Una cosa bella da fare tra l’autunno e la quasi fine dell’inverno? Andare a Mantova per visitare la Mostra di Chagall al Palazzo della Ragione. I motivi sono molti e – ve lo dico – gran parte di quelli che vi racconterò sono molto personali perché io amo molto Chagall. E mi piace Mantova: la trovo una città raccolta nella giusta misura e capace di trasudare storia. Questo per me è importante. Com’è importante dirvi che la Mostra di Chagall a Mantova non è una mostra così tipica su questo pittore. Cosa aspettarsi da un’esposizione così? Ve lo racconto oggi.
C’era una volta il Palazzo della Ragione
Con il termine “Palazzo della Ragione” solitamente si designa il luogo in cui, nel Medioevo, veniva esercitato il potere della Giustizia. L’Italia è piena di città con degli splendidi Palazzi della Ragione. Una è, giusto per farvi un esempio, Padova. Mantova è sicuramente un altro buon esempio. Stando a quanto dicono gli storici, il Palazzo della Ragione di Mantova sorse intorno alla metà del XIII Secolo, probabilmente su ciò che rimaneva di un palazzo dei Canossa (Matilde vi dice nulla?). Il Palazzo mantovano subì diverse ristrutturazioni nell’arco di molti secoli e ora ci viene mostrato il più possibile vicino all’originale. Viene attualmente utilizzato come sede di mostre, proprio come quella di Chagall. Vi si accede tramite uno scalone in marmo e dentro, almeno per la mostra di Chagall, li spazi sono stati rimpiccioliti dall’allestimento. Lungo il percorso della mostra fa un po’ caldo quindi vestitevi a strati.
La mostra di Chagall a Mantova
Qualche informazione pratica per organizzare la vostra visita alla mostra di Chagall a Mantova.
- Il biglietto costa 12€, 13,50€ se lo acquistate online tramite il link presente sul sito ufficiale della Mostra
- La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.30
- C’è la possibilità di fare delle visite guidate, per gruppi di almeno 30 persone
- Se non fate la visita guidata e non siete super esperti della vita di Chagall, prendete l’audioguida (5€)
- Evitate di portare zaini grandi: potrebbero chiedervi di lasciarli da parte
- Un libro da leggere prima della mostra? “La mia vita”, proprio di Marc Chagall
- La mostra è aperta fino al 3 Febbraio 2019
Ho visitato la mostra di Chagall in occasione dell’Instameet organizzato da Electa Editore per scoprire il “secondo Rinascimento” di Mantova. La città, infatti, grazie alla sua offerta culturale, sta vivendo un secondo periodo fiorente che vede il turismo in prima linea. Come dicevo in apertura del post, Mantova mi piace per ciò che offre e per la sua dimensione. L’Instameet mi ha dato l’occasione di scoprire il centro, la mostra di Chagall, gustare i sapori della cucina tipica e spostarmi poi a Palazzo Te dove mi sono riempita gli occhi di meraviglia.
Chi era Marc Chagall
Di che nazionalità era Marc Chagall? Per molti, che il cielo ci salvi, è un pittore francese ma Marc Chagall era russo, anzi bielorusso per essere precisi. Il nome con cui tutti lo conosciamo altro non è che la translitterazione in francese della pronuncia (quasi) del suo nome vero, scritto sia in yiddish che in cirillico. Lui nacque in un villaggio bielorusso, per poi trasferirsi a San Pietroburgo e infine a Parigi, vagare un po’ per l’Europa occupata dai nazisti e finire la sua vita in quella Saint-Paul-de-Vence tanto amata da pittori di ogni genere. La cultura yiddish, l’amore per la sua Bella Rosenfeld e la sua capacità di raccontare l’immaginario sono dei punti chiave per compredere un artista come Chagall. Lui tenne sembre unite la sua vita e la sua arte. E forse io lo adoro proprio per questo. Non c’è distanza tra ciò che racconta e quello che è. Per questo ci vuole coraggio. C’è voluto coraggio.
Cosa è esposto nella mostra di Chagall a Mantova
Chagall è tante cose. Chagall è incisione in bianco e nero e quadro etereo a colori. Chagall è l’affermazione di una certa cultura europea che stava per scomparire. Chagall è figure goffe e a tratti ironiche. Chagall è un qualcosa di totalmente irriverente nascosto in un quadro. La mostra di Mantova è formata da delle scelte ben precise. Molto profonde della vita dell’artista. Per questo vi ho detto di prendere l’audioguida. C’è bisogno di più di una spiegazione. Quello che segue, come sempre accade su questo blog, è solo una piccola parte di quello che vedrete a Mantova.
Le storie della Bibbia
Nella religione ebraica, dogma seguito da Chagall, non si può raffigurare Dio. Per il nostro Marc dev’essere stata una grande impresa illustrare la Bibbia senza risultare blasfemo. Ciò che è risultato è un insieme di incisioni molto belle, molto rispettose del suo credo. A tratti tenere. Almeno per me. Osservatele con cura.
Le favole di La Fontaine
Jean de la Fontaine è quello scrittore francese del XVII Secolo che si adoperò, praticamente per tutta la sua vita, nella scrittura delle favole di ispirazione antica. Le sue favole sono iper conosciute e hanno tutte una sorta di risvolto morale alla fine. Lui riprese quando già scritto da Esopo prima e da Fedro poi e consegnò nelle mani della cultura barocca alcuni capolavori del passato, come la Volpe e l’Uva, giusto per citarne una. La dimensione della favola, fatta di quell’alternanza tra male e bene, tra giusto e sbagliato, con l’eterna vittoria del bene alla fine era oro nelle mani di Chagall. Le sue illustrazioni sono dei piccoli (per dimensione) grandi capolavori.
Il romanzo di Gogol’
Una quarantina d’anni prima che Chagall nascesse, lo scrittore Nikolaj Vasil’evič Gogol’ pubblicò un romanzo dal titolo “Le anime morte”, uno di quei libri un po’ difficili (almeno per me) da mandare giù ma immensamente chiaro sulla capacità dell’essere umano di essere – perdonate la ridondanza – mediocre. Chagall illustrò questo romanzo di Gogol’, sempre facendone un piccolo capolavoro. Anche per questo ciclo di incisioni: osservate i dettagli.
Il teatro da camera Yiddish
La cultura Yiddish è fatta anche di teatro, ironia e tanta musica. Nel 1920 Chagall dipinse dei pannelli (tecnicamente si chiamano Teleri) per costruire la scenografia portatile del teatro da camera yiddish di Mosca. Nel visitare la mostra di Chagall a Mantova, una volta arrivati a questo punto, vi sembrerà di essere inglobati in una scatola dalla forte energia artistica. Anche qui, osservate il più possibile.
La mostra non finisce qui: volutamente ho omesso delle immagini, quelle immagini che vi potrebbero lasciare a bocca aperta per qualche minuto. La vita deve andare così: io vi faccio venire fame, voi andate a mangiare.
Marc Chagall, per me
Erano i primi anni 2000 e andai, con la mia migliore amica, a Lucerna per capodanno. Era stata una scelta improvvisata, uno di quei nostri colpi di testa per trascorrere in giro le feste e fu davvero una grande cosa. Il secondo pomeriggio a Lucerna era particolarmente freddo e noi siamo andate in cerca di un museo per vedere qualcosa di interessante e stare anche un po’ al caldo. Un museo è sempre un’ottima idea. Siamo finite alla Rosengart Sammulung, ovvero la Collezione Rosengart. Forse uno dei più bei musei che io abbia mai visto in vita mia. Marc Chagall conosceva personalmente la famiglia Rosengart e, all’interno della collezione, ci sono dei dipindi, delle incisioni e dei disegni dedicati appositamente alla famiglia. Io mi fermai molto su un quadro che ritraeva lui e la sua Bella Rosenfeld con dei toni di blu che mi hanno preso il cuore. Sono stata toltalmente inglobata dal loro abbraccio e, ancora oggi da quel giorno, tengo la cartolina di quel quadro dentro uno dei miei libri preferiti. Marc Chagall mi ha insegnato la forza dell’amore, quasi come fosse trascendenza totale. Come persona di religione ebraica non poteva raffigurare Dio ma, in fondo, lo ha sempre fatto attraverso il racconto dell’amore. Per questo motivo è e resterà sempre uno dei pittori capaci di emozionarmi fino alle lacrime. Anche col semplice disegno di un albero.
Allora io corro dove sei
Dove mi pensi e dove mi attendi.
M.Chagall a Bella Rosenfeld
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Mio fratello vive a San Giorgio di Mantova, mi hai dato lo spunto per rivedere la mia bellissima nipotina e portarla a conoscere Chagall!
Mi sembra proprio una buona occasione per unire le due cose!
Sono stata a Mantova il mese scorso per visitare Palazzo Te, ma di questa mostra non avevo sentito parlare! Deve essere molto interessante!!! Grazie mille per tutte le info dettagliate che hai fornito e per le foto molto belle!
Ritorna in città e vai a vederla!
Anch’io amo Chagall 🙂 Qualche anno fa, durante una mostra a Palermo ho letteralmente pianto davanti Il compleanno 🙂 Magari da qui a febbraio riesco a fare un salto, mi piacerebbe molto… anche perché non ho mai visto Mantova!
La città per me merita molto e la mostra è molto intensa.
Nel caso tu faccia un salto, scrivimi e dimmelo. Così ti raggiungo.
Sono stata proprio domenica a Mantova ma non sapevo di questa mostra, guardo per una prossima visita, magari ci torno
Se torni entro Febbraio, potrebbe essere un’ottima idea.
Adoro Mantova e ogni occasione sarebbe buona per tornare in questa città così elegante e così a misura d’uomo. Non riesco ad amare altrettanto Chagal,nonostante mI sia sforzata più volte di capirlo, proprio al contrario tuo non mi trasmette grandi emozioni, ma in fondo l’arte è così, è selettiva e ogni opera parla ad alcuni per affinità e tace per altri. Grazie di avermi fatto comprendere così bene le ragioni del tuo amore.
Questo è il bello dell’arte: ha degli effetti diversi su ognuno di noi.
Ciao Giovy, io adoro Marc Chagall come pittore, e ho visto diverse sue esposizioni. Se dovessi passare da Mantova entro Febbraio, ci farò per forza un salto!
Fai un giro e lasciati stupire.
Davvero interessante questa mostra! Mi sembra simile a una di qualche anno fa che si è tenuta qui a Roma!
Chagall si è guadagnato molte mostre ultimamente. Quella di Mantova è particolare perché mostra opere che appartengono a collezioni private.
Chagall è il mio pittore preferito. Lo hai raccontato benissimo. Anch’io ho delle sue cartoline sulle quali, se mi soffermo, può venirmi da piangere per la meraviglia. Le figure, gli animali, la leggerezza e la profondità, l’amore, la cultura ricchissima… Chagall ha tutto. Per ovvi motivi non potrò visitare la mostra, quindi grazie per questo scorcio. 🙂
Eh già, sei un po’ distante per visitare la mostra ma chissà che non ne allestiscano una down-under!
Sono stata anni fa a Mantova ad una mostra di Monet e il contesto del Palazzo della Ragione è perfetto! Chagall è uno dei miei pittori preferiti, le seu lune e i suoi blu mi hanno seguito fin qui in Australia. Mi sono infatti portata qui il quadro (magari, poster per essere precisi) che per me lo rappresenta, Bouquet con gli amanti ! Se fossi in Italia ci andrei di corsa
Anche tu, per causa di forza maggiore, non potrai essere a Mantova ma non si sa mai che Chagall arrivi in Australia. Come sono le mostre da quelle parti?
Io adoro le mostre e Chagall è uno dei miei preferiti…ricordo quando la prof a scuola ci mostrava i suoi quadri dall’atmosfera fiabesca romantica. Ho degli amici a Mantova chissà che con l’occasione di una visita non riesca a vedere anche la mostra…ti farò sapere 😉
Fai un fischio se passi!