Immaginate un insieme di case di sasso, di quelle di una volta alle quali è stata ridata nuova vita. Metteteci un contorno di montagne chiamate Piccole Dolomiti e la voglia di rendere quel posto un qualcosa di speciale per chiunque vi arrivi: avrete dato vita, così, all’Agriturismo Le Betulle di Recoaro Terme, uno dei luoghi speciali dove dormire se avete voglia di scoprire l’Anello Piccole Dolomiti e la zona dell’Alto Vicentino. Ve lo racconto oggi con quel pizzico di stretta al cuore che mi prende sempre quando mi metto a pensare a casa mia, quando sono viaggiatrice nella mia bella valle.
Dove si trova l’Agriturismo Le Betulle
Avrei potuto mettere la solita (e sempre utile) cartina geografica per mostrarvi dove si trova l’Agriturismo Le Betulle ma ho pensato che fosse meglio mostrarvi direttamente la bellezza del panorama che si può vedere al mattino, direttamente dalle finestre di una delle stanze a disposizione degli ospiti. Quella che vedete è la zona di Rovegliana (zona Cimbra) e rappresenta il versante sinistro della Valle dell’Agno. Ci troviamo nel comune di Recoaro Terme, raggiungibile percorrendo la strada provinciale 246 fino al distributore Agip che annuncia il vostro arrivo a Recoaro. Arrivati lì, usate l’Agip per compiere un’inversione a U e riprendere la strada verso Valdagno. A 100 metri dall’inversione troverete una super-salita sulla vostra destra. Imboccatela e percorretela finché non vedrete l’agriturismo e la sua contrada. Non potete sbagliarvi. Dovete fare quell’inversione per infilarvi meglio sulla strada. Altrimenti è un po’ ardua. Il posto merita davvero, credetemi.
Qualche parola sull’Agriturismo Le Betulle
Anni fa, ma molti anni fa, andai all’Agriturismo le Betulle per la prima volta: l’occasione era la cena di compleanno di un mio amico, persona che aveva organizzato proprio lì la serata da passare con tutta la nostra compagnia. Ricordo che il primo pensiero fu “ma dove stiamo andando?” e, successivamente, non mi sarei mai scordata delle bontà assaggiate quella sera. L’Agriturismo, al tempo, non aveva stanze e, per me, era rimasto nello scomparto dei “ristoranti locali dove mangiare alla grande“. Recentemente, la famiglia che gestisce il tutto, ha acquistato la casa adiacente al ristorante e alla loro abitazione, trasformandola in un regno magico dove dormire alla grande e svegliarsi con la vista delle montagne. Attualmente l’Agriturismo Le Betulle offre sempre servizio ristorante (provatelo) al quale ha aggiunto le stanze. Per ora sono 3 ma diventeranno 5, speriamo molto presto. Annesso a tutta l’attività c’è anche un piccolo negozio dove acquistare i prodotti dell’azienda agrituristica.
Le stanze dell’Agriturismo Le Betulle
Non so voi, ma io quando sono in montagna cerco solo due cose da un alloggio: o un qualcosa dall’aspetto rustico e curato o un qualcosa di totalmente fuori dagli schemi. La via di mezzo, per me, non esiste. Le stanze dell’Agriturismo Le Betulle sono proprio del primo tipo: richiamano la rusticità di un alloggio di contrada, di una tipica casa in sasso con tanti e bellissimi particolari che rivelano l’amore per l’ospitalità e la volontà di avere una struttura ricettiva che poggi i piedi nel proprio passato e allunghi le braccia verso un bel futuro. La mia stanza aveva una bellissima parete in sasso, un letto in ferro e tanto legno pronto a fare da collante con tutto l’ambiente circostante. Lo spazio della stanza era più che adeguato a rendere tutto confortevole e piacevole. Una camera dove sarei potuta restare anche una settimana intera.
La sala da pranzo
Come vi dicevo all’inizio del post, per me Le Betulle era un luogo dove mangiare bene e l’ho sempre frequentato di sera. Vedere la sua sala da pranzo al mattino è stata una bella sorpresa. La stanza, infatti, guarda a est e il sole la inonda di luce non appena si stacca dal profilo delle colline di fronte. Questo è bellissimo e ben si sposa con l’ambiente caldo della sala, perfetto per svegliarsi alla grande e mettere un pizzico di buonumore nel caffé assieme a un goccio di latte. La colazione all’Agriturismo Le Betulle è servita utilizzando le marmellate fatte con la frutta coltivata sul terreno dell’azienda agricola. Vengono strettamente evitati gli alimenti non prodotti direttamente dall’azienda agricola stessa. Tutto ciò che mangerete, nei limiti del possibile, è a chilometro zero.
L’ospitalità sincera, quella che piace a me
C’è un’altra cosa che mi stringe il cuore quando torno a casa, perché per me la mia valle sarà sempre casa. C’è la nostalgia, come vi dicevo prima, per un luogo dove sono nata e cresciuta e dal quale ho dovuto allontanarmi per poterlo capire per bene. E amare a dovere. C’è poi il fatto che io non ho più una casa da quelle parti: mio padre ora vive a Tenerife (e grazie al cielo che vive lì) e io non ho una stanza da poter chiamare casa quando torno. Quando sono dalle parti dell’Anello Piccole Dolomiti vado a dormire sempre da qualche parte in zona. Ci sono dei momenti in cui amo sentirmi in albergo ma altri proprio no. I luoghi che ho trovato, e ho provato, finora, soprattutto a Recoaro, sono stati casa per me e lo è stato anche l’Agriturismo Le Betulle perché vi ho trovato l’essenza dell’ospitalità che piace a me: quella che ti cura come vorresti essere curato ma che ti lascia la libertà di muoverti come fossi, per l’appunto, a casa. Quelle mura che ti custodiscono come una culla sono davvero un pezzo di cuore quando senti l’anima che si placa e tutto ti sembra famigliare. Ecco perché tornerò sicuramente.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
Noi amiamo gli agriturismi, certe viste non te le godrai mai da un albergo in centro… e nemmeno le torte fatte in casa! Grazie del suggerimento!
Anch’io li amo molto.
che bel posticino che hai scovato! come dici anche tu, adoro lo stile rustico, mi fa sentire coccolata. sai, vorrei tanto che la mia casa fosse in questo stile, ma per ora non se ne parla! 🙂
Anche per me, dormire lì, è stata proprio una coccola.
Amo questi posti dove puoi mangiare cena e dove all’occorrenza puoi anche fermati per la notte, almeno non viene l’ansia della serie “oddio adesso devo guidare per tornare a casa e ho pure bevuto”. Poi se si tratta di un posto dove ci si sente a casa è ancora meglio. Mi ricorda molto una locanda nelle “mie” montagne dove anche il cane della proprietaria mi riconosce quando arrivo: un posto che è più casa che albergo.
Non conosco affatto questa zona, lo terrò a mente!
Sentirsi a casa, ogni tanto, anche in viaggio per me è fondamentale.
Questi sono proprio i posticini che piacciono a me e sono molto felice di trovarli suggeriti nei blog. Oltre agli itinerari , secondo me l’alloggio, così come l’offerta gastronomica, fanno la differenza in un viaggio. Non credi?
Ne sono pienamente convinta
Io adoro gli agriturismi: luoghi immersi nella natura, tra buon cibo e dimore rustiche e accoglienti… un luogo perfetto per staccare la spina!
Come non essere d’accordo con te!
“…l’ospitalità che ti cura come vorresti essere curato ma che ti lascia la libertà di muoverti come fossi a casa…” Con queste semplici parole hai proprio centrato l’anima della questione. Sono una viaggiatrice, ma prima di tutto un’albergatrice e nelle strutture che ho gestito ho sempre cercato l’equilibrio tra accoglienza e libertà dell’ospite. Lo stesso vale per quando viaggio. Da appassionata della montagna (e delle Dolomiti) confesso di conoscere poco la zona di Recoaro ma mi rifarò la prossima estate: ho in programma un viaggio di tre mesi nelle Alpi partendo proprio dalle Dolomiti e i tuoi consigli saranno un perfetto punto di partenza!
La mia zona natale è poco considerata per molti motivi ma merita alla grande. Fammi sapere se vuoi che ti consigli qualche camminata da quelle parti.