Il mio primo giorno di vacanza a Tenerife, un mese e due giorni fa, ha avuto come attività principale la visita a La Candelaria, uno dei paesi più conosciuti dell’isola. Conosciuti e frequentati dai Canari stessi perché sede della Basilica della Virgen de la Candelaria, la Santa Patrona di tutte le Canarie. Il paese è piacevole da visitare anche per scoprire qualcosa di più sulla storia della Tenerife pre-ispanica e per godersi una vista davvero invidiabile sulla costa sud dell’Isola. Cosa vedere passando qualche ora a La Candelaria? Ve lo racconto oggi.
Dove si trova La Candelaria e come raggiungerla
La Candelaria è facilmente raggiungibile in auto, da qualsiasi parte dell’isola voi siate. L’uscita di riferimento dell’Autopista Sur (TF-1) è la nr.17. Dall’uscita dell’autostrada, seguite le frecce per la Basilica e non vi sbaglierete. Una volta arrivati davanti al mare, troverete un parcheggio comunale a pagamento. Se c’è posto, lasciate l’auto lì, altrimenti fate come me: iniziate a girare. La Candelaria è ben servita anche dagli autobus. Se alloggiate a Los Cristianos o in quella parte dell’Isola, prendete il bus 111 fino alla fermata autostradale della Candelaria. Da lì il 127 fino al centro della Candelaria. Consiglio: a meno che non siate religiosi e vogliate vivere l’esperienza di una messa nella Basilica, evitate le domeniche. Questa città è davvero un centro religioso di riferimento. Nei giorni infrasettimanali è sicuramente più fruibile.
Cosa vedere a La Candelaria
La Candelaria è una cittadina piccola, almeno nel suo centro storico. Una volta parcheggiato, non vi sarà difficile trovare la via del centro che conduce alla basilica, così come non vi sarà difficile scoprire cos’altro c’è da vedere. Quello che sto per indicarvi io sono alcune cose molto ovvie, così come dei piccoli dettagli che hanno attivato la mia attenzione. Siate curiosi. Ecco cosa vedere in un giorno passato a La Candelaria:
- La basilica moderna
- La vecchia chiesetta nella grotta
- Le cuevas dei Guanches
- Le Statue dei Guanches
- La street art in città
- I dettagli che mi piacciono molto
La Basilica de Nuestra Señora de la Candelaria
La Basilica che ora il luogo di culto più importante delle Canarie è stata eretta nel 1959 e si sostituisce a una serie davvero lunga di Chiese costruite nell’arco di circa 500 anni. Una delle cose che più mi è rimasta impressa è il fatto che la chiesa non guarda direttamente la piazza ma è “girata” verso la zona montuosa della città. Si entra dal lato esposto verso la piazza che porta i visitatori a essere quasi subito al cospetto della statua che viene portata in processione due volte l’anno: il 2 Febbraio (festa della Candelora. Candelaria è Candelora in spagnolo) e il 15 di Agosto. La chiesa è molto semplice anche al suo interno: non ricorda le grandi chiese spagnole dense di arte e ornamenti in ogni dove. L’entrata è gratuita.
La Chiesa nella roccia
Dietro la Basilica, continuando lungo la strada, si arriva a una piccola cappella bianca che fa da involucro a un piccolo altare posto sotto l’arco di una grotta naturale. Quello è il luogo di culto originario che ha dato vita al culto della Candelaria a Tenerife. La leggenda è questa: nella zona vivevano i Guanches con i loro re. Un giorno trovarono un’effice della Vergine e, per paura che si trattasse di qualcosa di maligno, tentarono di distruggerla ma rimasero feriti a loro volta. Interpretato questo come un segno divino (pagano, i Guanches erano ancora pagani), si misero a venerare la Vergine e si convertirono. Ciò avvenne, secondo quanto dicono gli storici, nel 1392. Nel 1497 arrivarono definitivamente gli Spagnoli (Colombo, già nel 1492, si fermò qui) e la festa della Candelora venne resa ufficiale. La processione si tiene in Agosto sia per una questione cattolica che – si dice – in richiamo alla festa pagana durante la quale i Guanches veneravano l’effige di Maria. Sarà così?
Las cuevas: le grotte dei Guanches
Vedrete bene le grotte dei Guanches nel video che vi ho lasciato alla fine del post. Lungo la strada, poco dopo la chiesetta nella roccia (eccola qui sopra) ci sono altre grotte nelle quali vivevano le popolazioni indigene delle Canarie. La strada finisce proprio davanti una di esse, quindi non potete sbagliarvi. Consiglio: quando arriverete alla fine della strada sarete approdati in uno dei migliori punti per fotografare La Candelaria. Soprattutto se siete lì al mattino.
Le statue dei re Guanches
I Guanches, o Guanci in italiano, sono coloro che formarono il popolo che viveva nelle Canarie (non solo a Tenerife) nell’epoca pre-ispanica. Durante il dominio dei fantomatici Re Cattolici, le Canarie cominciarono a prosperare come colonie iberiche a tutti gli effetti e dei Guanches, ovviamente, si sono perse le tracce storiche, antropologiche e linguistiche. Per fortuna sull’isola (e parlo di Tenerife) qualcosa è rimasto e sarà mio dovere andare a indagare nel mio prossimo viaggio da quelle parti. A La Candelaria ci sono le statue (quasi trionfanti) di 8 re Guanches, proprio davanti alla Basilica. Sembrano essere un qualcosa messo lì per raccontare il passato dell’isola ma danno ugualmente l’impressione di raccontare un territorio – a suo tempo – assoggettato al dominio altrui. A me, però, sono piacute molto quelle statue. Sono imperiali e fiere e vorrei sapere di più su ognuno di quei re.
La street art a La Candelaria e i dettagli
Un murales, la natura de La Candelaria: i pescatori, la Virgen, i Guanches… con una vaga sembianza conosciuta ai cattolici. Questo non è l’unico murales che ho trovato camminando tra il parcheggio e la basilica. Non è l’unica scritta umana che ho visto, così come non è l’unico dettaglio. Osservate i portoni, le finestre, gli angoli tra casa e casa. Guardate dove camminate e non dimenticatevi ogni singolo scorcio rivolto verso l’Oceano. La Candelaria è sicuramente un piccolo grande incrocio di vite e destini. Che crediate o meno, questo non è di certo una cosa da discutere. Questo luogo va conosciuto.
Visitare la Candelaria: il mio video
Ecco qui il mio video di quel giorno. Un po’ di vento, tanta felicità e finalmente la scoperta di uno di quei luoghi che ancora mancava sulla lista dei miei posti tanto apprezzati a Tenerife. Mi ha fatto bene essere là quel giorno? Certo: cercate nel video l’immagine che lo prova.
Tutte le foto e i video sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Bellissimal’isola di Tenerife!!! Ci sono stata tre volte e ci tornerei volentieri!!! Un’altra isola delle Canarie che mi ispira molto è Lanzarote!
Bel post, complimenti!!!
Io ormai là sono di casa e sono sempre più felice di esserlo.
sto leggendo tutti i tuoi post su tenerife e non ti nascondo che mi sta venendo una voglia di andarci che non hai idea!!!
E fai bene… parti!
Sto pensando di andare a Tenerife nel periodo tra gennaio e febbraio e l’idea della Candelaria mi stucca parecchio. Un modo per fare una piccola escursione giornaliera fai da te! 😉
Io a Gennaio sarò là. Fai un fischio se sei sull’isola!
Insomma le Canarie sembrano un posto molto vario, certo non solo mare, ma anche storia e arte e tradizioni. E’ che I voli da Roma sono sempre un po’ cari, ma prima o poi troverò il modo di andarci.
Lo sono davvero!
Giovy ormai sei tu la nostra esperta su Tenerife. Avevo sentito parlare di questa località, come spesso accade gli spagnoli sono molto legati alla religiosità. E la street art a tema ci sta benissimo!
Candelaria è un luogo interessante.
Delle isole Canarie mi manca proprio Tenerife. A dire il vero l’avevo sempre snobbata, ho adorato Lanzarote, ma grazie a te, ai tuoi vari articoli su Tenerife, mi sta venendo voglia di andarci. Il video è bellissimo, adoro la colonna sonora, sia la musica che le note del vento 🙂 Vabbè se prendo l’aereo ti chiederò info
In molti la snobbano perché la pensano solo alberghi e spiagge. In realtà Tenerife è molto di più.
Ho già in mente da anni di visitare Tenerife.. e con questo post mi hai fatto aumentare la voglia. Adoro quelle grotte e la basilica è un gioiello. Spero di andarci il prima possibile.
Allora continua a leggere il blog perché ce ne saranno molti altri post su quel’isola così bella.