
Diciamo la verità: manca circa un mese all’attuazione della Brexit e ancora non ci abbiamo capito molto. Almeno io. Che cosa occorre sapere per viaggiare in Gran Bretagna dopo che la Brexit sarà in vigore (ovvero dopo il 31 Gennaio 2020 per il periodo transitorio e a fine 2020 in modo definitivo)? Chiunque voglia viaggiare in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord dopo tale data deve stare tranquillo. Per i viaggiatori amanti della perfida Albione cambierà davvero pochissimo. Forse nulla. Occorrerà solo qualche accorgimento in più che, per dirla tutta, è utile anche ora.
Che cos’è la Brexit e come tocca i viaggiatori

Se ne sono sentite di ogni sulla Brexit e, personalmente, sto cercando di tenermi aggiornata il più possibile. La Brexit andrà a toccare, non so quantificarne la modalità, tutto ciò che possono essere i rapporti economici del Regno Unito con il resto dell’Europa e non solo. A livello di libera circolazione delle persone, almeno per quanto riguarda chi viaggia verso la Gran Bretagna, cambierà poco perché va ricordato che il Regno Unito non è mai entrato nei cosidetti “Paesi Schengen“. Se ben ci pensate, quando partite per Londra o chissà che altra città britannica, dovete passare il controllo documenti. Per quanto riguarda la valuta, nulla cambierà perché da quelle parti non si è mai adottato l’Euro. E allora cosa bisogna sapere per affrontare, da viaggiatori, la Brexit?
[Aggiornamento del 2/2/2020]
Nel giorno più palindromo dell’era in cui vivrò, sono qui a scrivere un piccolo aggiornamento per questo post. Ho scritto questo testo un anno fa, nel febbraio 2019. Ormai la Brexit ha già fatto storia: la data è stata spostata e rispostata fino ad arrivare a qualche giorno fa, gennaio 2020. Ora ci siamo: la Gran Bretagna – o meglio il Regno Unito – è uscito ufficialmente dall’Unione Europea. Quanto ho scritto un anno fa non cambia. Terrò, però, aggiornato questo post nel caso cambiasse qualcosa. Stay Tuned!
Prima regola della Brexit: usa il passaporto

Usa il passaporto, usa il passaporto, usa il passaporto. E potrei ripeterlo all’infinito. Anche prima della Brexit. Nei paesi del Regno Unito si va con il passaporto. I motivi? Gli italiani sono tra i pochi al mondo che viaggiano con la carta d’identità. Super comodo, è vero. Ma ragionate un po’ con me: la carta d’identità è scritta in italiano ed è un documento che all’estero non viene compreso. È ammesso ma questo non vuol dire che la gente lo capisca. Una volta arrivati all’UK Border, presente in ogni porto o aeroporto in Gran Bretagna e Irlanda del Nord, dovrete fare la fila per mostrare la carta d’identità all’ufficiale di confine. Lui o Lei dovrà registrarlo a mano nel sistema. Con il passaporto elettronico si passa il varco in un minuto, dove ci sono le strutture adatte. Quasi tutti gli aeroporti in Gran Bretagna possiedono i varchi elettronici. Usate il passaporto, fate prima e vi complicate meno la vita. In linea generale, il passaporto è l’unico documento internazionalmente riconosciuto. Se avete sia il passaporto che la carta d’identità, portateli entrambi: con il passaporto entrate e poi, se proprio avete paura di perderlo, girate con la carta d’identità. Sappiate, inoltre, che fino alla fine del 2020 l’uso della carta d’identità sarà concesso. Dopo non è ancora dato di sapere. Vi aggiornerò.
Seconda regola della Brexit: se stai poco, preleva le sterline là
E, aggiungerei, prelevatene poche. Il giusto necessario per avere qualche soldo in tasca. Quello che vi sto per dire deriva sempre da una grande abitudine molto italiana: l’uso massiccio dei contanti. Ci sono dei paesi come Olanda e Svezia dove i contanti non si vedono nemmeno più. Quando si viaggia, questo è comodissimo. Ok, c’è sempre la questione delle commissioni bancarie… ma credete che cambiare i soldi convenga di più? Prevelate poco e usate bancomat e carta di credito. Così non vi resteranno le sterline in tasca al vostro ritorno. Perché, lo sapete, ricambiarle vi costerà ancora di più. Piccola nota di colore personale: io cerco sempre di avanzare 10£ ad ogni viaggio, come buono auspicio per il viaggio successivo verso la Gran Bretagna.
Terza regola della Brexit: keep calm and travel to GB!
Ci sta che la Brexit sia un qualcosa di sconvolgente. Per me che ero una ragazzina quando, nel 1992, sono stati abbattuti i confini in Europa, è quasi un qualcosa di ostinato e contrario. Ma non vorrei entrare nel merito oggi. Penso, sinceramente ai tanti amici italiani che vivono e lavorano in Gran Bretagna e spero che sia garantita loro una permanenza facile e serena. Per quanto riguarda i viaggiatori – anche assidui come me – che amano la Gran Bretagna e tutto ciò che racconta e rappresenta (e ci metto anche l’Irlanda del Nord in tutto questo), non cambierà davvero nulla. L’ospitalità britannica resterà intatta, così come la bellezza del paese e così come le possibilità di viaggio. Non costerà di più, non vi verrà dato un tempo limite (diverso da quello che c’è ora) per visitare il Regno Unito da turisti. Non dovrete richiedere il visto se siete cittadini dell’Unione Europea. Almeno per ora: fate un bel respiro e pensate al prossimo viaggio in Gran Bretagna. Avete, o no, viaggiato già in paesi vicini ma fuori dall’Unione, vero? Leggete con attenzione la pagina ufficiale di Visit Britain per organizzare i vostri viaggi nel 2020.
Per inciso, quanto ho indicato come cose da tener presente dopo la Brexit è esattamente quanto vi direi di tener presente ora, anche prima dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Non voglio minimizzare sulla Brexit, ci mancherebbe. Vorrei solo che fosse chiaro che, per chi viaggia verso la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord, le cose restano semplici. Keep Calm!
Finalmente un post sereno sulla Brexit, credo che lo girerò a tutti quelli che mi chiedono “E allora, la Brexit?” come se aver vissuto in Inghilterra mi avesse dato la capacità di predire il futuro (drammatico, ovvio!).
Riguardo all’uso della carta, in GB si può usare quasi ovunque anche per pagare poche sterline, del contante possiamo davvero farne a meno 🙂
Sul turismo, almeno per un paio d’anni di può stare sereni. Almeno su quello. Non riuscirei a parlare con lo stesso tono della Brexit in generale. Sulla carta e bancomat, io in GB praticamente pago sempre con la carta ma, giusto per sicurezza, mi tengo 20£ in tasca. Anche perché ne devo sempre avanzare 10 per scaramanzia.
Condivido e ringrazio.
Grazie a te!
Il tuo post mi è stato utile perché a giugno dovrò tornare a Londra per un master che sto seguendo e mi chiedevo proprio cosa sarebbe cambiato. Immaginavo che sarebbe cambiato poco e il tuo post me ne ha dato conferma.
Andando in UK per turismo non cambia nulla. Almeno fino al 2020
Un applauso! Condivido tutto, soprattutto il mantra sul passaporto e il prelievo di POCHE sterline.
Grazie Ari!
Mancavo dal 2011 e lo scorso Novembre sono ritornata in UK con la carta di identita’. Non la vogliono piu’ vedere, ai controlli mi spiegavano che viene falsificata molto facilmente e che consigliano vivamente il passaporto. Lo stesso vale per chi ha un conto in banca, passaporto per il riconoscimento. Anche per i contanti sono pienamente d’accordo, non servono ormai a nulla, persino per passare al tornello della metro si usa con comodita’ il bancomat con il contactless.
Il passaporto, in verità, sarebbe l’unico documento valido per il riconoscimento internazionale. Il fatto che si possa viaggiare con la carta di identità è dovuto ad accordi politici ma lo facciamo solo noi italiani. Io ho sempre il passaporto con me quando varco il confine, anche all’interno dell’Unione Europea.
Tutto questo allarmismo non lo capisco. Forse perché ho sempre viaggiato con passaporto in tasca e con pochi contanti. Il tuo articolo aiuta moltissimo a non farsi prendere dal panico del cambio!
Nel caso si parli di ambito economico e finanziario, l’allarmismo per la Brexit è più che lecito. In caso di viaggi, almeno per un paio d’anni, possiamo stare tranquilli.
Ecco, questo sì che è un articolo davvero utile! farò tesoro delle tue preziose informazioni, grazie mille!
Grazie Martina!
Questa cosa mi interessa molto, vorrei tornare in GB con la bambina, di certo il passaporto ce l’ho, almeno per me :_)
Passaporto subito anche alla Bimba!
Speriamo che trovino un accordo soddisfacente per la Brexit e che queste tutele per i viaggiatori rimandano invariate. Devo dire che, però, le uniche due volte che sono stato in UK (a Londra), ho usato la CI senza alcun problema né code. Magari sono solo stato fortunato…
Speriamo!
Grazie di questo post, che “ci voleva proprio”! Concordo con le tue osservazioni, certe “precauzioni” andavano prese già prima. Io ormai viaggio solo con il passaporto, per me non ha senso non portare quello. L’unico motivo può essere non averlo perchè non si ha mai avuto intenzione di uscire dall’Europa, ma, ehm…è così bello vedere il mondo, via, facciamo tutti il passaporto!! Stessa cosa per i contanti, tendiamo a non averne, e in UK non ho mai, mai avuto problemi con bancomat e carte!
Poi concordo anche che se si ragiona a livello di visite “turistiche” al paese, non è la stessa cosa che se si ragiona sull’essere expat ai tempi della Brexit. Ma è decisamente un altro argomento.
Prima regola di sopravvivenza: passaporto sempre pronto.
Potresti dirmi per piacere dove hai trovato che la carta di identità verrà accettata negli aeroporti fino al 2020? Grazie mille
Certo! Ho trovato l’informazione sul sito ufficiale dell’Ente del Turismo della Gran Bretagna. Ovviamente, dire che la carta d’identità sarà accettata fino a quel periodo non equivale a dire che dopo non lo sarà più. Occorrerà aspettare gli accordi post-Brexit per capire cosa fare.
manca l’unico dato quasi vitale: internet come in europa fino al 29 marzo e poi? Ok che il wifi in Uk è diffuso, però è tutt’altro che economico. SI può comprare una scheda locale, la sim nuda e cruda l’ho vista a 1£, poi c’è il problema di capire quando ricaricare, come ricaricare e i costi 🙁
Anche questo è un punto molto forte. Io uso un router Wifi portatile fuori dalla zona Euro.
Grazie, molto pratico e rasserenante il tuo post. Sinceramente, pensavo peggio. Sono d’accordissimo sull’uso delle carte e dei bancomat all’estero… Non capisco perché portarsi dietro tanti contanti se poi viene accettato ovunque il pagamento con carte elettroniche. Sul passaporto invece devo aggiornarmi… Vado ancora in giro con la carta d’identità e per di più cartacea!!!! :DD
Grazie Alessandra.