
Ci siamo: è arrivato quel periodo dell’anno in cui tutto si riempie di magia da un lato e di informazioni non proprio precise dall’altro. Halloween è quel momento in cui si inizia a pensare alla magia dell’inverno, a quel periodo in cui le porte tra due mondi si aprono, dando energia a tutti i nostri desideri. C’è chi ama pensarlo come un momento perfetto per ogni opportunità e per ritrovare energia (questa sono io) oppure chi ama condire questi giorni con quel pizzico di gusto horror che tanto sembra fare bene al mondo. In un mondo in cui tutto sembra assumere più un gusto commerciale che un significato profondo, tornare alle origini di determinate tradizioni, per me, è più che fondamentale. Ecco perché oggi vi parlerò delle vere origini di Halloween, del suo significato e della sua patria natale: l’Irlanda.
La verità, vi prego, su Halloween
Non sarò né la prima né l’ultima a scrivere un post così ma poco mi importa: mi piace sfatare i miti, soprattutto quando si avvolgono di informazioni non proprio corrette o, comunque, frammentarie. Se vogliamo tornare alle pure origini di Halloween, il luogo a cui dobbiamo puntare è l’Irlanda. La massiccia emigrazione dall’isola di Smeraldo verso gli Stati Uniti ha fatto poi il resto. La pubblicità e l’attitudine commerciale dei nostri tempi hanno poi aggiunto il loro rincaro e il gioco è fatto. Non sono una mummia (per stare in tema di cose terrificanti) ma, quando ero piccola io, Halloween era proprio una di quelle cose da conoscere attraverso film e telefilm. Poi, era il lontanissimo, 2000 e proprio a cavallo tra Ottobre e Novembre tornai in Irlanda e allora capii. Compresi che, quello che avevo visto, non era ciò che realmente avrei dovuto sapere.
In principio fu Samhain
In Italia, soprattutto, siamo abituati a pensare a ogni festa posta sul calendario come un qualcosa di cattolico: per noi è normale e, l’apertura al mondo che la rete ha dato (tra le cose belle del web), ci permette di iniziare a vedere le cose un po’ diversamente. Prendete il calendario e fate questo ragionamento con me: in corrispondenza di ogni grande momento pagano è stata posta una festa religiosa. Non lo dico io: ci sono anni e anni di studi di antropologia a affermare questa tesi. Ne parlai tantissimi anni fa raccontando di Yule, parola che delinea una festa pagana e che, in alcune lingue, ora rappresenta il Natale. I giorni che vanno da fine ottobre a inizio febbraio, nell’antichità e nei tempi pagani, rappresentavano una vera e propria magia per tutti i popoli: la terra si addormentava e rinasceva. Moriva e riviveva. L’inverno non è la stagione morta: è la stagione in cui la vita si prepara e tale preparazione iniziava con Samhain, il momento in cui formalmente l’anno prendeva il via e quella simbolica (più o meno) porta tra mondo dei vivi e mondo dei morti si apriva. Facciamo un salto indietro di 2000 anni circa, periodo nel quale si usava il Calendario Giuliano, voluto da Giulio Cesare. Nel periodo da 45 aC (anno della sua entrata in vigore) fino al 1582 (anno in cui venne sostituito dal calendario gregoriano, ancora in vigore ora) questo calendario si è arricchito e ha modificato molte delle sue festività con l’affermarsi della religione cristiana. I primi cristianizzatori, per inglobare le popolazioni pagane nelle festività approvate da papa, iniziarono a fondere i riti pagani con quelli cristiani, cambiando loro il nome. Ecco i Lupercalia divennero il Natale, le feste per il ritorno della luce a inizio dicembre si impreziosirono di santi con la propria vita legata a luce e vita (San Nicola e Santa Lucia, giusto per citarne due), nacque la festa dell’Epifania e Samhain divenne All Hallow’s Eve… contratto poi il Halloween. Quale migliore occasione di una celebrazione di tutti i santi del paradiso (che altro non sono che la traduzione cristiana della politemia pagana) per nascondere una tradizione, al tempo, scomoda? Ecco com’è nato Halloween.
La storia di Jack O’Lantern

Lo sapete perché si usa intagliare la zucca in quel di Halloween? La storia si fonde con la leggenda e ha a che fare con Jack O’Lantern. La storia, ovviamente, ha origine in Irlanda e racconta di un fabbro, amante delle grandi bevute, che scese più volte a patti col diavolo per non farsi rubare l’anima. Jack si dimotrava più furbo del diavolo ad ogni battibecco con lui e impedì sempre al diavolo di rubargli l’anima. Quando Jack morì, si presentò ai cancelli del paradiso e venne rifiutato. Scese negli inferi dove si sentì rispondere, dal diavolo in persona, “eh no caro mio, tu non mi freghi più“. Molto risentito, dopo aver pronunciato quelle parole (pù o meno) il diavolo glì tirò un qualcosa di infiammato che Jack, prontamente, inserì nella rapa che portava con sé (chissà perché poi). La rapa incendiata fu la sua lanterna, pronta ad accompagnarlo a vagare per l’eternità vista la sua impossibilità di trovare un posto qualsiasi nell’aldilà. La zucca intagliata richiama questa storia. Ma non finisce qui: come spesso accade, le tradizioni pagane legare al procedere stagionale dell’anno trovano riscontro anche in luoghi distanti. Pensate che, fin dai tempi passati, in pianura padana (grande terra di zucche) si usava intagliare le zucche e illuminarle con una candela, per ricordare i fuochi fatui simbolo della presenza delle anime dei morti nei cimitire. In Messico, per esempio, si illuminavano i vecchi teschi… ora se ne usano di finti. È sempre un’eterna lotta tra buio e luce che, in una notte come quella di Halloween, si fondono e danno vita a qualcosa di magico e speciale.
Irlanda, what else?
C’è il verde della natura, c’è il buio che pervade i pomeriggi e le notti, c’è il vento che canta quasi come fosse un fantasma errante, c’è il ricordo di una tradizione che nemmeno due millenni di storia possono sotterrare. Ecco perché Halloween è Irish, al di là delle comprovate origini storiche. La storia conta sempre, se mescolata con lo spirito e la tradizione ancora di più. Halloween è Irish e sempre lo resterà, a prescindere dalla globalizzazione, dall’esportazione di una festa che, ormai, è più trasformista che originale nei luoghi dove non è nata. Halloween appartiene anche noi? Forse, sicuramente per me ha poco senso portare in giro i bimbi a fare dolcetto e scherzetto se prima non gli si racconta la bellezza di Samahain, dei tempi in cui la terra era una Dea che andava rispettata e chi faceva vivere. Oppure non lo si porta in Irlanda per raccontargli tutto questo.
Halloween in viaggio

Dopo tutto sto pippone di antropologia, religioni e tradizioni… volete che non vi dia un paio di consigli di viaggio? Certo che sì e, ovviamente, riguardano l’Irlanda che, proprio per Halloween mette in campo alcuni festival ed eventi che vale proprio la pena di vedere una volta nella vita. Il primo luogo che vi consiglio è proprio Dublino con il suo Bram Stoker Festival (pensateci per l’anno prossimo, intanto). Di Bram Stoker e del suo capolavoro – Dracula – abbiamo già parlato. Perché non fare un giro a Dublino in occasione del Festival a lui intitolato? Io, personalmente, ci sto proprio facendo un pensierino per il 2019. Il secondo consiglio che vi do è quello di recarvi a Sligo, città capoluogo dell’omonima contea, luogo che ha a che fare con Bram Stoker e che ha soprattutto visto vivere William Butler Yeats, grande poeta irlandese e uno dei miei preferiti di tutti i tempi. A Sligo troverete l’abbandonata e gotica Seafield House, uno di quei luoghi dove dovrete affrontare brividi in gran quantità e, chi lo sa, incontrare un gran numero di fantasmi. Vi siete mai chiesto cosa si fa nel caso, dopo Halloween, gli spiriti restino intrappolati nel mondo dei vivi? Sono sicura che, in Irlanda, troverete la risposta a questo quesito così terrificante non vi scorderete più che Halloween is Irish. Forever and ever.
Post scritto in collaborazione con l’Ente del Turismo Irlandese
Ti ringrazio per questo post… ne avevo bisogno per colmare alcune lacune 😉 Sarebbe interessante capire perché alcuni cristiani neghino la corrispondenza che tu hai giustamente sottolineato tra feste pagane e successive feste cristiane. Che poi sempre alla natura si va a parare, e mi fa pensare che tutto il mondo è paese 🙂
Io sono particolarmente precisina quando si parla di origini di feste e festività varie. Spesso divento quasi una maestrina.
Molto interessante, ora che ho letto il tuo post mi sono ricordata della storia di Jack O’ Lantern, che avevo imparato a scuola proprio nei periodi in cui Halloween non era ancora una festa consumistica qui in Italia. Il prossimo anno, in questi giorni, voglio essere in Irlanda, deciso!
Prenota con larghissimo anticipo!
finalmente un bell’articolo su halloween che va a ricercare le origini di questa festa! andrebbe fatto leggere a così tanta gente, guarda! 🙂
Grazie mille!
Interessanti le origini della festa di Halloween, grazie per questo ricco post 🙂
Non sono mai stata in Irlanda, una terra che mi ispira molto… casomai ci andrò l’anno prossimo proprio per questa festività!
Allora con te mi sa che siamo in 5 a volerci andare!
Sai che avevo dimenticato la storia di Jack O’ Lantern! Mi sono proprio “gustata” la lettura di quest’articolo su Halloween!
Grazie mille Silvia!
Giovy, post molto interessante ed esaustivo.
Conoscere è sempre importante perchè evita di farsi “imbeccare” e distorcere le origini delle cose.
Detto ciò: buon Halloween 🙂
Informarsi sempre…
Conoscevo a grandi linee la storia di Halloween, ma hai completamente ragione: meglio ribadire, perché di gente che crede alla prima cosa che gli viene raccontata è pieno il mondo, ed in particolare questa di storia credo che in pochi la sappiano. Però ignoravo completamente il festival di Bram Stoker e VOGLIO ASSOLUTAMENTE andarci prima o poi!!
Allora con te siamo in 4 a volerci andare! 🙂
Come sempre Giovy i tuoi post sono ricchi di informazioni, mi piace in particolare quando dici di raccontare anche l’aspetto di rinascita della Terra che è insita in questa festività, ne parlerò ai miei figli 🙂
Grazie mille Francesca!
Sapevo che Halloween fosse nato in Irlanda, ma non ero a conoscenza di tutti questi particolari… Grazie! Mi sa che un pensierino per il 2019 lo faccio anche io 🙂
Allora siamo in tre a pensarci!
Conoscevo già tutta la leggenda di Jack O’Lantern, ma non sapevo del festival di Bram Stoker a Dublimo e mi è tornata una voglia pazza di andarci.
Siamo in due ad avere voglia di andarci!
Beh Halloween sarà anche di origine irlandese, ma io credo che qualsiasi festività sia di chi la sente e questa è forse una delle poche cose buone della globalizzazione. Per me Halloween è la declinazione più “simpaticona” di una festa tradizionale siciliana che è la Festa dei morti. Come qualsiasi ricorrenza siciliana anche la Festa dei morti è vissuta col tradizionale pietismo e autocompatimento siculi che non mi vanno particolarmente a genio, così tendo a mescolare le mie tradizioni (a cui tengo) con sfumature più esotiche che tecnicamente non mi appartengono ma che sono molto più nelle mie corde… 🙂
Sai che una volta sono stata in Sicilia proprio in occasione di quella festa? Per me questo periodo è proprio un passaggio per la Natura ed è questa la mia festa. Hai ragione a dire che la festività è di chi la sente. Sono d’accordo.
Pensa che solo qualche giorno fa ho scoperto delle origini irlandesi di questa festa perché erroneamente ho sempre pensato che fosse una trovata tutta americana.
Mi chiedevo anche il perché della zucca, e ora tutto è chiaro.
Purtroppo qui dalle mie parti Halloween è un pretesto per fare baldoria fino a tardi (per una certa fascia di età) oppure per i bambini per uscire vestiti da Spider-Man o Batman, come una sorta di carnevale autunnale!
Buona giornata 🙂
Diciamo che gli americani sono stati molto bravi a renderla commerciale.