono stata avvolta dalle note. È stato bellissimo. Quella era la Delft, in primis, con la quale speravo di entrare in contatto subito: quella fatta di storia, di ricordi della vita di Vermeer, di bellezza fatta di mattoni e destini umani. Delf è un villaggio raccolto, almeno nel suo centro storico, ma è come una di quelle persone insospettabili che non parlano mai e poi, non appena comprendono che possono fidarsi, ti racconta ogni cosa. Io l’ho adorata per questo. Si è fatta leggere oltre l’architettura di due luoghi di culto. Ed è stato bellissimo.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Ho visitato Delft e l’ho amata tantissimo, non solo per le sue chiese, ma per la sua splendida vivacità di città si mercanti, quel mix di sacro e profano su cui si fonda la nostra cultura.
Cosa ti ha dato l’idea di mix tra sacro e profano? Sono curiosa. Io l’ho amata perché ci ho visto proprio la luce di Vermeer.
Soni stata in Olanda,anni fa ma non conosco Delft. Da come la descrivi deve essere un posto davvero particolare. Chissà magari la prossima volta che vado in Olanda ci andrò
Delft è un luogo davvero speciale. Racconta in poco posto tutta la storia d’Olanda.
È come esserci dentro, dopo la tua lettura.
Grazie Giovy
Grazie Max. Questo è un gran complimento per me.
Le vicende storiche dietro ai D’Orange mi hanno sempre appassionata moltissimo, quindi questo tuo viaggio alla scoperta delle chiese Olandesi è davvero un viaggio alla scoperta della storia e dell’arte. Mi piacciono molto questo genere di chiese, spiccano verso l’alto, quasi a mirare ad una spiritualità altra, scure fuori e chiare dentro. Mi piace il colonnato della navata centrale e la scelta delle decorazioni. Poi l’Olanda è una terra meravigliosa.
Io le ho trovate davvero molto interessante, a prescindere dalle sepolture celebri.
Non conoscevo la cittadina,non l’avevo proprio mai sentita 😉 devo dire che mi hai incuriosita… la aggiungerò alle mie città da visitare!!
Spesso è nei luoghi piccoli che si nasconde la storia più grande
L’Olanda è una delle mete che vorrei vedere presto, purtroppo non ho ancora delle date certe e per il momento mi sto solo informando. Il tuo articolo mi è stato davvero molto utile, chiaro ed esaustivo. Grazie mille per i tuoi consigli!
Io proverò a tornarci almeno una volta all’anno. Ho ancora molti posti da vedere.
Non sono mai stata in Olanda, ma il tuo articolo è talmente interessante che fa venir voglia di visitare quei posti. Complimenti!
Ti ringrazio!
L’Olanda mi affascina da sempre e tra pochi giorni avro’ modo di visitane una piccola parte: saro’ infatti ad Amsterdam per un paio di giorni e non vedo l’ora! Nel frattempo preparo gia’ il prossimo viaggio e questa Delft mi ispira parecchio…finira’ dritta dritta nella bucket list!
Grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi, leggo sempre i tuoi articoli con interesse!
Se hai voglia di andare fuori Amsterdam, Delft è raggiungibile in poco più di mezz’ora di treno.
Un luogo davvero molto caratteristico. Mi ispira,da aggiungere alla lista dei desideri!
Lo è davvero.
L’Olanda è un Paese che ancora mi manca, nel frattempo acquisisco informazioni utili, e mi viene voglia di andarci!
L’Olanda merita sempre, in tutte le sue parti.
Non sono mai stata a Delft, ma leggendoti e guardando le foto è come aver viaggiato con te. Unica eccezione le campane .. io non le sopporto, sarà che ho abitato 10 anni vicino ad un campanile e ogni notte alle 4 di mattina mi svegliava!
Delft per me è stata un piccolo gioiello da scoprire nel nome di Vermeer. Un posto incantevole.
Sto sentendo molto parlare di Delft ultimamente e mi incuriosisce parecchio. Le due chiese sono a dir poco bellissime, sia esternamente che all’interno.
Delft è un vero e proprio gioiello olandese.
Delft è stata una delle cittadine più belle che abbia visitato in Olanda. Pensa che alloggiavo proprio dietro la chiesa, in un hotel che era una casa-locanda del 1600. Ci ho lasciato il cuore.
Sai che forse abbiamo alloggiato nello stesso posto? (facile… non ci sono mille alberghi lì)