
Il caldo impera e impone aria condizionata à go-go e ventilatori all’ennesima potenza. I telegiornali fanno a gara per dare i consigli per affrontare il caldo estivo e, tra di essi, presenzia sempre in bella vista il “cercate un luogo fresco dove passare le ore più calde della giornata: un supermercato o un centro commerciale“. Io ho il mio luogo preferito da consigliare: un museo, uno qualsiasi, il più vicino a voi. E se vi trovate, così per caso, a Parma e non sapete che fare e dove andare a cercare qualcosa di bello da vedere senza schiattare per il caldo, la risposta è bella e pronta: andate a visitare il Complesso Monumentale della Pilotta, in pieno centro città.
Che cos’è e dove si trova il Palazzo della Pilotta

Il Palazzo della Pilotta, detto semplicemente “La Pilotta“, è un gran bel complesso monumentale nel pieno centro di Parma. Si tratta, a dire il vero, di un insieme di costruzioni sviluppate dalla prima metà del XVI Secolo per arrivare agli ultimi rifacimenti nel XIX Secolo. Il Palazzo fu il simbolo indiscusso del potere dei Farnese in quel di Parma. Successivamente divenne l’emblema del potere dei Borbone. La Pilotta subì un grande danno durante la Seconda Guerra Mondiale e venne rimesso in piedi col suo ruolo attuale a metà degli anni ’80, per mano dell’architetto svizzero Mario Botta. Raggiungere il Palazzo della Pilotta è molto semplice. Se siete in auto, uscite a Parma (autostrada A1) e raggiungete il parcheggio comunale di Viale Toschi. Si tratta di un parcheggio a pagamento che, per me, rappresenta la migliore soluzione su dove lasciare l’auto a Parma. Se arrivate in treno, la stazione dista dalla Pilotta circa 700 metri. Seguite il lungo fiume e non vi sbaglierete.
Cosa vedere all’interno del Complesso della Pilotta
Il Palazzo della Pilotta è davvero grande e rappresenta un gran bel complesso museale da visitare. Al suo interno ce n’è per tutti i gusti: dall’archeologia alla tipografia, passando per i libri antichi e per un teatro unico al mondo. La Pilotta è aperta tutti i giorni, eccetto il lunedì dalle 8.30 alle 19.00. Domenica e festivi solo il pomeriggio (dalle 13). Per entrare si paga un biglietto che garantisce l’entrata in tutte le sue parti e costa 10€. Date, in ogni caso, un’occhiata al sito ufficiale perché alcune sezioni hanno orari diversi. Io sono stata lì un sabato mattina e ho visto tutto in circa 4 ore. Il biglietto si acquista vicino all’entrata del Teatro Farnese, in cima alla scala monumentale. Le sezioni che vi racconterò sono le seguenti:
- Il Museo Archeologico: il vero e proprio motivo che mi ha portata alla Pilotta
- Il Teatro Farnese
- La Biblioteca Palatina
- La Galleria Nazionale
In aggiunta a questo c’è il Museo Bodoniano, un vero e proprio paradiso per i grafici dato che permette di ammirare i caratteri tipografici di Bodoni. Quel giorno era chiuso e non sono, ovviamente, entrata. Ovviamente, come spesso accade su questo blog di viaggi, non vi racconterò tutto. Altrimenti che gusto ci sarebbe a fare un giro a Parma poi!
Il Museo Archeologico
L’anno scorso, in un bel giorno di primavera, Gian e io siamo andati a Veleia, sui Colli Piacentini. Si tratta di una sorta di “Pompei del Nord“, come viene spesso chiamata. Veleia era una città molto importante, un luogo di passaggio tra la Via Postumia (dove si trova Libarna) e la Via Emilia. Veleia fu un centro molto importante e qui vennero trovati dei gran reperti del periodo imperiale, come la Tabula Alimentaria, che si trova proprio al Museo Archeologico di Parma, dentro la Pilotta. Sono andata lì per vedere proprio i ritrovamenti di Veleia e ciò che ho visto mi è davvero piaciuto molto. Peccato solo che certe sale fossero chiuse per mancanza di personale. Spero che la cosa sia diversa ora. Ci tornerò, di sicuro.
Il Teatro Farnese
Il Teatro Farnese altro non era che il teatro di corte e venne costruito all’inizio del 1600, prendendo ispirazione dal Teatro Olimpico di Vicenza, progettato dal Palladio. L’architetto che prese in mano i lavori per il Teatro Farnese studiò i lavori del Palladio e dei suoi allievi e diede vita a un qualcosa di davvero spettacolare. E grande. Questo Teatro fu voluto per una rappresentazione teatrale in memoria del Cardinale Borromeo. Fu proprio questo teatro a essere colpito maggiormente dal bombardamento del 1944. Venne, fortunatamente, ristrutturato a dovere e, oggi, viene usato per degli spettacoli di alto livello. Visitarlo e vederlo vuoto è un qualcosa di spettacolare. Ti fa sentire davvero piccolo in un universo pronto a inghiottirti.
La Galleria Nazionale
La Galleria Nazionale è un piccolo grande labirinto di stanze e corridoi dove ammirare di tutto e di più. Solo questa parte del Complesso Monumentale della Pilotta potrebbe prendervi una mattina intera, tanta è la presenza di opere da ammirare. La Galleria custodisce la collezione artistica dei Farnese e dei Borbone che conta opere di valore inestimabile. Quattro fra tutte: la Schiava Turca del Parmigianino (che ho postato qualche paragrafo più su), la statua di Maria Luigia del Canova che si vede qui sopra e, per finire, due colossi di epoca romana, uno più bello dell’altro. La domanda è perché io non sapevo nulla della presenza di tali opere a Parma?
La Biblioteca Palatina
Se amate visitare le biblioteche, questo sarà il pezzo forte della vostra visita al Complesso Monumentale della Pilotta a Parma. La Biblioteca Palatina venne voluta dai Borbone ed è attualmente una biblioteca pubblica, dove si possono consultare libri di ogni genere. La parte monumentale (quella che vedete nella foto qui sopra) contiene preziosissimi volumi (esposti un po’ a turno) sia di lingua ebraica che araba. Da quanto ho letto, la Biblioteca Palatina di Parma possiede una delle più importanti collezioni di Corani storici. Le sale che ho visitato sono quella monumentale e la sala di Dante. Non sono riuscita a vedere la Sala di Lettura di Maria Luigia. Un motivo in più per tornare.
Qualche pensiero sui musei come il Palazzo della Pilotta
Riprendo la domanda che mi sono fatta prima: perché non sapevo nulla delle bellezze contenute nel Palazzo Monumentale della Pilotta? In primis, perché – probabilmente – non mi sono informata abbastanza. Inutile dare colpe ad altri prima che a se stessi. In secondo luogo, però, vengo assalita da un bel dubbio grande: in Italia ci sono troppo spesso eterni secondi di cui non si parla mai. Località archeologiche speciale, complessi monumentali che il mondo potrebbe indiviardi e chissà quante altre cose di cui non siamo a conoscenza o che non riusciamo a visitare per chissà quanti motivi. Ecco perché occorre sempre andare oltre la superficie delle cose, oltre il consueto, oltre alle solite cose raccontate. Andate alla Pilotta se volete un gran pezzo d’Italia a portata di occhi e per la modica spesa di 10€.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Che bello! Io ero stata da piccola penso proprio in questo palazzo perche avevano fatto una mostra del Parmigianino (mi ricordo nel biglietto c’era l’immagine della terza foto che hai messo). Ritornerei volentieri ora a rivederlo!
Sul biglietto c’è ancora quell’immagine. Torna a vederlo se riesci!
Sono stata diverse volte a Parma ma spesso solo di passaggio e perciò non ho avuto abbastanza tempo per visitare questo complesso monumentale, anzi non sapevo che il teatro si potesse visitare. Passando lo vedo sempre chiuso.
Il Teatro è un qualcosa di speciale, una sorta di grande “puntino sulla i”. Spero tu ti possa fermare.
Quando a dicembre dell’anno scorso ho dovuto stilare una lista degli istituti MiBACT in cui andare a lavorare avevo messo la Pilotta molto in alto in graduatoria. Poi le cose sono andate diversamente, ma all’idea della Pilotta sono rimasta affezionata e mi fa piacere leggerne in modo così accurato.
Ti ringrazio Marina!