
La Gran Bretagna, come tutte le zone di questo mondo, è passata attraverso delle epoche fortemente connotate e che, guarda caso, sono quasi tutte identificate con il nome del sovrano che regnava in quegli anni. L’Epoca Vittoriana è una delle più celebri della storia della Gran Bretagna e comprende davvero un lungo periodo che va dal 1837 al 1901, periodo di regno della Regina Vittoria, per l’appunto. L’Epoca Vittoriana ha regalato al mondo, e quindi non solo alla Gran Bretagna, davvero un sacco di cose che vanno dalla letteratura all’ingegneria e ad altre materie scientifiche. Le nostre care Emily Brontë (con Cime Tempestose) e Charlotte Brontë (con Jane Eyre) sono l’espressione letteraria più nota di questo periodo. Oggi mi è venuta voglia di raccontarvi alcuni luoghi da vedere per immergervi nell’Epoca Vittoriana e, per farlo, vi porterò in viaggio in Galles.
Il Galles Vittoriano

Lo sapevate che risale proprio ai tempi della Regina Vittoria il fatto di sposarsi in bianco? Fu lei a “imporre“, per modo di dire la tradizione di andare all’altare vestiti di bianco. Ma non solo: l’Epoca Vittoriana è conosciuta come quel periodo in cui l’essere umano più potente al mondo era una donna ma l’universo femminile era relegato alle mura domestiche o a quelle di un’aula di scuola. La Regina Vittoria diede una spinta a quella che fu una vera e propria ondata turistica interna verso le località di mare della Gran Bretagna ed è per questo che oggi voglio portarvi in Galles. Fino al periodo precedente il suo Regno (il periodo Regency, quello di Jane Austen, per intenderci) si era soliti spostarsi dalla città alla campagna e viceversa ma una vera e propria vita sul lungomare non era una cosa solita. Con la Regina Vittoria le cose cambiarono, le coste cominciarono a fiorire in quanto a case nobiliari e alberghi e vennero messe in opera molte infrastrutture di ingegneria civile visibili anche ora. Pensiamo ai moli, giusto per fare un esempio. Il Galles ebbe una grossa spinta dal punto di vista dello sviluppo in quel periodo, sviluppo che ha lasciato un segno indelebile e visibile anche oggi. Positivamente parlando.
Galles Vittoriano: cosa cercare in un viaggio?

Un viaggio alla ricerca del Galles vittoriano potrebbe portarvi davvero ovunque: da Cardiff fino ai paesini di montagna della Snowdonia, ovviamente passando per luoghi minerari e grandi spiagge dal sapore nordico. I luoghi che vanno messi, a mio avviso, in un viaggio che vada in cerca dell’Epoca Vittoriana in Galles sono i seguenti:
- Un ponte iconico, almeno uno tra molti
- Un acquedotto o un’opera di canalizzazione
- Una località di mare con annesso molo
- Una costruzione a uso e consumo della gente
Ci sarebbero mille altre cose da inserire nella lista ma iniziamo da qui il nostro viaggio nel Galles dell’Epoca Vittoriana.
Cardiff e le Royal Arcades

Arcade è una parola che sentirete spesso in viaggio – soprattutto in città – in Gran Bretagna. Per Arcade si intende una galleria con annessi negozi. Una sorta di centro commerciale ante litteram. Nel pieno centro di Cardiff, la capitale del Galles, troverete le Royal Arcades. Sono state costruite nel 1858 e sono le più vecchie della nazione, ancora attive senza mai aver cambiato destinazione d’uso. Le Arcade erano di gran moda nell’epoca vittoriana perché permettevano di fare compere e passeggiare senza essere troppo esposti al continuo cambiamento metereologico tipico della Gran Bretagna. Un modo per mostrarsi insomma, senza che si infanghi il vestito.
Tenby, il mare del sud del Galles

Tenby (con la N, mi raccomando) è un meraviglioso paese del Pembrokeshire, sulla costa sud del Galles. Si tratta di una località rimasta raccolta anche al giorno d’oggi e dove, soprattutto nel weekend, si riversano molti gallesi per godersi la spiaggia o mangiare il gelato. Detto tra noi, dicono che il gelato che si mangi lì sia speciale ma dovrò tornare e assaggiare per dirvelo con certezza. Tenby possiede un lungomare con colorati e stilosi edifici vittoriani, sorti proprio nell’epoca di cui si parla in questo post come seconde case per i nobili della vicina Inghilterra o per i gallesi abbienti. Queste case donano un pizzico di nobiltà a un villaggio di pescatori che, per me, è bello da qualsiasi parte lo si guardi.
Aberystwyth e la cultura gallese
Come si pronuncia Aberystwyth? Il gallese non così difficile, una volta capite due o tre regole di pronuncia. Per il nome di questa città, vi basterà sapere che la W è un U. La prununcia è quindi Aberistuif. Dai, non è così difficile. Se proprio non vi viene, sappiate che tantissimi – compresi i locali – la chiamano semplicemente Aber. Questa è una città universitaria dalla grande impronta vittoriana. Iniziò il suo sviluppo nel XIX Secolo grazie alla ferrovia che potarva qui turisti e tante persone. Al tempo veniva chiamata la Biarritz del Galles. Aber è la città sede della National Library of Wales, la biblioteca con le più grandi collezioni di libri in lingua gallese. Ma non solo. La National Library non è di epoca vittoriana (ma edoardiana, ovvero l’epoca successiva) e vale la pena di essere visitata. Come riferimento più contemporaneo, vi posso dire che Aber è il luogo in cui è stata girata la serie tv Hinterland.
Llagollen e il Pontcysyllte Aqueduct

Thomas Telford fu uno dei protagonisti dell’ingegneria civile del XIX Secolo, non solo in Galles. Questo ingegnere operò proprio nel passaggio tra epoca Regency e Vittoriana ma, per rigore e stile, le sue opere sono annoverate proprio tra quelle dell’epoca della Regina Vittoria. In Galles realizzò parecchie cose e, in questo itinerario, ve ne indico due: il primo è il Pontcysyllte Aqueduct, dalle parti di Llangollen (che si legge Chlagochlen. La doppia L gallese è un suono simile al ch aspirato). Llangollen è un luogo incantevole che trasuda epoca vittoriana di “valle” più che di città e vale la pena di farci un giro, se non altro per una buona birra al Corn Mill, un gran bel pub. Il Pontcysyllte Aqueduct è un acquedotto navigabile ed è Patrimonio Unesco.
Il Menai Bridge

Il Menai Suspension Bridge è un ponte sospeso, come dice il suo nome, che collega il Galles all’Isola di Anglesey, un piccolo grande paradiso del nord del paese. C’è anche un altro ponte che compie questa azione: il Britannia Bridge. Il Menai Bridge è opera di Thomas Telford ed è il primo ponte sospeso di quel genere e portata nella storia del mondo. Gli ingegneri che progettarono il Ponte di Brooklyn si ispirarono agli studi di Thomas Telford. Anche questo ponte è Patrimonio Unesco.
Llandudno e il suo molo

Llandudno (che si legge Chlandidno, la U è una I in gallese) è una località di mare del nord del Galles e si trova sulla strada per ritornare in Inghilterra. I treni che da Bangor vi riporteranno a Liverpool o Manchester per riprendere l’aereo per tornare a casa, vi faranno passare proprio di lì. Proprio come Aberystwyth, anche Llandudno vide la sua fama crescere in epoca vittoriana proprio per il mare e la spiaggia. La città ha un aspetto totalmente vittoriano anche ora e non c’è angolo che non ricordi quel periodo. Famosissimo è il suo molo. A me ricorda un ulitmo giorno di un viaggio in Galles, uno di quelli che ti sembra dire “l’estate sta finendo” e tu non vuoi ripartire. Me ne sono andata dal Galles, quella volta, con quell’immagine mista a pioggia di quel giorno, con le dimore sul lungo mare (ora hotel) colorate e vive, con il profumo del mare e il rumore delle onde che sembravano dirmi “Giovy torna“. Mi sono chiesta come fosse ai tempi della Regina Vittoria. Magari c’era solo un pizzico di silenzio in più.
Il Galles è un chiodo fisso da quando anni fa mi regalarono una confezione di sale marino estratto sull’isola di Anglesey, e da allora ogni tanto sogno a occhi aperti guardando le fotografie online. Magari il prossimo anno questo sogno diventerà realtà.
Sto leggendo un libro ambientando ai tempi di Maria Stuarda e proprio ieri ho scoperto che il bianco era il colore che si indossava ai funerali, ma non sapevo che fosse stata Vittoria a introdurne l’uso ai matrimoni.
Anglesey è un paradiso e il suo sale è buonissimo. Se pensi di andare in Galles, fai un fischio!
Sai che il Galles non mi ha mai ispirato e sbagliavo? Prenoterei già un volo!
Per me è la parte più bella e autentica del Regno Unito!
Sono magnifici questi luoghi! Non ho mai pensato al Galles come meta di viaggio, da queste foto mi hai fatto ricredere!
Veramente? Il Galles è davvero bello e autentico.
Che meraviglia! Charlotte Bronte mi aveva fatto appassionare alla letteratura britannica quando ero ragazzina e questa è una zona della Gran Bretagna che mi ha sempre attirata molto! Anche perchè, nonostante abbia vissuto più di un anno a Londra, non ho mai trovato nè il tempo nè le risorse per esplorare il resto del paese!
Che peccato: è una cosa che succede a molti. Londra è una città che ingloba e c’è da capirlo.
Ecco, era proprio alle care sorelle Brontë che ho pensato leggendo il titolo di questo tuo articolo, ed infatti eccomi immersa in epoca e luoghi giusti! Hai descritto alcuni luoghi in modo diverso dal solito, lasciando al lettore la voglia di segnarsi i nomi dei luoghi e ad andare ad approfondire! Brava!
Grazie mille Elena!
Il Galles non lo avevo mai considerato e nulla sapevo, pur essendomi sposata in abito bianco, che la tradizione arrivasse dalla regina Vittoria .
Molti non lo sanno: si pensa sempre che il bianco sia il colore dei matrimoni (anche nel passato) ma non è così.