
Volete sapere qual sia uno dei motivi che mi spinge a viaggiare in autunno? Se raggiungo mete vicine, la mia ragione è (anche) il foliage. Quando ero piccola, amavo passeggiare sul lungo fiume della mia città, inflinando letteralmente i piedi (con le scarpe, ovviamente) nel letto di foglie gialle che gli Ontani e i Platani avevano lasciato cadere per terra. Il fruscio che mi regalavano era musica, così come quel profumo di terra che fa tanto autunno. Almeno per me. Spesso si pensa che, per vedere il foliage, si debbano fare chissà quanti chilometri per ammirare un bosco capace di colorarci la vita ma non è così. Sebbene il mio sogno resti quello di ammirare il foliage nelle foreste del Canada, ci sono molte opzioni per un foliage low cost. Magari in Italia.
A cosa si deve il colore delle foglie in autunno?

Vi siete mai chiesti perché le foglie cambiano colore in autunno e perché scelgano un colore anziché un altro? La verità è che, secondo quanto affermato da uno studio del 1973, i colori dell’autunno (arancio, giallo, rosso e così via) sono tutti già presenti all’interno della superficie della foglia. Il pigmento è già lì quando la foglia è verde. Il verde, come sapete tutti benissimo, è dovuto alla clorofilla. Venendo meno la clorofilla con la fine del ciclo di vita della foglia, gli altri colori prendono il sopravvento. Ma sono sempre stati lì. Come se aspettassero il loro “turno” per farsi vedere. Quali piante cercare a seconda dei colori che vogliamo ammirare? Vi do qualche indicazione di massima ma sappiate che la colorazione dipende da tantissime cose. Dal clima e dall’umidità in primis.
- Il colore delle foglie rosso-viola si trova nei frassini, negli aceri (sia canadesi che giapponesi), nelle vigne. Si pensa che questo tipo di pigmento sia una sorta di “crema solare” per le foglie.
- Il colore giallo-arancio: quasi tutti gli alberi che si trovano comunemente nelle nostre città: tigli, platani, ontani, aceri (sembra che alcuni alberi preferiscano il giallo al rosso, chissà poi perché). A questo gruppo si aggiungono le uniche conifere decidue (ovvero che perdono le foglie… ops, gli aghi): i larici. Anche le vigne, a seconda del tipo di specie, diventano gialle .
Dove vedere tutta questa bellezza della Natura?
Parco della Burcina, Biella
Il Parco della Burcina si trova a Pollone, appena fuori Biella ed è una riserva naturale voluta dalla Famiglia Piacenza (quella del cachemire) come luogo ricreativo per i propri dipendenti. Io l’ho visitata l’anno scorso in occasione di un ottimo pranzo al suo interno, in un luogo magnifico chiamato Cascinotto. La Burcina è un’area dove ci sono alberi di ogni tipo, alcuni anche con una discreta stazza ed età. Si tratta di un vero polmone verde dove si trova anche una conca colma di Rododendri, luogo che attira molta gente nel periodo della fioritura. In autunno il parco è un campionario di colori incredibile. Andateci e non ve ne pentirete.
Le vigne della Val di Cembra
Le tre valli scavate dall’Avisio, in Trentino, sono la Val di Fassa, la Val di Fiemme e la Val di Cembra. Quest’ultima è uno dei luoghi del mio cuore e io amo frequentarla in ogni stagione. L’autunno è un momento che le si addice molto perché la valle torna tranquilla dopo la vendemmia. La Val di Cembra, giusto per dirvi perché è speciale, è un luogo di grande produzione vinicola di alta qualità e il foliage che potrete ammirare andando lì è quello delle vigne. La Valle gode di un paio di punti prospettici meravigliosi e la bellezza dell’oro del colore delle vigne vi prenderà il cuore. Un’ottima occasione per andare in Val di Cembra in autunno è Caneve Aperte, un evento spettacolare di festa, gran gusto e ottimo cibo.
La Val d’Ultimo con i suoi larici

Quando ero piccola, passavo sempre una settimana in Val d’Ultimo con mio fratello Davide. Era un momento che adoravo e si concludeva con una visita ai larici millenari di questa valle. Nella località di St.Gertraud ci sono 3 larici che hanno dell’incredibile. Uno di loro è caduto per via del forte vento e ciò ha dato l’occasione ai forestali per contare finalmente gli anelli dell’alberi. A quanto pare hanno più di 1000 anni e hanno visto chissà quanta vita della Val d’Ultimo passare davanti a loro. Come vi dicevo, i larici sono le uniche conifere a perdere gli aghi e donano alle foreste dei loro parenti sempreverdi quel tocco di colore che fa tanto “autunno in montagna“. Almeno per me. Ps: la foto è relativa a una foresta di larici in montagna. Non potevo “spoilerare” la bellezza di quei larici.
La Pietra di Bismantova, Appennino Reggiano

La Pietra di Bismantova può essere considerata la Ayers Rock dell’Appennino Reggiano. Si tratta di una montagna dalla morfologia molto particolare e dal fascino unico, capace di stregare anche Dante. Il gran poeta, infatti, la cita nella Divina Commedia (IV Canto del Purgatorio). Dalla pietra si può ammirare un panorama unico che, in autunno, assume i toni che meglio si addicono – per me – all’Appennino Reggiano. Lì è il profumo dei castagni e delle castagne a farla da padrona. Una cosa unica e meravigliosa perché pura espressione della Natura.
Colline e monti dell’Anello Piccole Dolomiti, Vicenza
Non potevo non inserire in questo post sui luoghi del foliage low cost la meraviglia delle mie zone natali nell’Alto Vicentino. Le colline e le montagne dell’Anello Piccolo Dolomiti sono il regno del foliage autunnale: l’anello è il percorso giusto, adatto a tutte le gambe, per osservare la bellezza di questo pezzo di Veneto. Lo so, sono di parte, ma l’autunno che più ho neglio occhi è quello che sa di casa, che ha il profumo e il colore di casa. Vi ci porto, se volete.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Sto scoprendo la foliage photography da poco e me ne sto innamorando. Mi sono sempre piaciute le pennellate di colore che offre la natura in autunno. Interessanti le info sulle varie tipologie di alberi e i loro colori in autunno.
Io amo l’autunno proprio per i colori che regala. Per me è una stagione un po’ bistrattata dall’opinione pubblica ma è bellissima.
L’autunno è sempre stata una stagione da me poco amata perché segna la fine dell’estate. La sto rivalutando proprio negli ultimi anni per il foliage perché i paesaggi tinti di mille sfumature di giallo/rosso sono qualcosa di incredibilmente bello. Tra quelli che hai citato conosco solo la Pietra di Bismantova che però ho visto solo in estate.
Pensa che io la amo proprio per quello. L’estate, dove vivo io, non mi piace proprio e attendo l’autunno come un respiro dopo l’apnea.
Davvero bellissimi questi posti, Val d’Ultimo è di una bellezza esagerata. Per me purtroppo sono un po’ fuori mano però meritano davvero una visita. A maggio mi sono trasferita in nuovo quartiere qua a Budapest e ho una foresta a 20 minuti da casa, penso proprio che ne approfitterò per scattare qualche foto del mio foliage low cost 😉
Chissà che meraviglia vivere a Budapest!
La Val d’Ultimo sembra davvero spettacolare, mi ricorda moltissimo i paesaggi sulla Rocky Mountains canadesi. Con la differenza che mi basterebbero solo poche ore di macchina. Magari per un week-end che la potrei anche fare!
Le Alpi da quelle parti si fanno proprio apprezzare.
Io adoro l’autunno e il foliage… ne sono proprio innamorata. Quando ero piccola con i miei genitori andavamo il sabato ‘in spedizione’ in Valle D’Aosta per ammirare proprio i colori autunnali. Che dire del Parco Burcina? Abitavo a una ventina di km di distanza… è uno dei miei luoghi del cuore. Se vieni nelle Marche ti consiglio la faggeta di Canfaito!! Bellissimo post!
La Burcina è uno dei luoghi piemontesi che mi ha incantato.