Quando si dice Bristol, si dice street art e si dice murales di Banksy. Questa città inglese è, molto più delle città più grandi come Londra o Manchester, un centro dove la street art ha trovato il suo vero e proprio terreno fertile. Questo terreno coltivabile si chiama Stokes Croft (scritto anche Stoke’s Croft) ed è un quartiere che si è sviluppato lungo la A38, una grande strada che porta al centro città. Stokes Croft non è solo un luogo dove andare a cercare i murales di Banksy o dove sperare di incontrarlo per strada. Stokes Croft è una delle tante anime di Bristol: quella molto urbana, quella molto alternativa, quella vera fino al midollo. Vi ci porto oggi, partendo a piedi da Harbourside.
Dove si trova Stokes Croft e come raggiungere il quartiere della street art di Bristol
Facciamo che si parte da davanti al Bristol Hippodrome, uno dei teatri della città e luogo a ridosso di Harbourside? Bene. Tenete il porto e il teatro alle vostre spalle. Attraversate la strada e lì troverete le indicazioni per il St.Nick’s Market (di cui vi racconterò, magari anche la settimana prosssima). Da lì raggiungete (se impostate il navigatore vi porterà lì tra strade e stradine in men che non si dica) All Saints Street, che poi diventa Bridewell Street. Una volta lì proseguite tenendo la destra finché non sarete arrivati sul retro del grande magazzino Debenham’s. Davanti a voi ci sarà un sottopassaggio pedonale per passare al di là della strada. Scendete e imboccate il tunnel pieno di graffiti davanti a voi. Sarete arrivati a Stokes Croft. Io pensavo di metterci di più ma ho coperto a piedi la distanza dal centro in circa 10 minuti, camminando tranquillamente.
Che cos’è Stokes Croft
Stokes Croft è la zona che si trova a nord del centro di Bristol, abitata fin da tempi antichissimi e pesantemente danneggiata dai vari bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. La zona subì una lenta ricostruzione nel secondo dopoguerra e divenne un quartiere di abitazioni popolari, dove nacque e divenne grande una certa opposizione alle istituzioni. Se dovessi trovare un quartiere da gemellare idealmente con Stokes Croft, quello sarebbe sicuramente St.Pauli di Amburgo dove l’autogestione è di casa e dove le cose funzionano da sempre. Stokes Croft iniziò a divenire famoso con la diffusione del Bristol Sound negli Anni ’90: band come i Massive Attack e i Portishead sono di casa qui allora come oggi. La street art made in Bristol è nata qui non so dirvi quando. Vi so solo dire che è tanta e che, secondo quello che dicono molti, Banksy sia un abitante di Stokes Croft di lunga data. Al di là di questo, Stokes Croft è un luogo dove il senso di comunità è forte. Qualcosa che manca molto in tante delle nostre città. Ora Stokes Croft è spesso frequentato da turisti per via dei murales di Banksy e di quello di tutti i suoi colleghi di cui noi non sappiamo nulla. Quel che è certo è che lì si trovano tante opere importanti mescolate a opere nate dalla strada. Questo è il bello di Stokes Croft.
L’itinerario da seguire a Stokes Croft
Una volta arrivati al segnale giallo che vi dà il benvenuto a Stokes Croft, non vi resteranno che due scelte: proseguire dritto finché Celtenham Road diventa Gloucester Road e poi tornare indietro finché non troverete, sulla vostra sinistra, la Hamilton House. Da lì, potete infilarvi dentro Jamaica Street fino a Hillgrove street, per poi tornare sulla strada principale. Oppure fare l’esatto contrario. Vi infilate su Hillgrove Street non appena arrivate, raggiungete Jamaica Street e poi via su Celtenham Road e Gloucester Road. La cosa che vi consiglio è di prendervi del tempo per godervi il quartiere. Non cercate solo street art: entrate in una caffetteria, godetevi l’atmosfera di questo pezzo così particolare di Bristol.
Cosa vedere a Stokes Croft
Cosa vedere una volta giunti a Stokes Croft, quartiere top di Bristol per la street art? Il mio consiglio è quello di tener presente alcune strade che vi ho indicato. Una volta fatto questo: aprite gli occhi e osservate. Io sto per indicarvi alcuni murales che, probabilmente, non scompariranno ma potrebbe essere che quanto io abbia fotografato quel giorno, domani venga affiancato da altre opere. Il bello della street art è la sua imprevedibilità.
Hillgrove Street e l’onda di Hokusai in color magento
Io e la mia amica Nerys, quel giorno in giro per Bristol, abbiamo imboccato Hillgrove Street quasi per caso. Abbiamo notato subito un’enorme onda di Hokusai, in color magento. Mi è piaciuta subito perché sembrava inghiottire la casa. o forse voleva trasportarla in un’altra dimensione. La stessa che i due alieni stavano puntando con quel mega cannocchiale in stile Polifemo. Il colore dalla foto non rende la bellezza del magenta dell’originale. Andate a Stokes Croft a vederla.
La libertà è sulla strada
Nella strada, sulla strada, semplicente la strada: vedete voi. Dove Hillgrove Street incrocia Jamaica Street trovete un’altra bella opera di street art di Bristol: non ho capito se quella scarpa sopra il cassonetto fosse parte dell’opera ma, per me e in quel momento, lo era. La libertà è sulla strada, quella che la gente decide senzientemente di percorrre. A me questo sembra un messaggio universale. L’edificio che ospita quest’opera la sede di People’s Republic of Stokes Croft, il centro culturale che nasce dalla comunità che ha supportato e dato vita a ciò che questo quartiere è ora. Se amate la cultura urbana e la street art, è sicuramente un posto che fa per voi. Fermatevi.
Mild Mild West di Banksy e la Hamilton House
Non appena uscirete da Jamaica Street, noterete un grande edificio davanti a voi. Sembra una vecchia scuola e si chiama Hamilton House. Fino a domani, 19 Dicembre 2018, sarà un altro dei cuori pulsanti della comunità di Stokes Croft, un posto dove incontrarsi, lavorare, trovare dialogo e sostegno, dove la comunità esprimeva la sua volontà e faceva sentire la sua voce. Un mese fa, mentre giravamo per Stokes Croft, abbiamo notato tanti #SaveHamiltonHouse in giro per il quartiere. I proprietari dello stabile non hanno rinnovato la licenza e l’affito a Coexist, la onlus che curava tutto ciò che Hamilton House rappresenta ancora per un paio di giorni. Il valore di Hamilton House è aumentato nel tempo anche per via di Mild Mild West, il murales che Banksy realizzò nel 1990 proprio sul muro della casa attigua a Hamilton House. Quello che posso dirvi che è, oggi 18 Dicembre 2018 giorno di pubblicazione di questo post, tutto è ancora lì dove l’ho visto io. Resterà lì? Non posso saperlo. Mi dispiace solo che un pezzo di storia di Bristol, un punto di riferimento forte e concreto, non abbia più la sua casa.
Camminando lungo Celtenham Road
Come vi dicevo, camminando lungo le strade del quartiere, dovete tenere gli occhi aperti perché le opere sono un po’ ovunque, dalle serrande dei negozi a ogni spazio disponibile per essere disegnato, colorato e dipinto. Il bello di Stokes Croft è proprio questo. Osservare, essere curiosi: torna a insegnarci quando sia indispensabile. Io vi lascio girare in pace per questa parte di Bristol così alternativa e sempre così vera.
Stokes Croft, per me
Cosa dirvi di un quartiere dove l’espressione individuale diventa un qualcosa di comune? Cosa dirvi di un che va avanti perché l’individuo dedice di mettere se stesso al centro di una comunità? Credo che Stokes Croft sia davvero un quartiere eccezionale, nel senso letterale del termine. Viviamo in un mondo dove l’individualità è sempre meno ospite e più proprietaria della nostra vita. Visitare, seppur per una mezza giornata, un luogo così mi ha fatto ricredere su molte cose che penso dell’umanità intera. Almeno di quella fetta di umanità che non piace a me. Stokes Croft è una delle splendide anime da conoscere durante un viaggio a Bristol. Un’anima che ti accoglie come se ti conoscesse da sempre. Lunga vita a Stokes Croft e a tutto ciò che rappresenta.
Colonna sonora del post, ovviamente, una playlist piena di Bristol sound, dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – Riproduzione vietata
Quanto mi piace la Street Art!!! Non sono mai stata a Bristol e ammetto che non sapevo nemmeno che questa città fosse conosciuta anche per i suoi murales! Grazie per il post, vedrò di includerla la prossima volta che andrò in Inghilterra 🙂
Bristol è la città di Banksy, dove lui è nato, cresciuto e dove vive. Qui si ritrovano artisti da ogni dove e Stokes Croft ne è proprio la dimostrazione.
Amburgo ha davvero un sacco di legami con l’Inghilterra.
Bristol è una città molto sottovalutata che racchiude molte cose. Attendo il post sul St Nick’s Market!
Lo penso anch’io. Sia per Amburgo e i suoi legami con l’Inghilterra che per il fatto di essere sottovalutata.
Sembra un quartiere davvero interessante, da esplorare con calma per non perdersi nessun murales, nemmeno il più piccolo. La Street Art riesce davvero a far rivivere e a dare un’anima particolare a certi luoghi.
Lo è davvero. Come tutta Bristol, del resto.
La sensazione che ho avuto dall’inizio alla fine nel leggerti, è quella di unione ma anche di continua mutazione. Immagino che per chi ci vive il quartiere sia una continua scoperta. Un po’ come visitare un museo all’aria aperta che ogni settimana o mese propone opere nuove e sempre diverse. Affascinante e particolare. Mi ci vedo proprio seduta in locale a godermi tutto questo proprio come hai suggerito tu!
Il quartiere è davvero un camaleonte che cambia sempre, senza modificare la sua essenza.
Amo visceralmente tutte le città che hanno dato spazio alla street art. Significa molto per la nostra cultura.
Bristol manca all’appello delle città con le Gallerie a cielo aperto che ho visitato negli ultimi anni. Il tuo post mi ha fatto capire che non posso più aspettare e devo assolutamente andare a visitarlo (con lentezza e attenzione) e a fotografarlo.
Da Bergamo sei comodissima per volare a Bristol. Secondo me ti piacerebbe.
Amo la Street Art e, dopo aver letto il tuo post, Bristol finisce sicuramente nella mia wishlist 😊
Se ami la street art, quella è sicuramente una città da vedere.