Guardando il meteo, nei giorni scorsi, ho sentito che ci sarebbe stato un piccolo colpo di coda dell’inverno. Per non farmelo mancare, io sono partita verso nord e sto completanto questo post mentre fuori sento la pioggia cadere. In effetti, lo sapete, mi piace mettere nella mia settimana un ricordo di Tenerife. Oggi vi racconto un altro bel posto dove andare in spiaggia a Tenerife. Vi porto dritti alla Playa de la Arena, uno dei tanti luoghi che ho scoperto con 5 minuti di ricerca su internet e tanta voglia di trovare un po’ di sole in un pomeriggio di gennaio. Questa spiaggia dalle parti di Puerto Santiago e può essere considerata una spiaggia urbana, ovvero una di quelle che iniziano mezzo centimetro dopo la passeggiata sul lungo mare in quel pezzo di isola. Andiamo?
Dove ci trova la Playa de la Arena e come raggiungerla
Io sono arrivata alla Playa de la Arena in auto, sempre partendo da Las Galletas. Ho preso l’autostrada in direzione di Santiago del Teide e sono uscita in direzione di Playa San Juan. Da lì ho proseguito fino a Puerto de Santiago e ho trovato la spiaggia in men che non si dica. Il lungomare che costeggia la spiaggia è provvisto di parcheggi. A Gennaio erano liberi e non ho trovato indicazioni che in alta stagione non lo siano. La spiaggia de la Arena ha una capienza discreta ed è molto comoda per tanti motivi. Vi elenco i più importanti:
- è dotata di accesso per i disabili o per chi arriva col passeggino
- è dotata di una struttura dove potersi cambiare o andare in bagno. L’uso dello spogliatoio costa 0,20€.
- ci sono dei bar e dei ristoranti molto vicini, nel caso arrivaste senza cibo.
- ci sono i bagnini… che non guasta mai anche se si sa nuotare bene
Un pomeriggio alla Playa de la Arena
Quel giorno ho scelto la Playa de la Arena perché stavo fuggendo dalle nuvole che scendevano dal Teide. Pur essendo molto vicina a Los Gigantes e quindi molto vicina alle pendici del vulcano, questa spiaggia è in una buona posizione per trovare caldo (anche in inverno), mare non troppo mosso e sicuramente il bel tempo quando in altre parti dell’isola ci sono le nuvole. Come vedete dalla foto, la spiaggia è fatta di sabbia nera e sono disponibili dei lettini a noleggio. Vi basterà prenderne uno (nel caso non siano già sistemati in spiaggia) e arriverà il messo comunale che vi chiederà il pagamento. Un giorno infrasettimanale costa 3€. Nel weekend si arriva a 4€. L’addetto del comune è provvisto anche del necessario per pagare con bancomat e carta, nel caso non abbiate contanti. Quel giorno non c’erano ombrelloni ma ho chiesto: li mettono in alta stagione. A gennaio il sole era caldo ma gentile: non mi sono scottata nemmeno io.
Fare il bagno a Playa de la Arena
Un altro plus della Playa de la Arena? L’entrata in acqua: praticamente ce n’è per tutti i gusti. Dalla foto qui sopra vedete il lato sinistro della spiaggia dove ci sono scoglie rocce). Alla destra della spiaggia, invece, si entra in acqua da una tranquilla discesa naturale in sabbia. Pochi sassi ed entrata tranquilla, adatta praticamente anche a chi non ha mai affrontato l’oceano. Quel giorno le onde, ogni tanto, si facevano sentire e io non potevo chiedere di meglio. Il bagnino di turno teneva d’occhio tutti: mai visto un bagnino così! Praticamente indicava a tutti come entrare in acqua. Lo sapete come si fa quando l’oceano è un po’ freddo, vero? Invece di entrare frontalmente, entrate di schiena: questo eviterà che le onde vi prendano lo stomaco, causandovi qualche problemino di concestione. Quel giorno, per me, l’acqua era fresca ma non troppo fredda ma, lo ammetto, entrare di schiena è stato d’aiuto.
Quel giorno alla Playa de la Arena, per me
Mi piace questa cosa delle spiagge comunali in tanti posti del mondo. Ad Aruba, per esempio, era così e Tenerife (come tutte le Canarie) si fa onore a tal riguardo. Quel giorno – per inciso quello prima del mio quarantunesimo compleanno – io avevo voglia di scaldarmi le ossa. Lo sapete, non sono una tipa da mettersi al sole ma quel giorno avevo bisogno della mia personale dose di vitamina D diritta addosso a me per direttissima. L’altro giorno vi scrivevo quanto io abbia voglia di tornare a raccontare i luoghi anche attraverso gli incontri con le persone fatte in viaggio. Bene, quel giorno mi sono messa tranquilla e solitaria in un pezzo di spiaggia dove attorno avevo poche persone. Mi sono seduta, mi sono messa la crema e poi mi sono sentita dire in tedesco “ti serve aiuto?“. In certe parti del mondo io sono sempre Tedesca e, a Tenerife in pieno gennaio e in spiaggia, non avrei di certo potuto essere italiana. Ho risposto in tedesco alla signora che mi aveva rivolto quella domanda. Mi chiedeva se volessi una mano a spalmarmi la crema sulla schiena… cosa che, inesorabilmente, non riesco a fare da sola. Le ho detto di sì e poi ci siamo messe a parlare… e lei mi credeva davvero Tedesca. Lei era in spiaggia col marito che, a un certo punto del pomeriggio, si è alzato ed è tornato con tre birre. Una era per me. Ora lego il ricordo di quella spiaggia, oltre che al benessere che ho sentito in me, a quell’incontro e alla gentilezza spontanea e gratuita che ne è scaturita. In fondo, ci sono davvero brave persone in giro. E, soprattutto, esistono le persone che viaggiano per i motivi più disparati (o disperati). Queste persone non aspettano altro che incontrarsi. Anche in spiaggia. A Tenerife.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Questo continuo tornare e ritornare di Tenerife finisce che mi fa venire voglia di partire… Attenta che poi ti scrivo per avere info dettagliatissime sull’accessibilità 😀
Mi sembra giusto, è questo l’intento. Quando ho scritto dell’accessibilità ti ho pensata. Questa spiaggia è davvero perfetta per tutti.
La spiaggia sembra davvero bella e invitante, noi abbiamo degli amici che sono andati a Tenerife in vacanza e poi alla fine hanno deciso di trasferirsi li ……
Mio padre vive lì da due anni e mezzo e io ne sono felicissima.