A Settembre, quando ho raggiunto il faro di Punta de Teno, ho pecorso la statale TF-421 e ho attraversato alcuni paesi che hanno destato la mia curiosità. Tenerife è un’isola piena di piccole grandi sorprese e ci sono un sacco di paesi da visitare, magari da alternare ai giorni passati in spiaggia o in cerca dell’onda perfetta. Uno dei luoghi da visitare a Tenerife è Los Silos, un piccolo paese della costa nord dove, in alcune vie, si ha la sensazione di essere tornati indietro nel tempo e dove trovare un ex zuccherificio abbandonato, capace di raccontare un gran bel pezzo della storia dell’isola.
Dove si trova Los Silos e come raggiungerlo
Los Silos è un piccolo comune che si trova sulla costa nord di Tenerife, non distante da quel punto di congiunzione nord-sud che si chiama Punta de Teno. Per arrviare a Punta de Teno si passa da lì. Los Silos fa parte di quel territorio chiamato Isla Baja, di cui vi parlerò tra poco. Il modo migliore per raggiungere Los Silos è avere un’auto e “scavallare” il Teide. Se risiedete a sud dell’Isola, dalle parti di Playa de las Americas o giù di lì, prendete l’autopista fino a Santiago del Teide. Da lì scendente in direzione di Garachico. Circa 7 km prima di Garachico trovetete una svolta a sinistra con l’indicazione di Buenavista del Norte (prossita tappa, in un prossimo viaggio). La strada da seguire è la TF-421. Los Silos si trova a meno di 6 km dalla svolta. C’è un parcheggio gratuito a ridosso del centro. Se fosse pieno, vi consiglio di parcheggiare proprio lungo la statate. In paese c’è pochissimo posto e, solitamente, occupato dai locali. A livello di tempistiche, vi consiglio di considerare tutta una giornata in giro. Dalle parti di Los Silos ci sono anche delle belle spiagge. A Gennaio sono poco fruibili ma, dalla primavera all’autunno, la situazione è diversa. Sicché potreste fare una bella accoppiata visita + mare e passare una giornata in giro.
La Isla Baja: Tenerife rurale, Tenerife bellissima
La Isla Baja è quella parte di Tenerife che parte da El Tanque (scendendo da Santiago del Teide verso Garachico o Buenavista, troverete proprio El Tanque) e arriva fino a Punta Teno. Ve ne ho già parlato: si tratta di un pezzo di isola dove la ruralità è alla sua massima espressione ed è il luogo dove, storicamente, è iniziata la vita rurale di Tenerife. Le Fincas che trovate da quelle parti sono tra le più antiche di tutta l’isola, soprattutto se entrare nel territorio del Parque de Punta de Teno. Vale la pena di lasciare la spiaggia o i luoghi più conosciuti di Tenerife per fare un giro lì? Sicuramente sì, soprattutto per conoscere una dimensione dell’isola più raccolta, locale, quotidiana. I turisti, ovviamente, ci sono ma in modalità più ridotta. Da provare.
Cosa vedere a Los Silos
La prima cosa che vi consiglio di fare, una volta arrivati a Los Silos, è di entrare nell’ufficio locale del Turismo e recuperare la pianta del centro storico. È una parte contenuta della cittadina e si gira con poco ma, grazie alla mappa, avrete idea degli edifici che state per ammirare. L’ufficio del turismo si trova nell’edificio giallo che vedete qui nella foto. Quell’edificio è uno dei primi luoghi da vedere a Los Silos. Il mio secondo consiglio è quello di visitare il paesino lentamente: non vi corre dietro nessuno. Camminate con calma e notate i dettagli. Io vi parlerò, per la precisione, di:
- La Chiesa, bianca, splendente
- L’edificio giallo, ovvero l’ex convento
- I balconi del paese
- Il gazebo del parco pubblico
- L’ex zuccherificio
- La casetta del telegrafo
La Chiesa: più bianco non si può
La Chiesa di Nuestra Señora de la Luz di Los Silos è un edificio bianco, di un bianco splendente che quasi toglie la vista. Nel giorno in cui io sono andata a Los Silos il sole andava e veniva e io non riuscivo, malgrado questo, a guardare quella chiesa senza occhiali da sole. La chiesa risale al XVI Secolo ed è stata ristrutturata nel XX. Purtroppo io l’ho trovata chiusa e non sono riuscita a vedere l’interno. Mi è stato detto che, quel giorno, era chiusa perché in paese stavano preparando la festa di Sant’Antonio. Proverò a tornare per vedere se la trovo aperta.
L’edificio giallo, ovvero l’Ex convento di San Sebastiano
Dentro la mia testa si chiama “edificio giallo” ma, nella realtà, è l‘ex convento di San Sebastiano, luogo in cui le monache benedettine vissero fino al 1836. Questo edificio è ora un luogo dove la cittadinanza trova alcuni uffici utili (l’ufficio del turismo è lì) e dove si tengono alcune feste cittadine, come quella di Sant’Antonio che era in preparazione nel giorno in cui sono passata io. Il chiostro è ben conservato e ristrutturato a dovere, tenendo le strutture in legno che sono tipiche degli edifici delle Canarie.
I balconi in legno nel centro
Los Silos è stato, per me, uno dei migliori luoghi di Tenerife dove ammirare i tipici balconi canari, una sorta di bovindi in legno molto presenti negli edifici del centro storico di Los Silos. Se vi piace fare foto a balconi e porte, Los Silos è il posto giusto per voi. Perdetevi per le vie del centro e sbizzarritevi. I balconi canari traggono sicuramente ispirazione dall’architettura portata sull’isola dagli Spagnoli ai tempi della conquista e restano un grande esempio di artigianalità locale.
La Plaza de la Luz e il suo gazebo
Le piazze strutturate in un certo modo sono un simbolo perfetto delle conquiste spagnole fatte nel XV e XVI Secolo. Solitamente sono composte da un contorno di alberi, da un punto centrale con un gazebo e da tanti posti a sedere intorno a tutto questo. Le piazze di stampo spagnolo sono fatte per essere vissute come punto di incontro, come luogo dove stare all’ombra e conversare. Il gazebo centrale, al giorno d’oggi, è spesso sede di orcheste che suonano nei giorni di festa. Ai tempi del colonialismo, il gazebo era il luogo indiscusso del potere coloniale. Lì si tenevano i discorsi dei viceré e dei governatori dei territori conquistati. La Plaza de la Luz di Los Silos è stata ristrutturata all’inizio del ‘900 ma mantiene ancora il fascino dei secoli andati.
Fuori dal centro storico di Los Silos: l’ex zuccherificio
Il territorio comunale di Los Silos va da 1200 metri (dalle pendici del Teide) fino al mare. Prende una gran bella pozione di Isla Baja. A pochi minuti in auto dal centro di Los Silos (la mappa che vi verrà data all’ufficio turistico vi mostrerà chiaramente come arrivare lì) si trova un luogo davvero interessante da vedere. Sia per la sua magnifica location, sia perché parte della storia di Tenerife. Si tratta della “La Máquina de Azúcar“, ovvero il vecchio zuccherificio abbandonato da un bel po’ di tempo. Era di proprietà di un’azienda di Manchester che aveva stabilito, in questa parte dell’isola, parte dei suoi interessi. Guardando attorno a voi, al giorno d’oggi, vedrete moltissime piante di banana. Fino ai primi del ‘900, al posto dei banani, tutta la terra attorno a Los Silos era coltivata a canna da zucchero, il contenuto della quale veniva lavorato proprio lì. L’attività iniziò a calare dopo la fine della Prima Guerra mondiale e la produzione venne convertita. Quello che si pensa è che, ancora prima dell’attività dello zuccherificio, lì ci fossero addirittura delle saline. Sembra che i moli commerciali dell’Isla Baja fossero fortemente attivi. Ciò che resta oggi è una bellissima fabbrica abbandonata da ammirare da fuori. Lo stabilimento, infatti, è proprietà privata. Non entrate. Vi assicuro che da fuori ne avrete davvero una gran visione. L’insenatura che vedete poco prima della fabbrica è la Baia di Agua Dulce, una spiaggia frequentata da un club di nuotatori in acque aperte.
La Casetta del Telegrafo
In circa 100 metri di strada costiera, troverete molto sulla storia di Tenerife. Sempre sulla baia di Agua Dulce, infatti, si trova quella che fu la prima casetta del telegrafo del Regno di Spagna, non solo delle Canarie. Qui, nel 1883, venne tirata la prima linea del telegrafo che univa Tenerife e La Palma. Fu una compagnia inglese (guarda caso… chi è che aveva interessi economici da quella parte dell’isola!?) ad occuparsi dell’operazione, con l’aiuto di tutti i proprietari di barche della zona. Il 22 novembre 1883 ci fu la prima comunicazione storica tra le due isole. Nel 1885 la posa dei cavi fu ultimata e Tenerife poteva comunicare direttamente con la Penisola Iberica. Da qui si aprì l’era delle comunicazioni con il resto d’Europa. Secondo alcuni storici, la presenza del Telegrafo a Tenerife rendeva l’isola moderna e sicura. Così tanto che, in un’epoca in cui la presenza britannica sull’isola era forte e altamente commerciale, cominciarono a farsi i primi viaggi turistici a Tenerife. Come in altre parti del mondo (vedete la Costa Azzurra, giusto per fare un esempio) furono i britannici a dare il via al turismo di piacere a Tenerife. La Casetta del Telegrafo di Los Silos, quindi, è più che un simbolo per gli appassionati di telecomunicazioni.
Los Silos, per me
Los Silos, per me. Era il primo giorno vero a Tenerife. Il primo di questo viaggio di Gennaio 2019. Quando parlo di giorno vero parlo delle prime 24 complete sull’isola. Quando mi sveglio lì, vivo lì, dormo lì, sogno lì. Quando non penso di essere lì solo provissoriamente. Ho preso su la mia auto e la mia curiosità perché volevo riempirmi l’anima di felicità. Ho trovato un paesino cordiale, da un lato indaffarato a godersi i preparativi per un giorno di festa, da un lato quasi addormentato nella sua quotidianità. Los Silos mi ha regalato delle belle ore, tanti colori, un cielo speciale che faceva da scenografia perfetta a tutto questo. A Los Silos ho sentito quel qualcosa di speciale creato sia dal profumo della montagna che da quello dell’oceano. Perfetta espressione di Tenerife.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Interessante questa cittadina, sembra davvero sospesa nel tempo. Lo zuccherificio deve essere un posto pieno di atmosfera e storia e la vista da lì sembra spettacolare.
Lo zuccherificio è bellissimo. Me lo immagino in piena attività.
Sono stata a Tenerife tanti anni fa. Me l’hai fatta riscoprire e anche fatta sembrare più bella di come me la ricordassi.
Io ormai ci torno 3 o 4 volte l’anno e ogni volta scopro qualcosa di nuovo.
Molto utile questo post per organizzare una bella escursione a Tenerife! Me lo segno!!! Sembra davvero una chicca da non perdersi!
Lo è!
Grazie delle informazioni e delle meravigliose foto.Los Silos non l’ho visitato ma appena vado a Tenerife lo farò sicuramente. Deve per esserci un lato positivo ad avere parenti che abitano li no?😉
Infatti. Io sono super felice del fatto che mio padre viva lì.
Los Silos è proprio un paese che farebbe per me. Mi piacciono i colori e soprattutto l’aria che si respira in questi piccoli posti. Calma, gioia e bianco. Se chiudo gli occhi sogno di vivere li quando andrò in pensione, potrebbe essere un giusto retirement village, che ne dici?
Sicuramente è un perfetto retirement village!
Tenerife è una delle mete che vorrei visitare quest’anno! Ne ho sentito tanto parlare e diversi miei amici hanno organizzato viaggi e trasferte. Il tuo racconto mi ha convinto definitivamente e anche i posti dalle foto mi sono piaciuti moltissimo! Grazie per i consigli!
Se passi a maggio, mi trovi lì.
Tenerife è piena di bellezze tutte da scoprire! Ci sono stata 2 volte ed ho ancora la lista di cose da vedere bella piena. Ci ritornerò di sicuro.
Io sto perdendo il conto delle mie visite sull’isola!
Dalla tua descrizione e dalle foto Los Silos sembra molto affascinante. I balconi mi ricordano quelli di Almagro: una cittadina spagnola che mi ha incantato.
L’architettura è quella della Spagna del Sud. Gli spagnoli l’hanno “esportata” lì con la conquista.
Ho visto cose stupende sulle Canarie in generale, e non vedo l’ora di poterci fare un salto. Tenerife meta numero 1 in assoluto 🙂
Anche per me è la meta nr.1 alle Canarie.