Questo 2018 è stato uno di quei periodo in cui mi sono resa conto un po’ di più della bellezza della regione in cui vivo. Ci sono moltissime cose da fare e da vedere in Emilia-Romagna e io ho capito che la pianura mi può essere, anche, amica. Uno dei pezzi della provincia di Modena che conosco meno è la zona in cui la pianura diventa collina e inizia a strizzare l’occhio all’Appennino sempre più vicino. In questa zona si trova Sassuolo, città capace di sorprendermi per il suo Palazzo Ducale di cui non conoscevo minimamente l’esistenza. Ecco perché oggi vi racconto perché visitare il Palazzo Ducale di Sassuolo e lasciarsi riempire gli occhi di un po’ di bellezza barocca.
Dove si trova il Palazzo Ducale di Sassuolo e come raggiungerlo
Il Palazzo Ducale di Sassuolo si trova nel centro storico della città emiliana. Per raggiungerlo, in auto, tenete presente l’uscita autostradale di Modena Nord. Sassuolo è facilmente raggiungibile anche in treno, dato che c’è il regionale diretto dalla stazione di Modena. Se arrivate in auto, vi consiglio di cercare parcheggio lungo le vie circostanti il centro. Noi abbiamo trovato posto in via Pia, a pochi minuti a piedi dall’ingresso. Il Palazzo Ducale di Sassuolo è chiuso il lunedì e, negli altri giorni, è visitabile in diverse modalità. Nel weekend la visita è libera e autonoma. Nei restanti giorni è prevista solo con guida. Il biglietto d’ingresso costa 6€, scontato a 4€ nel caso siate soci Coop. Per la visita, mettete in conto almeno un paio d’ore se volete dedicare al palazzo il tempo che merita.
Palazzo Ducale di Sassuolo: la Delizia Estense
Quella che ora è, all’incirca, la provincia di Modena, nel Medioevo e Rinascimento fu la terra dei rami cadetti della famiglia Estense, stirpe che aveva in Ferrara il suo centro principale ma che amministrava e possedeva ugualmente parecchi territori emiliani. E che poi si unì con i Gonzaga di Mantova… ma questa è un’altra storia. La famiglia estense aveva molti palazzi nella zona. Il Palazzo Ducale di Sassuolo venne fatto costruire alla fine del XV Secolo da Borso d’Este e, nei primi anni del XVI Secolo, divenne proprietà dei Pio di Carpi, gli stessi del Castello di Carpi che vi ho raccontato tempo fa. Fu Francesco I d’Este a plasmare il palazzo che vediamo ora, ovviamente seguendo la moda dei suoi anni (il XVII Secolo), ovvero il barocco. Il palazzo venne chiamato Delizia perché era un luogo di feste, di incontri leggeri, di voglia di stare bene. Gli “interior designer” del palazzo fuono dei famosi artisti francesi, capaci di mettere assieme la classicità epica tanto cara a una famiglia come gli Estensi con la leggerezza delle decorazioni tipiche delle corti francesi.
Visitare il Palazzo Ducale di Sassuolo: come si suddivide la visita
La visita del Palazzo Ducale di Sassuolo inizia fin dalla piazza antistante la residenza. La piazza si apre sulla facciata esterna che è davvero più neoclassica che barocca e rivela che – probabilmente – quello era un mondo chiuso, un piazzale che già escludeva il volgo, il popolo. Su questo piazzale vedrete una chiesa su un lato e un cancello sull’altro. Davanti a voi l’ingresso del Palazzo Ducale di Sassuolo. Come spesso mi accade di fare, non vi racconterò proprio tutto perché non voglio spoilerare troppo. Vi darò qualche assaggio, come fosse un interessante aperitivo pronto a farvi venire fame. Vi racconterò di:
- Statue gigantesche ed epiche
- La galleria, da sola, varrebbe la visita
- Un salone delle guardie che sembra il salone delle feste
- Un appartamento intero dove gli stucchi sono sovrani
- Una peschiera che dev’essere stata incredibile. E lo è ancora
L’ingresso con le sue statue
L’ingresso del Palazzo Ducale di Sassuolo è caratterizzato da due belle statue immense. Non si tratta di due colossi ma poco ci manca. Il tema che racconta è, senza dubbio, mitologico ed epico e sono, per me, molto belle. Le statue vi daranno il benvenuto nel portico d’entrata del Palazzo. Qui arrivavano le carrozze degli Estensi o dei loro ospiti per poter far approdare la gente in un luogo coperto e pulito. Una volta dentro, avrete la biglietteria sulla destra mentre, sulla sinistra, c’è lo scalone monumentale che vi porterà alle stanze nobili. Davanti a voi c’è il cortile interno. Buttate un occhio all’albero. Quanti anni avrà?
La galleria
Il corridoio a cui si accede dopo lo scalone monumentale è, a livello strutturale, la parte del palazzo che divideva gli appartamenti del Duca da quelli degli ospiti e della Duchessa. Viene chiamato, per forma e per struttura, la galleria. Le decorazioni sono come un libro aperto che ci invita a essere letto. Raccontano gli episodi della vita di Bacco. Esso è il punto di inizio e fine visita. Entrate e aprite bene gli occhi.
Il salone delle guardie
Il salone delle guardie, in molti palazzi nobiliari, è quella stanza in cui si ricevevano gli ospiti più importanti (con tanto di guardie disposte in gran spolvero), dove si facevano le trattative politiche e dove veniva mostrata la grandezza della famiglia. Qui, per una ragione di misure della stanza, venivano anche allestiti banchetti e dato vita a feste e balli. Il salone delle Guardie del Palazzo Ducale di Sassuolo è una sorpresa piena di dettagli. Entrate e lasciatevi stupire ma non perdete d’occhio tanti piccoli particolari davvero interessanti e curiosi.
Gli appartamenti della Duchessa: stucchi à go-go
Francesco I ebbe tre mogli: due Farnese (erano sorelle) e una Barberini. Sicuramente donne capaci di grande gusto, legato ovviamente all’attualità del periodo in cui vissero. Gli appartamenti femminili del Palazzo Ducale di Sassuolo sono un trionfo di stucchi davvero pazzeschi. La prima moglie di Francesco I, Maria Caterina Farnese, morì proprio in quel palazzo e, magari, fu proprio lei a chiedere un tale design di interni, così speciale da rendere quella parte di palazzo davvero unica. I suoi appartamenti sono un trionfo del Barocco.
La Peschiera Ducale
La gente di Sassuolo – dicono – la chiama “Il Fontanazzo” ma la sua definizione ufficiale è Peschiera Ducale. A che cosa serviva? Si trattava e si tratta di una complessa macchina idraulica che garantiva l’allevamento dei pesci che poi potevano venire serviti alla tavola del duca. Era anche un luogo ricreativo, dove gli ospiti amavano passeggiare. In poche parole, possiamo definirla il giardino d’acqua del Palazzo Ducale di Sassuolo. Ora è stata recuperata e restaurata (no, i pesci non ci sono) e può essere ammirata in tutta la sua unicità.
Il Palazzo Ducale di Sassuolo, per me
La domanda che mi sono fatta non appena ho visitato il Palazzo Ducale di Sassuolo è stata la seguente: perché io non ne sapevo nulla? Se leggete questo blog di viaggi da un po’, vi sarete resi conto che, parlando d’Italia, questa domanda è posta spesso tra me e me. Ho scoperto dell’esistenza (e della visitabilità… perché, spesso, è questo il problema) di questa meraviglia emiliana quasi per caso. Ero in cerca di qualche luogo da vedere nel ponte di Novembre, qualcosa che fosse vicino a casa. Sono finita sulla pagina della Galleria Estense di Modena e ho trovato la “Delizia” di Sassuolo. Visitandolo mi sono chiesta quanti siano i palazzi di simile portata nel nostro paese e quanti di essi io non abbia ancora conosciuto. Non per pigrizia mia ma per mancanza di informazione adeguata. Quanto potrebbe ancora dare il nostro paese se si promuovesse, internamente, un po’ meglio? Ai posteri l’ardua sentenza, come ben scriveva Dante. Io sono felice di aver scoperto questo palazzo e spero di avervi incuriosito.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
La Peschiera Ducale è davvero particolare. Leggendo non ho potuto fare a meno di immaginare la scena dei pesci allevati che poi finiscono in tavola. Certo che tra stucchi e saloni incredibili si trattavano proprio bene!
Se ti capita di passare in zona, visita questo luogo perché è incredibile nel suo insieme.
quel laghetto artificiale /allevamento di pesci è magnifico! immagino, uomini e donne di altri tempi prendersi a braccetto e chiacchierare sulle sue sponde mentre osservano i pesci divertiti…. uff mi sa sono nata nell’epoca sbagliata! 🙁
Forse, in altre epoche, c’era più attenzione per il reale. Per le cose tangibili.
Sembra uno scenario da riprese dei Fratelli Cohen, come ambientazione. Incredibili le tecniche ingegneristiche di irrorazione e allevamento ittico, modernissime
E io adoro i Fratelli Coen…
Ho visitato la Peschiera e il parco ducale qualche anno fa, ma non il Palazzo che in quel momento era chiuso. Sono d’accordo con te… Vengono sempre pubblicizzate le grandi città d’arte, ma ci sono degli autentici gioielli in provincia che pochi conoscono.
Torna e vai a vedere l’interno di quella cosa così speciale!
Che bello, sembrava di essere con te a scoprire passo passo il Palazzo Ducale!
Ti ringrazio, Virginia!
La lista delle cose da visitare in Italia ha un nuovo punto, grazie del suggerimento e del l’accuratezza…. Spero di vederlo dal vivo presto.
Poi fammi sapere che ne pensi!
sono stata due volte a Sassuolo, di passaggio, e come te non sapevo nulla di questo palazzo. La prossima visita sarà mirata. Bell’articolo, complimenti.
Mi sa che siamo in tanti a non averne mai saputo nulla.
è molto bello l’ho visitato moti anni fa appena restaurato.Spero che lo utilizzino con criterio
Lo spero anch’io.